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JP Morgan Chase riduce il personale di circa 500 unità
JP Morgan Chase, la più grande banca al mondo con una capitalizzazione di mercato di oltre 420 miliardi di dollari, ha tagliato circa 500 posti di lavoro questa settimana, principalmente nei settori tecnologici e delle operazioni, secondo quanto è stato riportato venerdì 26 maggio da CNBC, uno dei tre principali canali statunitensi di notizie economiche, che ha citato fonti a conoscenza della questione.
I tagli sono stati distribuiti tra le principali divisioni della società con sede a New York, tra cui la banca al dettaglio e commerciale, la gestione del patrimonio e degli investimenti e la banca aziendale e di investimento, è stato riferito dalle fonti, che hanno preferito mantenere l’anonimato in merito alle questioni di personale.
Fase di ristrutturazione: si mira a migliorare l’efficienza
Come molte altre società finanziarie, la multinazionale statunitense di servizi finanziari taglia periodicamente il personale durante l’anno, anche se al contempo assume migliaia di nuovi dipendenti per coprire i ruoli vacanti. Per esempio, una delle fonti ha affermato che la banca ha al momento circa 13.000 posizioni aperte.
Attualmente l’istituto di credito è, grazie alla guida del suo amministratore delegato Jamie Dimon, in una nuova fase di espansione, anche dimostrata dall’acquisizione della terza banca regionale statunitense fallita negli scorsi mesi, First Republic Bank. L’accordo è stato mediato dalla Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC), la società del governo degli Stati Uniti che gestisce i fondi del bilancio federale. Il salvataggio da parte di JP Morgan Chase ha garantito una piattaforma stabile per la continuazione delle operazioni. Inoltre, nel corso di questa settimana, JPMorgan ha offerto posizioni lavorative a circa l’85% dei circa 7.000 dipendenti di First Republic.
Al 31 marzo, JP Morgan aveva 296.877 dipendenti, che rappresentano un aumento di circa l’8% rispetto all’anno precedente. La banca ha rifiutato di commentare le decisioni relative al personale.
Queste riduzioni di personale presso JP Morgan Chase riflettono le dinamiche comuni nell’industria finanziaria, in cui le società possono apportare tagli in determinate aree o divisioni per adeguare le loro operazioni e risorse alle mutevoli esigenze del mercato. L’industria bancaria e finanziaria, infatti, è soggetta a una costante evoluzione e alle sfide del mercato.
Per esempio, nelle scorse settimane anche Morgan Stanley, un’altra nota banca di affari statunitense con sede a New York, ha valutato un taglio del 7% della sua forza lavoro nel settore dell’investment banking nell’area dell’Asia Pacifica. I tagli riguardano principalmente l’unità dei mercati dei capitali, ma altre divisioni potrebbero essere coinvolte. Questi tagli rientrano in una riduzione globale del personale volta a ridurre le spese, principalmente a causa della riduzione delle attività di fusioni e acquisizioni e di un difficile contesto economico.
Il mese precedente, invece, anche Deutsche Bank, uno dei maggiori istituti di credito tedeschi, ha valutato la possibilità di ridurre il suo comitato esecutivo e di tagliare posti di lavoro nelle infrastrutture e nel private banking per risparmiare sui costi. Anche in questo caso, la decisione supporterebbe gli obiettivi di riduzione dei costi più ambiziosi che la banca sta discutendo.