Economia
Ucraina: In arrivo 400 milioni dall’Arabia Saudita
L’Arabia Saudita ha firmato un accordo e un memorandum d’intesa (MoU) con l’Ucraina, fornendo al paese dilaniato dalla guerra 400 milioni di dollari in aiuti umanitari durante la visita di una delegazione di alto livello a Kiev, ha detto domenica il ministero degli Esteri saudita.
Il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan, ha guidato la delegazione del Regno ed รจ stato ricevuto dal presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy nella residenza presidenziale di Kiev.
I termini dell’accordo
L’accordo รจ stato firmato nella capitale ucraina, Kiev, alla presenza del ministro degli Esteri saudita Faisal bin Farhan bin Abdullah e del direttore dell’ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak.
L’accordo include, secondo l’agenzia di stampa saudita, un programma di cooperazione congiunta per fornire aiuti umanitari del Regno all’Ucraina per un valore di 100 milioni di dollari.
L’accordo prevede anche il finanziamento di derivati โโdel petrolio per un valore di 300 milioni di dollari, sotto forma di sovvenzione del governo saudita all’Ucraina attraverso il Fondo di sviluppo saudita.
In questa occasione, l’Arabia Saudita ha affermato la sua disponibilitร a sostenere l’Ucraina e il suo popolo amico. Questo nuovo pacchetto di aiuti dal paese del Medioriente sarร senza dubbio una spinta significativa per l’Ucraina, che รจ alle prese con problemi economici e sociali, aggravati dal conflitto in corso nelle sue regioni orientali.
Il pacchetto di aiuti, che comprende sia l’assistenza umanitaria che il sostegno finanziario, รจ una testimonianza dell’approfondimento dei legami tra i due paesi.
Quest’ultimo accordo arriva dopo il recente annuncio dell’Arabia Saudita di un nuovo fondo di investimento da 20 miliardi di dollari per sostenere gli sforzi del paese nel diversificare la sua economia e ridurre la sua dipendenza dal petrolio.
La posizione dell’Arabia Saudita
Il viaggio di Faisal bin Farhan in Ucraina ha colto alla sprovvista gli analisti. L’Arabia Saudita rimane uno stretto alleato della Russia, soprattutto in materia energetica. Negli ultimi mesi, i due hanno rafforzato la loro partnership all’interno dell’OPEC+ per mantenere bassa la produzione di petrolio e aumentare i prezzi.
Tuttavia, l’Arabia Saudita e il resto dei paesi del Golfo hanno un rapporto contraddittorio con la Russia a questo riguardo. Da un lato Mosca รจ percepita come un concorrente diretto, ma allo stesso tempo hanno interessi comuni.
Riyadh mira a diventare protagonista nel panorama umanitario in un conflitto in cui ha cercato di mantenere un certo equilibrio. Non ha inviato aiuti militari a Kiev, ma non ha nemmeno appoggiato l’invasione di Mosca.
Invece ha cercato di strappare alla Turchia il ruolo di mediatore tra le parti, ma รจ intervenuto con successo solo nel rilascio, a settembre, di una decina di prigionieri di guerra ucraini in Russia.
Il regno wahhabita ha cercato di mantenere una posizione neutrale, ma preservando i propri interessi a tutti i costi, che, secondo l’ex ambasciatore degli Stati Uniti in Yemen e vicepresidente dell’Istituto per il Medio Oriente Gerald Feierstein, si concentrano sul mantenimento di forti relazioni con il suo principale partner per la sicurezza, gli Stati Uniti; il suo partner economico numero uno, la Cina; e il suo partner OPEC+ piรน importante, la Russia.
Tuttavia, l’Arabia Saudita รจ stata uno dei 141 paesi che hanno votato a favore di una risoluzione delle Nazioni Unite che sollecitava la Russia a ritirare le sue truppe dall’Ucraina. Hanno votato contro solo sette Paesi, di cui solo uno arabo, la Siria di Bashar al-Assad.
News
McDonald’s, negli Usa scatta il panico da cipolla dopo lo scoppio di un’epidemia di Escherichia coli
Dopo lo scoppio di un’epidemia di Escherichia coli in un ristorante di McDonald’s, negli Stati Uniti รจ scoppiato il panico da cipolla.
Le cipolle fresche sono bandite dalle principali catene di fast food statunitensi. Almeno temporaneamente. A far temere lโortaggio รจ lโepidemia di Escherichia coli scoppiata in alcuni fast food di McDonald’s e della quale ne รจ ritenuta la probabile fonte. I casi registrati in questi mesi hanno messo a nudo uno degli incubi ricorrenti nei ristoranti: la gestione dei prodotti ortofrutticoli, che devono essere mantenuti liberi da contaminazione. Obiettivo da centrare per tutelare la salute dei clienti, ma che per gli ortaggi รจ piรน difficile da raggiungere rispetto alla carne bovina.
Ma entriamo un poโ piรน nel dettaglio e cerchiamo di capire cosa sta accadendo e quali sono le conseguenze di quanto accaduto nei McDonald’s.
McDonalds, l’incubo delle cipolle
Con ogni probabilitร le cipolle sono responsabili dellโepidemia di Escherichia coli scoppiata da McDonald’s. Per il momento il problema ha coinvolto i locali dislocati nel Midwest statunitense: si sono ammalate 49 persone e una รจ morta. A comunicarlo รจ stato il Dipartimento dellโAgricoltura degli Stati Uniti. McDonald’s ha immediatamente ritirato il Quarter Pounder dal suo menรน in un quinto dei suoi 1.400 ristoranti dispersi negli Stati Uniti.
A farla da padrone nei registri degli avvocati specializzati in malattie trasmesse da alimenti, in passato, erano principalmente gli hamburger di manzo. Gli enti di regolamentazione sanitaria federale hanno poi deciso di prendere dei provvedimenti severi sulla contaminazione da carne bovina, dopo che unโepidemia di Escherichia coli era stata collegata a Jack in the Box, quando gli hamburger avevo portato allโospedalizzazione di qualcosa come 170 persone in tutti gli Stati Uniti. Quattro persone erano morte. Dopodichรฉ, per fortuna, i focolai correlati alla carne bovina sono diventati molto piรน rari.
Quanto accaduto da McDonald’s riaccende il problema. In questo caso, perรฒ gli esperti mettono in evidenza che la carne di manzo viene cotta, mentre i prodotti freschi – proprio per definizione – non vengono cotti. Donald Schaffner, esperto di scienza e sicurezza alimentare della Rutgers University, spiega che la cottura corretta รจ una soluzione miracolosa contro la contaminazione.
I prodotti industriali utilizzati su larga scala, vengono lavati, disinfettati ed analizzati in modo simile alla carne bovina. Ma i test, spiegano gli esperti, non sempre sono in grado di rilevare livelli di contaminazione bassi.
Mansour Samadpour, uno specialista in sicurezza alimentare, spiega che le colture sono spesso coltivate all’aperto, dove le feci della fauna selvatica o degli animali nelle vicinanze possono infiltrarsi nell’acqua di irrigazione o nelle acque delle inondazioni. L’Escherichia coli รจ un normale agente patogeno nell’intestino degli animali. I bovini ne sono piรน colpiti di altri, ma รจ stato rilevato anche in oche, cinghiali, cervi e altri.
La contaminazione potrebbe derivare dall’uso di letame non trattato o di acqua di irrigazione contaminata, oppure dal fatto che le cipolle vengono conservate o tagliate in modo tale da risultare contaminate.
Un problema di sicurezza alimentare
La contaminazione รจ partita da aziende importanti e ben strutturate. McDonald’s e Taylor Farms – fornitore di cipolle gialle di McDonald’s negli stati interessati – sono delle aziende considerate dagli esperti di sicurezza alimentare come esempi di pratiche sicure.
McDonald’s ha spiegato che i suoi fornitori eseguono test sui prodotti frequentemente e lo hanno fatto nell’intervallo di date fornito dai Centers for Disease Control and Prevention per l’epidemia, ma nessuno di loro ha identificato questo ceppo di Escherichia coli.
Wendy’s nel 2022 ha ritirato la lattuga dai ristoranti di diversi Stati dopo che il CDC ha sospettato che fosse la fonte di un’epidemia di Escherichia coli che ha fatto ammalare decine di persone. Nel 2006, la lattuga di Taco Bell รจ stata identificata come la probabile fonte di un’epidemia di Escherichia coli che ha fatto ammalare 71 persone.
Il Food Safety Modernization Act del 2011 ha richiesto alla Food and Drug Administration di stabilire standard per la produzione e la raccolta sicure di frutta e verdura. La FDA ha introdotto normative per i prodotti agricoli che in precedenza non erano soggetti a molta regolamentazione.
Schaffner spiega che molto spesso ci si trova davanti ad uno schema fisso: cโรจ un problema di salute pubblica o di sicurezza alimentare e alla fine il Congresso reagisce e abbiamo delle normative.
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Veicoli elettrici, l’Unione europea e la Cina riaprono i colloqui per evitare i dazi
L’Unione europea e la Cina riaprono i colloqui per scongiurare il rischio di maggiori dazi sull’importazione di veicoli elettrici.
Tra la Cina e lโUnione europea la porta rimane aperta: Pechino e Bruxelles, infatti, hanno concordato di tenere ulteriori negoziati tecnici su possibili alternative ai dazi sui veicoli elettrici prodotti in Cina. Anche se, almeno per il momento, non sembra ancora chiaro come si possano muovere le parti in causa.
Ricordiamo, infatti, che lโUnione europea รจ pronta ad introdurre delle tariffe aggiuntive fino al 35,5% sui veicoli elettrici costruiti in Cina, per i quali sarebbero state stanziate delle sovvenzioni statali.
Veicoli elettrici, Europa Vs Cina
Sul fronte dei veicoli elettrici sembrerebbe accendersi uno spiraglio in fondo al tunnel. A seguito di una videochiamata che si รจ tenuta tra Valdis Dombrovskis, rappresentante dell’UE per il commercio, e Wang Wentao, ministro del Commercio cinese, sarebbero stati concordati ulteriori negoziati tecnici che si svolgeranno a breve.
La Commissione europea, che supervisiona la politica commerciale dell’Ue a 27 nazioni, ha giร tenuto otto cicli di negoziati tecnici con le controparti cinesi e ha affermato che permangono notevoli lacune residue.
Dombrovskis e Wang hanno ribadito il loro impegno a trovare una soluzione che possa essere accettabile da entrambe le parti. E che, soprattutto, dovrร garantire paritร di condizioni nel mercato dell’UE e risultare compatibile con le norme dell’Organizzazione mondiale del commercio.
Due settimane fa la Cina ha esortato l’UE a non condurre negoziati separati con le aziende, avvertendo che ciรฒ avrebbe scosso le fondamenta dei negoziati.
La Commissione ha affermato che Dombrovskis ha sottolineato che i negoziati dell’esecutivo dell’UE con la Camera di commercio cinese per l’importazione e l’esportazione di macchinari e prodotti elettronici (CCCME) non escludono discussioni con singoli esportatori.
Veicoli elettrici, importazioni cinesi in Europa
Nel corso del mese di settembre, la Cina ha inviato in Europa il secondo numero piรน alto di veicoli elettrici mai registrato: lโUe ha importato qualcosa come 60.157 veicoli elettrici di produzione cinese, avvicinandosi al record registrato nel mese di ottobre 2023, quando si era arrivati a quota 67.455 veicoli. A riportare questi dati รจ Bloomberg, che ha citato dei dati doganali.
Nei primi giorni del mese la Commissione europea ha affermato di aver ricevuto sostegno dagli Stati membri per imporre delle tariffe che potrebbero arrivare fino al 45% sulle importazioni provenienti dalla Cina.ย
La proposta di imporre dei dazi definitivi sulle importazioni di veicoli cinesi, stando a quanto ha comunicato la stessa Commissione europea, ha ottenuto il sostegno necessario dagli Stati membri, anche se qualcuno si รจ astenuto dal voto. La Spagna e la Germania, infatti, sono contrarie ai dazi: temono, infatti, una guerra commerciale totale con la Cina, con un potenziale aumento delle tariffe di Pechino sullโimportazione di prodotti europei, come:
- automobili;
- carne di maiale;
- latticini;
- brandy.
In questo momento sono in vigore dei dazi provvisori, che hanno iniziato ad avere efficacia dal 5 luglio 2024 ed hanno una durata complessiva di quattro mesi: a breve, quindi, termineranno.
Nel caso in cui la Cina e lโUnione europea non dovessero riuscire a trovare delle soluzioni alternative alle tariffe, i dazi sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi sono destinate a partire proprio dal mese di ottobre.
La maggiore preoccupazione arriva dalle case automobilistiche tedesche, che in Cina hanno un grande mercato e si sono opposte ai dazi sulle importazioni di veicoli elettrici.
VDA, lโassociazione tedesca dei costruttori di automobili, ritiene che le tariffe europee antisovvenzione non colpirebbero solo i produttori cinesi, ma anche le aziende europee e le loro joint venture.
Oliver Zipse, amministratore delegato di BMW, ritiene che il voto a favore dell’introduzione di maggiori dazi sull’importazione di veicoli elettrici sia un segnale fatale per lโindustria automobilistica europea. Ora รจ necessario un rapido accordo tra la Commissione UE e la Cina per evitare un conflitto commerciale da cui nessuno trae vantaggio.
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Boeing, gli operai rifiutano l’aumento del 35% in quattro anni e proseguono con lo sciopero
Continua lo sciopero degli operai Boeing, che rifiutano l’aumento salariale del 35% nell’arco di quattro anni e proseguono con lo sciopero.
Gli operai della Boeing continuano a scioperare. I lavoratori hanno deciso di rifiutare lโofferta contrattuale avanzata dallโazienda e continuare con lo sciopero che dura da oltre cinque settimana. Infliggendo, in questo modo, un duro colpo a Kelly Ortberg, nuovo Ceo di Boeing, che sta cercando di risollevare le finanze dellโazienda.
A votare contro lโaccordo รจ stato il 64% degli operai: la proposta prevedeva un aumento del 35% degli stipendi nellโarco di quattro anni. Il rifiuto costituisce una pesante battuta dโarresto per Ortberg, che nel corso del mese di agosto aveva assunto lโincarico impegnandosi a collaborare in maniera piรน stretta con i lavoratori rispetto a quanto avevano fatto in passato i suoi predecessori.
Boeing, arriva l’ennesimo rifiuto dei lavoratori
I lavoratori hanno rifiutato ancora una volta lโofferta della Boeing. Giร a settembre il 95% dei dipendenti aveva votato contro un primo contratto. Una situazione che sostanzialmente riflette un risentimento verso l’azienda, da cui in molti si sentono imbrogliati per i colloqui che si erano tenuti una decina di anni fa.
Il leader sindacati, subito dopo il voto, hanno comunicato di essere pronti a riprendere i negoziati con Boeing, in quella che รจ la prima importante trattativa dal 2014, quando lโazienda aveva minacciato di spostare la produzione della nuova versione del 777 fuori dalla regione. Lโintento era quello di far passare un accordo che metteva la parola fine alle pensioni tradizionali.
Il sindacato chiede un aumento salariale del 40% e il ripristino del sistema pensionistico a beneficio definito.
In queste settimane la frustrazione degli operai Boeing si รจ resa palese: in dieci anni i loro salari sono rimasti indietro rispetto allโinflazione e i critici si sono lamentati del fatto che lโazienda ha speso decine di miliardi in riacquisto di azioni e ha pagato dei bonus record ai dirigenti.
Jon Holden, il principale negoziatore contrattuale del sindacato, ha spiegato che nel corso di queste contrattazioni si sono dovute affrontare molte difficoltร : ci sono ferite profonde. Holden ha poi aggiunto di voler tornare al tavolo, al quale dovrร venire anche Boeing.
Da quanto dura lo sciopero di Boeing
Circa 33.000 macchinisti lo scorso 13 settembre 2024 hanno interrotto la produzione negli stabilimenti sulla costa occidentale, bloccando la produzione del modello di successo 737 MAX e dei programmi wide-body 767 e 777.
Il tempo stringe perchรฉ Boeing, storicamente il piรน grande esportatore degli Stati Uniti, e il suo sindacato piรน importante raggiungano un accordo prima del periodo politico intenso che circonda le elezioni presidenziali del 5 novembre.
Con Boeing e IAM in una situazione di stallo all’inizio di questo mese, Julie Su, segretaria del Lavoro statunitense ad interim, ha contribuito a far sรฌ che l’ultima offerta venisse sottoposta a votazione dopo aver partecipato di persona ai colloqui con entrambe le parti a Seattle la scorsa settimana.
Dopo il voto del sindacato, Holden ha dichiarato che avrebbe contattato la Casa Bianca per verificare se il sindacato potesse ottenere maggiore assistenza nelle trattative con la Boeing.
Scott Hamilton, un consulente aeronautico, spiega che dopo che la prima offerta contrattuale รจ stata respinta, la luna di miele รจ finita. Questo nuovo stop รจ una cattiva notizia per tutti: per la Boeing, per i lavoratori, per i fornitori, per i clienti e perfino per l’economia nazionale. Lโazienda, infatti รจ il piรน grande cliente di una catena di fornitura aerospaziale statunitense che sta giร affrontando una forte pressione finanziaria.
Spirit AeroSystems, il fornitore della fusoliera,ย ha avvertito che se lo sciopero fosse continuato oltre la fine di novembre, ci sarebbero stati licenziamenti e congedi piรน drastici. L’azienda, che รจ in procinto di essere acquisita da Boeing, ha giร annunciato una sospensione di 21 giorni per 700 dipendenti.
Ricordiamo che Boeing ha annunciato l’intenzione di tagliare 17.000 posti di lavoro e si sta avvicinando a un piano per raccogliere fino a 15 miliardi di dollari dagli investitori per aiutarla a preservare il suo rating creditizio di grado di investimento, mentre alcune compagnie aeree hanno dovuto ridurre i programmi a causa dei ritardi nelle consegne degli aeromobili.
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Trovato un chip TSMC in un prodotto Huawei. Violate le restrizioni USA?
All’interno di un prodotto Huawei trovato un chip TSMC. Si teme che siano state violate le restrizioni commerciali statunitensi.
Un chip di TSMC รจ stato trovato all’interno di un prodotto Huawei. A scoprirlo รจ stata una societร di ricerca tecnologica, Techinsights, che ha smontato il prodotto. Si potrebbe configurare, quindi, un potenziale violazione delle restrizioni imposte dagli Stati Uniti verso l’azienda cinese.
A finire sul tavolo dei ricercatori รจ stato lโAscend 910B di Huawei: il 910B viene considerato come il chip AI piรน avanzato disponibile da unโazienda cinese. Il chip TSMC, stando a quanto riferiscono alcune fonti informate sui fatti citate da Reuters, sarebbe stato allโinterno di un sistema multi-chip.
TechInsight ha provveduto ad informare immediatamente TSMC prima della pubblicazione delle sue scoperte allโinterno di un rapporto. Ma soprattutto ha spinto lโazienda di Taiwan ad informare il Dipartimento del Commercio statunitense alcune settimane fa.
Un chip TSMC all’interno di Huawei
Il chip TSMC allโinterno di un prodotto Huawei rende evidente quanto sia difficile riuscire a far rispettare i controlli sulle esportazioni, sia per le aziende che realizzano i prodotti, ma anche per le autoritร preposte a questo scopo. Ma non solo: mette in evidenza quanto siano importanti per Huawei i chip piรน sofisticati e complessi.
Da parte sua TSMC ha giร provveduto a contattare in modo attivo il Dipartimento del Commercio Usa, confermando di non aver fornito chip a Huawei a partire dal mese di settembre 2020. Lโazienda ha poi specificato che al momento non รจ a conoscenza di alcuna indagine in corso nei confronti di TSMC.
Ricordiamo che Huawei nel 2019 รจ stata inserita nella lista nera delle aziende soggette a restrizioni commerciali da parte degli Stati Uniti per motivi di sicurezza nazionale.
Da parte sua Huawei, in una nota, ha dichiarato di non aver prodotto alcun chip tramite TSMC dopo l’introduzione delle norme statunitensi nel 2020. Non รจ chiaro come il chip sia arrivato a Huawei. Nel 2019, l’azienda ha rilasciato la sua serie di chip Ascend 910. All’epoca, prima dei controlli sulle esportazioni, i chip erano prodotti da TSMC.
Stando a quanto hanno riportato The Information e dal Financial Times, gli Stati Uniti starebbero indagando su TSMC e Huawei. Attraverso una nota il Dipartimento del Commercio statunitense ha comunicato di essere a conoscenza di segnalazioni di presunte potenziali violazioni dei controlli sulle esportazioni degli Stati Uniti, ma non puรฒ confermare se siano in corso delle indagini.
Nella sua dichiarazione TSMC ha affermato di mantenere un sistema di esportazione solido e completo per monitorare e garantire la conformitร .
Il governo di Taiwan, che ha adottato rigide regole per impedire l’a produzione’esportazione di chip avanzati in Cina, ha piรน volte affermato che garantirร che le aziende tecnologiche taiwanesi rispettino le regole statunitensi.
Cambio al vertice in Huawei
Mentre a Taiwan sta scoppiando un vero e proprio bubbone arriva un cambio al vertice nell’azienda cinese. Meng Wanzhou ha sostituito Eric Xu nel ruolo di presidente a rotazione per i prossimi sei mesi.
Meng, che รจ anche figlia del fondatore di Huawei Ren Zhengfei, continuerร contemporaneamente a ricoprire la carica di direttore finanziario dell’azienda.
La 52enne prende le redini in un momento in cui il colosso cinese รจ in competizione con la rivale Apple sulle vendite di smartphone. Entrambe le aziende hanno lanciato i loro ultimi dispositivi lo stesso giorno di settembre, con Huawei che ha lanciato un telefono premium tri-fold che costa 2.800 dollari.
Meng, definita dai media cinesi la Principessa di Huawei, diversi anni fa รจ rimasta coinvolta in un caso di estradizione. ร stata arrestata a Vancouver nel dicembre 2018 dopo che un tribunale di New York ha emesso un mandato di arresto, affermando che Meng aveva cercato di nascondere i tentativi delle aziende legate a Huawei di vendere apparecchiature all’Iran, violando le sanzioni statunitensi. A Meng รจ stato consentito di tornare in Cina nel settembre 2021 dopo aver raggiunto un accordo con i procuratori statunitensi per chiudere un caso di frode bancaria nei suoi confronti.
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Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) alza le stime degli Stati Uniti e abbassa quelle della Cina
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha alzato le stime per gli Stati Uniti e abbassato quelle della Cina. Vediamo cosa dice nel suo rapporto semestrale.
Dal rapporto semestrale del Fondo Monetario Internazionale (FMI) emerge che i rischi finanziari globali, almeno nel breve termine, sono contenuti. Deve essere tenuto sotto controllo, perรฒ, lโallentamento della politica monetaria, che potrebbe alimentare una vera e propria bolla speculativa. Ma non solo: i mercati potrebbero sottovalutare i rischi posti dai conflitti militari e dalle imminenti elezioni.
Nel suo consueto rapporto il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha segnalato che la crescente scollatura tra lโincertezza geopolitica crescente e la bassa volatilitร concorrono ad aumentare la possibilitร di uno shock di mercato simile alle oscillazioni che sono state registrate nel corso del mese di agosto, proprio quando una massiccia riduzione della leva finanziaria era stata innescata da un aumento dei tassi di interesse della Banca del Giappone.
Fondo Monetario Internazionale, il rapporto sull’economia
Stando a quanto si legge nel rapporto Fondo Monetario Internazionale (FMI) anche i mercati azionari e del credito non sembrano essere stati scoraggiati dal rallentamento della crescita degli utili e dal continuo deterioramento nei segmenti piรน fragili del settore immobiliare aziendale e commerciale.
Nel documento viene, inoltre, messo in evidenza che, mentre l’allentamento monetario da parte della maggior parte delle altre principali banche centrali stava creando condizioni finanziarie accomodanti, i tagli dei tassi di interesse potrebbero alimentare valutazioni elevate degli asset, un aumento globale del debito privato e pubblico e della leva finanziaria non bancaria.
Secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI) queste crescenti vulnerabilitร potrebbero amplificare gli shock negativi, diventati piรน probabili a causa dell’elevata incertezza economica e geopolitica, dei conflitti militari in corso e delle incerte politiche future dei governi appena eletti
Il rapporto รจ stato pubblicato mentre i responsabili della finanza mondiale si incontrano a Washington per le riunioni annuali del Fondo Monetario Internazionale (FMI) e della Banca Mondiale, in uno dei periodi piรน incerti a livello geopolitico ed economico degli ultimi decenni.
Oltre alla guerra in Ucraina e a un conflitto in escalation in Medio Oriente, metร della popolazione mondiale ha eletto o eleggerร nuovi governi nel 2024, compresi gli Stati Uniti. In molti casi i piani politici di quei nuovi leader non sono chiari, ma avranno conseguenze economiche significative.
In particolare, economisti e dirigenti di Wall Street hanno espresso preoccupazione per il fatto che gli aumenti dei dazi sulle importazioni pianificati dal candidato repubblicano alla presidenza Donald Trump potrebbero riaccendere l’inflazione, mentre i tagli fiscali da lui promessi potrebbero ampliare il deficit degli Stati Uniti.
Le esortazioni Fondo Monetario Internazionale (FMI)
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha esortato le banche centrali a comunicare in modo chiaro e a tagliare gradualmente i tassi. Ma soprattutto ha sottolineato che i regolatori dovrebbero monitorare attentamente il debito aziendale e il settore immobiliare commerciale, e garantire una solida supervisione bancaria.ย
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ritiene, inoltre, che le autoritร dovrebbero migliorare i requisiti di segnalazione per le istituzioni finanziarie non bancarie come gli hedge fund e le societร di private equity, che stanno svolgendo un ruolo piรน importante nei mercati finanziari. Le autoritร , tuttavia, hanno generalmente meno visibilitร sulle attivitร di tali societร e sui livelli di leva finanziaria rispetto ai finanziatori tradizionali.
Anche l’ascesa dell’intelligenza artificiale รจ stata evidenziata nel rapporto. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha osservato che una maggiore adozione dell’IA da parte delle societร finanziarie potrebbe aumentare la velocitร e l’efficienza, ma anche la volatilitร .
Inoltre, secondo il rapporto, la crescente dipendenza da un pugno di fornitori di servizi di intelligenza artificiale comporta altri rischi operativi e potrebbe rappresentare una sfida per gli enti di regolamentazione che cercano di controllare quella che รจ generalmente considerata una tecnologia poco trasparente.
Bene gli Stati Uniti, male la Cina
Il Fondo monetario internazionale ha aumentato le sue previsioni di crescita economica per il 2024 per Stati Uniti, Brasile e Gran Bretagna, ma le ha ridotte per Cina, Giappone e Zona Euro, aggiungendo che abbondano i rischi derivanti da conflitti armati, potenziali nuove guerre commerciali e gli effetti collaterali di una politica monetaria restrittiva. Secondo l’ultimo World Economic Outlook del FMI, questi cambiamenti lasceranno la crescita del PIL globale del 2024 invariata rispetto al 3,2% previsto a luglio, creando un clima di debolezza per la crescita mentre i leader della finanza mondiale si riuniscono questa settimana a Washington per leย riunioni annualiย del FMI e della Banca Mondiale.
Secondo il rapporto, la crescita globale dovrebbe attestarsi al 3,2% nel 2025, un decimo di punto percentuale in meno rispetto alle previsioni di luglio, mentre la crescita a medio termine dovrebbe attestarsi a un mediocre 3,1% in cinque anni, ben al di sotto del trend pre-pandemia. Pierre-Olivier Gourinchas, l’economista capo del FMI, ha affermato che Stati Uniti, India e Brasile stanno dimostrando resilienza e che รจ stato raggiunto un atterraggio morbido in cui l’inflazione si รจ raffreddata senza ingenti perdite di posti di lavoro.
Il FMI ha rivisto al rialzo le sue previsioni di crescita degli Stati Uniti per il 2024 di due decimi di punto percentuale al 2,8%, in gran parte a causa di consumi piรน forti del previsto alimentati dall’aumento dei salari e dei prezzi delle attivitร .
La Germania non vedrร ย alcuna crescitaย quest’anno, un ribasso di due decimi di punto percentuale, poichรฉ il suo settore manifatturiero continua a lottare, ha previsto il FMI. La riduzione ha contribuito a trascinare leggermente verso il basso le previsioni per la crescita complessiva della zona euro allo 0,8% per il 2024 e all’1,2% per il 2025, nonostante un upgrade di mezzo punto percentuale che ha spinto la crescita prevista per la Spagna al 2,9%.
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