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La leva sintetica degli hedge fund preoccupa le istituzioni
Altre preoccupazioni sulla tenuta del sistema finanziario globale. Questa volta a lanciare l’allarme è il Financial Stability Board, l’ente sovranazionale che raccoglie diversi tra i ministri delle finanze più importanti del pianeta, insieme a banchieri centrali e regolatori. Le preoccupazioni sono state diffuse ieri e riguarda la possibilità di leva nascosta da parte di grandi fondi hedge, leva che viene ottenuta per via sintetica tramite derivati e la cui misurazione sarebbe di estrema difficoltà.
Non è chiara – dato che FSB stessa ammette difficoltà della misurazione – la magnitudo del problema, e non è chiaro per il momento neanche quanto siano fondate certe preoccupazioni. Sta di fatto che l’allarme è stato lanciato – e che con ogni probabilità si opererà in termini di indagine per valutare la tenuta del sistema finanziario di fronte ad un possibile crollo a cascata.
Preoccupazioni sulle valutazioni della leva sintetica
Le preoccupazioni sono quelle di sempre, per quanto in questa fase di mercato siano in grado di far tremare con maggiore veemenza i piani alti della finanza internazionale. Nella giornata di mercoledì ha parlato infatti FSB, che in una nota ha condiviso con il pubblico preoccupazioni sull’attuale stato della leva sintetica utilizzata dai fondi hedge, in particolare sul mercato dei bond.
Una leva sintetica che non è inclusa a bilancio e nella documentazione economica dei fondi e che pertanto potrebbe riservare più di qualche sorpresa per sta cercando di valutare l’effettivo stato di salute dei mercati finanziari.
A complicare ulteriormente la situazione il ricorso a diversi prime broker che dominano il mercato delle leve sintetiche e che aumentano le difficoltà in termini di misurazione da parte delle principali istituzioni internazionali.
Il contesto ulteriore è una vulnerabilità che è ancora sul tavolo per le piazze finanziarie, in particolare in termini di impatto che potrebbe avere sui soggetti non bancari che partecipano ai mercati finanziari.
Venti di maggiori controlli per i fondi hedge
Le preoccupazioni sembrano – almeno per i più maliziosi – anche una sponda alla dottrina di maggiori controlli per i fondi hedge che Gary Gensler di SEC ha iniziato a ventilare nelle sue ultime uscite pubbliche.
Minacce per il momento che non hanno sortito effetti sui mercati, con l’esposizione comprensiva di leva dei fondi hedge in short che è la più alta di sempre, almeno secondo le misurazioni di Federal Reserve al 9 maggio scorso.
I fondi hedge avrebbero potenzialmente scommesso in modo eccessivo sull’arrivo dello stop al rialzo dei tassi e sull’arrivo del conseguente pivot. In un contesto nel quale non è ancora perfettamente chiaro se l’inflazione riuscirà o meno ad effettuare un rimbalzo, posizioni del genere sono chiaramente motivo di preoccupazione – nonché potenziale fattore decisionale nelle prossime mosse delle principali banche centrali.
Focus per le policy del 2024
Alle minacce di Gary Gensler è seguito anche un abbozzo di piano da parte di FSB, che ha promesso per il 2024 un focus maggiore sulla leva utilizzata dai fondi hedge.
Per il momento non è ancora chiaro quando e come certi controlli verranno implementati. Ci sarà da valutare – con il senno di poi – se i gestori di fondi hedge risponderanno secondo i desiderata di FSB o se, come hanno fatto successivamente alle dichiarazioni di Gary Gensler, continueranno con esposizioni ritenute fonte di possibile instabilità.