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Tesla: azionisti borbottano per impegno di Elon Musk in X
Continuano i malumori, per quanto forse esagerati dalla stampa, di alcuni degli investitori in Tesla riguardo l’avventura del CEO Elon Musk in Twitter, ora X. La polarizzante figura di Elon Musk, emersa con una prepotenza ulteriore da quando è a capo di uno dei social network più importanti del mondo, sembrerebbe aver rinfocolato quelle polemiche che già avevamo avuto modo di ascoltare quando il tycoon ha annunciato l’acquisto del social. Si torna a parlare dell’impegno, anche mentale, che X comporta per Musk, così come di quanto in realtà importante l’impegno economico richiesto in particolare se X non dovesse trovare la strada della sostenibilità finanziaria a stretto giro.
Polemiche fondate, risentimento di investitori che lo vorrebbero tutto per Tesla, oppure preoccupazioni per le posizioni incendiarie che Musk tiene in modo ricorrente su Twitter / X, forse anche allo scopo di rendere l’utilizzo del social più coinvolgente? In realtà i mercati hanno già risposto. $TSLA è stato uno dei migliori titoli del 2023 e quindi, se dovessimo limitarci a questo aspetto, verrebbe già da chiedersi di cosa si stia esattamente… discutendo.
Ancora polemiche per l’impegno di Elon Musk in X
Quando si è personaggi così visibili, le polemiche arrivano sempre a pioggia. In un momento complicato per i rapporti tra Tesla e alcuni sindacati in Europa, arriva il solito giro di polemiche a mezzo stampa, che coinvolge ancora una volta qualcuno dei gestori di fondi, propri o di terzi, che hanno investimenti rilevanti ma non troppo in TSLA. Al centro delle discussioni, o se preferiamo delle polemiche, due vicende della vita personale di Elon Musk entrambe legate al suo acquisto di Twitter.
La prima è la quantità di tempo che X sottrae alla guida di Tesla. X non è in ottime condizioni, è stato rivoltato come un calzino e non sembrerebbe essere ancora in grado non diciamo di generare profitti, ma anche di essere lontanamente in pari. Questione che non è esattamente nuova, ma che viene comunque tirata fuori periodicamente quando c’è da fare polemica, soprattutto tra gli azionisti di Tesla.
La seconda riguarda invece le eventuali necessità finanziarie di Musk: cosa accadrebbe al titolo $TSLA se Musk dovesse trovarsi nella condizione di dover rifinanziare X? Anche questa non è una polemica esattamente nuova, e che comunque riguarda questioni personali di Elon Musk, che fino a prova contraria può fare quanto ritiene opportuno con le sue azioni.
Quanto c’è di vero in queste preoccupazioni?
X non è più una public company, ovvero non è più una società quotata e questo vuol dire che spulciare in bilanci, ricavi, profitti è diventato molto più difficile, per quanto non impossibile.
La società si trova ancora in cattive acque, ma questa non è esattamente una novità e non è esattamente un peggioramento delle condizioni rispetto a quando è stata acquistata.
Quel che potrebbe essere peggiorato, almeno da un certo angolo, è il rapporto con certi inserzionisti di fascia alta. In molti, dopo dichiarazioni di Elon Musk forse un tantino esagerate rispetto ai limiti del discorso pubblico negli USA, hanno deciso di interrompere la pubblicazione di notizie, di post e anche l’acquisto di spazi pubblicitari.
Elon Musk, in linea con il personaggio, ha risposto mandando i CEO di quelle aziende, in mondovisione, a quel paese. Cosa che forse non sarà piaciuta agli azionisti di Tesla, che si sentono indirettamente coinvolti per i motivi di cui sopra.
Tuttavia, con $TSLA che ha fatto segnare un 2023 da urlo nonostante le mattane di Musk, verrebbe da chiedersi se non si tratti di un capriccio fatto per ottenere visibilità o del risentimento effettivo per azionisti che non hanno, per ora, nulla di cui lamentarsi.