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JP Morgan Chase chiuderà 21 filiali di First Republic Bank
Secondo quanto è stato dichiarato giovedì 1 giugno in un’esclusiva dell’agenzia di stampa britannica Reuters, un portavoce di JP Morgan Chase & Co., la nota multinazionale statunitense di servizi finanziari con sede a New York City, ha dichiarato che la più grande banca degli Stati Uniti e il più grande istituto finanziario del mondo per capitalizzazione di mercato con oltre 420 miliardi di dollari chiuderà entro la fine di quest’anno ben 21 filiali di First Republic Bank, la terza banca regionale statunitense fallita negli scorsi mesi che ha recentemente acquisito.
La rete di filiali verrà ridisegnata
Le sedi rappresentano circa un quarto delle 84 filiali di First Republic Bank presenti in otto Stati. L’istituto di credito, che è stato il più grande a collassare dalla crisi finanziaria del 2008, è stato sequestrato a maggio dalla Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC), la società del governo degli Stati Uniti che gestisce i fondi del bilancio federale, ed in seguito venduto a JP Morgan Chase. Il salvataggio ha garantito una piattaforma stabile per la continuazione delle operazioni.
Secondo quanto è stato dichiarato dal portavoce, queste sedi hanno volumi di transazioni relativamente bassi e si trovano generalmente a breve distanza da un’altra filiale della stessa First Republic Bank.
Pare che siano circa 100 i dipendenti che saranno coinvolti nelle chiusure delle filiali; tuttavia, questi riceveranno offerte di transizione di sei mesi. Successivamente, potranno candidarsi per altri ruoli presso la stessa JP Morgan.
La settimana scorsa, quasi 1.000 dipendenti della banca sono stati informati che perderanno il loro lavoro, principalmente nei settori tecnologici e delle operazioni, secondo una fonte vicina alla situazione, mentre ad altri sono stati offerti ruoli temporanei per periodi che vanno da tre mesi fino a un anno.
Questa riduzione del personale fa parte della strategia di JP Morgan Chase, che prevede una periodica riduzione del personale che avviene durante l’anno, anche se l’istituto finanziario continua ad assumere dipendenti per coprire i ruoli vacanti. Nel corso della scorsa settimana, infatti, la banca ha offerto posizioni lavorative all’85% dei dipendenti di First Republic Bank.
Inoltre, questi tagli di personale riflettono le dinamiche comuni nel settore finanziario, in cui le società adeguano le proprie operazioni e risorse alle mutevoli esigenze del mercato. Anche altre banche, infatti, come Morgan Stanley, un’altra nota banca di affari statunitense con sede a New York, e Deutsche Bank, il noto istituto di credito tedesco, hanno annunciato tagli simili per ridurre le spese in un contesto economico difficile.
La più grande banca statunitense, con oltre 296.000 dipendenti e 4.800 filiali, ha anche dichiarato di essere in una fase di espansione e di star pianificato di investire nell’apertura di nuove sedi, espandendo nel contempo le proprie offerte digitali, come è stato riferito dagli esecutivi agli investitori il mese scorso.