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I tre rischi per l’economia | Parla El-Erian e lancia allarme

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Sono tre i fattori che, secondo l’economista Mohamed El-Erian, potrebbero rovinare la festa ad un mercato che si conferma estremamente ottimista sulla possibilità di portare a casa un soft landing e in ultimo di uscire da una delle più grandi crisi inflazionistiche degli ultimi decenni senza colpo ferire. A parlare è appunto l’ex comandante in capo di PIMCO, che ha sottolineato come le questioni che potrebbero causare problemi al piano degli ottimisti sono tre e di quelle che non si possono ignorare.

C’è ovviamente l’inflazione, che continua a essere una preoccupazione costante e motivo di allarme e avviso da parte delle banche centrali ai mercati, come recentemente accaduto di nuovo anche in Europa. E ci sono poi quei rischi geopolitici che continuano a montare, non solo sul fronte di Mosca ma anche in un Medio Oriente che ha l’aspetto, almeno per gli analisti, di un’enorme polveriera. E la terza delle preoccupazioni è la domanda dei consumatori: domanda che ha già rallentato altrove e che potrebbe continuare in una spirale molto poco virtuosa.

L’allarme del noto economista

Tre motivi per essere meno entusiasti: c’è chi prova a spegnere un mercato incendiato di ottimismo

La situazione attuale è sotto gli occhi di tutti: i mercati continuano a spingere – in particolare quelli azionari – con i principali indici che hanno fatto registrare in apertura di 2024 nuovi record. Un segnale importante di ottimismo degli operatori di mercato, che però secondo l’economista Mohamed El-Erian, ex gestore di PIMCO, dovrebbe essere messo in relazione con questioni assai preoccupanti, alcune delle quali appunto arrivano dai mercati. Altre invece che dai mercati non arrivano e che potrebbero comunque dire la loro.

La paura principale di El-Erian rimane quella di un rallentamento della spesa dei consumatori. I risparmi che gli statunitensi avrebbero accumulato durante il COVID cominciano a mostrare segni esaurimento, cosa che sarebbe appunto sottolineata dalla crescita importante dei privati nel corso degli ultimi mesi. Una preoccupazione che El-Erian in realtà condivide anche con Wells Fargo, l’istituto bancario statunitense che ha appunto lanciato un allarme simile.

Ci sono poi i problemi che sono legati ad un possibile rimbalzo dell’inflazione. Sono anche questi problemi di cui si dovrebbe tenere conto perché sono tutto fuorché certamente superati. Per quanto si sia certamente fatto molto, c’è il rischio concreto che le cose si facciano molto più difficili a questo punto della battaglia, in quell’ultimo miglio che dovrebbe accompagnarci verso il 2% che è il target finale di tutte le principali banche centrali del mondo.

E c’è poi il rischio geopolitico: diverse delle situazioni che hanno tenuto impegnati i principali paesi sono in via di netto peggioramento e stanno colpendo anche direttamente l’economia, come appunto le problematiche che si sono sviluppate intorno al Mar Rosso. Questioni che si dovranno soppesare correttamente prima di capire che direzione potrebbe prendere il mercato in un 2024 che è stato appunto dominato da un assoluto ottimismo.

Geopolitica il fattore di rischio maggiore?

Chiamata alla calma, anche se i mercati…

È l’ennesima chiamata alla calma e alla riflessione. Chiamata che però, come le altre che sono arrivate precedentemente da fonti altrettanto autorevoli, con ogni probabilità non sarà presa sul serio. I mercati continuano a combattere anche quanto viene riportato dalle banche centrali, che sono in maggioranza unite nell’invitare alla calma e a un approccio più prudente, proprio a fronte delle crescenti incertezze economiche.

Staremo a vedere se le considerazioni di El-Erian diventeranno o meno base per una discussione. O se i mercati continueranno verso altri record, con l’ottimismo che da sempre li contraddistingue e che sembra che abbondi in questo inizio di 2024.

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