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Nuovi massimi per le Borse europee: l’entusiasmo per i tagli ai tassi non si ferma
La performance ottenuta dal FTSE MIB nel corso dell’ultimo mese di calendario è oltre il 9%, un risultato che non si vedeva da anni. Il trend rialzista riguarda anche tutti gli altri principali mercati europei, tutti mossi essenzialmente da una prospettiva comune: quella dei tassi d’interesse della BCE, che dovrebbero iniziare a scendere a giugno. Questo, per lo meno, è quello che hanno fatto intendere sia Christine Lagarde che diversi altri membri del comitato sulla politica monetaria. Nel frattempo si attende anche la revisione del meccanismo con cui la Banca Centrale Europea offre denaro alle banche private, cosa che dovrebbe arrivare già nella giornata di mercoledì.
I dati sull’inflazione statunitense di ieri non sembrano aver influenzato le previsioni sui tassi della Fed. La pressione sui prezzi è tornata a crescere leggermente, ma non dovrebbe influenzare il percorso della banca centrale. Questo è ulteriormente un motivo di fiducia per la crescita dei mercati, considerando che molte imprese europee hanno operazioni e sono quotate anche negli USA. I listini azionari europei continuano a segnare un massimo dopo l’altro in questa fase, con tutti i settori che sembrano stare beneficiando in maniera indistinta delle prospettive sui tassi centrali.
Mercati ancora puntati sul breve termine
Kit Juckes di Societé Generale sottolinea come i mercati siano attualmente molto orientati al breve termine e alle attese sui tassi nei prossimi mesi. Anche il mercato dei bond continua a dimostrare lo stesso comportamento, con i rendimenti delle obbligazioni europee che stanno scendendo e quelli delle obbligazioni americane che si muovono lateralmente. Intanto aumenta la fiducia per l’andamento delle economie periferiche europee, con lo spread BTP-Bund che tocca il suo punto più basso da 26 mesi a questa parte. Una situazione piuttosto diversa da quella che si sta verificando nel Regno Unito e in Germania, dove i dati sul PIL mostrano un tasso di crescita negativo su base annua.
Goldman Sachs evidenzia come la crescita dei mercati europei sia particolarmente legata alle azioni del cosiddetto “GRANOLAS”: Novo Nordisk, LVMH, ASML, Nestlé, L’Oréal, SAP, Roche, Novartis, AstraZeneca, Sanofi e GSK. Queste società rappresentano oltre un quarto della capitalizzazione di mercato del EuroStoxx 600 e stanno trainando la rivalutazione dei mercati europei grazie a dati di bilancio molto positivi legati al Q4 2023 e previsioni di crescita ancora forte nel Q1 2024.
Si attende il cambio del framework della BCE
Oggi la Banca Centrale Europea dovrebbe pubblicare la sua revisione del Operational Framework, cioè il sistema con cui la banca centrale presta denaro alle banche private. Da oltre un decennio a questa parte, la BCE ha iniettato liquidità nell’ecosistema europeo per combattere la mancanza di crescita e l’inflazione piatta. Ora la situazione è molto diversa, con tassi ancora elevati, e la BCE si sta chiedendo come cambiare il proprio sistema in maniera da adattarlo maggiormente a una fase di mercato come questa.
Secondo Francoforte, ci sono €3,5 miliardi di liquidità in eccesso nell’economia che le banche private stanno sfruttando per depositarlo overnight presso la banca centrale a un tasso stellare del 4%. Nel frattempo il mercato della liquidità interbancario si è rimpicciolito drasticamente, con le banche che ora si finanziano principalmente presso la BCE. Ora l’obiettivo di Christine Lagarde è rivedere il modello operativo della sua istituzione, in modo da rilanciare il mercato dei prestiti interbancari e prestare alle banche solo la liquidità di cui hanno realmente bisogno. Questi sarebbero gli obiettivi, ma non è ancora chiaro come possano essere raggiunti. La revisione che verrà pubblicata oggi aiuterà a fare chiarezza in merito, ma gli analisti concordano nel dire che il cambio avrà un impatto molto importante sul sistema finanziario europeo.