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Uno dei più grandi fondi d’investimento green al mondo investe sullo stoccaggio energetico in Italia

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Glennmont Partners, uno dei più grandi fondi d’investimento al mondo specializzati in operazioni sull’energia rinnovabile, ha deciso di investire in Italia attraverso una partnership con Emeren. Emeren è una società specializzata nell’installazione di pannelli fotovoltaici, ma questa volta l’obiettivo è lavorare sullo stoccaggio energetico tramite batteria (BESS): le due aziende sperano di poter installare oltre 150 MW di capacità in grandi batterie al litio, con l’obiettivo di immagazzinare energia rinnovabile nei momenti di picco della produzione per poi immetterla nella rete quando ce n’è più bisogno. Solitamente questo tipo di operazioni si finanziano da sole attraverso l’arbitraggio nel prezzo dell’energia nei vari orari del giorno, ma negli Stati Uniti sono anche finanziati direttamente dal governo federale. Questo ha rallentato la crescita degli investimenti in Europa, ma sembra che il Sud Italia continui a rimanere attrattivo per le imprese estere.

Alla fine del mese scorso, l’Unione Europea ha deciso di investire sull’idrogeno verde nel Sud Italia, con oltre €370 milioni che andranno a finanziare sia l’infrastruttura di produzione che di trasporto del gas. E l’idrogeno verde porta sempre con sé grandi investimenti anche sulle rinnovabili, una forma di energia che al Sud -grazie alla grande radiazione solare che aumenta la produzione dei pannelli fotovoltaici- risulta particolarmente attrattiva. Ma il Sole illumina i pannelli solo per alcune ore del giorno, per cui la crescita del fotovoltaico deve necessariamente essere accompagnata anche da investimenti nel campo dello stoccaggio energetico.

Anche in Calabria recentemente si sono annunciati investimenti importanti

Il nuovo grande investimento nel Sud

Inizialmente l’accordo tra Glennmont ed Emeren dovrebbe riguardare due grandi progetti in Campania, ma c’è già un’intesa per portare avanti l’espansione anche in Puglia. Il cantiere dovrebbe iniziare a fine 2025 ed essere completato nel 2027, se non dovessero esserci intoppi a livello burocratico. Emeren è un’azienda già attiva in Italia da diverso tempo, ma l’attenzione di Glemmont Partners indica che anche i grandi fondi d’investimento stanno iniziando a riconoscere le opportunità del mercato italiano. Il tutto anche considerando che l’Italia per il momento è indietro nel raggiungimento dei target europei sull’energia fotovoltaica, un tema che si imputa soprattutto alla scelta di privilegiare il fotovoltaico domestico piuttosto che le grandi infrastrutture centralizzate.

Con l’aumento dei grandi centri di produzione di energia solare, ci si aspetta che anche il mercato dello stoccaggio energetico possa beneficiarne. Nel Nord la produzione di energia rinnovabile invece è più legata all’idroelettrico, una forma di energia che permette di regolare maggiormente già alla fonte quanta energia produrre in base alla domanda. Da qui al 2030 si prevede che l’Italia debba investire molto sulla sua transizione energetica e lo stoccaggio dovrà seguire di pari passo, anche se purtroppo non ci sono imprese italiane che producano sistemi di BESS su larga scala; al momento le importazioni dalla Cina rimangono essenziali per la supply chain.

In Francia e in Germania, gli investimenti sul BESS attualmente sono molto indietro rispetto a quelli in Italia

Nel frattempo, GreenGo cresce in Calabria

La società italiana GreenGo, nel frattempo, annuncia altrettanto un investimento importante nei sistemi di stoccaggio energetico nel Sud: l’azienda ha appena annunciato un progetto da 120 MW in Calabria. Il sistema di BESS sarà costruito in provincia di Catanzaro, aggiungendosi al portafoglio di 1.7 GW di progetti rinnovabili già lanciati da GreenGo e ai 400 MW di BESS già costruiti. Il Sud si conferma un magnete per gli investimenti nella tecnologia dello stoccaggio energetico a batteria al litio, ed è interessante notare come in pochi anni il BESS sia passato da un sistema totalmente sconosciuto a vedere annunci quotidiani di nuovi progetti. Al momento, soltanto l’Irlanda vede più investimenti nei sistemi di stoccaggio energetico all’interno dell’Eurozona e l’Italia conferma di voler installare una capacità di almeno 9 GW entro il 2030.

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