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Novo Nordisk affonda la corona | Pronto intervento della banca centrale?
Dietro gli importanti movimenti che hanno interessato la corona danese c’è ancora il gioiello di famiglia, Novo Nordisk. Questa volta però non in positivo, ma in negativo. Novo Nordisk ha annunciato un ambizioso piano di acquisizioni, che complessivamente varrà oltre 16,5 miliardi di dollari e che ha portato molti player su DKKUSD a vendere la corona danese, anticipando il momento in cui, a accordo finalizzato, il gruppo dovrà convertire una quantità importante di corone in dollari. Una situazione che sembrerà assurda a chi vive in economie più ampie di quella danese, ma che continua a esistere in termini di rapporto a doppio-filo tra l’andamento della divisa di Copenhagen e l’azienda più importante del Paese.
Tutto questo mentre Novo Nordisk continua a mostrare uno straordinario stato di forma. Stato di forma che però i mercati hanno già prezzato, tenendo anche conto delle previsioni molto buone che il gruppo ha pubblicamente diffuso qualche giorno fa.
La valuta di una sola azienda?
Forse non di una sola azienda, ma quasi. La corona danese continua infatti a seguire le vicissitudini, in positivo o in negativo, dell’azienda europea più capitalizzata, Novo Nordisk. E così come a Copenhagen si sono potute prendere certe decisioni di politica monetaria tenendo anche conto dell’enorme pressione sulla corona, in senso positivo, dovuta al successo dei farmaci di questa azienda, così forse dovrà tenerne conto in seguito ad un accordo miliardario che la riguarda. Novo Nordisk acquisirà infatti tre stabilimenti per il confezionamento finale dei farmaci, all’interno di una transazione più importante e che vale più di 16 miliardi di dollari.
Dall’annuncio dell’accordo, la corona danese ha perso parecchio terreno sui mercati, con gli operatori che hanno reagito vendendo posizioni importanti, anticipando appunto il momento in cui una quantità importante di corone danesi dovranno essere vendute a mercato affinché l’accordo possa essere concluso.
Croce e delizia di un’impresa che vale tanto, che muove grandi quantità di denaro e che ha un peso specifico enorme all’interno della relativamente piccola economia danese. E basta dunque un accordo che in area euro o dollaro non sarebbe in grado di spostare alcunché per avere importanti effetti sul mercato. Effetti che sono stati dovuti appunto all’anticipazione di quanto avverrà tra poco, ma che sono nondimeno avvenuti.
L’opinione in questione è stata condivisa da Jens Naervig Pedersen, analista senior da Danske Bank e anche da Soren Kristensen, capo economista ad Sydback, con Bloomberg. Quindi, per quanto bizzarra possa sembrare, è al momento maggioritaria.
I livelli più bassi da novembre
Per quanto il movimento sia stato accentuato, si tratta comunque di livelli che si erano visti già in novembre e che non dovrebbero costituire alcun tipo di preoccupazione per la corona danese nei confronti del dollaro.
Ci sarà ora da valutare un eventuale intervento della banca centrale danese, intervento che non sarebbe il primo in contesti di questo tipo, in una sorta di peg piuttosto fiacco nei confronti dell’euro. Affinché intervenga però, questa è l’opinione di Jan Storup Nielsen di Nordea Bank, si dovranno vedere livelli eventualmente più bassi nei confronti dell’euro stesso.
Si tratterebbe anche in questo caso di qualcosa di assolutamente inusitato per chi vive in economie dove una singola azienda, per quanto di enormi dimensioni come Novo Nordisk, non può avere un impatto di queste proporzioni in termini di politica monetaria.
Staremo a vedere se il trend ribassista della corona danese dovuto a questo accordo si protrarrà ancora per diverse giornate di trading oppure se ci sarà un rimbalzo ora che l’effetto dell’annuncio dell’acquisizione, al quale però seguiranno movimenti reali di denaro, andrà a scemare e a esaurirsi. Occhi aperti per chi fa trading su questa coppia.