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Metro Bank torna in piedi. Trovati i capitali per ripartire
Metro Bank è fuori dai guai, almeno per il momento. Il gruppo è riuscito a trovare 325 milioni di pound per una ricapitalizzazione e al tempo stesso ha rifinaziato debiti per 600 milioni di pound verso i creditori principali. A essere al centro di questa svolta – che ha fatto guadagnare al titolo della banca più del 25% in borsa durante la sessione mattutina – c’è l’uomo d’affari colombiano Jaime Gilinski Bacal, che diventa in seguito a questo intervento il più importante azionista del gruppo bancario. Ristrutturazione che prevede anche un pesante haircut ai danni dei detentori dei bond.
Il segnale c’è: il gruppo torna in piedi e si prepara a recuperare il terreno perso in borsa, mentre gli investitori in bond bancari si ricorderanno che si tratta di titoli che, in particolare in questo contesto economico, possono avere dei problemi. A Londra intanto si è brindato in borsa, con il titolo che ha recuperato almeno in parte le gravi perdite della scorsa settimana.
Metro: accordo per il capitale e per il rifinanziamento
Metro Bank si rimette in piedi. Il gruppo è riuscito a ottenere un aumento di capitale e al tempo stesso sforbicia il dovuto ai detentori di bond. Una situazione necessaria per evitare il fallimento che ormai si stagliava sull’orizzonte del gruppo bancario e che per ora sembrerebbe essere rimandato a data da destinarsi. La raccolta di capitale fresco è arrivato tramite emissione di nuove azioni per circa la metà, e per l’altra metà è stato coperto da emissioni MREL – emissioni che equivalgono a una sorta di bail in in forma di credito verso chi è intervenuto.
Dopo aver toccato un aumento superiore al 25%, il titolo è poi rientrato intorno ai 51 pound, portando a casa comunque un recupero di oltre il 13% rispetto ai prezzi ai quali aveva aperto durante la settimana. Un destino dunque diverso da quello di Silicon Valley Bank, seppur partito con presupposti simili: proprio durante la scorsa settimana era diventata notizia una voce di corridoio che parlava di una ricerca spasmodica, da parte del gruppo, di nuovi capitali per far fronte a una crisi di liquidità che non si sarebbe potuta superare altrimenti.
Notizia che nel caso di SVB innesco il bank run che le fu letale e che in questo caso invece ha innescato il panico sufficiente tra gli investitori del gruppo affinché questi mettessero mano al portafoglio. A guidare l’aumento di capitale è stato infatti Jaime Gilinski Bacal – che era già azionista del gruppo – e che con l’investimento di poco più di 100 milioni di pound di queste ultime ore diventa l’azionista di riferimento del gruppo – o comunque quello con il più importante pacchetto di azioni.
La banca cerca di liquidare i mutui
Non sarebbe finito qui però il percorso di risanamento di conti e patrimoni per Metro Bank. Secondo quanto è stato comunicato dallo stesso istituto, sarebbero in cerca di una nuova casa circa 3 miliardi di pound in mutui residenziali, che la banca vorrebbe cedere per ottenere ulteriore liquidità. Non è chiaro per il momento se si siano fatti avanti o meno dei potenziali compratori.
Sulla sessione pomeridiana del titolo a Londra ha pesato anche una ritornata incertezza sui mercati all’apertura delle borse di New York. Le questioni geopolitiche e macro continuano a tenere alta la tensione anche tra gli investitori più ottimisti, situazione certamente non ideale per un gruppo che sta cercando di recuperare da una situazione quasi irrecuperabile.
Intanto per i bond tier 2 ci sarà un haircut del 40% per quelli in scadenza per il 2028. Haircut già approvato e che dovrebbe essere, a meno di ulteriori sorprese, l’ultimo per Metro Bank e per i suoi bond holder.