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Nuovo report: nel 2023 aumentate del 56% le startup legate a Bitcoin finanziate dai VC

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Il 2023 non è stato un anno facile per il mondo delle startup. I tassi d’interesse elevati in tutte le principali economie del mondo hanno prosciugato la liquidità dei fondi di venture capital. Gli investitori hanno preferito mercati più liquidi e più sicuri, con un grande ritorno soprattutto verso il mondo delle obbligazioni dove i rendimenti sono cresciuti allo stesso passo dei tassi delle banche centrali. Secondo i dati di Pitchbook, lo scorso anno i fondi di venture capital hanno raccolto appena $67 miliardi: una cifra che può sembrare enorme, ma rappresenta un calo del 60% rispetto al 2022 e il punto più basso mai toccato da sei anni a questa parte.

In tutto questo, due settori hanno fatto eccezione: uno è ovviamente quello dell’AI, esploso dopo il rilascio di ChatGPT, e il secondo è quello di Bitcoin. Secondo un nuovo report pubblicato da Trammell Venture Partners (TVP), lo scorso anno sono aumentati significativamente sia i fondi destinati agli investimenti in startup legati alla regina delle criptovalute che il numero di startup finanziate. Considerando la corsa rialzista di inizio 2024, questa sembre anche essere stata un’idea vincente. Specie dopo un’eventuale taglio ai tassi della Fed, è possibile che questo trend possa diventare persino più forte.

Sembra che l’interesse per le startup legate a Bitcoin non sia più fortemente legato all’andamento del prezzo

Bitcoin ruba la scena a tutto il mondo crypto

Secondo il report di TVP, è aumentato del 360% il numero di operazioni che i fondi di venture capital hanno concluso con startup esclusivamente legate al mondo crypto nel corso del 2023. Interessante anche notare che il numero di società finanziate attraverso queste operazioni è cresciuto del 59% rispetto al 2022. Anche se lo scorso anno è stato segnato dal crypto winter, sembra che i fondi non abbiano perso il loro appetito per gli investimenti in giovani società che possano crescere fino eventualmente a quotarsi in Borsa. Con il primo ETF a replica fisica quotato sul NYSE, arrivato all’inizio del 2024, la partnership tra la finanza tradizionale e il mondo crypto sembra continuare a consolidarsi a prescindere dal prezzo di Bitcoin.

Guardando più nello specifico ai dati, i fondi di venture capital hanno preferito decisamente le startup legate a Bitcoin. Anche se ci sono stati investimenti importanti anche su altri settori del mondo crypto, l’interesse per le altcoin sembra essere calato e altrettanto quello per gli NFT. La quantità di denaro investita in startup legate a Bitcoin è calato del -12,5% nel 2023, ma il numero di operazioni e di aziende finanziate è aumentato; per contro, la quantità di fondi investita in startup legate al settore crypto in generale è calato del -64,5% e al contempo il numero di operazioni è calato del -35,3%. In entrambi i casi si evidenzia comunque un trend in cui i fondi hanno preferito finanziare più aziende, ma per importi più piccoli con ciascuna operazione.

Si nota anche una crescente decentralizzazione delle crypto startup, dalla Silicon Valley al resto del mondo

Interesse per un Bitcoin più moderno

Il rally delle crypto nel 2020-21 è stato alimentato da nuove blockchain e nuove criptovalute che cercavano di superare i limiti di Bitcoin. Oggi invece l’interesse sembra essere tornato a essere sullo sviluppo legato proprio alle capacità di Bitcoin, per aumentarne lo scopo. Un esempio è il protocollo Ordinals, per la conservazione di NFT direttamente sulla rete Bitcoin; un altro esempio di successo è il protocollo Runes per lanciare token operabili su questa blockchain. I fondi si sono dimostrati molto interessati anche ai protocolli per la DeFi, per velocizzare le operazioni e per abbassare i costi di transazione. Ora che sta aumentando sempre di più il numero di impianti per la produzione di microchip negli Stati Uniti, c’è stato molto interesse anche per le startup intenzionate a creare nuove forme di hardware ottimizzate per l’operatività con crypto e Bitcoin.

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