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Amazon e Maersk: c’è l’accordo su carburante sostenibile

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Nasce una partnership per l’ambiente tra due colossi dei rispettivi settori: Amazon per quanto riguarda l’e-commerce e Maersk per quanto riguarda i trasporti. Le due società collaborano già da tempo, con Maersk che fornisce ad Amazon un essenziale servizio di trasporto via mare dei beni mossi dalla società di Jeff Bezos. La collaborazione si estenderà ora anche ai combustibili sostenibili, come riporta un comunicato stampa ufficiale rilasciato da Maersk nella serata di mercoledì. L’azienda danese, che vanta oltre cento anni di esperienza nel settore delle navi cargo, ha firmato un accordo per trasportare 20.000 container di Amazon utilizzando combustibili sostenibili. Si tratta soprattutto di carburante di origine vegetale, come i derivati del bioetanolo. L’accordo prevede che i 20.000 container vengano trasportati già entro il 2024, rappresentando dunque il primo passo per testare soluzioni su una scala più ampia.

Ora che le batterie al litio sono diventate la soluzione di riferimento per i veicoli di trasporto su strada, si guarda sempre di più all’aviazione e alle navi cargo: questi sono ora i settori critici da decarbonizzare, anche se la strada rimane lunga e non è ancora emersa a tutti gli effetti una tecnologia dominante in sostituzione dei carburanti di origine fossile. Si guarda principalmente a due strade: i combustibili sostenibili come quelli che Maersk utilizzerà per trasportare i container di Amazon, e più avanti anche l’idrogeno verde. La grande differenza è che per quanto i combustibili sostenibili siano ottenuti da fonti rinnovabili come l’agricoltura, di fatto emettono lo stesso CO2 nell’atmosfera quando vengono bruciati nella combustione interna ai motori. L’idrogeno verde ha invece un impatto completamente nullo sull’ambiente, non liberando alcun gas serra durante la combustione.

Per Amazon, l’obiettivo è raggiungere la totale neutralità climatica entro il 2040

44.000+ tonnellate di CO2 risparmiata

Secondo i calcoli di Amazon e Maersk, il trasporto dei container in questione con l’uso di biocombustibili risparmierà all’atmosfera circa 44.600 tonnellate di emissioni di anidride carbonica. Bisogna notare che il calcolo è piuttosto ottimista in quanto viene utilizzato il carbone come punto di riferimento, ma nonostante ciò rimane un’operazione con un contributo significativo sul fronte della sostenibilità. Più che all’operazione in sé, tra l’altro, si guarda alla direzione: il trasporto marittimo si sta finalmente unendo alla transizione ecologica, e le imprese più all’avanguardia in questo senso iniziano già a trovare un forte feedback da parte del mercato. Da parte di Amazon, che si è dimostrata una società sempre più attenta al proprio impatto sull’ambiente, più di un manager ha celebrato questo nuovo accordo.

Adam Baker, vice-presidente di Amazon che guida la divisione globale dei trasporti, ha sottolineato come questo sia un importante passo in avanti per rendere le catene logistiche mondiali più sostenibili. Amazon fa parte di Climate Pledge, uno dei progetti più ambiziosi per la tutela ambientale di cui fanno parte solo multinazionali disposte ad affrontare serie misure di decarbonizzazione. La società ha già iniziato a sostituire una parte sempre maggiore dei propri veicoli per le consegne dell’ultimo chilometro con furgoni elettrici. Inoltre ha fatto il giro del mondo la notizia di Amazon che ha iniziato a fine 2022 a ordinare una grande quantità di camion elettrici per trasporti su lunghe distanze, preferendo Volvo all’americana Tesla. L’obiettivo del colosso dell’e-commerce è quello di raggiungere il net zero entro il 2040, e i trasporti via mare sono una delle aree dove c’è al momento più margine per abbassare le emissioni.

Oltre l’80% di tutti i beni industriali prodotti nel mondo viene trasportato via nave

Hull #4168, il grande progetto green di Maersk

Si chiama Hull #4168 la nave che potrebbe segnare una vera e propria pietra miliare nel mondo dei trasporti marittimi. Il 10 luglio scorso, Maersk ha dato notizia che questa nave ordinata presso i cantieri di Hyundai Heavy Industries era quasi pronta per salpare: gli ultimi controlli e poi finalmente sarà realtà. Dopo oltre tre anni di lavoro su questo progetto, Maersk avrà a disposizione la sua prima nave cargo per trasporto su lunghe distanze completamente alimentata a metanolo. Il metanolo è un alcol di derivazione vegetale, che sta trovando sempre più spazio nell’industria dei trasporti via mare. Può infatti essere facilmente utilizzato per allungare il gasolio, generando un mix meno inquinante rispetto al puro gasolio. Affinché una nave possa operare solo ed esclusivamente utilizzando questo carburante, però, l’imbarcazione deve essere progettata apposta per questo.

Maersk ha già fatto la storia dell’uso del metanolo nei trasporti marittimi, quando la società ha effettuato il primo rifornimento sostenibile del Canale di Suez. Considerando che non servono infrastrutture particolari per lo stoccaggio del metanolo, a differenza di quanto avverrebbe con l’idrogeno verde, è relativamente facile adattare la supply chain portuaria affinché sia facile per le navi rifornirsi di questo carburante sostenibile. Altrove si stanno testando anche altre soluzioni: di recente, Cargill ha equipaggiato una nave cargo con vele di nuova generazione che permettono di ridurre drasticamente l’attrito dello scafo con l’acqua. Questo non propelle direttamente la nave, ma le permette di consumare molto meno combustibile per muoversi lungo la propria rotta. A poco a poco, la decarbonizzazione dei trasporti via nave diventa sempre più realtà.

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