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Canale di Suez fa il suo primo rifornimento green a una nave

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Il Canale di Suez, una delle più importanti aree al mondo per il traffico di merci via nave, celebra un importante traguardo green. Ha effettuato il suo primo rifornimento di una nave utilizzando un combustibile totalmente green, ottenuto a partire da fonti interamente rinnovabili. Questa forma di combustibile è nota come metanolo verde, ed è una delle possibili fonti alternative ai combustibili fossili che le navi potrebbero usare in futuro per inquinare meno. Vista la dimensione di questi mastodonti del mare, le navi cargo non possono efficientemente impiegare motori basati su batterie; allo stesso modo l’idrogeno verde ha una scarsa densità energetica, rendendo necessari tanti rifornimenti, e richiede una progettazione molto specifica delle navi che possono impiegarlo.

La nave in questione appartiene a Maersk, colosso danese delle spedizioni che vanta ormai 119 anni di esperienza nel settore. La società sta investendo molto sulla sostenibilità della sua flotta e delle sue operazioni, con l’obiettivo di arrivare a essere net-zero entro il 2050. I combustibili green sono una delle sfide più importanti alla decarbonizzazione dell’industria delle spedizioni, e questo traguardo raggiunto dal Canale di Suez segna un importante passo avanti. Complessivamente la nave è stata rifornita per 6 ore, caricando a bordo 500 tonnellate di metanolo verde. Da lì ha poi ripreso il suo viaggio, iniziato in Asia, alla volta dei principali porti europei.

presentazione della notizia sul primo rifornimento di metanolo verde nel canale di Suez
L’Egitto ritiene che grazie al Canale di Suez si possa sviluppare in loco una fiorente industria del combustibile sostenibile

Metanolo verde: una risposta concreta per le navi cargo

Negli ultimi anni si è parlato molto di auto elettriche, ma il trasporto su gomma non è l’unico tipo di trasporto. Aerei e navi rimangono ancora saldamente ancorati ai combustibili fossili; se per l’aviazione ci vorrà tempo prima di trovare una soluzione, per le navi sembrano esserci invece già diverse possibilità. Una di queste è proprio il metanolo verde. Il nome si riferisce al metanolo prodotto utilizzando fonti rinnovabili di energia e fonti di carbonio sostenibili.

Ci sono due modi per produrre metanolo verde. Il primo passa per l’idrogeno verde: questo processo utilizza l’elettricità generata da fonti rinnovabili, come il solare o l’eolico, per produrre idrogeno attraverso l’elettrolisi dell’acqua. L’idrogeno viene poi combinato con il diossido di carbonio (CO2) catturato da fonti come le emissioni industriali o direttamente dall’aria, per produrre metanolo. Il secondo processo utilizza invece la biomassa, che viene convertita in gas (una miscela di monossido di carbonio e idrogeno) attraverso un processo chiamato gassificazione. Questo gas di sintesi può essere poi convertito in metanolo.

Il metanolo sta guadagnando popolarità come una potenziale alternativa ai tradizionali combustibili a base di petrolio per navi. Brucia in modo più pulito rispetto al diesel marino e ad altri combustibili convenzionali, producendo meno NOx (ossidi di azoto), SOx (ossidi di zolfo) e particolato. A differenza di altri combustibili alternativi, come l’idrogeno liquido o il gas naturale liquefatto (GNL), il metanolo ha una densità energetica elevata e può essere stoccato e trasportato con facilità utilizzando le infrastrutture già esistenti. Inoltre, in caso di sversamento, il metanolo si disperde rapidamente nell’ambiente e si decompone in sostanze inoffensive.

foto di nave nel canale di Suez
Maersk è uno dei principali clienti del Canale di Suez, che ogni anno genera per l’Egitto ricavi di circa $8 miliardi

Maersk e l’Egitto celebrano il traguardo

Tanto il management di Maersk, quanto il governo egiziano, hanno celebrato il risultato raggiunto. Si tratta di un traguardo importante per entrambi: Maersk sta insistendo da anni sulla decarbonizzazione della propria flotta, che attualmente conta circa 700 navi. Si tratta della principale compagnia di trasporto container al mondo, ed è presente in 130 paesi collegando tutti i porti più importanti del globo. Complessivamente ha la capacità di trasportare 4.1 milioni di container nello stesso momento sommando tutte le navi della flotta. Malgrado il business delle spedizioni si basi su piccoli margini, Maersk non ha paura di investire sulle fonti sostenibili di carburante per alimentare le proprie navi, in un momento in cui tutta l’industria si sta ancora muovendo molto piano.

Si tratta di un risultato importante anche per il Canale di Suez, che viene attraversato da 50 navi cargo ogni giorno. Si stima che complessivamente il 12% del commercio mondiale passi attraverso questo canale ogni anno. Molto spesso, mentre le navi attendono il proprio turno per poter passare attraverso il canale, fanno rifornimento: per questo motivo, rendere più sostenibile Port Said e le sue strutture per il rifornimento delle navi può fare una differenza importante nella decarbonizzazione del commercio marittimo. Bisogna però ricordare che al momento non tutte le navi sono già equipaggiate con motori che possono operare con metanolo verde, dal momento che il motore deve venire già progettato con questa intenzione in mente.

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