lunedì, Ottobre 7, 2024

Elezioni UE: vola Meloni, disastro totale per Macron. Nuove elezioni in arrivo in Francia

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Ci si aspettava già che i risultati delle elezioni europee avrebbero visto un cambiamento degli equilibri politici, con un passaggio più a destra: lo dicevano i sondaggi e lo dicevano anche gli exit polls. I risultati veri e propri rivelano che questo trend si è verificato molto di più rispetto a quanto previsto inizialmente, con alcune conferme e alcune forti sorprese. Mentre Giorgia Meloni conferma l’appoggio dei suoi elettori anche durante le elezioni europee, per Macron e Scholz il momento è decisamente buio. Il presidente francese, osservando come i risultati elettorali abbiano mostrato una sconfitta pesante del suo partito, ha deciso di sciogliere il Parlamento e di indire nuove elezioni. Questa è stata senza dubbio la sorpresa principale.

Si conferma la pessima performance dei partiti verdi e il netto aumento dei voti verso i partiti nazionalisti e addirittura euroscettici. In un momento in cui le tensioni geopolitiche intorno al mondo sono arrivate al punto più alto toccato durante questo millennio, il cambiamento drastico della composizione del Parlamento Europeo è un tema che riguarda l’economia di tutto il mondo. Inoltre i risultati dei singoli paesi mostrano come il vento vento europeo abbia soffiato in modo compatto, essenzialmente andando verso l’estrema destra in tutti i paesi del blocco.

presentazione della notizia su risultati delle elezioni europee
Il partito di Le Pen ha ottenuto oltre il doppio dei voti di quello di Macron

Verdi grandi sconfitti, vola l’estrema destra

In Polonia e in Italia, senza sorprese, i partiti di estrema destra confermano la loro leadership rispetto a tutti gli altri partiti. Ci sono anche paesi dove l’estrema destra non ha vinto ma ha comunque riportato un forte aumento dei seggi, come nei Paesi Bassi e in Irlanda. Dove l’aumento di questa forza è stato critico, però, sono Francia e Germania. Il partito di Scholz è arrivato terzo, con meno del 13% delle preferenze; a vincere le elezioni è stato il partito democristiano con oltre il 30% dei voti. La grande sorpresa tedesca è stata il boom di voti per AfD, il partito di estrema destra che fa affidamento soprattutto sugli elettori della parte est del paese. Con quasi il 17% delle preferenze, il partito euroscettico si colloca in seconda posizione.

Anche se manca ancora lo scrutinio degli ultimi voti, l’estrema destra del parlamento europeo del gruppo EPP dovrebbe aumentare la sua rappresentanza di 13 seggi. La sinistra dei verdi perde 19 seggi e l’estrema sinistra ne perde altri 16, mentre curiosamente il centro-destra mostra un risultato pressoché invariato rispetto a quello delle scorse elezioni. Disastro per il gruppo Renew Europe, che faceva affidamento sui voti di Macron per essere parte critica della coalizione di governo, ma che alla fine si ritrova con oltre 20 seggi in meno rispetto a quelli della scorsa tornata elettorale.

Il peso di Giorgia Meloni in Europa dovrebbe aumentare in base alla ripartizione dei seggi di queste nuove elezioni

Macron scioglie il Parlamento

I risultati franceso sono stati decisamente quelli con più impatto, dal momento che porteranno a nuove elezioni nel paese. Di fronte al pessimo risultato elettorale del suo partito, Emmanuel Macron ha preferito sciogliere le camere e indurre nuove elezioni. Il suo gruppo Renew passerà da 102 seggi a 80 seggi, ma il numero più significativo è il 31,5% di preferenze ottenute da Marine Le Pen. Macron ha commentato la sua decisione dicendo di aver compreso il messaggio inviato dalla popolazione francese, ed è pronto ad affrontare la possibilità che nelle prossime elezioni i risultati possano seguire quelli di questo fine settimana. Il suo partito Renaissance ha ottenuto appena il 15% dei voti, meno della metà rispetto a quelli di Le Pen. Non ci vorrà molto prima che i francesi siano chiamati al voto: il 30 giugno ci sarà il primo turno, seguito dal secondo turno il 7 luglio.

Alessandro Calvo
Alessandro Calvo
Laureato in Economia Aziendale all'Università degli Studi di Torino, digital nomad e investitore esclusivamente in azioni. Gestore e chief-analyst del portafoglio azionario di TradingOnline.com. "Anche se difficile da ricordare a volte, un'azione in realtà non è un biglietto della lotteria...è la proprietà parziale di un'azienda" - Peter Lynch

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