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Samsung raddoppia sulla produzione di semiconduttori in Texas, piano da $44 miliardi

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Continuano i grandi investimenti sulla produzione di semiconduttori negli Stati Uniti: i grandi incentivi messi a disposizione dal CHIPS Act danno i loro frutti. Questa volta l’annuncio arriva da Samsung, pronta a investire altri $44 miliardi sulla sua fabbrica di microchip avanzati in Texas. La società aveva annunciato il suo primo investimento negli USA tre anni fa, mettendo sul piatto un piano da $17 miliardi per costruire uno dei centri più grandi e tecnologicamente avanzati del paese. Una gran parte di questi fondi sono stati prestati dal governo federale e l’azienda ha ulteriormente ricevuto oltre $6 miliardi di incentivi pubblici in questi anni. Il nuovo investimento, che andrebbe più che a raddoppiare quello già fatto nel 2021, sarà ulteriormente oggetto degli stessi incentivi.

Con la situazione geopolitica sempre più tesa tra Cina, Taiwan e USA, gli Stati Uniti hanno puntato sia con Trump che poi con Biden all’indipendenza nella produzione di semiconduttori. TSMC ha già stabilito una forte presenza negli States, mentre Intel è passata dall’occuparsi esclusivamente della progettazione al ciclo completo. Anche se Intel sta riportando forti perdite sul suo business di fonderia di microchip, rimane il fatto che gli Stati Uniti siano ora uno dei principali paesi al mondo per produzione di semiconduttori. Samsung, l’altro grande player di questo settore, non poteva permettersi di rimanere indietro; l’azienda non ha confermato queste intenzioni per il momento, ma fonti che hanno parlato con il Wall Street Journal sono piuttosto sicure che l’annuncio arriverà a breve.

presentazione della notizia su Samsung che investe $44 miliardi nei chip in Texas
Samsung è uno dei principali produttori di chip al mondo

Il maxi-progetto diventa mega

Secondo quanto riportato dalle fonti interne, una parte dei fondi che Samsung sta per stanziare saranno ancora ancorati alla prima fase del progetto. Dal momento che gli ultimi anni sono stati segnati da un alto tasso d’inflazione, la società si aspetta di spendere di più per realizzare gli stessi progetti che aveva già in cantiere. La grande maggioranza dei soldi verrà però utilizzata per l’espansione dell’hub situato a Taylor: si pensa a una nuova sezione per il packaging dei microchip, cioè la fase in cui vengono allocati all’interno di uno speciale materiale per isolarli dagli agenti esterni, e a un nuovo centro di ricerca da concentrare soprattutto sugli sforzi verso i chip per l’AI generativa.

Almeno $20 miliardi andranno alla realizzazione di un nuovo impianto per la fonderia di microchip, mentre ci si aspetta che l’investimento necessario per il centro di packaging sia intorno ai $4 miliardi. Nel frattempo il business di Samsung continua ad andare a gonfie vele: la settimana scorsa l’azienda ha dichiarato di attendersi un utile netto di $4,9 miliardi per il primo trimestre dell’anno, un aumento di circa dieci volte rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E se la società dovesse davvero realizzare il suo investimento da $44 miliardi in Texas, il pagamento dal CHIPS Act potrebbe essere il più grande incentivo mai pagato a una singola azienda sulla base di questo regolamento; al momento la leadership spetta a Intel, che ha ricevuto $8,5 miliardi.

foto del processo di produzione di microchip
La fabbrica di Taylor viene usata per produrre i chip più tecnologicamente avanzati di Samsung

Una nuova Silicon Valley

È curioso notare come tutti e tre i grandi produttori di semiconduttori che hanno aperto fabbriche negli Stati Uniti (TSMC, Intel e Samsung) abbiano deciso di allontanarsi dalla Silicon Valley. Paradossalmente, l’area prende il nome proprio dalle abbondanti riserve di silicio da utilizzare per la produzione di microchip. Costi troppo alti e regolamenti molto rigidi hanno portato i produttori a guardare altrove, con il Texas che si sta confermando come una delle scelte preferite dai produttori. Il nuovo investimento di Samsung a Taylor dovrebbe portare altri 2.000 posti di lavoro, insieme a un forte aumento della popolazione. L’impatto è tale che, secondo il sindaco Brandt Rydell, Taylor sarà quasi certamente la città che crescerà di più in Texas nei prossimi 5 anni e molto probabilmente anche la città che -almeno in rapporto alla sua popolazione attuale- crescerà di più in tutti gli Stati Uniti.

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