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Azioni anti inflazione
Alcuni titoli azionari sono in grado di performare meglio nei periodi di alta inflazione. Finalmente l’ondata di inflazione che ha seguito la pandemia è passata, e ormai tanto in Europa quanto negli Stati Uniti si è aperto un 2024 segnato da una pressione sui prezzi molto contenuta. Nonostante ciò, è comunque importante sapere come gestire un portafoglio in base all’inflazione.
Ci sono società che riescono facilmente a mantenere i loro margini quando il denaro si svaluta, altre soffrono di più questa situazione. Il settore, il posizionamento di mercato e l’elasticità della domanda sono alcuni dei fattori più importanti da tenere in considerazione. Malgrado non tutti i titoli reggano bene i periodi inflattivi, quando questi si presentano non è il caso di liquidare il portafoglio. Mantenere la liquidità sul conto significa necessariamente lasciare che il denaro si svaluti, mentre investendolo con consapevolezza si può arginare il problema.
Attenzione a non essere in ritardo nel gestire le proprie entrate sul mercato. Oggi non è più il momento di orientare un portafoglio verso la protezione dall’inflazione. I prezzi ormai non stanno più aumentando con la velocità di prima, e addirittura le principali banche centrali sono pronte ad affrontare la decisione di abbassare i tassi d’interesse.
Azioni anti-inflazione – Riassunto:
💰 Proteggono davvero | Sì |
🔥 Rischio | Medio |
💎 Ritorno potenziale | Alto |
📈 Migliori broker | FP Markets // Capital.com // eToro |
💡 Settori migliori | Commodities, SaaS, immobiliare |
🧐 Settori peggiori | Industriali, abbigliamento, trasporti |
📊 Migliori da comprare | Vedi l’elenco |
Cos’è l’inflazione?
L’inflazione è definita come la svalutazione del denaro che porta i prezzi dei beni ad aumentare nel corso del tempo. Ci sono diverse teorie economiche che tentano di spiegare l’inflazione: la loro radice comune è che sia dovuta a un aumento della liquidità in circolazione, che cresce più rapidamente rispetto all’offerta di prodotti e servizi.
Le banche centrali hanno il compito di mantenere l’inflazione all’interno del loro range desiderato. La maggior parte delle banche centrali delle economie avanzate ha una politica basata su target di inflazione del 2-3% annuo. Un’inflazione lieve è importante per favorire i consumi e di conseguenza l’occupazione, ma non deve essere esagerato per non causare un tracollo dell’economia.
Quando la pandemia ha bloccato l’economia di gran parte del mondo, le banche centrali hanno dovuto stampare molto denaro per aiutare le aziende e le famiglie ad attraversare quel periodo difficile. Più denaro in circolo e meno produzione dovuta alle restrizioni e alle difficoltà logistiche hanno causato l’attuale tasso di inflazione molto elevato.
Migliori azioni contro l’inflazione
Gli analisti di TradingOnline.com® sono sempre attivi nella ricerca di titoli che possono performare bene in diversi contesti macroeconomici. In uno scenario segnato da inflazione elevata, è importante tenere conto soprattutto di quanto l’azienda possa controllare i suoi costi di produzione e i suoi ricavi.
Nel caso di una società tech, ad esempio, i costi di produzione non sono molto segnati dall’inflazione. Principalmente queste aziende hanno costi legati agli stipendi, che però si adattano lentamente all’aumento del costo della vita; dall’altra parte, possono aumentare i prezzi come i consumatori si aspettano che accada quando l’inflazione è in aumento.
Dall’altra parte, le aziende manifatturiere devono far fronte all’aumento dei prezzi delle materie prime e dei semilavorati. Si trovano costrette a scegliere se trasferire questi maggiori costi sui clienti, alzando i prezzi e rinunciando a parte della domanda, oppure mantenere i prezzi fissi e sacrificare i margini.
Come insegna anche Warren Buffett, poi, i business migliori in periodo di inflazione sono quelli che si basano sugli attivi fissi. Nel caso di un REIT che investe in immobili da mettere in affitto negli Stati Uniti, ad esempio, ogni casa va comprata solo una volta. Nel tempo l’asset che produce reddito rimane e non c’è bisogno di rinnovarlo, ma il prezzo del canone si alza per effetto della svalutazione del denaro.
Di seguito segnaliamo le 20 migliori azioni su cui investire in periodi inflattivi, la maggior parte delle quali sono compatibili con la funzione RealStock di eToro -qui il sito- e dunque acquistabili senza commissioni sulla piattaforma del broker.
1 – Adobe
📊 Ticker | NASDAQ: ADBE |
💡 Settore | Software as a Service |
🚀 Migliore alternativa | Oracle |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Adobe ha un business perfettamente allineato con ciò che un investitore potrebbe desiderare in periodi di alta inflazione. Una realtà totalmente dedicata al tech, che ha già sviluppato pienamente tutti i suoi prodotti principali e ha un’ampia base di utenti in tutto il mondo. Non ha bisogno di trasportare ciò che vende, non ha bisogno di molti fornitori esterni e ha già effettuato gran parte della sua capital expenditure per lo sviluppo dei software.
L’azienda che ha creato Photoshop, Premiere Pro, After Effects e tutti i programmi più utilizzati dai creator professionisti è una realtà molto consolidata. Potrebbe persino approfittare di un periodo in cui i clienti si attendono alta inflazione per alzare i prezzi, alzando dunque i margini.
Dal momento che la clientela di Adobe è per la maggior parte composta da aziende e professionisti, l’elasticità della domanda è bassa. A differenza dei consumatori finali, i clienti business sono molto restii ad abbandonare i loro abbonamenti: lo staff è formato per utilizzarli, i processi aziendali sono basati su quel tech stack e complessivamente i costi per passare ad altri fornitori sono più dei benefici.
2 – Alerion CleanPower
📊 Ticker | BIT: ARN |
💡 Settore | Energia rinnovabile |
🚀 Migliore alternativa | NextEra Energy |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Alerion è una delle aziende italiane più coinvolte nella produzione e distribuzione di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Come tale, è una società che ha bisogno di fare grossi investimenti una tantum per comprare pale eoliche, pannelli fotovoltaici e così via. Se l’inflazione è alta, a distanza di qualche anno il valore della produzione di quei pannelli e di quelle pale eoliche diventa in percentuale molto alto rispetto all’investimento iniziale.
Warren Buffett spiegava questo concetto con il celbre esempio del casello autostradale. In un mondo inflattivo, possedere un casello sarebbe l’ideale: lo si è già pagato una volta in “soldi vecchi” che ora valgono meno, dopodiché i prezzi per il pedaggio si alzano di anno in anno grazie all’inflazione. Alerion opera anche in un mercato strategico, cioè proprio quello italiano: essendo una nazione ricca di vento e di sole, ma povera di gas e petrolio, l’Italia dovrà puntare moltissimo su queste fonti di energia.
Il 2023 è stato un pessimo anno per le società che si dedicano alla produzione di energia rinnovabile, ma il 2024 ha portato novità interessanti: molte nazioni hanno già deciso di permettere alle società legate al settore eolico di rinegoziare i loro contratti per adattarli all’inflazione degli scorsi anni, e i tassi in discesa dovrebbero ulteriormente essere una notizia positiva.
Un modo interessante per investire in Alerion è farlo tramite i CFD di Capital.com (qui per la demo gratuita). Capital.com è un broker molto interessante, autorizzato da Consob e famoso per la sua offerta di piattaforme di altissimo livello. Grazie alla possibilità di investire in azioni con una leva fino 1:5, permette di rendere più volatili gli investimenti su titoli altrimenti piuttosto stabili come Alerion.
3 – BHP
📊 Ticker | NYSE: BHP |
💡 Settore | Estrazione mineraria |
🚀 Migliore alternativa | Rio Tinto |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Il BHP Group, fondato nel 1851 in Australia, è una delle realtà più grandi al mondo nel settore dell’estrazione mineraria. Metalli e materie prime in generale tendono a resistere molto bene agli effetti dell’inflazione, principalmente perché non ci sono alternative: le imprese che trattano queste materie prime sono costrette ad accettare i prezzi più alti e a trasferire gli aumenti di prezzo sui consumatori.
Si tratta anche di un settore che tende ad avere basse valutazioni e alti dividendi. BHP è un caso evidente, con un dividendo che nel corso degli anni è tendenzialmente rimasto al di sopra del 6%. Da ultimo, la società è quotata anche in Australia e volendo ne si può approfittare per diversificare la propria esposizione valutaria. L’azienda sta puntando molto sul rame e sugli altri minerali necessari per assemblare batterie al litio e veicoli elettrici: peccato per la mancata acquisizione di Anglo American, ma le prospettive per i prossimi anni rimangono molto valide.
4 – Booking Holdings Inc
📊 Ticker | NASDAQ: BKNG |
💡 Settore | Agenzia di viaggi online |
🚀 Migliore alternativa | Expedia Group |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Booking.com è una grande agenzia di viaggi online, che permette alle persone di prenotare soggiorni, voli e veicoli a noleggio in tutto il mondo. Un business perfetto in periodi di inflazione, soprattutto per il modo in cui l’azienda genera ricavi: Booking trattiene una provvigione in percentuale sulle prenotazioni che vengono effettuate sulla piattaforma. Questo significa che se i prezzi si alzano per via dell’inflazione, la stessa provvigione in percentuale diventa più alta.
Trattandosi di una grande società attiva da anni, tutte le funzioni core del servizio sono ormai ampiamente rodate. Non c’è dubbio sul fatto che la parte più grande della capital expenditure per la realizzazione della piattaforma sia ormai alle spalle. Da quando Booking.com ha iniziato a puntare anche sugli appartamenti, tra l’altro, sta diventando un competitor sempre più agguerrito anche per Airbnb.
Chiaramente il tasso di inflazione può ridurre la domanda di viaggi. Dall’altra parte, però, la piattaforma incassa maggiori commissioni in percentuale sugli ordini e può dunque dimostrarsi più resiliente rispetto al resto dell’industria del turismo.
Come tutte le grandi aziende quotate negli Stati Uniti, anche Booking è compatibile con la funzionalità RealStock di eToro. Questo significa che in qualunque momento è possibile comprare e vendere il titolo senza commissioni: letteralmente zero costi di intermediazione. E per chi non volesse comprare un’azione per intero, sono disponibili anche quelle frazionali.
5 – Visa
📊 Ticker | NYSE: V |
💡 Settore | Circuiti di pagamento |
🚀 Migliore alternativa | Mastercard |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Visa è un’altra azienda che tende a riportare risultati ancora migliori del solito quando l’inflazione si fa più alta del previsto. Il motivo è ancora una volta che la società basa il suo business sulle commissioni imposte agli esercenti: quando una persona paga con carta, una parte di quel pagamento viene trattenuta da Visa per averla resa possibile con la sua tecnologia.
Altra cosa interessante è il fatto che Visa, rispetto a Mastercard, abbia sempre puntato di più sulle carte di credito che su quelle di debito. Nei periodi in cui l’inflazione è alta, più persone hanno bisogno di affidarsi al credito per potersi permettere ciò che comprano. Questo porta anche a margini più alti per Visa, dal momento che per gli emittenti le carte di credito sono sensibilmente più redditizie.
Il mondo dei pagamenti da smartphone non sembra nemmeno aver intaccato le prospettive di lungo termine della società, specie dal momento che la app come Apple Pay e Google Pay richiedono comunque una carta emessa da Visa, American Express o Mastercard.
6 – Prologis
📊 Ticker | NYSE: PLD |
💡 Settore | REITs di centri logistici |
🚀 Migliore alternativa | Duke Realty |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Prologis è un REIT, cioè un trust d’investimento immobiliare. È una formula molto comune per le aziende quotate in Borsa che si occupano di investire in immobili, conveniente sia per il management che per gli investitori. I REITs hanno l’obbligo di distribuire gran parte dei loro profitti sotto forma di dividendi e sono anche tenuti a rimanere aderenti al loro modello di business nel corso del tempo.
Nel caso specifico di Prologis, l’azienda è specializzata negli investimenti in immobili a uso industriale, particolarmente magazzini per lo stoccaggio delle merci. Non è un caso che il cliente più stretto sia Amazon: la partnership tra le due aziende è di lunga data e molti dei centri logistici della società di Jeff Bezos sono presi in affitto o in leasing da Prologis.
Da una parte, l’inflazione fa aumentare il valore degli immobili: il loro valore intrinseco resta uguale mentre il denaro si svaluta, per cui il prezzo di mercato aumenta. Dall’altra parte, proprio il fatto di operare con dei partner industriali fa in modo che l’elasticità della domanda sia bassa e che Prologis possa aumentare i prezzi senza compromettere la richiesta da parte dei clienti.
Non è l’ultimo REIT a fare parte di questa lista, anche perché il modello di business di queste realtà le rende investimenti ideali in periodi di alta inflazione. Possono sia aumentare i prezzi dei canoni d’affitto e di leasing, sia contare sulla rivalutazione del patrimonio dovuta proprio all’aumento del valore degli immobili. Spesso in periodi di alta inflazione gli investitori scelgono di acquistare seconde o terze case, provocando un ulteriore aumento del prezzo degli immobili.
Per comprare titoli come Prologis, la scelta ideale è aprire un account su eToro. Approfittando della funzionalità RealStock per comprare azioni senza commissioni, i grandi REITs americani diventano ancora più interessanti in un periodo come questo.
7 – Eni
📊 Ticker | BIT: ENI |
💡 Settore | Energetici |
🚀 Migliore alternativa | Chevron |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Eni appartiene a un settore molto particolare. I titoli energetici tendono a beneficiare di situazioni in cui normalmente il resto del mercato performa male, un comportamento definito anti-ciclico. Se il prezzo del petrolio aumenta, Eni ottiene margini più alti e un fatturato in forte crescita; anche per questo, la politica di dividendi dell’azienda è strettamente legata al prezzo del greggio.
Normalmente, il prezzo del carburante in crescita è una delle variabili che hanno più impatto sul paniere dell’inflazione. Ecco perché esiste un collegamento diretto tra l’andamento dell’indice dei prezzi al consumo -l’indice che misura l’inflazione- e l’andamento dei titoli petroliferi. Eni segue la stessa curva di tutte le altre aziende del settore da questo punto di vista.
Pur essendo una delle sette supermajor del petrolio, rimane comunque molto sottovalutata rispetto ad altri titoli di questo stampo. Come spesso accade, Borsa Italiana offre molte opportunità per trovare titoli sottovalutati rispetto a società altrettanto solide quotate negli Stati Uniti.
8 – Newmont Corporation
📊 Ticker | NYSE: NEM |
💡 Settore | Miniere d’oro |
🚀 Migliore alternativa | Barrick Gold |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Ci sono tante società che operano in questo settore e per cui vale lo stesso discorso, ma noi abbiamo preferito puntare sulla più grande: Newmont si occupa di estrazione di oro, ed è insieme a Barrick Gold uno dei due colossi di questo settore. Vero strascico della “corsa all’oro”, uno dei più particolari capitoli della storia economica americana, è un titolo che non può mancare quando si parla di azioni anti-inflazione.
Come ogni investitore navigato sa, l’oro è uno dei beni che si difendono meglio dall’andamento dell’inflazione. Soprattutto dal momento che gli investitori, quando vedono aumentare il tasso di inflazione, comprano oro per proteggere il proprio patrimonio. E quando il boom della domanda fa aumentare i prezzi, le società che si occupano di estrazione mineraria segnano risultati record.
Newmont Corporation offre agli investitori anche un interessante dividendo, che nel momento in cui scriviamo supera il 5% del prezzo del titolo. Il titolo è molto poco volatile, ma nel tempo è noto che il valore dell’oro tenda ad aumentare. Di conseguenza, specie se si approfitta di un broker come FP Markets per investire in leva, anche la rivalutazione del titolo nel tempo può essere interessante.
9 – Duke Realty
📊 Ticker | NYSE: DRE |
💡 Settore | Trust d’investimento immobiliare |
🚀 Migliore alternativa | Prologis |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Duke Realty è un titolo che abbiamo già menzionato più in alto come migliore alternativa a Prologis, e in periodi di alta inflazione ha assolutamente senso pensare di comprare entrambi i titoli. Anche in questo caso parliamo di un REIT legato al mercato della logistica, che sviluppa soluzioni per aziende che hanno bisogno di centri logistici, magazzini e aree di stoccaggio.
Questo particolare segmento del mercato immobiliare sta attraversando una delle fasi più interessanti della sua storia. Il boom del mondo e-commerce, segnato soprattutto dalla necessità di consegnare gli acquisti dei clienti al loro domicilio, implica che questo tipo di strutture sia sempre più necessario. Quando un rialzo importante del tasso di inflazione si unisce a questo trend di lungo termine, il potenziale rialzista diventa davvero importante.
Non è un caso che i REITs legati al mondo della logistica siano tra i pochissimi titoli che hanno passato indenni i ribassi di inizio 2022, che hanno segnato il peggior semestre per le Borse dal 1972. Attenzione però ai momenti in cui le banche centrali decidono di reagire con forza all’inflazione, alzando i loro tassi d’interesse come è avvenuto tra la fine del 2022 e la gran parte del 2023: tassi in rialzo rischiano di ridurre la valutazione degli immobili.
10 – Irish Residential Properties
📊 Ticker | FRA: IRES |
💡 Settore | Trust d’investimento immobiliare |
🚀 Migliore alternativa | Hiberbia REIT |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Questo è un titolo molto interessante per proseguire il nostro elenco di REITs. A differenza delle società analizzate in precedenza, in questo caso si tratta di un trust irlandese specializzato in immobili residenziali. Il motivo per puntare su questo tipo di impresa è in parte legato a tutti i motivi già menzionati per investire in REITs nei periodi di inflazione, in parte per alcuni ulteriori aspetti.
Il mercato immobiliare irlandese è particolarmente interessante per gli investitori, dal momento che a livello europeo è stato uno dei più competitivi dai tempi della crisi del 2008 in avanti. L’Irlanda è scelta dalla maggior parte delle grandi aziende tech, tanto europee quanto americane, per stabilire il quartier generale o quantomeno la sede fiscale. Questo ha generato un boom per la domanda di uffici, ma anche di immobili residenziali per ospitare i lavoratori.
Nel corso del tempo è nato anche un fervente mercato legato agli immobili destinati a studenti universitari, che si spostano per studiare a Dublino per essere più vicini all’offerta di lavori competitivi. In tutto questo, rimane possibile comprare il titolo sotto forma di CFD con Capital.com -qui per la demo- e approfittare della leva finanziaria. Visto il modo lento in cui procede il mercato immobiliare, è indubbiamente un’opzione da considerare. Per chi volesse invece accedere al mercato diretto azionario e pagare meno commissioni possibili, comprare il titolo su Degiro permette di acquistare l’azione reale con costi estremamente bassi.
11 – ArcelorMittal
📊 Ticker | BME: MTS |
💡 Settore | Acciaio e derivati |
🚀 Migliore alternativa | Nucor |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
ArcelorMittal è una multinazionale dell’acciaio diventata famosa in Italia soprattutto per la vicenda Ilva di Taranto. In realtà, per questo colosso incorporato in Lussemburgo, è solo una delle tante attività che costituiscono una rete mondiale legata la business della trasformazione del ferro.
Il prezzo delle materie prime è uno dei primi che aumenta in correlazione all’aumento del tasso di inflazione. Proprio per questo motivo, l’ipotesi di investire in una società come questa in un periodo inflattivo non è affatto qualcosa di insensato. Maggiore è l’inflazione, maggiore è il prezzo a cui ArcelorMittal può vendere il suo acciaio. Trattandosi di una commodity essenziale e quotata in Borsa, non c’è molto margine di negoziazione per i clienti.
Non soltanto questa società può resistere molto bene ai periodi di alta inflazione, ma nel tempo può tendere a crescere grazie all’aumento della popolazione mondiale. Si tratta anche di una società che può fare da hedge sugli investimenti in REITs che abbiamo analizzato: quando il prezzo dell’acciaio aumenta i margini di chi lavora con gli immobili possono diminuire, ma dall’altra parte avendo azioni ArcelorMittal questo non è un problema.
12 – Domino’s
📊 Ticker | NYSE: DPZ |
💡 Settore | Catena di pizzerie |
🚀 Migliore alternativa | McDonald’s |
🧐 Resistenza all’inflazione | Medio-alta |
Domino’s Pizza ha annunciato il suo ritiro dal mercato italiano, ma all’estero la “pizza all’americana” continua a guadagnare trazione. In parte per il prodotto in sé, in parte per la famosa politica dell’azienda che da subito l’ha lanciata nel mondo del food delivery. Misto tra pizzeria e fast food, è una società con un modello di business particolare ma indubbiamente in forte crescita.
Il fatto che questa società operi in un business molto tradizionale non significa necessariamente che sia un cattivo investimento in periodi di alta inflazione. Quando i consumatori ripiegano su alternative meno costose, perché i ristoranti tradizionali alzano i prezzi per via dell’inflazione, le grandi catene riescono a contenere meglio questo effetto.
Questo allarga la base di consumatori, ma non è l’unico effetto importante. Domino’s ha un brand molto affermato, che permette alla società di passare l’aumento dei fattori produttivi sui prezzi praticati ai clienti finali. Non è un grosso problema, considerando che la pizza rimane un prodotto largamente accessibile a tutte le fasce di reddito. Utile anche sapere che Domino’s è tra le azioni negoziabili senza commissioni su eToro, così come tutte le altre principali catene di fast food quotate in Borsa.
13 – Unilever
📊 Ticker | LON: ULVR |
💡 Settore | Beni di largo consumo |
🚀 Migliore alternativa | Procter & Gamble |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Unilever è un conglomerato aziendale, uno dei frutti degli anni ’80 quando i beni di largo consumo erano al centro di un boom del consumo. Come altri grandi colossi quali P&G o Mondelez, Unilever è il frutto di continue acquisizioni e lanci di nuovi brand. Per questo molti consumatori non conoscono il nome Unilever, ma conoscono molto bene i brand che l’azienda possiede.
Per fare alcuni esempi: i deodoranti Axe e Dove, i gelati Cornetto, Magnum e Ben & Jerry, il tè Lipton e i prodotti per la casa a marchio Cif sono tutti brand di Unilever. In qualunque supermercato italiano di grandi o medie dimensioni si trovano prodotti di questo marchio, che vanta un’impronta globale difficile da eguagliare.
In primis, questa impronta globale significa che Unilever è esposta all’andamento di pressoché qualunque valuta esistente. In periodi di alta inflazione, questa è una buona qualità da ricercare in una stock. Inoltre il dividendo annuale è piuttosto interessante, per cui gli investitori sono ricompensati anche da un flusso di cassa che aumenta nel corso del tempo.
14 – PayPal
📊 Ticker | NASDAQ: PYPL |
💡 Settore | Pagamenti online |
🚀 Migliore alternativa | SoFi |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Le buone motivazioni per investire su PayPal in periodo di alta inflazione non sono molto diverse da quelle legate agli investimenti in Visa, Mastercard e altri titoli connessi al mondo dei pagamenti. Il fatto che la società guadagni denaro dalle commissioni sui pagamenti fa in modo che, nei periodi di alta inflazione, gli investitori siano particolarmente ricompensati.
Più si alzano i prezzi, più la percentuale che PayPal trattiene su ogni pagamento aumenta in valore assoluto. Può essere che non tutti i pagamenti, non in tutto il mondo, risentano di questo effetto dell’inflazione; sul numero di pagamenti che avvengono ogni giorno in tutto il mondo, però, l’effetto finisce per essere visibile nei dati trimestrali della società.
Bisogna fare attenzione, tuttavia, al fatto che PayPal è un’azienda spesso venduta a multipli molto alti rispetto ai dati di bilancio. Per questo può essere interessante considerare delle operazioni di breve termine più legate all’inflazione, rispetto a un “buy and hold” di lungo termine che potrebbe rivelarsi poco efficace su un titolo mediamente sopravvalutato. Un buon modo per farlo è usando i CFD di FP Markets, che permettono anche l’uso della leva e dello short selling.
15 – General Mills
📊 Ticker | NYSE: GIS |
💡 Settore | Alimentari |
🚀 Migliore alternativa | Mondelez |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Le azioni General Mills hanno storicamente performato molto bene nei periodi di alta inflazione. La società, nata nel 1886 e con sede a Minneapolis, gestisce un portafoglio di brand di generi alimentari che vanta alcuni tra i nomi più famosi al mondo nel settore alimentare. Tre esempi sono Cheerios, Häagen-Dazs e Old El Paso: nomi che si possono trovare nei supermercati di tutto il mondo e che rappresentano solo una piccola parte del portfolio di General Mills.
Le società che producono generi alimentari sono riuscite a passare molto bene gli aumenti dei propri costi sui consumatori, anche nella più recente ondata di inflazione che ha seguito la pandemia. Al punto che molte di queste imprese hanno beneficiato e non sofferto in una situazione di prezzi crescenti. Spesso i prezzi praticati ai consumatori sono aumentati ben oltre quelli dei fattori produttivi.
16 – American Express
📊 Ticker | NYSE: AXP |
💡 Settore | Carte di credito |
🚀 Migliore alternativa | Visa |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
American Express è il brand di carte di credito più amato dai clienti di alta fascia, soprattutto per via del suo generoso programma di ricompense. Esattamente come nel caso di PayPal, questo tipo di società favorisce dell’inflazione dal momento in cui il suo modello di business si basa sul ricevere una percentuale dell’importo speso dai clienti. Se gli importi crescono per via dell’inflazione, crescono anche ricavi e utili di AmEx.
Il motivo per cui questa società può reggere l’inflazione anche meglio di Visa e Mastercard riguarda il tipo di cliente a cui si rivolge. I consumatori più abbienti risentono meno dell’inflazione e abbassano di meno i consumi per farvi fronte, per cui l’effetto dei prezzi in aumento è decisamente più positivo che negativo. Anche in questo caso, investendo sul titolo con eToro è possibile evitare completamente i costi di intermediazione.
17 – Texas Roadhouse
📊 Ticker | NASDAQ: TXRH |
💡 Settore | Ristorazione |
🚀 Migliore alternativa | Wendys Co |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Texas Roadhouse è una catena di ristoranti americana, che fa della carne grigliata il suo punto di forza principale. Le steakhouse sono, tra tutte le sotto-categorie della ristorazione, una delle più capaci di resistere ai momenti di alta inflazione. Lo si deve soprattutto al fatto che i prezzi praticati ai consumatori, in periodi di alta inflazione, crescono sensibilmente di più rispetto al costo delle materie prime e del lavoro.
Tra le varie stocks connesse al mondo della ristorazione, TXRH spicca per la qualità del management. Il titolo stacca un dividendo, ma la gran parte degli utili viene reinvestita per espandere il business -sempre di più anche a livello internazionale-. Fino a ora è stato molto difficile che Texas Roadhouse sbagliasse anche solo l’apertura di una singola location.
Con 639 ristoranti negli Stati Uniti e oltre 30 location nel resto del mondo, Texas Roadhouse sta passando da un colosso americano a uno mondiale. La forza del suo modello di business emerge soprattutto nei momenti di alta inflazione, con la società che nel corso degli ultimi anni ha approfittato del contesto macroeconomico per praticare rialzi importanti ai prezzi del menu.
18 – Blackrock
📊 Ticker | NYSE: BLK |
💡 Settore | Finanza |
🚀 Migliore alternativa | Berkshire Hathaway |
🧐 Resistenza all’inflazione | Alta |
Quando il tasso di inflazione aumenta, la prima reazione degli investitori è per l’appunto investire di più. Molto semplicemente, la paura delle persone è che la svalutazione della loro liquidità possa ridurre il potere d’acquisto dei risparmi. Le società che si occupano di investimenti, proprio per questo motivo, possono avere ritorni importanti proprio in queste fasi di mercato.
Fondata nel 1988, Blackrock è una delle società che hanno letteralmente scritto la storia di Wall Street. Dai fondi comuni d’investimento fino agli ETF, il business aziendale tocca pressoché qualunque ramo della finanza. Pur essendo così grande, però, rimane un’azienda dinamica sempre in grado di presentare soluzioni nuove e interessanti.
Quando il mondo degli investimenti cresce, Blackrock a sua volta ne beneficia. Non è un caso che nel 2022 sia stato uno dei pochi titoli che non ha sofferto, malgrado il pessimo semestre per le Borse. Un’azione interessante, soprattutto in ottica di protezione dall’inflazione. E ancora una volta, un’azione compatibile con la funzionalità RealStock di eToro per comprare il titolo senza commissioni.
19 – Upwork
📊 Ticker | NASDAQ: UPWK |
💡 Settore | Marketplace per freelance |
🚀 Migliore alternativa | Fiverr |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Upwork è uno dei titoli che realmente marca tutte le caselle di un buon investimento anti-inflazione. Parliamo ancora una volta di una società tech, che può confidare sul fatto di avere un business con poche materie prime e pochi costi che possano aumentare nel caso di svalutazione del denaro.
Si tratta anche di una società che guadagna da provvigioni sulle transazioni che avvengono all’interno del suo marketplace, interamente dedicato alle aziende che cercano lavoratori freelance. Se il prezzo richiesto dai lavoratori autonomi per i loro servizi aumenta, aumentano anche le provvigioni che Upwork può guadagnare.
Al momento è anche una delle growth stock che la nostra redazione ritiene più interessanti per chi cerca buone prospettive di crescita sul lungo termine. Il lavoro da remoto e le posizioni da freelance sono sempre più richieste, per cui è molto probabile che questa azione small-cap possa rivalutarsi parecchio in futuro.
20 – Salesforce
📊 Ticker | NYSE: CRM |
💡 Settore | Software CRM |
🚀 Migliore alternativa | Oracle |
🧐 Resistenza all’inflazione | Molto alta |
Salesforce è leader mondiale nel ramo dei software CRM, un business tech ma già ampiamente diventato stabile e uscito dalla sua fase di prima espansione. Il motivo principale per cui questo titolo risulta interessante in periodi di inflazione elevata è che è molto costoso per i clienti di Salesforce pensare di abbandonare il servizio.
Uno dei motivi principali per cui i SaaS sono un business fantastico nei periodi di alta inflazione è che, prima di tutto, ogni società tech segue la regola generale di dover utilizzare pochi fattori produttivi. Niente materie prime o semilavorati, permettendo al margine sul venduto di non essere sacrificato con l’aumento dei prezzi delle commodities.
Il rapporto tra prezzo e benefici per le società che utilizzano Salesforce è talmente alto che anche un eventuale aumento dei prezzi degli abbonamenti non sarebbe un grande problema. Dall’altra parte, il costo per cambiare software e insegnare ai dipendenti l’uso di un software differente sarebbe talmente alto che un piccolo risparmio sull’abbonamento non varrebbe la pena di fare il cambiamento.
Dove comprare le azioni anti-inflazione
Oltre a scegliere i titoli da comprare nei periodi di alta inflazione, è importante scegliere bene anche il broker con cui farlo. La redazione di TradingOnline.com® è sempre attiva nella ricerca di servizi validi per investire: tutti regolarmente autorizzati da Consob, ma anche convenienti sul fronte dei costi e facili da utilizzare. Di seguito riportiamo l’elenco dei broker attualmente consigliati per investire in azioni.
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Conviene investire in azioni se l’inflazione aumenta?
La regola generale dei periodi inflattivi è che investire il proprio denaro sia meglio di tenerlo fermo sul conto corrente. L’unica reale certezza, quando la liquidità si svaluta, è che sarebbe meglio lasciarla ferma il meno possibile. Le azioni possono essere una buona soluzione a questo problema, soprattutto quelle che rispecchiano le caratteristiche di business protetti dall’inflazione.
Detto questo, non sono l’unico asset che ha senso comprare in periodi inflattivi. Ha senso, sicuramente, considerare le obbligazioni indicizzate all’inflazione: attenzione però a comprarle ai primi segnali di un tasso inflattivo in crescita, perché il loro prezzo tende ad aumentare rapidamente. Entrando in ritardo si rischiano perdite importanti, talvolta superiori a un’entrata in ritardo sulle azioni.
Altro asset che protegge molto bene dall’inflazione sono i metalli preziosi. Per chi intende investire in oro, però, è decisamente più conveniente comprare le stocks delle società di estrazione mineraria che il metallo fisico. Non soltanto sono asset produttivi, ma non hanno il problema della conservazione e dei costi di intermediazione.
Lo stesso discorso vale per il mercato immobiliare, altro grande classico su cui investire in periodi inflattivi. Piuttosto che comprare un appartamento al dettaglio, meglio acquistare le quote dei grandi REITs che hanno un patrimonio diversificato e possono accedere a opportunità più grandi rispetto agli investitori retail.
Azioni anti-inflazione: la nostra opinione
Confrontarsi è sempre un buon modo per avere una prospettiva più completa, ed è per questo che vogliamo aggiungere l’opinione degli analisti di TradingOnline.com®.
Ormai, nel 2024 si può dire che la lotta mondiale all’inflazione sia giunta al termine. In Europa, la BCE è già arrivata alla fase di tassi calanti; negli Stati Uniti sembra che la pressione sui prezzi sia più ostinata, ma anche in questo caso la traiettoria è ribassista. Per questo non è un grande momento per basare le proprie scelte di investimento sull’ipotesi che l’inflazione possa aumentare improvvisamente. In ogni caso, molti dei titoli segnalati nella guida hanno una valutazione molto attraente e rimangono dei buoni investimenti anche a prescindere dall’inflazione.
Alessandro Calvo – Analista e caporedattore di TradingOnline.com®
Conclusioni
Le azioni sono uno strumento pratico e concreto con cui proteggersi dai possibili danni prodotti dall’inflazione. Quando il denaro si svaluta, è importante tenere conto del fatto che gli asset produttivi sono gli unici che possono mantenere intatto il loro valore. Se a questo si dovesse sommare una recessione, scegliere con attenzione dove investire diventa ancora più importante.
Abbiamo avuto modo di constatare come le criptovalute, ad esempio, anziché proteggere gli investitori dall’inflazione abbiano semplicemente seguito in modo superciclico l’andamento di questo indice. Sono cresciute a dismisura in periodo di bassa inflazione per poi crollare quando il costo della vita è aumentato. Al contrario, però, quando si comprano strumenti sottovalutati rispetto al loro valore intrinseco concreto -pensato come la quantità di denaro che sono in grado di produrre- non c’è problema ad affrontare le fasi di mercato inflattive.
Tutto si riduce sempre alla capacità di un investitore di interpretare il mercato e lo scenario economico, in modo da prendere delle decisioni coerenti. In qualsiasi fase dell’economia esistono strumenti che performano bene, è solo questione di identificarli e comprarli prima che tutti quanti facciano la stessa cosa. A tal fine è molto utile considerare anche di dare uno sguardo quotidiano al calendario economico, disponibile gratis sui siti di broker come eToro e FP Markets.
FAQ: Domande e risposte frequenti sulle azioni anti-inflazione
Le azioni resistono bene all’inflazione?
Ogni azione ha un tipo di comportamento diverso di fronte all’inflazione. Alcuni titoli soffrono molto la svalutazione del denaro, ma ci sono anche settori che riescono a mantenere stabili le loro prospettive o addirittura a prosperare quando l’inflazione è alta.
Resistono meglio le azioni o le obbligazioni all’inflazione?
Le obbligazioni indicizzate all’inflazione sono un ottimo investimento quando l’indice dei prezzi al consumo tende ad aumentare, ma ci sono altrettanto titoli azionari che possono fare molto bene in momenti di inflazione elevata.
Quali azioni comprare quando l’inflazione è alta?
Le azioni che hanno resistito meglio ai periodi di inflazione alta, nel tempo, sono state quelle legate a settori che possono mantenere i loro margini o farli crescere in questi periodi: società nel mercato delle materie prime, estrazione mineraria, beni rifugio e quelle operanti nel mercato immobiliare.
Qual è il miglior broker per comprare azioni anti-inflazione?
Per investimenti orientati al lungo termine, eToro è senz’altro un broker interessante vista la quantità di titoli che supportano il trading senza commissioni. Per investimenti più speculativi, i CFD di Capital.com e FP Markets rimangono molto convenienti.
Le azioni Amazon resistono bene all’inflazione?
Amazon è un business minacciato dall’inflazione, perché l’aumento dei prezzi dei beni che la società ha in magazzino potrebbe allontanare i consumatori. Allo stesso tempo, però, il business di cloud computing legato ad Amazon Web Services risente molto poco del tasso di inflazione.
Quali sono le migliori azioni ad alti dividendi e anti-inflazione?
Per chi cerca dividendi elevati in periodi di inflazione, è sicuramente utile guardare alle banche e al settore dell’estrazione mineraria. Anche le società che si occupano di petrolio ed energia possono avere ottimi ritorni quando l’inflazione aumenta.
Qual è il miglior ETF contro l’inflazione?
Un ottimo ETF contro l’inflazione è iShares U.S. Real Estate ETF. Si tratta di un ETF che investe su tutte le società americane legate al mercato immobiliare, notoriamente uno dei più resilienti ai periodi di inflazione.
Guide Azioni
Azioni Italiane da Tenere per Sempre: Le Migliori del 2025
Quali sono le migliori azioni italiane da tenere al sicuro nel nostro portafoglio? Una guida completa con i titoli top del 2025 che, in base alle nostre analisi, potrebbero aumentare di valore.
Le azioni italiane da tenere per sempre sono titoli quotati sulla Borsa Italiana, molto spesso associati ad aziende nate e con sede in Italia, solitamente mantenute all’interno dei portafogli degli investitori per lunghi periodi. Si parla in altri termini di strategie di investimento cassettiste, basate sul trattenimento delle azioni per diversi anni, sempre con la possibilità di dismettere l’investimento.
Il mercato italiano, nonostante non brilli di fama e di notorietà, mostra solitamente poche, ma buone azioni. Se il tuo scopo è quello di acquistare asset azionari ed immobilizzarli per ottenere potenziali rendimenti nel tempo, i nostri esperti hanno stilato una classifica completa con i titoli italiani che si prestano maggiormente a questa metodologia di investimento (attuabile ovviamente sulle migliori piattaforme).
Azioni italiane da tenere per sempre – Introduzione
📈 Previsioni a breve termine | ⬆️ (2 su 5) |
📊 Previsioni a lungo termine | ⬆️ (4 su 5) |
🔎 Dove investire | eToro / FP Markets / Capital.com / Skilling |
💻 Come investire | Acquisto diretto / Trading CFD |
⚡ Rendimento potenziale | Medio – Alte |
👜 Borsa di quotazione | Italiana |
Azioni italiane per strategie cassettiste – da comprare e tenere
Azioni italiane da tenere per sempre: cosa sono?
Come accennato in precedenza, le azioni italiane da tenere per sempre sono titoli che dovrebbero crescere in modo esponenziale con il passare dei mesi e portare quindi un potenziale ROI (ritorno sull’investimento) in un orizzonte temporale esteso. La strategia associata a questa tipologia di titoli è chiamata “cassettista”, perché gli asset vengono letteralmente messi nel cassetto e “dimenticati” nel tempo, con la speranza di un possibile aumento di prezzo.
Gli obiettivi dei trader sono quindi molteplici:
- 📌 si può guadagnare dall’apprezzamento di valore nel tempo, considerando l’idra di vendere le azioni acquistate in precedenza sul mercato;
- 📌 si possono ottenere profitti passivi nel tempo, nel caso si scelgano azioni italiane da dividendo (avremo modo di elencare anche titoli da dividendo).
Avrai quindi ben compreso che parlare di azioni italiane da tenere per sempre è ovviamente un’estremizzazione per definire titoli che possono essere acquistati e lasciati idealmente nel portafoglio, anche in associazione ad altri asset. Ricorda inoltre che non tutte le azioni si mostrano valide per attuare questa strategia. Quelle più volatili, ad esempio, sono più indicate per strategie di scalping e non di conservazione a lungo termine.
Azioni italiane da tenere per sempre: le migliori 10
🏷️ Titolo | 📌 Ticker | ⭐ Valutazione |
Intesa Sanpaolo | ISP | 9.8 |
Leonardo | LDO | 9.6 |
Enel | ENEL | 9.5 |
UniCredit | UCG | 9.4 |
Ferrari | RACE | 9.3 |
Eni | ENI | 9.2 |
Stellantis | STLAM | 9.0 |
Diasorin | DIA | 8.8 |
Amplifon | AMP | 8.6 |
Poste Italiane | PST | 8.5 |
Migliori azioni italiane da tenere per sempre
La tabella in alto mette subito in evidenza le possibili migliori azioni italiane da tenere per sempre. Non tutti i titoli possono essere associati a questa strategia di lungo periodo e selezionare quelle più promettenti non è di certo cosa facile. Per questo motivo, anche per permetterti di selezionarne di altre in futuro, i nostri esperti hanno creato per te un vademecum con pochi punti essenziali da dover valutare:
- 🏷️ salute generale dell’azienda: società che mettono in luce un bilancio solido, con flussi di cassa positivi ed un indebitamento pari a zero (o comunque molto basso), sono sicuramente preferibili;
- 🏷️ appartenenza ad un settore forte: la resilienza di uno specifico settore, si pensi ad esempio a quello alimentare, agricolo, o tecnologico, fanno si che anche l’azione possa potenzialmente beneficiare di un continuo hype (salvo variazioni di mercato);
- 🏷️ valutazione buona: un valore di mercato in linea con le previsioni ti permette di evitare sorprese di sovrastima, o di contro di sottostima (considera infatti che parliamo di azioni da tenere a lungo, quindi una valutazione del trend imminente dice poco e niente);
- 🏷️ ottimo management: avere persone al comando con competenze, permetterà alla società di portare avanti piani industriali in modo impeccabile e questo potrà rivalersi positivamente sull’andamento del titolo in Borsa.
1. Intesa Sanpaolo
🏷️ Ticker: | ISP |
💰 Market Cap – Capitalizzazione: | 64,65 Mld |
📈 Previsioni a lungo termine: | ⬆️ 6/10 |
🖊️ Opinioni: | Positive |
Intesa Sanpaolo è uno dei giganti bancari italiani, leader nella gestione del risparmio e nei servizi finanziari. Il suo posizionamento come player di riferimento in Europa, insieme a una solida strategia di sostenibilità, potrebbe offrire prospettive interessanti nel lungo termine. L’ampia rete di clienti, unita a iniziative per accelerare la digitalizzazione, rende Intesa una scelta strategica per chi cerca esposizione al settore bancario in evoluzione.
Commento dell’esperto e valutazione del titolo 👔
Al momento di questa stesura, la variazione delle azioni Intesa Sanpaolo sulla Borsa Italiana a 5 anni segna un apprezzamento del +55,28%. Insieme ai buoni piani industriali presentati per l’avvenire, rientra a pieno tra le potenziali migliori azioni italiane da tenere per sempre.
2. Leonardo
🏷️ Ticker: | LDO |
💰 Market Cap – Capitalizzazione: | 14,75 Mld |
📈 Previsioni a lungo termine: | ⬆️ 8/10 |
🖊️ Opinioni: | Positive |
Leonardo, pilastro dell’industria aerospaziale e della difesa, beneficia di una domanda crescente per soluzioni tecnologiche avanzate. L’azienda è impegnata in progetti chiave a livello internazionale e punta su innovazione e ricerca. Con le sfide geopolitiche in aumento, la sua capacità di sviluppare tecnologie di sicurezza all’avanguardia potrebbe tradursi in una crescita stabile a lungo termine.
Commento dell’esperto e valutazione del titolo 👔
Il management di Leonardo ha da poco presentato nuovi piani industriali, che la terranno impegnata fino al 2030 ed oltre. Considerando che negli ultimi 5 anni, ad oggi, le azioni hanno guadagnato in Borsa il +134,04%, si evince come il titolo sia uno dei più adocchiati dagli specialisti nell’ottica del lungo periodo.
3. Enel
🏷️ Ticker: | ENEL |
💰 Market Cap – Capitalizzazione: | 68,35 Mld |
📈 Previsioni a lungo termine: | ⬆️ 4/10 |
🖊️ Opinioni: | Positive |
Enel è un leader globale nell’energia rinnovabile, impegnato nella transizione verso fonti pulite. Grazie alla sua presenza in numerosi mercati emergenti e alla continua espansione delle reti smart, il gruppo è ben posizionato per sfruttare il trend della decarbonizzazione. L’attenzione alla sostenibilità rende Enel una scelta interessante per investitori orientati al futuro.
Commento dell’esperto e valutazione del titolo 👔
Enel ha saputo bilanciare bene tutti i comparti associati ai suoi business e questo le permette di ottenere più fonti di reddito. Quanto alla valutazione del titolo, analizzando tecnicamente il grafico, le azioni Enel sono cresciute su base annua del +5,21% al momento di questa stesura.
4. UniCredit
🏷️ Ticker: | UCG |
💰 Market Cap – Capitalizzazione: | 62,34 Mld |
📈 Previsioni a lungo termine: | ⬆️ 7/10 |
🖊️ Opinioni: | Positive |
UniCredit si distingue per la sua strategia di ristrutturazione e focus sull’efficienza operativa, con particolare attenzione ai mercati europei. La sua rete internazionale e la spinta alla digitalizzazione ne fanno un candidato potenziale per chi crede nel rilancio del settore bancario. La riduzione dei crediti deteriorati potrebbe rappresentare un ulteriore catalizzatore di valore, su più orizzonti temporali.
Commento dell’esperto e valutazione del titolo 👔
UniCredit si sta spingendo molto lontano e solamente nel 2024 ha lanciato più di 5 nuovi prodotti associati ai suoi servizi di investimento. Questo la dice lunga sulle sue prospettive e piani per l’avvenire. Le azioni hanno guadagnano in 5 anni il +206.19% in Borsa.
5. Ferrari
🏷️ Ticker: | RACE |
💰 Market Cap – Capitalizzazione: | 81,10 Mld |
📈 Previsioni a lungo termine: | ⬆️ 6/10 |
🖊️ Opinioni: | Positive |
Ferrari è un simbolo del lusso e dell’eccellenza italiana, con un posizionamento unico nel mercato globale delle auto di lusso. La sua capacità di combinare tradizione e innovazione, unita a margini di profitto straordinari, la rende una scelta premium. Inoltre, l’espansione in nuovi segmenti e la forza del brand offrono prospettive di crescita interessanti, anche per investitori cassettisti.
Commento dell’esperto e valutazione del titolo 👔
Il lancio di Ferrari delle sue prime vetture sportive elettriche ha elettrizzato letteralmente il mercato ed anche gli scettici ora sono pronti per saltare su purosangue con motori green. Apprezzabile anche la crescita del titolo: un bel +179,83% negli ultimi 5 anni.
6. Eni
🏷️ Ticker: | ENI |
💰 Market Cap – Capitalizzazione: | 45,72 Mld |
📈 Previsioni a lungo termine: | ⬆️ 4/10 |
🖊️ Opinioni: | Positive |
Eni è un protagonista energetico con un portafoglio diversificato, che spazia dagli idrocarburi alle energie rinnovabili. La sua transizione verso un modello di business più sostenibile, unita a progetti ambiziosi in ambito di economia circolare, potrebbe rafforzarne il valore nel lungo periodo. L’esposizione a mercati globali garantisce resilienza anche in contesti economici complessi e questo è un aspetto da non sottovalutare.
Commento dell’esperto e valutazione del titolo 👔
L’esposizione di Eni nel settore green e delle energie rinnovabili ha dato un boost importante al titolo nella fase finale del 2024. Dall’inizio della quotazione, per chi ha comprato azioni Eni e le ha tenute in portafoglio, si evince una crescita totalitaria del +167,10%.
7. Stellantis
🏷️ Ticker: | STLAM |
💰 Market Cap – Capitalizzazione: | 39,15 Mld |
📈 Previsioni a lungo termine: | ⬆️ 6/10 |
🖊️ Opinioni: | Positive |
Stellantis, nata dalla fusione di FCA e PSA, è uno dei principali attori globali nel settore automobilistico. La forte attenzione verso l’elettrificazione e i nuovi modelli di mobilità, come il car sharing, la collocano in una posizione di rilievo per affrontare i cambiamenti del settore. La sua ampia gamma di marchi permette di catturare diverse fasce di mercato. Possiamo inserirla tra le potenziali azioni italiane da tenere per sempre.
Commento dell’esperto e valutazione del titolo 👔
Stellantis ha da poco aggiunto valore alla sua produzione confermando la nascita nuovi modelli, da produrre in diversi stabilimenti. Nonostante i risultati, non ai massimi storici, possiamo ricordare che le azioni STLAM sono cresciute su base mensile, al momento attuale, del +4,11%.
8. Diasorin
🏷️ Ticker: | DIA |
💰 Market Cap – Capitalizzazione: | 6,01 Mld |
📈 Previsioni a lungo termine: | ⬆️ 7/10 |
🖊️ Opinioni: | Positive |
Diasorin è un leader nel settore diagnostico, specializzato in test molecolari e immunodiagnostici. L’azienda si focalizza sulla sua capacità di innovare rapidamente ed adattarsi alle esigenze sanitarie globali. Con una popolazione mondiale in crescita e l’aumento della domanda di test diagnostici, Diasorin offre potenzialità di crescita sostenuta. Aspetti – questi – rilevanti per chi predilige strategie di conservazione su ampi orizzonti temporali.
Commento dell’esperto e valutazione del titolo 👔
Nell’ultimo anno, il titolo Diasorin ha mostrato una flessione positiva pari al 21% (in positivo). Qualora i piani industriali venissero rispettati e qualora anche i risultati di bilancio confermassero il trend, ci sarebbero buone prospettive per questa grande azienda italiana.
9. Amplifon
🏷️ Ticker: | AMP |
💰 Market Cap – Capitalizzazione: | 5,35 Mld |
📈 Previsioni a lungo termine: | ⬆️ 6/10 |
🖊️ Opinioni: | Positive |
Amplifon è leader mondiale nelle soluzioni per l’udito, con una forte attenzione al cliente e una rete globale in espansione. La crescente consapevolezza sui problemi uditivi e l’invecchiamento della popolazione rappresentano opportunità significative. La sua strategia di acquisizioni mirate e investimenti nella digitalizzazione ne rafforzano le prospettive a breve, medio e lungo termine.
Commento dell’esperto e valutazione del titolo 👔
Su base totalitaria, chi ha acquistato al principio le azioni Amplifon ha ottenuto (al momento di questa stampa) una crescita pari al +946,85%. Nonostante il titolo abbia mostrato una flessione importante, a partire da giugno del 2024, il titolo non deve essere sottovalutato e gli esperti consigliano di continuare a valutarlo in modo graduale.
10. Poste Italiane
🏷️ Ticker: | PST |
💰 Market Cap – Capitalizzazione: | 17,10 Mld |
📈 Previsioni a lungo termine: | ⬆️ 6/10 |
🖊️ Opinioni: | Positive |
Poste Italiane, con la sua storica presenza in Italia, è un’azienda versatile che spazia dai servizi postali a quelli finanziari e assicurativi. La sua capacità di diversificare il business, unita all’impegno nella digitalizzazione e nelle infrastrutture, offre solidi margini di crescita. Inoltre, la stabilità del settore assicurativo garantisce una possibile resilienza agli investitori a lungo raggio (cassettisti).
Commento dell’esperto e valutazione del titolo 👔
Poste Italiane chiude la classifica delle ipotetiche migliori azioni italiane da tenere per sempre. Prendendo come riferimento il grafico della quotazione in tempo reale, si evince che il titolo mostra attualmente una crescita su base quinquennale del +19,76% e del +33,16% su base annua.
Come comprare azioni italiane da tenere per sempre?
Le modalità per comprare ed investire in azioni italiane da tenere per sempre sono molteplici. Che tu sia un esperto, o un principiante, è bene valutare le due modalità più interessanti, che sono:
- 1️⃣ acquisto diretto di azioni, agendo sull’asset sottostante: in questo caso diventi titolare di tutti i diritti associati alle azioni italiane, beneficiando anche di eventuali cedole da dividendo (l’obiettivo è la rivendita dopo un lungo periodo, restando sul tema oggi trattato, e beneficiare delle cedole);
- 2️⃣ negoziazione delle azioni tramite CFD, ossia con strumenti derivati: non andrai a comprare l’azione fisica, ma speculerai solamente sul differenziale dei prezzi. In questo caso, potrai scegliere di attuare una strategia di acquisto (long), o di vendita (short), mantenendola per mesi, anni, o per un tempo stabilito in base ai trend di mercato (con questa modalità non si ottengono dividendi).
Che si tratti della prima, o della seconda metodologia, vediamo come investire in azioni italiane da tenere per sempre in pochi passi:
- 🔵 apertura di un account su un broker che possegga un alto numero di azioni italiane (presenti ad esempio sul FTSE MIB);
- 🔵 aggiunta di un deposito: si può iniziare ad investire in titoli da tenere a lungo termine anche partendo da appena 100 euro;
- 🔵 ricerca delle azioni da comprare e tenere in portafoglio, valutandole anche tramite il grafico della quotazione in tempo reale;
- 🔵 investimento a lungo termine: tramite acquisto diretto, o con CFD.
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Dove investire nelle migliori azioni italiane da tenere per sempre?
Non tutti i broker si mostrano adatti ad investire nelle migliori azioni italiane da tenere per sempre e questo per alcune specifiche ragioni. Non vale infatti la pena selezionare piattaforme che erodono il tuo capitale nel corso degli anni con costi e commissioni fisse sulla gestione. Per questo motivo, i nostri analisti, dopo aver affrontato uno studio capillare sul mercato, hanno selezionato per diversi broker efficaci, efficienti e con tutte le carte in regola.
Si tratta di piattaforme che dispongono in prima battuta di un numero molto alto di azioni italiane (aspetto che, come ben sai, è valido per diversificare il tuo portafoglio). In secondo luogo, ti propongono tutte un ottimo conto demo, senza nessun costo e senza scadenza. Questo è fondamentale se vuoi prendere dimestichezza con strategie cassettiste di lungo periodo, ma anche per capire se questa modalità di investimento fa al caso tuo.
⬇️ Migliori broker per investire in azioni italiane da tenere per sempre
- 💻 eToro (clicca qui per registrarti)
- 💻 FP Markets (clicca qui per registrarti)
- 💻 Capital.com (clicca qui per registrarti)
- 💻 Skilling (clicca qui per registrarti)
Azioni italiane da tenere per sempre: conviene investire?
La convenienza o meno di comprare azioni italiane da tenere per sempre dipende ovviamente dall’andamento che mostreranno nel tempo e dalla presenza o meno di dividendi sostanziosi (che sono i due fattori reddituali di questa tipologia di investimento). Esistono in ogni caso alcuni pro e contro, che è bene considerare prima di effettuare le proprie analisi e successivamente scelte operative.
🟢 I pro del puntare su azioni italiane a lungo termine | 🔴 I contro di puntare su azioni italiane a lungo termine |
🟢 Si possono attuare strategie di reinvestimento degli interessi ottenuti, aumentando così le potenziali entrate. | 🔴 Il capitale che utilizzi per comprare la zioni da tenere “per sempre” resta immobilizzato e non può essere utilizzato per altri investimenti. |
🟢 Una volta che la strategia è stata attuata, non c’è bisogno di effettuare variazioni ogni giorno e ci si limita ad osservare l’andamento nel tempo. | 🔴 Scegliere quali azioni italiane possono mostrarsi più valide per investire nel lungo periodo può non essere semplice. |
🟢 Esistendo un’unica operazione, anche i costi operativi sono ridotti all’osso, così come le commissioni (su una sola posizione). | 🔴 Il rischio che l’azienda vada in default in un orizzonte temporale così ampio, con crollo delle azioni, deve sempre essere considerato. |
Opinioni sulle azioni italiane da tenere per sempre
Andare alla ricerca delle opinioni sulle azioni italiane da tenere per sempre, ossia associate ad un orizzonte temporale medio-lungo, è importante per capire cosa pensano gli altri investitori di questa modalità di negoziazione. La dottrina considera questi asset davvero molto interessanti, soprattutto se associati a strategie di diversificazione del portafoglio. Stiamo dicendo, in altri termini, di diluire la componente del rischio apponendo solo una percentuale ipotetica del capitale su questi titoli particolari.
La componente del rischio non deve ovviamente mai essere dimenticata, visto che l’andamento ciclico di un titolo può mostrare periodi al rialzo ed al ribasso imprevedibili. Mai come in questo caso, analizzare le previsioni degli esperti, gli studi di settore e le valutazioni sui piani industriali per il futuro, risulta essenziale. Tutto ciò coadiuvato da una buona analisi fondamentale e tecnica sul titolo.
Commento ed opinione dell’esperto di TradingOnline.com® 🖊️
Le azioni da tenere nel lungo periodo sono un’ottima asset class da tenere in considerazione per i prossimi mesi, vista anche la possibile ripresa del mercato italiano nel 2025 rispetto ai dati non così rosei del 2024. Ti suggeriamo in ogni caso di partire da un conto demo per prendere dimestichezza con questi titoli di lungo periodo e sulle strategie a lungo termine.
Considerazioni finali
Con la nostra guida hai ottenuto tutti gli strumenti e tutto l’occorrente per poter investire sulle azioni italiane da tenere per sempre. Abbiamo infatti compreso come fare un’analisi di mercato per individuare titoli per strategie di lungo periodo, mostrando anche una classifica delle ipotetiche azioni italiane da tenere sott’occhio. Sono altresì stati mostrati i migliori broker per investire con questa tecnica, perché privi di alte commissioni e con un buon conto simulato, per iniziare senza rischi.
FAQ
Eccoti presentate le domande più frequenti sui titoli italiani da comprare e da tenere in portafoglio.
Quali sono 3 azioni italiane da tenere per sempre?
All’interno del nostro articolo abbiamo messo in evidenza potenziali azioni italiane da tenere per sempre, dopo averle acquistate. Valutando sempre il rapporto rischi/benefici, puoi studiare titoli quali Eni, Enel ed Intesa Sanpaolo.
Quali sono le 5 azioni da comprare e tenere per i prossimi 20 anni?
Il mercato cambia spesso andamento e valutare le 5 azioni da comprare e tenere per i prossimi 20 anni risulta complesso. Nella nostra guida, trovi tuttavia tutto l’occorrente per capire come selezionarle.
Quali sono le azioni in crescita che esploderanno nel 2025?
Le azioni in crescita che esploderanno nel 2025 sono quelle che mostrano resilienza alle avversità del mercato, associate ad aziende solide, con bilanci chiari, piani industriali ben strutturati e buone prospettive per l’avvenire.
Guide Azioni
Azioni Stellantis: Come e dove comprare | Analisi 2025
Conviene comprare oggi azioni Stellantis? In questa guida la nostra redazione analizza il titolo e suggerisce su quale piattaforma acquistarlo.
Stellantis è il gruppo automotive nato dalla fusione di FCA e Peugeot. Controlla oggi 18 marchi del comparto automobilistico, con un’offerta che spazia dalle piccole city car fino ai veicoli commerciali e di trasporto di dimensioni più importanti. Un conglomerato di enormi dimensioni, che oggi opera attraverso tre paesi (Olanda, Italia e Francia) a livello amministrativo e con strutture produttive in tutto il mondo.
Le azioni Stellantis offrono esposizione a un gruppo diversificato e di importanza mondiale, che sta investendo molto anche sui veicoli elettrici. La valutazione è relativamente bassa rispetto ai produttori di auto quotati negli Stati Uniti, come spesso accade per le aziende quotate in Europa. Grazie alla valutazione conservativa della società, gli investitori hanno l’occasione di comprare il titolo a prezzi attraenti. La nostra analisi del titolo e delle piattaforme con cui acquistarlo è aggiornata a maggio 2024, poco prima della pubblicazione dei dati di bilancio dell’ultimo trimestre dell’anno.
Azioni Stellantis – Principali caratteristiche introduttive:
📱ISIN & Sigla: | NL00150001Q9 : STLA |
🏦Dov’è quotata STLA: | Milano (ITA) |
💰Capitalizzazione: | 37 miliardi di euro ca. |
⚡Come comprare azioni STLA: | Trading in CFD / Azioni Pure / In banca e Posta |
👍Conviene comprare oggi: | Sì |
📈Target price medio STLA: | 29,18€ |
Broker consigliati: | Capital.com / FP Markets / eToro / Trade.com |
👍Conviene acquistare azioni Stellantis oggi?
Il 2024 non è stato certamente uno degli anni più brillanti per Stellantis, che sta pagando dazio ad una serie di errori commessi nel Nord America – pensiamo principalmente alla politica dei prezzi e alla mancanza di modelli nuovi – e al rallentamento del segmento elettrico, le cui vendite non sono sufficienti a giustificare gli investimenti.
Dopo un 2023 la cui redditività è aumentata moltissimo le prospettive per il futuro non sono altrettanto rosee. A puntare il dito sui problemi di Stellantis è prima di tutto Equita, che ritiene che il titolo rimanga sotto pressione fino ad primo semestre 2025: i problemi sono legati ai prezzi, alla riduzione del magazzino, al lancio di nuovi modelli e alla gestione della base costi. Una serie di problemi, ad ogni modo, che non sono un’esclusiva di Stellantis e sicuramente non possono essere risolti in un batter di ciglio.
Gli esperti di Bernstein ritengono che Stellantis debba risolvere almeno quattro sfide:
- ottimizzare le scorte a breve termine negli Stati Uniti;
- appurare se gli Usa siano un mercato con un margine rettificato del 10% o del 15%;
- trovare un modo per affrontare le sfide strategiche che il mercato dell’Unione europea impone;
- trovare un modo per raggiungere gli obiettivi strategici per il 2030.
🏦Dove comprare azioni Stellantis
I broker dove acquistare Stellantis:
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Capital.com – Visita la piattaforma;
- Trade.com – Visita la piattaforma;
- Skilling – Visita la piattaforma.
Stellantis è una società quotata su diverse Borse e non è difficile trovare un intermediario con cui comprare il titolo. Sia i broker specializzati nel trading online, sia invece quelli classici, come banche e Poste. Non tutti i canali di investimento che ci offrono accesso alle azioni Stellantis sono però uguali. Ci sono differenze sostanziali, che dobbiamo considerare prima di fare la nostra scelta. I canali più popolari oggi sono i CFD, l’accesso alle azioni pure e i canali classici bancari e postali.
- Comprare azioni reali Stellantis
La scelta più classica è quella di comprare le azioni Stellantis vere e proprie, diventando azionisti della società e ricevendo i dividendi di anno in anno. Questo approccio è il più adatto agli investitori di lungo termine, che vogliono mantenere il titolo in portafoglio per diversi anni anziché speculare sulle oscillazioni di breve termine. In questo caso, le migliori piattaforme a cui rivolgersi sono:
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Capital.com – Visita la piattaforma.
- Comprare Azioni Stellantis con broker trading online CFD
I CFD – Contratti per Differenza – sono contratti derivati che replicano il valore delle azioni Stellantis. Significa che un CFD sulle azioni Stellantis non è un’azione vera e propria, ma un derivato che ha sempre lo stesso valore dell’azione vera e propria oscillando nello stesso modo. Questi strumenti sono adatti a chi vuole operare sul breve termine e con un approccio speculativo, dal momento che offrono facile accesso alla vendita allo scoperto e alla leva finanziaria. Per lo stesso motivo, però, sono anche poco adatti agli investimenti di lungo termine.
I migliori broker di CFD per comprare azioni Stellantis sono:
- FP Markets – Visita la piattaforma
- Capital.com – Visita la piattaforma
- eToro – Visita la piattaforma
- Trade.com – Visita la piattaforma
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- Comprare azioni Stellantis in banca o tramite Poste
Volendo è possibile utilizzare l’home banking o rivolgersi a Poste Italiane per acquistare azioni Stellantis. Il problema in questo caso è che si pagano delle commissioni molto alte, arrivando facilmente a 15-20€ per l’apertura di una posizione e altrettanti per vendere il pacchetto azionario. Se si investono cifre elevate entrano in gioco anche i costi variabili, rendendo davvero oneroso per gli investitori entrare sul mercato. In questo caso parliamo di istituti di credito come:
- FinecoBank
- Unicredit
- ING
- Servizio Poste Italiane
Nel 2023, fortunatamente, gli investitori hanno a disposizione soluzioni migliori per operare in Borsa. Con meno costi e piattaforme più facili da navigare, i broker online stanno ormai prendendo il sopravvento.
⚡Come comprare azioni Stellantis
Come comprare azioni Stellantis senza commissioni
Tempo totale: 10 minuti
1. Scegliere un intermediario sicuro
La prima cosa da fare è accedere a un broker sicuro per comprare azioni, possibilmente anche uno che offra una buona piattaforma e bassi costi di intermediazione. Il nostro consiglio è quello di comprare il titolo su eToro, per approfittare anche della possibilità di acquistarlo senza commissioni. Il processo di registrazione dura circa 5 minuti; come previsto dalle normative antiricilaggio, su qualunque piattaforma è necessario inviare la foto di un documento d’identità per aprire l’account.
2. Depositare i fondi
Una volta completate le procedure per l’apertura dell’account è possibile aggiungere i fondi con cui passare poi all’acquisto delle azioni. Normalmente i broker offrono diversi metodi di deposito, che nel caso di eToro sono carta di credito o debito, PayPal e bonifico bancario.
3. Cercare le azioni Stellantis
Ogni piattaforma prevede normalmente un menu interno e una barra di ricerca per selezionare lo strumento finanziario di proprio interesse. Nel caso di eToro, scrivendo “Stellantis” nella barra di ricerca in alto si accede alla pagina dedicata.
4. Acquistare il titolo
Cliccando su “Acquista” o “Investi” si può finalizzare la propria operazione. Prima di confermare l’acquisto bisognerà soltanto selezionare la quantità di azioni da comprare. Volendo è anche possibile impostare dei livelli di prezzo ai quali l’operazione verrà chiusa in automatico dal broker.
Fornitura:
- 100$ per il deposito minimo
🤔Dove conviene investire in Stellantis? Confronto piattaforme
A questo punto della nostra guida abbiamo già imparato a conoscere le caratteristiche delle piattaforme e dei canali che abbiamo a disposizione per investire in azioni Stellantis. Qui riportiamo un prospetto per la consultazione rapida, che ci permetterà di confrontare ciascuna delle caratteristiche importanti.
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
---|---|---|---|
Commissioni: | Spread dinamici, no commissioni fisse | Spread fissi + variabili (con eToro zero commissioni) | Commissioni di transazione e sul totale investito |
Investimento minimo: | 1 azione | 50 USD | Variabile (dai 1.000 euro in su) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading professionali |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
Conto demo: | Disponibile | Disponibile | Non Disponibile |
Formazione: | Disponibile | Disponibile | Disponibile tramite FinecoBank |
Script intelligenti: | Sono disponibili EA su Metatrader. | Non disponibile | Non disponibile |
Leva finanziaria: | Massimo di 1:5 | Non Disponibile | Non Disponibile |
Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
Il confronto apre chiaramente alle possibilità e alle opportunità che sono offerte dai contratti CFD, con i DMA che sono subito secondi. Rimane comunque questa una decisione in capo a chi investe il proprio capitale: non tutti hanno le stesse necessità e non tutti possono essere soddisfatti dal medesimo canale.
📊Previsioni azioni Stellantis 2025
Nel mese di settembre 2024 il titolo Stellantis ha fatto un vero e proprio capitombolo a Piazza Affari dopo che è stato lanciato il profit warning sui risultati dell’anno. I titoli del gruppo hanno registrato una flessione a doppia cifra e sono scesi sotto la soglia dei 13 euro per la prima volta dall’ottobre 2022.
La situazione che sta attraversando in questo momento (novembre 2024) Stellantis è simile a quella di molti altri concorrenti da Volkswagen (sicuramente il caso più emblematico in questo senso) a Mercedes e Bmw. Il settore auto sta attraversando un momento difficile, che colpisce tutti i produttori piccoli o grandi che siano. Rimanendo su Stellantis, la società ha deciso di rivedere la guidante dei risultati del 2024, in modo da poter ponderare nel modo migliore le azioni per riuscire a far fronte ai problemi di performance in Nord America. Ma anche per riuscire ad affrontare nel modo migliore le dinamiche globali del settore.
Rimanendo fermi al 2024 Stellantis ritiene di riuscire a raggiungere un risultato operativo adjusted tra il 5,5% ed il 7%, in calo rispetto al precedente double digit. La riduzione è legata, sostanzialmente, per due terzi alle azioni correttive in Nord America: altri fattori includerebbero vendite inferiori alle attese nel secondo semestre 2024.
Inutile negarlo, il sentimento della maggior parte degli investitori su Stellantis è peggiorato in maniera vistosa dopo il profit warning. Ed Ditmire, responsabile delle relazioni con gli investitori, si era impegnato a sottolineare che la politica dei dividendi era quella di distribuire un payout dal 25% al 30%: l’intenzione è quella di spostarlo nella fascia più alta di questo intervallo. Ma per il momento sarebbe troppo presto per parlare di un ritorno sul capitale.
Le prospettive
Ma quali sono le prospettive di Stellantis per il futuro? Il gruppo automobilistico, stando alle parole di Tavares, sarebbe ben attrezzata per superare i momenti difficili e riuscire a vincere nel lungo periodo. Il 2024 è stato senza dubbio un anno di transizione, nel quale è iniziata la grande offensiva di elettrificazione negli Usa, che assorbirà gran parte delle risorse del gruppo automobilistico.
Natalie Knight, la Cfo Stellantis, spiega che l’azienda sta rispondendo con decisione alle sfide a breve termine, con l’ottimizzazione delle scorte e la contemporanea transizione generazionale dei prodotti. Nonostante le difficoltà a breve termine, restiamo fiduciosi nella nostra capacità di realizzare una redditività a doppia cifra, tra le migliori aziende automobilistiche del mondo.
PREVISIONI 2025: Secondo la maggior parte degli analisti il prezzo obiettivo di Stellantis è 14,26 euro, con una rima massima di 21,40 euro ed una minima di 11 euro.
PREVISIONI DI LUNGO PERIODO: sul lungo periodo -un arco da 5 a 10 anni- è probabile che il prezzo delle azioni Stellantis supererà i 35€ per azione. I prossimi anni si prospettano fatti di tassi di interesse in calo, un aumento considerevole delle opportunità nel settore delle auto elettriche e un significativo aumento dei consumatori che potranno acquistare auto per la prima volta nei mercati emergenti. Accompagnando tutto questo con un calo dell’inflazione attesa in Europa e negli Stati Uniti, le prospettive sono molto positive.
Azioni Stellantis STLA Target Price
Riportiamo qui i target price medi, alti e bassi di Stellantis, intorno ai quali si è formato il consenso maggiore. Sono target rialzisti e comunque solidi, sebbene la possibilità che si viri verso i target bassi rimane comunque concreta.
I target price sono stati storicamente poco affidabili per fare previsioni sull’andamento delle azioni. Nel caso di Stellantis, che riporta una distanza molto grande tra il target più alto e quello più basso, l’indicazione risulta praticamente inutile. In ogni caso è interessante segnalare che anche la previsione più pessimista prevede comunque un prezzo più alto rispetto a quello attuale del titolo.
Alto | Medio | Basso |
---|---|---|
23€ | 17€ | 11€ |
🏦Analisi fondamentale Stellantis STLA
L’analisi fondamentale sul titolo Stellantis è proprio il punto centrale su cui è costruita la nostra tesi ottimista. La società continua a mostrare sia un ottimo tasso di crescita dei ricavi, sia un ottimo tasso di crescita dei margini. Anche i fondamentali macroeconomici sembrano molto positivi in questo momento, soprattutto considerando la questione dei tassi d’interesse e del tasso di inflazione in calo. Inoltre è da considerare il vantaggio importante di avere una forte posizione competitiva a livello tecnologico.
Analisi concorrenza Stellantis
La concorrenza che oggi Stellantis si trova ad affrontare può essere considerata di due tipi. Da un lato abbiamo tutti i marchi storici dell’auto in campo internazionale. Dalle giapponesi Toyota e Honda, passando per il gigante tedesco Volkswagen, senza dimenticare anche gruppi che in Europa hanno forse meno fortuna, come Ford. Si tratta della vecchia guardia del mondo auto, che compete su un mercato ben definito.
Dall’altro lato esiste una concorrenza di nuova generazione, da considerare in questi termini non solo per l’età, relativamente giovane, dei progetti, ma anche e soprattutto perché si approcciano al mercato con un nuovo Business Model. Stiamo parlando ovviamente di Tesla, gruppo che sta rivoluzionando il mondo dell’auto elettrica – grazie ad un enorme vantaggio competitivo sulla qualità delle batteria. In aggiunta, il gruppo guidato da Elon Musk propone un nuovo business model, basato più sulla vendita di servizi che sull’hardware, che in questo caso sarebbe l’auto.
Gruppo Stellantis: prospettive di crescita
Le prospettive di crescita di Stellantis, in questo momento, sono soprattutto legate all’espansione della quota di mercato in paesi emergenti come Brasile, il resto dell’America Latina e il sud-est asiatico. In Europa e negli Stati Uniti è difficile che la posizione competitiva dell’azienda possa migliorare tanto più di così, ma rimane la possibilità di alzare la quota di mercato relativa a auto elettriche e ibride.
Questo rimarrà un importante trend di fondo nel mondo dell’automotive per molti anni a venire, ed è chiaro che Stellantis non voglia rimanere indietro rispetto alle concorrenti tedesche né rispetto ai produttori di EVs che hanno iniziato subito da questo segmento. Importante ricordare che, per una società di queste dimensioni, non è necessario strettamente vendere di più per far crescere i risultati. Spesso si tratta di ottimizzare i costi, migliorare la gestione della filiera logistica ed essere capaci di migliorare i margini.
Inoltre è molto interessante notare che, con l’acquisizione di una quota rilevante di Archer Aviation, Stellantis è ufficialmente entrata nel mercato degli eVTOL. Si tratta di una tecnologia emergente e ancora non operativa a livello commerciale, ma che potrebbe rivoluzionare il modo di spostarsi sulle medie distanze (30-200 km) nel corso dei prossimi 4-5 anni.
Stellantis: business model
Il business model di Stellantis è quello di un grande conglomerato dell’auto, che copre quasi tutti i segmenti, dalle city car fino ai modelli sportivi e di lusso (principalmente con il marchio Maserati), senza disdegnare anche l’importantissimo settore dei veicoli commerciali, coperti da Fiat Professional, da Ram Trucks.
- Marchi ancora separati
I marchi sono ancora separati e gestiti a compartimenti relativamente stagni. Le aziende per ora continuano ad operare in modo separato e non condividendo progetti e piattaforme. Con il tempo – e con la dovuta riorganizzazione interna, il business model dovrà necessariamente diventare più integrato.
- Indotto
Il gruppo controlla anche moltissime aziende dell’indotto, per un processo produttivo completamente verticale e interventi ridotti da parte di aziende terze e non controllate. Anche le controllate dalle società che hanno dato il via alla fusione dovranno con il tempo essere maggiormente integrate all’interno della nuova organizzazione.
- Offerta su tutti i segmenti
Questo è un punto sul quale riteniamo sia necessario tornare. Perché è parte del business model del gruppo e soprattutto della sua offerta principale. Dai piccoli veicoli per la città fino ai camion, Stellantis è in grado di offrire sul mercato praticamente di tutto, a prezzi relativamente competitivi almeno nel continente europeo.
- Il ruolo dei governi
È qualcosa di cui si parla malvolentieri sulla stampa, ma che dobbiamo sicuramente sottolineare nella nostra disamina. Perché siamo davanti a due gruppi che hanno dato il via ad una fusione, partendo da storie che si sono più volte intrecciate con quelle dei governi dei paesi di provenienza. E questo potrebbe essere un bene per il futuro, perché Stellantis ha fortissimo potere negoziale nei confronti di Francia e Italia (e di tutti i paesi nei quali appunto opera con le sue fabbriche).
- Noleggi e finanziamenti
Oggi quasi tutte le principali case automobilistiche sono diventate verticali anche per quanto riguarda il ciclo dei finanziamenti e della vendita. Non solo Stellantis è proprietaria di moltissime concessionarie monomarca, ma attraverso istituti quali FCA Bank e Leasys riesce anche a gestire la parte finanziaria legata alla commercializzazione delle auto. Un modo per trattenere maggiori profitti e per essere più elastici verso i clienti. Potrebbe sicuramente dare una mano ai profitti, cosa che in realtà sta già avvenendo da tempo.
Stellantis: management
Il management di Stellantis è, almeno per il momento, risultato della fusione tra i due gruppi. Il conglomerato è guidato in modo bicefalo, con John Elkann, che arriva da FCA, nel ruolo di presidente, e Carlos Tavares, ex-CEO di Peugeot, che è ora CEO del gruppo risultante dalla fusione. Tutto lascia pensare che, almeno per il futuro di breve periodo, le cose rimarranno così. Con il presidente che sarà espressione del gruppo Exor e il CEO invece della realtà francese.
Andamento e quotazione tempo reale azioni Stellantis
Azioni Stellantis, vendere o tenere?
In questo momento riteniamo che sia meglio tenere le azioni Stellantis. Non ci sono dei motivi concreti di preoccupazione che possano far pensare che sia meglio vendere il titolo, anche considerando che Stellantis sta pubblicando dati trimestrali molto solidi e in continuo miglioramento. Inoltre anche il piccolo dividendo pagato dalle azioni è comunque un valore aggiunto, e un motivo in più per mantenerlo in portafoglio.
Considerando che ci sono dei buoni motivi per pensare che il dividendo continui anche a crescere nel corso dei prossimi anni, per chi ha già il titolo in portafoglio al momento non riteniamo che sia conveniente prendere i profitti. La storia insegna che, salvo nei casi in cui ci sono dei motivi davvero molto forti per vendere un titolo, rimanere nel mercato e lasciare il portafoglio crescere nel corso del tempo è pressoché sempre la scelta migliore a lungo termine.
🔑Azioni Stellantis STLA: approfondimenti e consigli utili
La redazione di TradingOnline.com ha anche raccolto informazioni ulteriori, approfondimenti e consigli utili per chi vuole iniziare ad investire in azioni Stellantis. Dal quanto investire fino ai rischi, passando per qualche consiglio degli specialisti.
Quanto investire in azioni Stellantis?
Il settore auto è oggi uno dei più complessi da studiare e capire come muoversi non è facile per tutti, soprattutto se non si sono mai avute esperienze specifiche nel settore. Per questo motivo abbiamo raccolto qui le considerazioni della nostra redazione anche sul quanto investire in Stellantis.
- Nel complesso, meno del 20% sull’intero settore auto
Nel complesso non riteniamo che un portafoglio ben equilibrato debba esporsi per più del 20% sul settore auto. Anche nel caso di Stellantis dunque meglio non esagerare, soprattuto se si hanno in portafoglio già altri titoli del comparto. Il settore auto è in un momento complicato e sebbene nelle ultime settimane e negli ultimi mesi abbia performato bene sui mercati, è sempre indicato rimanere con soglie di guardia altre.
- Diversificare sempre
La diversificazione è la strategia di trading e di investimento di base per qualunque tipo di esposizione sul mercato. Il nostro consiglio è di tenerne conto anche e soprattutto se vogliamo investire nel comparto auto e dunque acquistare azioni Stellantis. Anche se il trend sembra essere rialzista, sempre meglio spalmare il rischio.
Azioni Stellantis Lotto Minimo
Le azioni Stellantis hanno un prezzo unitario relativamente basso e dunque non costituiscono problema per chi è a caccia di lotti minimi molto ridotti. Con i broker che abbiamo indicato come migliori per fare trading o investimenti su questo titolo, possiamo andare ad investire con somme molto ridotte.
Nel caso di Capital.com è possibile anche acquistare una sola azione, il che vuol dire impegnarsi, ad oggi, per una somma intorno ai 15 euro. Il tutto con un broker che ci permette di aprire un conto di trading a partire da 20 euro di investimento.
Con la piattaforma trading eToro potremo invece investire a partire da un minimo di 50$ o equivalente in euro, nel caso di azioni europee come Stellantis. Anche qui l’investimento minimo è molto basso e alla portata di tutti. Con la leva finanziaria potremo inoltre ridurre ulteriormente questo requisito.
Investire in azioni Stellantis è rischioso?
Le azioni Stellantis sono rischiose, come d’altronde lo sono praticamente tutti i titoli quotati oggi in borsa. Il mercato azionario comporta dei rischi più elevati, tradizionalmente, rispetto alle obbligazioni o a titoli comunque a basso rischio e magari a capitale garantito. Quello che possiamo fare è innanzitutto renderci conto dell’esistenza di questo rischio e poi modularlo ricorrendo agli strumenti idonei.
- Non investiamo con leva
Se il nostro obiettivo è quello di ridurre per quanto possibile i rischi che derivano dall’investimento in questo titolo, il primo passo da fare è ridurre l’esposizione. La Leva Finanziaria fa esattamente l’opposto: aumenta la nostra esposizione e di conseguenza anche i rischi. Consigliamo pertanto a tutti di operare tenendo conto di questa particolarità e non investire con leva finanziaria a meno che non si vogliano correre rischi importanti.
- Il rischio del comparto
Il settore automobilistico è, da più di un ventennio, il grande malato d’Europa. Questo perché al netto degli incentivi le vendite sono ormai basse, mentre rimangono da mantenere delle strutture industriali importanti e ancora labor intensive, ovvero con un gran numero di dipendenti. Quando avvengono delle fusioni come nel caso di Stellantis, i costi si abbassano e aumentano le economie di scala. Tuttavia il comparto – se dovessero disimpegnarsi i governi – diventerebbe molto meno redditizio.
- Concorrenza
Come abbiamo già visto nella sezione specificamente dedicata ai concorrenti, il mercato è agguerrito e si fa la guerra tutti i giorni anche su margini molto ridotti. Stellantis non è ancora posizionata al top per quanto riguarda le nuove tendenze, ovvero l’elettrico. Staremo alla porta a vedere se riuscirà o meno a integrarsi in questo nuovo modo di concepire l’auto e rispondere alle esigenze indotte dai governi.
👍Azioni Stellantis: Opinioni e recensioni reali
C’è tanto altro di cui poter discutere sulle azioni Stellantis, motivo per il quale abbiamo aggiunto, oltre alle opinioni e recensioni della nostra redazione, anche i forum presso i quali si discute più attivamente delle azioni del conglomerato dell’auto italo-francese. I forum – e questo lo ripetiamo molto spesso su TradingOnline.com, rimangono un’ottima fonte di informazioni per chi fa trading o investe, soprattutto quando scegliamo piazze digitali in grado di offrire buone discussioni e la partecipazione di utenti esperti.
Azioni Stellantis Migliori Forum
Stellantis è un titolo molto popolare tra gli investitori e dunque viene discusso praticamente su qualunque forum, anche non italiano, che si occupi anche marginalmente di azioni. Non tutti però possono essere considerati come utili o buoni. Per questo abbiamo preparato una selezione dei migliori 5 che abbiamo oggi a disposizione in rete.
- FinanzaOnline
Il primo forum in Italia, sia per quantità che per qualità. Per noi il punto fermo dal quale partire per informarsi su qualunque tipo di investimento finanziario. Essendo, per ovvie ragioni, focalizzato maggiormente sulle piazze italiane, lo riteniamo un ottimo forum per chi vuole investire sulle azioni di Stellantis o comunque informarsi sul titolo.
- Borse.it
Uno dei forum di riferimento per Piazza Affari. Si parla molto di Stellantis, che è e rimarrà uno dei titoli maggiormente apprezzati da cassettisti e trader sul lungo periodo. Sicuramente poco trafficato rispetto al primo che abbiamo citato, rimane comunque un buon hub informativo, dove troveremo moltissime persone e trader anche semi-professionisti per condividere idee e strategie.
- Investing.com
Il sito delle quotazioni incorpora ormai da tempo anche una sezione Chat e Forum che possiamo utilizzare per scambiarci idee ed opinioni, o per chiedere aggiornamenti, sul titolo Stellantis. Non sarà la migliore delle piattaforme in questo senso, ma è una buona integrazione, soprattutto se si frequentano già i forum che abbiamo indicato sopra.
- Reddit /r/investing
È un sito americano, frequentato maggiormente da Americani. Tuttavia rimane un ottimo luogo dove parlare di finanza, di investimenti e anche di azioni Stellantis. Anche se in inglese, ne vale sicuramente la pena. Da seguire sempre, sia se decideremo di investire su Stellantis sia invece se dovessimo decidere di passare la mano.
- InvestireOggi
Un altro forum italiano molto importante e molto frequentato. Ottima community, ottimi i thread, soprattutto per gli investimenti in tempo reale. Un’aggiunta al nostro parterre di forum che è il caso di seguire se vogliamo fare trading o investire sulle azioni del conglomerato Stellantis.
Investire in azioni Stellantis STLA: la nostra opinione
I target price sono stati storicamente poco affidabili per fare previsioni sull’andamento delle azioni. Nel caso di Stellantis, che riporta una distanza molto grande tra il target più alto e quello più basso, l’indicazione risulta praticamente inutile. In ogni caso è interessante segnalare che anche la previsione più pessimista prevede comunque un prezzo più alto rispetto a quello attuale del titolo.
Il comparto auto, checché se ne dica tra i fan delle azioni tech è tutto fuorché morto. Anche grazie a importanti campagne di incentivi le vendite continuano ad essere relativamente sostenute, così come lo sono i profitti. L’arrivo di nuovi player, inaspettato su un settore con barriere di ingresso così alte, ha creato incertezza, ma anche voglia di innovare.
Dovremo così valutare attentamente se riterremo Stellantis parte o meno della grande partita che si giocherà nei prossimi anni. Quello che possiamo dire adesso è che in realtà il gruppo è riuscito ad ottenere proprio dalla fusione una maggiore forza per essere competitivo sul mercato. Oggi chi investe in Stellantis sta comunque puntando su un gruppo solido, che nasce dalla fusione di due realtà altrettanto solide e che può giocarsela sicuramente alla pari con gli altri top player del settore.
Considerazioni finali
Un tempo era Fiat, poi fu il turno di FCA, dopo aver inglobato Chrysler e oggi è il turno di Stellantis. L’evoluzione dell’auto italiana è stata rapida e veemente ed oggi ci lascia con un gruppo in borsa di nuovo conio, con meno incognite rispetto al passato e con una prospettiva di investimento decisamente più solida.
Stellantis è un gruppo di prima fascia. Tutti coloro i quali sono interessati al comparto auto dovrebbero sicuramente tenere conto di questo titolo e partire proprio da questa analisi, per valutare le opportunità che sono offerte da questo titolo.
La valutazione rimane però personale. Gli analisti di TradingOnline.com non possono che fornire ai loro affezionati lettori tutti gli strumenti per valutare in modo indipendente la bontà del titolo e le prospettive future. Se sia o meno il caso di investirci è una conclusione da prendere individualmente, tenendo conto anche della specifica composizione del proprio portafoglio.
FAQ Azioni Stellantis: Domande e Risposte frequenti
Conviene investire sulle azioni Stellantis?
Stellantis è un gruppo neonato e di difficile lettura. Tuttavia gli indicatori tecnici e anche lo studio dell’analisi fondamentale segnalano rialzi importanti. Per il momento è conveniente investire in azioni Stellantis.
Quali sono le previsioni sul titolo Stellantis?
Le previsioni di breve, medio e lungo periodo sono tutte rialziste. Questo sembrerebbe essere un buon momento per investire su questo titolo.
Quanto costano le azioni Stellantis?
Stellantis ha un prezzo che si aggira intorno ai 20€ ormai da qualche tempo. Il titolo sembra essere incanalato tra questo massimo e questo minimo, con il prezzo che potrebbe però salire, se dovessero essere rispettate tutte le previsioni che abbiamo proposto nel nostro approfondimento.
Come comprare le azioni Stellantis?
Abbiamo diversi canali a disposizione per chi vuole investire in azioni Stellantis. I CFD, contratti per differenza, che offrono la possibilità di sfruttare sia la vendita allo scoperto, sia la leva finanziaria. Abbiamo in alternativa anche l’acquisto diretto tramite canali bancari, che però è meno conveniente.
Quali sono le piattaforme migliori per le azioni Stellantis?
Abbiamo selezionato, all’interno del nostro approfondimento, le migliori piattaforme trading per investire in Stellantis. Sono rispettivamente eToro e Capital.com, che ci permettono di operare con web app ricche di funzionalità, tramite intermediari che hanno regolare licenza e un’ottima reputazione, costruita negli anni.
Qual è il target price delle azioni Stellantis?
Il Target Price Medio individuato dagli analisti è di 23,77€€ per singolo titolo. Le previsioni più ottimistiche parlano invece di 27€ per singola azione. Quelle più pessimistiche invece puntano a 18€. I target price vanno comunque verificati volta per volta, cosa che ci preoccuperemo di fare noi di TradingOnline.com.
Le azioni Stellantis sono rischiose?
Tutti i titoli finanziari prevedono una certa quantità di rischio. Stellantis presenta i rischi tipici del comparto auto e quelli di un’azienda nata da poco e che fonde due realtà molto diverse tra loro. Tutto sommato il titolo però non presenta profili di criticità importanti.
Guide Azioni
Comprare azioni Google Alphabet: Conviene oggi? Analisi e Previsioni
In questo articolo analizziamo Alphabet, la casa madre di Google. E cerchiamo di capire come acquistare queste azioni e se sia conveniente farlo.
Alphabet è la holding che dal 2015 detiene la proprietà di Google e delle società controllate da Google. Ha sede a Mountain View, in California, e le azioni Google Alphabet sono scambiate sul Nasdaq. Essendo una delle poche società al mondo la cui capitalizzazione di mercato supera il triliardo di dollari, è uno dei titoli che registrano più volume e più interesse in assoluto.
È difficile persino immaginare le reali dimensioni di questa azienda, sia per i suoi numeri che per il suo impatto sul mondo. Anche i suoi servizi gratuiti, come Google Maps, hanno un valore estremamente alto per la società in cui viviamo. Non è quindi una sorpresa che il titolo abbia avuto una lunga storia di successo fin dalla quotazione in Borsa.
Alphabet non gestisce soltanto un motore di ricerca, ma una lunga serie di diramazioni che vanno dai sistemi operativi fino alla pubblicità online e allo streaming di video. Per questo Google è uno degli hub di innovazione che ogni giorno contribuiscono a spingere più avanti la frontiera tecnologica del mondo.
Azioni Google Alphabet – Introduzione:
📱ISIN & Sigla: | US38259P5089: GOOGL |
🏦Dov’è quotata: | NASDAQ 🇺🇸 |
💰Capitalizzazione: | ~2.15 miliardi di dollari |
⚡Sede: | Mountain View, CA, USA |
👍Conviene comprare oggi: | Sì |
📈Target price medio: | 209$ |
Broker consigliati: | Capital.com / FP Markets / eToro / Skilling |
Conviene acquistare azioni Google Alphabet oggi?
Le azioni Google Alphabet rimangono un’ottima aggiunta per la gran parte dei portafogli. Coniugando la stabilità di un’azienda molto solida al tasso di crescita di un colosso della tecnologia, è indubbiamente una delle poche società che può mettere d’accordo i value investors e i growth investors. Qualcuno potrebbe obiettare che Alphabet è già molto grande, per cui è difficile che possa crescere ancora; in realtà i dati di bilancio provano che non è così.
Le linee di business su cui l’azienda opera sono diverse, contribuendo a diversificare le entrate e a ridurre il rischio complessivo. L’utile netto cresce di anno in anno, mentre il colossale free cash flow dimostra l’ampia abilità di Google di autofinanziare la sua espansione. Inoltre, l’avvento dell’AI generativa offre tantissimo margine di crescita per le grandi società tech come Alphabet. Con Gemini e lo sviluppo dei primi chip per l’AI generativa direttamente progettati da Alphabet, la società sta minacciando da vicino la leadership di AWS e Microsoft Azure nel mondo del cloud:
La volatilità storica del titolo è minima, mentre il trend rialzista di lungo termine accompagna gli azionisti da ormai oltre dieci anni. Davvero difficile, soprattutto alla valutazione attuale, trovare dei motivi per cui non convenga investire in azioni Google Alphabet.
Dove comprare azioni Google Alphabet
FP Markets – Visita la piattaforma;
eToro – Visita la piattaforma;
Capital.com – Visita la piattaforma;
Trade.com – Visita la piattaforma;
Skilling – Visita la piattaforma.
Ci sono diverse opzioni per investire su Alphabet, ognuna con i suoi vantaggi e svantaggi specifici. Conoscere i metodi per esporsi all’andamento del titolo è molto utile per far sì che il profilo di rischio dell’operazione sia allineato con gli obiettivi di ogni investitore.
Quando si tratta di investire in Borsa, molte persone si ritrovano a fare le scelte giuste ma con gli intermediari sbagliati. Chi investe con i metodi tradizionali, come le banche, si trova quasi sempre a pagare costi fuori mercato in commissioni; chi investe online, dall’altra parte, talvolta lo fa senza sapere come evitare truffe.
- Investire a lungo termine in azioni Alphabet Google
La scelta più convenzionale per gli investitori interessati al titolo per le sue prospettive di lungo termine sono le azioni vere e proprie. In questo caso si opera direttamente sulle azioni Google Alphabet quotate in Borsa, diventando soci a tutti gli effetti.
In questo caso i broker consigliati dalla nostra redazione sono:
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Capital.com – Visita la piattaforma;
- Trade.com – Visita la piattaforma;
- Skilling – Visita la piattaforma.
Tutti e tre questi broker sono ottimi, autorizzati da Consob e permettono di non pagare commissioni sull’acquisto di azioni Google Alphabet.
- Comprare azioni Google Alphabet con broker trading online CFD
I CFD (Contracts For Difference) sono strumenti finanziari derivati che replicano sinteticamente l’andamento delle azioni. In parole più semplici, comprando un CFD non si diventa proprietari a tutti gli effetti dell’azione; si compra un derivato che in ogni istante ha sempre lo stesso valore del titolo, in questo caso Alphabet.
Il grande vantaggio di questi strumenti è la loro flessibilità, proprio perché sono contratti derivati negoziati al di fuori delle Borse Valori. Per questo motivo non possono essere soggetti a blocchi sullo short selling, è molto facile accedere alla leva finanziaria e si pagano costi molto bassi sulle compravendite.
Per investire sulle azioni Google Alphabet tramite CFD, i broker consigliati dalla redazione di TradingOnline.com® sono i seguenti:
- Capital.com – Visita la piattaforma
- FP Markets – Visita la piattaforma
- eToro – Visita la piattaforma
- Skilling – Visita la piattaforma
Questa è la scelta più raccomandata per gli investitori di breve termine, interessati a speculare sull’andamento del titolo nel corso di una o poche giornate di scambi.
- Comprare azioni Google Alphabet in Banca o in Posta
Acquistare azioni Google Alphabet in banca è forse la scelta più tradizionale, ma non la più conveniente. Le banche tendono a essere decisamente più costose rispetto ai broker online, mentre le loro piattaforme di trading sono solitamente meccaniche e difficili da utilizzare. Detto questo, alcune banche migliori di altre per comprare azioni Alphabet sono:
- Fineco
- Banca Sella
- Poste Italiane
Per un’operazione di compravendita su un pacchetto azionario, ci si può aspettare che una banca tradizionale chieda commissioni nell’ordine dei 12-19€. Cinque eseguiti al mese e si arrivano a sfiorare i 100€ in costi di intermediazione, per delle operazioni che hanno un costo vivo di pochi centesimi per gli istituti di credito.
Come comprare azioni Google Alphabet
Come investire in azioni Google Alphabet senza commissioni
Tempo necessario: 10 minuti
1. Registrarsi su un broker sicuro
Scegliere un intermediario affidabile e autorizzato da Consob è essenziale per garantire la sicurezza del proprio investimento. Meglio ancora se il broker offre bassi costi di intermediazione, una buona piattaforma di trading e una valida assistenza clienti. Il nostro consiglio è quello di registrarsi su eToro, per approfittare della possibilità di investire in Alphabet senza commissioni.
2. Aggiungere i fondi
Lo step successivo è eseguire il deposito per poter procedere con l’acquisto del pacchetto azionario. Ogni broker prevede un certo deposito minimo, che nel caso di eToro è di 50€. I metodi di pagamento accettati sono carte di credito, carte di debito, PayPal e bonifico bancario.
3. Cercare le azioni Google Alphabet
Ogni piattaforma ha un suo sistema per cercare gli strumenti finanziari al suo interno. Nel caso di eToro è sufficiente usare la barra di ricerca in alto al centro. Scrivendo “GOOG” si accederà subito alla schermata dedicata al titolo, dove viene riportato anche il grafico in tempo reale dell’andamento del prezzo delle azioni.
4. Eseguire l’acquisto
L’ultimo step prevede semplicemente di cliccare sul pulsante “Investi“. Si arriva così su una schermata in cui è possibile selezionare il numero di azioni da comprare, e una volta fatto anche questo si può confermare l’ordine. Dalla sezione “Portafoglio” è poi possibile monitorare l’andamento del proprio investimento e vendere le azioni quando lo si desidera.
Fornitura:
- 100€ per il deposito minimo
Strumenti:
- Computer o smartphone
- Connessione a internet
- Documenti d'identità
Dove conviene investire in azioni Google Alphabet ? Confronto piattaforme
Di seguito presentiamo un riassunto tabellare dei diversi canali attraverso i quali è possibile investire in azioni Google Alphabet. Sono paragonati fianco a fianco i pro e contro dei CFD, dell’acquisto di azioni reali attraverso i broker online o ancora attraverso i canali più tradizionali come banche e Poste Italiane.
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
---|---|---|---|
Commissioni: | Spread variabili e 0 commissioni fisse | Spread fissi + variabili (con eToro zero costi di carico) | Commissioni di transazione e sul totale investito |
Investimento minimo: | 0,1 azione | 100€ | Variabile (almeno 1.000 euro) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading professionali |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
Conto demo: | Disponibile | Disponibile | Non Disponibile |
Formazione: | Disponibile | Disponibile | Disponibile su FinecoBank |
Script intelligenti: | Sono disponibili EA su Metatrader. | Non disponibile | Non disponibile |
Leva finanziaria: | Fino a 1:5 | Non Disponibile | Non Disponibile |
Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
Confrontando con attenzione tutte le opzioni a disposizione, risulta evidente il vantaggio competitivo del trading di CFD e azioni reali attraverso i broker online. Sotto ogni punto di vista che abbia un impatto concreto sui numeri di un investitore, queste due strade sono le più convenienti.
Previsioni sulle azioni Google Alphabet 2025
Alphabet, al pari delle altre Big Tech, ha tutte le carte in regola per un 2025 positivo. La società si sta dimostrando molto attiva nel cercare di ottimizzare i costi, avendo licenziato oltre 20.000 dipendenti lo scorso anno. Google sta anche cercando di mantenere il passo di Microsoft nel nuovo trend che sembra star conquistando il mondo della tecnologia, cioè l’intelligenza artificiale.
A prescindere dai risultati di quest’anno, in ogni caso, le azioni Google sono prevalentemente strumenti adatti agli investitori di lungo termine. Bisogna tenere conto del fatto che i fondamentali di Alphabet come società rimangono estremamente validi a prescindere dall’andamento di un trimestre o di un anno. Per questo motivo, comprare il titolo quest’anno con un orizzonte di lungo periodo rimane una buona decisione a nostro modo di vedere.
- La risposta a ChatGPT
Con l’avvento di ChatGPT, si è parlato molto del rischio che Google potesse venire messo parzialmente da parte. Le persone possono trovare molte risposte direttamente parlando con i chatbot basati sull’AI generativa, ma questa paura si è rivelata infondata. Attualmente ChatGPT riceve meno del 5% del traffico che ogni giorno Google genera sul proprio motore di ricerca, e per tutto il primo trimestre del 2024 il numero di utenti attivi del servizio di OpenAI non è aumentato.
Se da un lato la quota di mercato desktop di Google abbia registrato una leggera flessione, quella sul mobile è aumentata, registrando, complessivamente una crescita dal 90,85% al 91,1% su scala globale (dati provenienti da Companies Market).
Nel frattempo, Google ha presentato il suo chatbot Gemini. Rispetto al primo chatbot con AI presentato dalla società di Mountain View, cioè Bard, si tratta di un modello decisamente più avanzato e che offre gratuitamente alcune delle funzionalità per le quali altri utenti pagano un abbonamento mensile a ChatGPT.
- Ottimo miglioramento dell’efficienza
Oggi Google conta circa 150.000 dipendenti, contro i 187.000 dipendenti di inizio pandemia. Il 2024 è iniziato come il 2023 con l’annuncio di nuovi licenziamenti. Da inizio dello scarso anno Google ha lasciato a casa complessivamente 12.000 persone, il 6% della forza lavoro complessiva dell’azienda. A determinare i licenziamenti del 2023 sono stati principalmente i timori legati ad una recessione economica globale, avvenuta dopo il boom delle assunzioni mentre c’era la pandemia. Nonostante i licenziamenti, l’azienda ha continuato a crescere e portare innovazione. La produttività dei singoli lavoratori è aumentata e il modo in cui si sviluppano i progetti è diventato più efficiente.
PREVISIONI 2025: Le previsioni per il 2025 continuano ad essere positive. Le società sono tornate a spendere in pubblicità online, dando ai bilanci trimestrali di Google ottimi risultati in fatto di ricavi e di utile netto. Ci sono stati ottimi risultati anche per quanto riguarda Android, che continua a fornire grandi margini grazie alle vendite in-app provenienti dal Play Store. Google diventa anche sempre più fintech, con Google Pay che sta diventando il punto di riferimento per i pagamenti con carta di credito o debito da parte di chi usa dispositivi Android.
Nel frattempo si appresta anche un periodo di tassi d’interesse in calo per le principali banche centrali, un fattore estremamente importante da sottolineare. Storicamente i periodi di tassi in calo sono stati quelli che hanno portato alla maggiore espansione del mercato della pubblicità online, dando ancora più slancio a un titolo come Alphabet.
PREVISIONI LUNGO PERIODO: Nel lungo periodo è probabile che il tasso di crescita di Alphabet inizi a stagnare, su un orizzonte di 15-20 anni. Da una parte perché la società è già molto grande e quindi ha già stabilito una presenza capillare in tutti i settori in cui opera, dall’altra perché anche delle acquisizioni di aziende esterne -per quanto grandi- possono avere un impatto limitato su un business così grande.
L’eccezione potrebbe essere l’avvento del quantum computing, cioè dei computer quantici in grado di performare a livelli altissimi rispetto a quelli dei dispositivi tradizionali. Google ha già sviluppato il computer quantico più avanzato al mondo e questa tecnologia, se portata su scala commerciale, avrebbe le potenzialità per dare un impulso molto significativo al bilancio aziendale.
Azioni Google Alphabet: il target price
Di seguito riportiamo il target price fissato dagli analisti istituzionali per il prezzo delle azioni Alphabet.
Il target price più alto e quello più basso mostrano una differenza relativamente piccola. Questo denota una certa fiducia da parte degli analisti, anche considerando che la forbice tra questi valori era decisamente più alta appena un anno fa.
Alto | Mediano | Basso |
---|---|---|
240$ | 207$ | 170$ |
Analisi fondamentale azioni Google Alphabet
L’analisi fondamentale è sempre al centro del nostro modello di analisi dei titoli azionari. Nel caso di Alphabet diventa particolarmente efficace, dal momento che la società è già operativa da anni e quindi i dati reperibili da bilancio, management e investimenti sono ormai tanti.
Analisi concorrenza Alphabet
Alphabet opera in tanti settori diversi, per cui anche i competitor sono molti. Nel mondo dei sistemi operativi, il concorrente più accanito è sicuramente Apple: in particolare con iOS per dispositivi mobili, le due aziende si spartiscono l’intero mercato dei sistemi operativi e dei marketplace di applicazioni per smartphone e tablet.
Per quanto concerne i motori di ricerca, nessun rivale compete seriamente con le dimensioni di Google. Bing e Yahoo hanno una quota di mercato minima nei paesi occidentali, mentre Baidu è il leader di mercato in Cina e Yandex lo è in Russia. Tolte queste eccezioni geografiche, Google continua a dominare la scena della ricerca.
Passando al business dello streaming di contenuti, Alphabet può contare su Youtube che mantiene un suo posizionamento di mercato molto particolare e di grande successo. Youtube contribuisce anche a espandere il business della pubblicità online per Alphabet, un business nel quale Amazon rientra tra i concorrenti (con Twitch) e Meta è la principale rivale.
Azioni Google Alphabet: prospettive di crescita
Quando una società raggiunge le dimensioni di Google, non è facile capire come continuare a crescere. L’azienda però ci sta riuscendo: di anno in anno i ricavi e l’utile netto continuano ad aumentare, con gli ultimi anni che sono stati particolarmente favorevoli grazie all’espansione dei servizi di Google Cloud. Qui sarà fondamentale fare un passo avanti rispetto ai concorrenti sull’AI generativa, un tema su cui Alphabet sta già lavorando moltissimo.
Nel lungo termine, invece, l’azienda punta su due grandi investimenti: quelli nella Google Car e nei computer quantici. La Google Car sarà un veicolo elettrico e a guida totalmente autonoma, un progetto su cui la società lavora da anni ma che presenta ancora delle sfide tecnologiche importanti prima di poter essere prodotto su scala a prezzi competitivi.
I computer quantici, invece, sono una frontiera che avrà grandi implicazioni sul mondo dell’intelligenza artificiale e del machine learning. Potenzialmente può aprire la porta alla ricerca di nuovi farmaci, nuove soluzioni architettoniche, materiali e così via. Le potenzialità sono pressoché infinite, ma anche in questo caso ci vorrà ancora tempo prima che il tutto possa diventare accessibile al pubblico.
Alphabet: Business model
Il modello di business di Alphabet è piuttosto intricato, soprattutto dal momento che la società continua a effettuare acquisizioni e investimenti in nuovi progetti. Altri, come la business unit dedicata ai social network che avrebbe dovuto sfondare con Google+, vengono invece tagliati in quanto rami poco produttivi.
Analizzare le diverse unità in cui si divide il lavoro di Google richiederebbe un intero libro: è più intuitivo, e più logico dalla prospettiva degli azionisti, ragionare piuttosto in termini di fonti di ricavi. Per esempio, la pubblicità online accorpa Youtube, il motore di ricerca Google, Google Shopping e molti altri servizi che vengono monetizzati nello stesso modo.
- Pubblicità online
La pubblicità online rappresenta oltre l’80% dei ricavi di Alphabet, anche se la percentuale è in calo per via della continua espansione delle altre unità di business. La rete pubblicitaria di Google ha pochi rivali nel mondo, arrivando a raggiungere praticamente tutta la popolazione globale.
Google permette alle aziende di farsi pubblicità all’interno del motore di ricerca, posizionando i risultati sponsorizzati nella parte più alta della pagina in base alle ricerche degli utenti. Lo stesso avviene su Youtube, dove sono disponibili anche i formati di inserzione prima e durante i video. C’è poi la pubblicità display, che permette agli inserzionisti di mostrare i loro banner su GMail e sui siti web che hanno scelto di vendere i loro spazi pubblicitari a Google.
Da ultimo, si possono comprare pubblicità all’interno di Google Shopping -il motore di ricerca per gli acquisti- e all’interno del Google Play Store. Le app sviluppate per Android possono ulteriormente affidare a Google il posizionamento di banner pubblicitari all’interno dell’applicazione. Tutto questo permette al gigante californiano di avere una presenza capillare nel mercato, un’enorme mole di dati e un pubblico di inserzionisti fidelizzati.
- Software e app
Da quando Alphabet ha acquisito Android, è diventata il player più grande per quota di mercato nei sistemi operativi per smartphone e smart TV. Questo significa anche poter contare sui ricavi del Play Store, il marketplace di applicazioni che permette di scaricare giochi e app sui dispositivi Android.
Il boom dei pagamenti da mobile ha anche permesso a Google di espandere il suo business nel ramo fintech, con Google Pay che ormai è ampiamente diventato il metodo di pagamento contactless più comune per gli utenti Android. Questo è un ottimo business, sia perché Google percepisce una commissione su ogni pagamento, sia perché può avere più dati sulle abitudini di consumo degli utenti.
Interessante anche il fatto di poter vendere servizi in abbonamento, come lo spazio di archiviazione su Google Drive o a Youtube Music. Complessivamente il business di software e app ha un peso relativamente piccolo sul fatturato, ma il margine sul venduto è molto alto.
- Hardware
Google ha iniziato ad aprirsi una porta nel mondo hardware con i Chromebook e con il Google Pixel. Si tratta, rispettivamente, di computer portatili con sistema operativo basato su Android e della serie di smartphone firmati Google. Molto interessante è l’espansione che Alphabet ha avuto in questo segmento con Google Home, l’assistente domotico intelligente che a sua volta supporta app e funzionalità extra.
Il mondo hardware rimane comunque quello su cui Google ha meno interessi. Anche quando vende dei dispositivi fisici, l’obiettivo è sempre che questi supportino i software di Google su cui la società può continuare a lungo a generare ricavi a cui corrispondono costi pressoché nulli.
- Cloud
La suite di Google Cloud è il servizio che Alphabet ha realizzato come diretta concorrenza ad Amazon Web Services e Microsoft Azure. Le tre società si contendono duramente il ruolo di leader in questo settore, che genera margini estremamente alti e continua a crescere a un tasso impressionante di anno in anno.
Rispetto al totale del mercato del cloud, Google attualmente ha una quota di mercato prossima al 9%. Circa un terzo rispetto ad Amazon e la metà di quella di Microsoft; quest’ultima, negli anni scorsi, è stata la vera stella di crescita nel mercato cloud. In ogni caso Google continua a espandere il suo business anche su questo fronte, per cui è probabile che a perdere davvero da questa concorrenza a tre siano le società più piccole.
- AI generativa
Con Bard e poi Gemini, Google è entrata anche nel mondo dell’AI generativa. Un settore con fortissime prospettive per il futuro e che può portare a prospettive economiche davvero importanti per Google. Bisogna ancora colmare la distanza con OpenAI e Microsoft, ma Google non è una società che si lascia distanziare dalla concorrenza.
Google Management
I due fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, hanno un ruolo ormai marginale nell’azienda. A guidare le operazioni quotidiane è Sundar Pichai, nominato CEO nel 2015 e considerato uno degli amministratori delegati più amati e rispettati della Silicon Valley. Ad affiancarlo nelle operazioni finanziarie e amministrative è la CFO Ruth Porat, che a sua volta ricopre questo ruolo dal 2015.
Dal momento che il business della società è così tanto diversificato, sono molto importanti i manager delle singole unità di business. A guidare lo sviluppo di Youtube, ad esempio, è la CEO Susan Wojcicki; il vertice della brand strategy è invece Karen Zuccala, dimostrando tra l’altro quanto sia eterogenea la cultura aziendale di Google: molti dei ruoli più importanti nell’azienda non sono ricoperti da persone nate negli Stati Uniti né da uomini.
Alla base della filosofia di management di Google c’è sempre stato il laissez-faire, cioè il lasciare che i dipendenti siano liberi di innovare e di dare voce alla propria creatività. I team sono molto flessibili e raramente i dipendenti si trovano a lavorare a lungo sullo stesso progetto. Inoltre la società ha investito su uffici dislocati in tutto il mondo, creando spesso team misti che cooperano da continenti diversi.
Questo stile di management permette a Google di rimanere veloce e flessibile, anche oggi che la società è diventata così grande e così ricca di unità di business diverse.
Andamento storico azioni Google Alphabet
Di seguito è riportato il grafico in tempo reale delle azioni Google Alphabet, dal quale è anche visibile l’andamento storico.
Azioni Google Alphabet: approfondimenti e consigli utili
Le azioni Google Alphabet sono sicuramente tra i titoli più interessanti degli ultimi dieci anni. Tutti i titoli del FAANG hanno scritto una parte di storia dei mercati finanziari, dal momento che hanno conosciuto anni di fortissima rivalutazione e volatilità minima. Detto questo, è importante ricordare che nessuna azienda può crescere all’infinito con la rapidità dei primi anni.
Ora che le aziende del FAANG iniziano a conoscere la maturità, alcune addirittura segnando uno stallo nei ricavi, diventa più difficile pensare a una rivalutazione così importante. Si stanno gradualmente mutando in azioni value, comunque molto valide per la loro stabilità nel corso del tempo.
Quanto investire in azioni Google Alphabet?
Le azioni Google Alphabet sono uno dei titoli più stabili a cui si possa pensare, ma che comunque può ancora rivalutarsi in un modo importante. Per questo è un titolo su cui si può investire in modo incisivo, dandogli un peso superiore alla media all’interno del nostro portafoglio.
All’interno del portafoglio di TradingOnline.com, accessibile e copiabile in automatico utilizzando il broker eToro -qui per registrarsi gratis-, abbiamo assegnato alle azioni Google un peso prossimo al 5% di tutto il capitale attualmente investito. Vale la pena di segnalare che questo riguarda il profilo di rischio e l’approccio agli investimenti dei nostri analisti, e non è un’indicazione valida per chiunque.
Azioni Google Alphabet Lotto Minimo
Il lotto minimo sulle azioni Google Alphabet dipende dal broker che si utilizza per investire sul titolo. Oggi è diventato estremamente flessibile operare sul Nasdaq, per lo meno se si utilizzano gli intermediari di maggior rilevanza che possono fare leva sulla loro scala per offrire condizioni più vantaggiose.
Nel caso del trading di CFD, ad esempio, aprendo un account su Capital.com è possibile iniziare a investire su Alphabet a partire da una singola azione. Considerando che il broker ammette una leva fino a 1:5, realmente basta il 20% del prezzo di un’azione per poter iniziare a investire su Google.
Chi volesse operare direttamente sulle azioni Google Alphabet, invece, con eToro (qui il sito) ha la possibilità di farlo approfittando delle azioni frazionali. Questa forma di investimento è sempre più popolare, perché permette agli investitori di acquistare quote di una singola azione senza dover comprare il titolo per intero. In questo modo si può investire a partire da 50$ su qualunque azione presente sulla piattaforma.
Le azioni Google Alphabet sono rischiose?
Le azioni Google Alphabet, pur essendo legate al settore tech, hanno un rischio piuttosto basso. L’azienda è tra le più grandi al mondo, e il Beta dell’azione negli ultimi 5 anni è stato di appena 1.06. Il Beta rappresenta la volatilità del titolo e delle opzioni connesse, ed è uno dei migliori indicatori del rischio di investire su una certa società.
Detto questo, è importante ricordare che i risultati passati di un’azione non sono sempre indicativi del futuro. Basta pensare alle azioni Meta per accorgersi che anche i colossi del FAANG, quando riportano risultati particolarmente imprevisti nei loro bilanci, possono subire perdite importanti in poco tempo. Detto questo, è difficile pensare che la stessa sorte possa toccare alle azioni Google.
🤔 Azioni Google Alphabet: Opinioni e recensioni reali
Di seguito riportiamo le opinioni reali degli investitori al dettaglio espresse sulle fonti di discussione più attive legate ai titoli azionari. I nostri redattori si sono premurati di scremare le fonti, in modo da evitare quelle dove sono riportate truffe o opinioni con secondi fini.
Azioni Google Alphabet – Forum di discussione migliori
I forum possono essere un posto interessante dove andare alla ricerca delle opinioni di altri investitori e di analisi da parte di persone esperte. Dall’altra parte è importante ricordare che non ci sono soltanto persone qualificate: i forum, specie quando l’attività dei moderatori è bassa, possono attirare persone che spacciano le loro analisi per oro -senza basi per dirlo- e truffatori.
- Finanza Online
Ancora oggi, dopo tanti anni, il FOL (Forum FinanzaOnLine) è uno dei pochi forum attivi in cui si parla di titoli azionari in italiano. I social network hanno indubbiamente ridotto le dimensioni della community, ma rimangono ancora attivi molti utenti storici con una grande reputazione.
- Stockaholics
Forum americano molto interessante per parlare di azioni, dal momento che queste sono anche l’argomento su cui si concentra tutta l’attività della community. Inevitabile che si parli spesso anche di Alphabet, proprio in virtù della popolarità del titolo.
- Stocktwits
Un forum più recente, dove si parla in inglese, realizzato in modo simile a TradingView. Ogni azione ha una sua bacheca, dove gli utenti possono parlare del titolo aprendo nuove discussioni o rispondendo ai messaggi di altri. Complessivamente uno dei pochi forum che sono riusciti a farsi strada nascendo già nell’era dei social.
Investire in azioni Google Alphabet: vendere o tenere? La nostra opinione
Le azioni Google Alphabet rimangono ancora oggi un caposaldo per il settore tech, uno di quei pochi titoli che quando ha oscillazioni forti nell’arco di una singola giornata è in grado di trascinare il Nadaq 100 con sé. La nostra opinione non può che essere positiva, specie quando si rapportano le prospettive future del titolo al suo prezzo attuale.
Le azioni Google Alphabet hanno trascorso il post-pandemia ottimizzando la sua struttura di costi e continuando a lavorare sui suoi grandi progetti, sia emergenti che ben affermati. Ora che la società ha seriamente colmato il gap da ChtaGPT, l’unico timore concreto è che a lungo termine i motori di ricerca basati sull’AI possano togliere quote di mercato alla società. Considerando anche i passi in avanti che Google sta facendo per recuperare la distanza da OpenAI nel mondo dell’intelligenza artificiale, questo dovrebbe essere un altro anno molto positivo per gli azionisti Alphabet.
Per evitare questa situazione e mantenere comunque intatti i piani di un’entrata graduale, si può optare per un broker che non richieda commissioni sugli investimenti in Alphabet. Come abbiamo già avuto modo di spiegare, eToro -qui per la demo gratuita- è attualmente il nostro broker di riferimento per gli investimenti in azioni americane. A prescindere da volume e frequenza degli ordini, non si pagano costi né fissi né variabili per investire in Alphabet.
Considerazioni finali
È davvero difficile trovare dei motivi concreti per non ritenere valide le azioni Google Alphabet. Poche società al mondo possono vantare dei fondamentali così forti. Un alto tasso di crescita, un’ottima solidità patrimoniale, una posizione competitiva ottima nei segmenti tecnologici più rivoluzionari e una quota di mercato dominante – specie con Android e Google – in quasi tutti i mercati geografici mondiali. Per gli azionisti che cercano ritorni interessanti a lungo termine a fronte di rischi contenuti, le azioni Google Alphabet sono indubbiamente da considerare.
Nessun investimento in azioni, nemmeno in un colosso come Google, si può dire completamente privo di rischi. Al tempo stesso, Alphabet presenta esattamente tutte le caratteristiche che un’ottima azione da comprare dovrebbe avere. Non è un titolo che può raddoppiare il valore dall’oggi al domani, ma è un’ottima azione da mantenere sul lungo termine.
Questa è l’opinione qualificata degli analisti di TradingOnline.com®, pur ricordando che le nostre analisi non rappresentano consulenze o consigli di investimento. Ricordiamo infine che la nostra redazione gestisce un proprio portafoglio su eToro (nome utente: tradingonlinecom), grazie al quale è possibile copiare in automatico i nostri investimenti e quelli di decine di migliaia di altri investitori.
FAQ Azioni Google Alphabet: domande e risposte frequenti
Conviene investire in azioni Google Alphabet?
La nostra opinione, basata soprattutto sull’analisi del valore intrinseco di Alphabet, è che convenga investire sul titolo in questa fase storica. I ribassi dello scorso anno permettono di comprare il titolo a un prezzo molto interessante.
Come investire in azioni Google Alphabet?
Per investire in azioni Alphabet ci sono diverse opzioni: i CFD, per le operazioni di natura più speculativa, oppure l’investimento DMA sulle azioni reali. Quest’ultima è la scelta più raccomandata per fare investimenti orientati al lungo termine.
Che differenza c’è tra Alphabet e Google?
Alphabet è la parent-company che detiene Google e varie altre società dello stesso gruppo. Queste includono, ad esempio, Youtube, Verily e DeepMind.
Quali sono le previsioni sul titolo GOOGL nel 2024?
Il target price medio fissato dagli analisti, in questo momento, è di 202$. La previsione di TradingOnline.com è invece di 198$, ma molto dipenderà da una possibile recessione e dai suoi effetti sulla spesa delle aziende in pubblicità online.
Dove sono quotate le azioni Google?
Le azioni Google sono quotate sul Nasdaq dal 2004. A oggi, il ritorno ottenuto dagli investitori che hanno comprato il titolo durante la IPO è stato di oltre 40 volte.
Dove acquistare le azioni Alphabet?
Per comprare azioni Alphabet vere e proprie, conviene utilizzare eToro in modo da non pagare commissioni. Per operare sui CFD, invece, i broker più raccomandabili sono Capital.com e FP Markets.
Chi è il CEO di Alphabet?
Il ruolo di CEO di Alphabet è ricoperto da Sundar Pichai, eletto a tale carica nel 2019 e già prima amministratore delegato della controllata Google.
Guide Azioni
Comprare azioni Netflix
Come si comprano le azioni Netflix? Ma soprattutto quali sono le migliori piattaforme sulle quali fare questo tipo di operazione? Ecco una breve guida redatta dalla nostra redazione.
Con oltre cinque milioni di abbonati registrati nel corso del terzo trimestre 2024, Netflix sembra essere uscita completamente dal tracollo che aveva registrato nel 2022. La società ha battuto le stime degli analisti su fatturato e utile, oltre che sulla sottoscrizione di nuovi abbonamenti. Questi ultimi non sembrano essere stati penalizzati da alcuni ritardi nella programmazione, determinati dallo sciopero che ha sostanzialmente bloccato tutta Hollywood nell’autunno-inverno 2023. Molti analisti, ad ogni modo, ritengono che il titolo sia sopravvalutato.
Le azioni Netflix ($NFLX) possono entrare a far parte di diversi profili di portafoglio: da quelli che cercano esposizione al mondo tech, a quelli che puntano sulla nuova generazione dei media. Analizzeremo l’andamento delle azioni, passando soprattutto attraverso l’analisi fondamentale per avere un quadro il più possibile preciso su questo specifico titolo.
La nostra analisi è aggiornata a ottobre 2024, dopo la presentazione dei dati trimestrali relativi al primo trimestre dell’anno.
Principali caratteristiche azioni Netflix:
📱ISIN & Sigla: | US64110L1061 – NFLX |
🏦Dov’è quotata Netflix: | NASDAQ 🇺🇸 |
📈Capitalizzazione: | $357 miliardi circa |
⚡Sede: | Los Gatos, CA, USA |
👍Conviene comprare oggi: | Sì |
📈Target price medio Netflix: | 750$ |
👌Broker consigliati: | Capital.com / FP Markets / eToro / Skilling |
Conviene acquistare azioni Netflix (NFLX) oggi?
Sì, oggi conviene comprare azioni Netflix soprattutto se si è investitori orientati al lungo termine. La società è cresciuta moltissimo nell’ultimo decennio, arrivando a raggiungere praticamente tutto il mondo. Questo limita il potenziale di crescita per il futuro, perché il vero boom di Netflix è già alle spalle, ma al tempo stesso mette la società in una posizione molto solida. I conti sono ottimi, la redditività continua a migliorare e Netflix mantiene un ottimo margine anche per aumentare i prezzi.
C’è anche un forte potenziale residuo nei mercati emergenti, dove per il momento Netflix pratica prezzi contenuti e offre anche la possibilità di abbonarsi gratis ma guardando pubblicità. A poco a poco, migliorando l’offerta e con la crescita economica di queste nazioni, Netflix potrà sfruttare di più il potenziale economico di aree geografiche come Asia, America Latina e Africa. Inoltre la società sta puntando molto sui videogiochi, una nuova unità di business che sta attraendo un numero sempre maggiore di nuovi clienti.
Complessivamente è un’azienda che continua a produrre un’ottima redditività per i suoi azionisti, che mostra una capacità di continuare a crescere e mantenere margini elevati. Inoltre il problema della concorrenza, di cui si è parlato tanto qualche anno fa, sembra ormai aver lasciato spazio a una leadership consolidata del mercato dello streaming da parte di Netflix.
🏦Dove comprare azioni Netflix $NFLX
FP Markets – Visita la piattaforma;
eToro – Visita la piattaforma;
Capital.com – Visita la piattaforma;
Trade.com – Visita la piattaforma;
Skilling – Visita la piattaforma;
Bitpanda – Visita la piattaforma.
Le azioni Netflix sono un titolo molto popolare e che pertanto viene offerto da diversi tipi di intermediari e da altrettanti tipi di canali. Abbiamo letteralmente l’imbarazzo della scelta, tenendo conto anche dei broker bancari che offrono accesso al NASDAQ. Come sempre, bisogna assicurarsi di operare con un intermediario sicuro e che offra i costi più bassi possibili.
Analizzeremo quanto possono offrire i broker puri, che operano sul mercato offrendo servizi avanzati che vanno dalle analisi tecniche presenti già sulla piattaforma, alla possibilità di fare vendite allo scoperto (Short Selling) e dunque cavalcare trend potenzialmente negativi per il gruppo Netflix.
In aggiunta abbiamo anche Poste Italiane – seppur con un’offerta che, come vedremo più avanti, è relativamente modesta sia per possibilità di interazione, sia per la gestione corretta del nostro investimento e dei nostri ordini.
- Investire in azioni Netflix
La scelta più tradizionale è quella di investire su Netflix direttamente attraverso le azioni quotate in Borsa. Questa è la decisione più coerente per chi ha intenzione di mantenere il titolo in portafoglio a lungo termine, o comunque di fare un investimento sulla crescita dell’azienda e non una semplice operazione speculativa sulle oscillazioni di breve termine. In questo caso i broker migliori sono:
- FP Markets – Visita la piattaforma
- eToro – Visita la piattaforma
- Capital.com – Visita la piattaforma
- Fare trading su Netflix con i CFD
Una scelta alternativa è quella di operare attraverso i CFD, che si sposa meglio con le necessità di chi vuole fare trading di breve termine. I CFD permettono di accedere facilmente alla leva finanziaria e alla vendita allo scoperto, offrendo esattamente ciò che serve a un investitore interessato a fare trading sulle piccole oscillazioni che possono verificarsi intraday o nel corso di poche giornate di Borsa. In questo caso si parla dunque di operatività speculativa, anziché di strumenti pensati per gli investitori di lungo termine come le azioni vere e proprie.
Ci sono diversi intermediari che offrono la possibilità di ricorrere a CFD sulle azioni Netflix:
- Capital.com – Visita la piattaforma
- FP Markets – Visita la piattaforma
- eToro – Visita la piattaforma
- Skilling- Visita la piattaforma
- Comprare azioni Netflix in Banca e Posta
Una ulteriore possibilità è quella di investire sulle azioni Netflix piazzando un ordine presso la propria banca o attraverso Poste Italiane. Normalmente questi istituti permettono di aprire un portafoglio titoli e di comprare azioni quotate sul Nasdaq, ma con lo svantaggio notevole di pagare costi di intermediazione molto elevati. Anche le piattaforme a disposizione dei clienti sono solitamente inferiori a quelle dei broker specializzati in intermediazione azionaria online, rendendo le banche tradizionali una scelta poco conveniente. Tra le più conosciute in Italia possiamo menzionare:
- FinecoBank
- ING Direct
- Poste Italiane
Come comprare azioni Netflix
Come investire in azioni Netflix
Tempo necessario: 10 minuti
1. Registrarsi su un broker sicuro
La prima cosa da fare è scegliere un intermediario sicuro con cui investire. È sempre importante verificare l’autorizzazione Consob di qualunque servizio con cui si comprano azioni; altri elementi importanti da valutare sono i costi di intermediazione, la qualità della piattaforma e l’assistenza clienti. Il nostro suggerimento è quello di registrarsi su eToro, approfittando della possibilità di comprare azioni Netflix senza commissioni con questo broker.
2. Eseguire il deposito
Lo step successivo è aggiungere fondi sul proprio account in modo da poter procedere poi con l’acquisto del pacchetto azionario. Ogni broker ha un suo deposito minimo, che nel caso di eToro è di 50€. I metodi di pagamento supportati sono PayPal, bonifico bancario, carta di credito e di debito.
3. Cercare le azioni Netflix
Ogni piattaforma ha un suo menu o una barra di ricerca che permette di trovare gli strumenti finanziari di proprio interesse. Nel caso di eToro, utilizzando la barra di ricerca in alto al centro e scrivendo “Netflix” si può accedere direttamente alla pagina dedicata alle azioni della multinazionale dello streaming online.
4. Comprare il titolo
L’ultimo step prevede semplicemente di cliccare sul pulsante “Investi”, con il quale si accede alla schermata di conferma dell’ordine. Qui bisogna soltanto scegliere il numero di azioni da comprare, dopodiché dalla sezione “Portafoglio” si potrà monitorare l’andamento del proprio investimento.
Fornitura:
- 100€ per il deposito minimo
Strumenti:
- Computer o smartphone
- Documenti d'identità
- Prova di residenza
- Connessione a internet
Dove conviene investire in Netflix NFLX? Confronto piattaforme
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
---|---|---|---|
Commissioni: | Spread variabili e 0 commissioni fisse | Spread fissi + variabili (con eToro zero costi di carico) | Commissioni di transazione e sul totale investito |
Investimento minimo: | 50 USD | 100€ | Variabile (almeno 1.000 euro) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading professionali |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
Conto demo: | Disponibile | Disponibile | Non Disponibile |
Formazione: | Disponibile | Disponibile | Disponibile su Fineco |
Script intelligenti: | Sono disponibili EA su Metatrader. | Non disponibile | Non disponibile |
Leva finanziaria: | Fino a 1:5 | Non Disponibile | Non Disponibile |
Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
Tramite questa schermata potremo fare una comparazione immediata di quanto viene offerto dai tre diversi canali che abbiamo oggi per l’accesso alle principali piattaforme di trading e di investimento sulle azioni Netflix. Un confronto chiaro, che ci permetterà di capire chi, dove e quando scegliere come intermediario per le nostre avventure sui mercati online.
📊Previsioni azioni Netflix
Netflix continua a essere un ottimo titolo su cui investire. La società ha ormai ampiamente dimostrato di essere la vera regina dei film e delle serie TV in streaming. Benché sul mercato, ormai da tempo, siano presenti vari concorrenti – stiamo pensando, per esempio, a Disney, Apple TV, Amazon Prime solo per fare degli esempi – Netflix ha dimostrato di avere una leadership estremamente solida.
L’azienda ha lanciato con successo il suo piano basato sulla pubblicità, è riuscita a combattere il fenomeno degli account condivisi, ed è tornata a lanciare successi che fanno parlare di Netflix in tutto il mondo. Questi erano gli obiettivi strategici della società negli ultimi 3 anni e sono stati tutti quanti raggiunti, lasciando pensare che il futuro di Netflix possa riservare altre soddisfazioni importanti per gli azionisti.
- Forti investimenti nel catalogo
Sul fronte del catalogo, la società ha iniziato ad investire sulla programmazione in diretta, in modo da aumentare i contenuti che potrà vendere agli inserzionisti. Ma non solo Netflix ha iniziato a investire nella programmazione in diretta proprio come un modo per potenziare il content che deve vendere agli inserzionisti.
Tra l’altro dopo l’impatto degli scioperi ad Hollywood nel 2023, la produzione dei contenuti dovrebbe normalizzarsi entro il 2025. Tra le uscite previste nei prossimi mesi ci sono un nuovo film “Knives Out” e il “Frankenstein” di Guillermo del Toro, tra altri titoli di rilievo.
Netflix ha messo l’accento sulla creazione di contenuti premium e sulle potenzialità di coinvolgimento degli stessi.
- Introduzione del piano gratuito
Nel 2023/24 si è visto per la prima volta il vero impatto economico del piano gratuito introdotto dalla società. Pensato per fare breccia nei mercati emergenti dove il potere d’acquisto è minore, permette di guardare pubblicità prima e durante i contenuti ma senza pagare alcun abbonamento mensile. Inizialmente molto criticato e considerato rischioso per il business dell’azienda, in realtà si è rivelata una scommessa vinta: Netflix ha ottenuto un ottimo successo sia in termini di iscritti che in termini di margini.
- Concorrenza sotto controllo
Amazon Prime Video, Disney+, HBO, Apple TV e tanti concorrenti minori: fino a due anni fa, i concorrenti di Netflix si stavano moltiplicando e soprattutto stavano diventando sempre più competitivi. Nel corso del tempo Netflix però è tornata a dimostrare la sua leadership. Passato il tempo della pandemia che ha visto moltiplicarsi gli abbonamenti ai servizi di streaming, i consumatori sono tornati a scegliere con cura i servizi per cui pagare gli abbonamenti. Nel consolidamento generale del settore, Netflix è emerso come chiaro vincitore. Ora che Disney+ ha completato l’acquisizione di Hulu è possibile che Disney torni a essere un competitor agguerrito, ma ancora lontana dai numeri di Netflix.
- Previsioni 2025: breve periodo
Le previsioni di breve termine sono positive. Netflix è riuscita a trovare il mix di ingredienti necessario per fronteggiare la concorrenza nei mercati sviluppati e per attirare nuovi clienti nei mercati emergenti. Per il resto, la prospettiva di tassi in calo nel corso dell’anno dovrebbe fomentare la domanda per i beni non essenziali. Netflix potrà beneficiare di questo trend generale, crescendo insieme all’economia.
Nel nostro aggiornamento della guida di gennaio 2024, quando il prezzo del titolo era di 468$, avevamo previsto che entro la fine dell’anno le azioni sarebbero passate almeno a quota 525$. Già a metà dell’anno il nostro target price è stato demolito, dimostrando come la rincorsa del titolo non conosca limiti al momento. I 700$ per azione non sono soltanto un target possibile, ma ormai molto probabile.
- Previsioni 2025-2030: lungo periodo
Guardando al lungo termine, le cose si mettono diversamente. Netflix rimane il servizio più utilizzato per lo streaming di film e serie TV, per cui rimarrà tra i sopravvissuti di questo boom della concorrenza. Con crescita economica in calo e tassi di interesse in rialzo, i competitor meno forti tenderanno a lasciare spazio ai player più grandi. Inoltre Netflix sta puntando su mercati nuovi, come lo streaming sportivo e i videogames, che potenzialmente potrebbero dare grandi soddisfazioni nei prossimi anni.
Azioni Netflix Target Price
Il target price delle azioni Netflix è segnato dalla volatilità del titolo. La nostra redazione vuole ricordare, come sempre, che i target price lasciano il tempo che trovano e che storicamente sono stati dei pessimi strumenti per capire la direzione dei titoli azionari.
Target Price Medio | Target Price Alto | Target Price Basso |
---|---|---|
925$ | 730$ | 550$ |
🏦Analisi fondamentale azioni Netflix
L’analisi fondamentale è parte integrante delle strategie di value investing e abbina allo studio dei valori di bilancio anche alcune digressioni sulla qualità del management, sulle prospettive future del gruppo che stiamo analizzando e considerazioni anche sulla concorrenza. Ci rifacciamo, almeno in parte, alle lezioni di Warren Buffett, l’oracolo di Omaha, che pur non avendo in portafoglio azioni Netflix, può tornarci utile per valutarne la consistenza.
Analisi concorrenza Netflix
Il settore dello streaming è diventato molto competitivo nel corso degli ultimi anni: Disney+, Discovery+, Prime Video, Apple TV e Hulu sono tutti competitor molto seri. Netflix ha la concorrenza sotto controllo, ma non può assolutamente permettersi di abbassare la guardia.
Amazon, con il suo servizio Prime Video, è il competitor più forte che il gruppo Netflix si trova ad affrontare. Un gruppo molto ricco e che si può permettere di integrare i servizi di streaming all’interno del pacchetto Prime, che prevede spedizioni gratuite per acquista sullo shop e altri tipi di vantaggi. Netflix, di contro, è più caro e non può offrire servizi integrati. Sono questi i motivi che portano in molti a ritenere che Netflix possa avere poche chance di resistere. Noi non siamo dello stesso avviso, anche se la crescita di Amazon Prime Video andrà comunque verificata nel tempo.
Anche Apple offre dei servizi di noleggio video online – senza però poter competere, neanche lontanamente, con quanto offerto da Netflix. Questo è un concorrente che riteniamo essere di poco conto e che non potrà impensierire più di tanto il gruppo. Anche se Appel dovesse penetrare nel mondo dello streaming, riteniamo che il ritardo accumulato sia ormai oggettivamente troppo per pensare di impensierire Netflix.
Disney, che con il servizio Disney+ ha iniziato a fare una concorrenza molto forte a Netflix soprattutto per via del modello di business. Disney non punta tanto sugli abbonamenti diretti, quanto sulle partnership: ci sono vari operatori di telefonia, carte di credito e siti web che offrono Disney+ come benefit a chi si iscrive al proprio servizio. In questo modo, anche se il ricavo per utente di Disney+ è inferiore a quello di Netflix, la crescita della base di utenti si sta rivelando rapida. L’acquisizione completa di Hulu permetterà anche forti sinergie tra i due cataloghi.
HBO – che è molto forte negli States ma non granché al di fuori. La debolezza di questo player sul continente europeo lascia però in una situazione relativamente tranquilla Netflix, che non dovrà preoccuparsi troppo, se non negli USA, di questo concorrente. Il settore è piuttosto competitivo – anche se ognuno sta cercando di ritagliarsi una propria nicchia – anche per ridurre il grado di concorrenza. Netflix, almeno per il momento, è in buone condizioni e splendidamente posizionata.
Netflix: prospettive di crescita
Ora che Netflix raggiunge tutto il mondo, Netflix non può concentrarsi eccessivamente sulla crescita del numero di utenti. Quello che invece può fare è concentrarsi sui margini di profitto, aggiustando i prezzi e cercando di migliorare il servizio nei mercati emergenti per puntare ad aumentare gli utenti a pagamenti. Con la società che sta investendo molto in nuovi contenuti e più in generale sull’espansione della sua offerta specifica per ogni nazione, non dovrebbe essere un problema continuare la scalata dei margini nel corso dei prossimi anni.
Netflix business model
Il business model di Netflix è stato, per anni, decisamente innovativo. È infatti entrata in un mercato che era stato dominato, fino ad allora, dalla pirateria. Complice una stretta dei principali stati, Netflix è riuscita ad imporsi con un modello a pagamento, con versamenti di abbonamenti mensili in cambio di un catalogo in costante evoluzione.
- Rotazione del catalogo
Chi ha Netflix ha motivo di continuare ad essere abbonato. Da un lato infatti vengono sempre aggiunti nuovi titoli, dall’altro invece il catalogo è di dimensioni tali da rendere pressoché impossibile l’esaurimento dello stesso da parte degli utenti. Questo permette al gruppo di avere un alto tasso di fidelizzazione dei clienti. Il che, a fronte di costi quasi infinitamente scalabili, rende il gruppo molto profittevole.
- La produzione, per differenziarsi
La scelta di entrare in campo con delle produzioni proprie ha un significato ben preciso. L’azienda sta infatti cercando di diversificarsi dai pur tanti concorrenti che hanno un’offerta simile. Per molti, le serie prodotte da Netflix sono state il motivo che ha portato alla stipula del primo abbonamento. Un meccanismo che funziona e che ha reso Netflix leader del mercato. In questo tipo di business model, è seguita a ruota da Prime Video di Amazon, che potrebbe addirittura acquisire nomi importantissimi del settore per contrastare il predominio di Netflix in questo senso.
- Business scalabile quasi all’infinito
Come è proprio di tutti i business che si basano sulla proprietà intellettuale. Ogni cliente che viene aggiunto alla piattaforma è quasi utile puro. Cosa che rende il business molto allettante finché sarà in grado di espandersi. Un business model che è proprio anche delle software house e delle altre società che si occupano di servizi online.
Netflix management
Per quanto riguarda il management, abbiamo un’azienda che è ora guidata da due CEO, ovvero Ted Sarandos e Reed Hastings. Sono i comandanti in capo dell’azienda praticamente da sempre e sono uno dei punti di forza del gruppo. Siamo a tutti gli effetti davanti ad un management che negli anni è riuscito a fare la differenza per il gruppo e che oggi è uno degli asset più importanti che il gruppo ha a disposizione. Questo è un fattore di quelli attentamente analizzati da Warren Buffett per decidere se investire su un’azione o meno. Un fattore superato a pieni voti da Netflix.
Andamento azioni Netflix in tempo reale
Di seguito è riportato il grafico delle azioni Netflix, l’andamento storico e il prezzo in tempo reale. Il grafico è presentato da TradingView, una delle migliori piattaforme di trading in circolazione.
Azioni Netflix: approfondimenti e consigli utili
Non ci fermeremo qui nell’analisi di Netflix. Indicheremo infatti anche altre fonti informative e approfondiremo quanto c’è da sapere su Netflix al di fuori delle analisi più strettamente tecniche e fondamentali. Un atteggiamento che ci permetterà di avere una conoscenza piena di quanto viene offerto da questo titolo. Un’analisi che riguarderà anche aspetti strettamente operativi, come l’inserimento di Netflix all’interno di portafogli di investimento più complessi – e secondo diversi profili di rischio.
Quanto investire in azioni Netflix?
Netflix è un grandissimo gruppo, anche se questo non vuol dire che dovremmo riservargli il 100% del nostro capitale. A seconda di quale sia la nostra propensione al rischio, dovremo allocare una certa parte del nostro capitale per questo titolo. Per il mercato azionario, rimane fondamentale avere a disposizione un portafoglio diversificato, dove si sceglie non solo per comparto, ma anche per area geografica e, cosa più importante, per tipologia di azienda.
- Quanto rischio siamo disposti a correre?
Gli investimenti azionari sono, per loro stessa natura, volatili e rischiosi. Netflix, nonostante abbia un’ottima posizione di mercato – è un titolo relativamente rischioso. Pertanto valutiamo quanto rischio siamo disposti a correre per un investimento di questo tipo. A nostro avviso in un portafoglio ben diversificato Netflix non dovrebbe superare il 5% del capitale totale, a meno di non avere una propensione al rischio molto elevata.
Warren Buffett non è diventato il re degli stock market investendo a caso. Lo ha fatto in realtà scegliendo di investire in modo molto oculato e con una gestione millimetrica del proprio portafoglio e del proprio capitale. Questo è qualcosa che dovremo tenere sempre a mente prima di investire all’interno del mercato azionario – che si tratti di Netflix o di altra azienda. Un buon Money Management è la chiave per ottenere dei risultati senza esporsi eccessivamente ai rischi.
- Minimi per investire
Non sono più una questione importante per il mondo delle azioni. Ci sono diversi broker – pensiamo ad eToro con le sue azioni senza commissioni aggiuntive, che permette di investire piccolissime somme, a partire da una singola azione, come vedremo in un successivo approfondimento. Con questi minimi, è evidente, praticamente tutti possono avere un portafoglio ben diversificato all’interno del quale inserire le azioni di Netflix.
Azioni Netflix lotto minimo
Anche se le azioni Netflix viaggiano su livelli di prezzo molto alti, grazie gli investimenti con i CFD, abbiamo la possibilità di operare senza spendere una fortuna. Sì, perché questo tipo di broker offrono anche la possibilità di operare con azioni frazionate, riducendo enormemente il minimo di investimento utile per investire nel titolo.
Così, anche nel caso in cui dovessimo avere dei capitali piuttosto ridotti per i nostri investimenti azionari, potremo operare senza alcun tipo di problema – inserendo Netflix in un portafoglio diversificato, rispettando quel rapporto del 10% che abbiamo indicato come sano e utile per azioni di questo tipo. Si tratta di minimi che possono essere inoltre abbassati ulteriormente grazie alla leva finanziaria.
Le azioni Netflix sono rischiose?
Sì, le azioni Netflix sono rischiose come tutti i titoli azionari. Non dobbiamo pertanto pensare ad un investimento semplice e che ci renderà sicuramente ricchi. Questo non vuol dire però neanche che siamo davanti ad un titolo adatto esclusivamente a chi vuole correre rischi elevati. Tutt’altro, con una buona strategia di trading potremo approfittare della bontà di questo titolo modulando il rischio.
Nel complesso, dopo la grande crescita di valore, permane la possibilità di una correzione almeno sul breve periodo, che potrebbe causare a chi ha investito non per tempo a perdere del capitale. Chi ha un orizzonte però di lungo periodo, non dovrebbe vivere con eccessivo turbamento un eventualità di questo tipo.
Netflix è un titolo che merita, nella scala specifica del rischio che va da 1 a 7, un voto complessivo di rischio di 5. Un titolo non per tutti, ma d’altronde è di mercato azionario che stiamo parlando. Un mercato azionario che è da sempre uno dei più rischiosi ai quali possiamo avere accesso. E ricordiamoci anche che, secondo la legge fondamentale della finanza, senza rischi è difficilissimo, se non impossibile, portare a casa dei buoni rendimenti.
🤔Azioni Netflix Opinioni e recensioni
Oltre alle opinioni della nostra redazione siamo pronti ad integrare in questo nostro approfondimento le opinioni di terzi, purché qualificate, che aiuteranno chi vuole muoversi su questo mercato a comprendere più a fondo la natura di questo titolo, nonché ad analizzare quanto il titolo può effettivamente offrire a chi vuole investire.
Azioni Netflix Forum migliori
Per la nostra selezione di Forum dedicati alle azioni Netflix abbiamo inserito in questo approfondimento tre diversi hub digitali che permettono di saperne di più non solo di $NFLX, ma dei mercati finanziari e azionari in generale. Sono due in lingua inglese e uno in lingua italiana – e sono dei punti fermi che dovremmo tenere a mente se vogliamo davvero occuparci concretamente di azioni Netflix e di investimenti sui mercati finanziari.
- Reddit /r/stocks
Il sub-reddit che è dedicato al mondo degli scambi azionari. Il forum dei forum, che contiene discussioni molto interessanti – intavolate da persone che investono effettivamente sui mercati. Le discussioni avvengono in lingua inglese, ma ne vale decisamente la pena. Uno dei punti fermi, in particolare per chi vuole fare investimenti sul mercato americano.
- Stockaholics
Forum dedicato al 100% al mondo della azioni, con trader che arrivano da tutto il mondo e che sono di tutte le taglie. Grande spessore delle discussioni e clima molto gioviale contribuiscono a farne uno dei migliori forum che si occupano di finanza a livello mondiale. Concentrato principalmente sulle azioni – è un forum da tenere sempre tra i preferiti, anche per qualche idea sulla composizione del nostro portafoglio.
- FinanzaOnline
Il forum di finanza più frequentato in Italia. Per quanto riguarda il mondo delle azioni americane lo riteniamo inferiore rispetto agli altri che abbiamo citato, ma è comunque un buon diversivo per chi è a caccia di hub informativi in lingua italiana. Anche qui l’ambiente è molto amichevole, una delle caratteristiche che riteniamo essere fondamentali per giudicare la qualità di un forum.
Investire in azioni Netflix: La nostra opinione
Le azioni Netflix sono i titoli di un’azienda giovane, solida e con grandissimi potenziali di profitto. Basterebbe questo a far inserire all’interno i qualunque portafoglio un titolo di questo tipo, seppure i target price siano relativamente timidi. Netflix rimane comunque un unicum nel panorama delle azioni mondiali e uno dei titoli, almeno a nostro avviso, da seguire da vicino.
L’azienda ha dimostrato di non volersi accontentare e di puntare a ben altri settori. Le produzioni inoltre crescono di valore e di qualità e sono in grado di attirare anche network offline per la loro trasmissione. Altri introiti, segno che il modo di fare le cose di Netflix può generare dei profitti importanti e rivoluzionare ulteriormente un settore che tutti ritenevano praticamente inattaccabile.
Ci sono dei rischi? Certamente sì: il titolo è cresciuto a dismisura negli ultimi anni e – come abbiamo già ampiamente riportato all’interno di questo approfondimento – la possibilità di una correzione è concreta. Per questo motivo riteniamo che il modo migliore di approcciarsi a questo titolo sia sul medio e lungo periodo. Un periodo sufficientemente ampio per permettere al titolo di sbocciare.
Il tempo, inoltre, gioca a favore di Netflix. C’è ancora una larghissima fetta della popolazione, anche nei paesi cosiddetti sviluppati, che potrà entrare all’interno del mercato dello streaming video. Aumentando il numero degli abbonati per Netflix e, conseguentemente, i profitti.
Considerazioni finali
Netflix non è più un diversivo, ma un titolo che a tutti gli effetti può entrare a far parte di qualunque tipo di portafoglio. Un titolo di grandissimo spessore e che è rappresentante di un’azienda forte – e che non è più una sorpresa. Centrale nel mondo della fruizione dei contenuti, potrà continuare a conquistare quote di mercato.
La società ha dimostrato di saper mettere alle spalle la concorrenza, di poter continuare a migliorare i suoi margini e di avere ancora ottime prospettive di espansione dell’utile netto nel corso del 2024 e dei prossimi anni.
Questa guida rimarrà il punto di partenza fondamentale dal quale sviluppare la nostra strategia di investimento su Netflix. Un titolo per tutti, ma che deve essere inserito nel giusto contesto per offrire il meglio a chi investe.
FAQ Azioni Netflix: domande e risposte frequenti
Conviene investire in azioni Netflix?
Sì, conviene investire in azioni Netflix oggi. Siamo davanti ad un titolo con ottime prospettive sul medio e lungo periodo, anche se con un periodo di relativa incertezza sul breve. Netflix è un’azienda solida e che merita l’attenzione anche degli investitori più tradizionali.
Quanto costano le azioni Netflix ora?
Le azioni Netflix si aggirano intorno ai 790$ in pianta relativamente stabile. Il titolo, lo ricordiamo, è però uno dei più volatili sul mercato e violente variazioni di prezzo sul breve sono spesso all’ordine del giorno. Sulle pagine di TradingOnline.com continueremo ad analizzare il titolo e ad aggiornare i nostri lettori sui movimenti di prezzo attesi.
Come comprare le azioni Netflix?
Abbiamo a disposizione diverse alternative. Possiamo scegliere di operare via DMA, ovvero con acquisto diretto, oppure affidarci a quanto offrono i contratti per differenza, contratti che permettono di investire su replica di prezzo e con servizi integrati esclusivi.
Dove possiamo acquistare le azioni Netflix?
Ci sono diversi broker che riteniamo essere all’altezza di questa operazione. Nell’ordine i migliori sono Capital.com, FP Markets, eToro e Skilling. Broker che offrono un’ampia scelta in termini di piattaforme trading e che integrano servizi di livello elevato, ma accessibili a tutti.
Qual è il target price sulle azioni Netflix?
Il target price delle azioni Netflix è di 665$ secondo il consenso tra gli esperti. I meno ottimisti indicano come quota possibile 450$, mentre i più ottimisti segnalano un possibile prezzo di 800$. Sono target price che verranno costantemente aggiornati dalla nostra redazione.
Quali sono le previsioni sui titoli Netflix?
Sono rialziste sul medio e lungo periodo, con un outlook più incerto per quanto riguarda il breve. Non ci saranno comunque dei grossi scossoni, a meno che non arrivino notizie, in senso buono o meno buono sullo stato di salute dell’azienda.
Le azioni Netflix sono rischiose?
Tutti i titoli azionari sono rischiosi. Nel caso di Netflix siamo davanti ad un’azienda relativamente giovane, anche se ormai in profitto da anni. I rischi, dopo una crescita di questo tipo, sono accentuati. Ma riteniamo al contempo di essere davanti ad un’azienda molto solida per quanto riguarda la crescita futura.
Guide Azioni
Comprare azioni Juventus
Non è necessario essere tifosi della Juventus per investire su questo titolo azionario. Nella guida la nostra redazione analizza se conviene o meno investire nella squadra torinese.
Comprare azioni Juventus ci permette di diventare soci (anche se in piccolo) di uno dei club sportivi più importanti del mondo, in senso patrimoniale-finanziario e di titoli conquistati nella sua storia. Una possibilità da prendere in considerazione non solo se si è tifosi della squadra di Torino.
Juventus è una squadra, ma dietro ogni squadra c’è un business. Il mondo del calcio muove miliardi di euro ogni anno, con i grandi brand come Juventus che catturano una grossa fetta del giro d’affari. La società sta però affrontando un periodo complesso a livello finanziario, mancando i ricavi provenienti dalle competizioni europee.
Nel nostro approfondimenti sul titolo $JUVE applicheremo analisi tecnica e analisi fondamentale – con studio dei target price e degli aspetti specifici su questo titolo.
Principali caratteristiche Azioni Juventus:
📱ISIN & Sigla: | IT0000336518: JUVE |
🏦Dov’è quotata JUVE: | Piazza Affari |
💰Capitalizzazione: | €1,20 miliardi |
⚡Come comprare Azioni JUVE: | Trading in CFD / Azioni Pure DMA / In banca e Posta |
👍Conviene comprare oggi: | No |
📈Target price medio JUVE: | 2,04€ |
👌Broker consigliati: | Capital.com / eToro / FP Markets |
👍Conviene acquistare Azioni Juventus $JUVE oggi?
Sono diversi le motivazioni che ci inducono a ritenere che non sia un buon momento per investire nella Juventus. Se fino a poco tempo fa il club si trovava al centro di una bufera giudiziaria relativa ai suoi bilanci, oggi sono diverse le perplessità che ruotano intorno alla società
Ricordiamo che le accuse mosse contro la società erano quelle di falso in bilancio e fatturazioni false, cosa che a novembre 2022 ha portato addirittura tutto il Consiglio d’Amministrazione a dimettersi. Per una società di qualunque tipo, questo è un forte segnale di incertezza. Nel mese di luglio 2024 la procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio degli ex vertici aziendali. Ad essere indagati sono diversi manager, tra i quali emergono diversi nomi di spicco. Alcuni filoni di indagini non sono ancora chiusi.
Sono proprio le varie indagini in corso ad accendere un riflettore sul titolo: i dati di bilancio sono essenziali per valutare un’impresa. Specialmente per chi intende comprare le azioni di Juventus come un vero investimento, non come un’operazione da tifoso, è essenziale comprendere questo tassello. Un’azione si valuta da ricavi, utili, crescita, patrimonio e flussi di cassa. Per questo le aziende quotate sono tenute ad aggiornare trimestralmente questi dati.
Se non si può contare sul fatto che i risultati di bilancio siano attendibili, non si può nemmeno valutare il titolo. Al momento la componente sportiva della squadra sembra essersi salvata dal caos che ha travolto la componente amministrativa, ma per un azionista è la parte amministrativa a fare la differenza.
🏦Dove comprare Azioni $JUVE
FP Markets – Visita la piattaforma;
eToro – Visita la piattaforma;
Capital.com – Visita la piattaforma;
Trade.com – Visita la piattaforma;
Skilling – Visita la piattaforma.
Possiamo acquistare le azioni Juventus con tramite il trading online offerto dai broker – in modalità diretta o in CFD – o tramite istituti bancari e poste.
Le azioni Juventus non sono titoli ad alta capitalizzazione, ma possiamo comunque trovarli sui listini di qualunque intermediario operi a Piazza Affari. Anche se sono molto comuni, la scelta del giusto intermediario è fondamentale – perché cambiano gli strumenti che potremo utilizzare e la qualità delle piattaforme.
- Comprare azioni Juventus con i CFD
I broker CFD sono la scelta più comune per chi vuole investire sulle azioni Juventus. Anche se il titolo è a capitalizzazione bassa, dato l’impatto culturale delle squadre di calcio, tutti cercano di includerlo, anche quando la selezione di titoli su Milano è scarsa. I CFD sono contratti derivati che seguono 1:1 il prezzo del titolo sul mercato. Grazie alla loro conformazione, possono offrire servizi aggiuntivi anche ai piccoli investitori.
Nel caso di analisi negativa per le azioni Juventus, potremo vendere short, ovvero allo scoperto, guadagnando da eventuali ribassi del titolo. In alternativa, possiamo anche sfruttare l’investimento a margine con la leva finanziaria, che in Europa può arrivare fino a 5x. Sono diversi i broker che possono offrire questo tipo di investimento:
- FP Markets – Visita la piattaforma;
- eToro – Visita la piattaforma;
- Capital.com – Visita la piattaforma;
- Trade.com – Visita la piattaforma;
- Skilling – Visita la piattaforma.
- Comprare azioni $JUVE in accesso diretto
L’accesso diretto ci dà la possibilità di acquistare le azioni Juventus effettive, senza l’intermediazione di contratti derivati. Era una pratica molto costosa fino a qualche anno fa – che oggi broker come eToro (con la sua politica zero commissioni aggiuntive) ha reso appetibile anche ai piccolissimi investitori.
Investendo sulle azioni Juventus in modalità accesso diretto ai mercati può esser conveniente – alle condizioni sopra elencate – se quanto ci interessa è puntare sempre e soltanto al rialzo. I migliori broker ad offrire questo tipo di servizi sono:
- Comprare azioni Juventus tramite banche o Poste
Tutte le principali banche – e Poste Italiane – permettono di acquistare titoli della Juventus. Una scelta che per molti è più comoda (tutti hanno un conto in banca) e fonte di maggiore sicurezza (conosciamo la nostra banca da anni). Ci sono però delle limitazioni importanti presso questi canali. Dall’assenza di buone piattaforme a quella degli strumenti di analisi tecnica.
Applicare strategie di trading con strumenti ridotti non è semplice – e si finiscono per perdere occasioni di mercato importanti. Non sono gli unici problemi per il mondo delle banche. All’interno di questo contesto i miglior intermediari sono:
- FinecoBank
- ING
- Intesa Sanpaolo
- Servizio Poste Italiane
⚡Come comprare Azioni Juventus online
Come comprare azioni Juventus senza commissioni
Durata totale: 10 minuti
1. Scegliere la piattaforma
La prima cosa da fare è scegliere un intermediario affidabile, che offra anche bassi costi di negoziazione e una piattaforma semplice da utilizzare. Un ottimo broker per comprare azioni Juventus è eToro, che permette di investire direttamente sul titolo senza pagare commissioni.
2. Eseguire il deposito
Una volta aperto l’account, per procedere con gli investimenti è necessario aggiungere del saldo. Su eToro lo si può fare con carta di credito, carta di debito, PayPal e bonifico bancario. Il deposito minimo attualmente è di 50€ e, come da leggi europee, il broker richiederà una prova della propria identità prima di poter verificare l’account e sbloccare le operazioni di deposito e prelievo.
3. Cercare le azioni Juventus
Ogni piattaforma permette di cercare i titoli al suo interno in un modo diverso, solitamente con un menu o con una barra di ricerca. Nel caso di eToro è possibile farlo semplicemente scrivendo “Juventus” nella barra di ricerca in alto; il broker restituirà immediatamente come risultato la pagina dedicata al titolo.
4. Comprare le azioni
Cliccando sul pulsante “Acquista” o “Investi”, a seconda della piattaforma che si sta utilizzando, si accede alla schermata di conferma dell’ordine. Qui è possibile scegliere la quantità di azioni da comprare, ed eventualmente è possibile anche impostare dei livelli di prezzo che se raggiunti dal titolo faranno scattare la chiusura automatica della posizione.
Fornitura:
- 100$ per il deposito minimo
- Documento d'identità
- Connessione a internet
Acquistare azioni Juventus in Banca e in Posta
Possiamo comprare la azioni Juventus anche presso la nostra banca oppure tramite Poste Italiane. Il titolo, benché a capitalizzazione non eccellente, è presente in tutti i listini delle banche che operano su Piazza Affari. Una soluzione che però, lo avevamo anticipato, è a nostro avviso da scartarsi rispetto a quanto abbiamo visto prima.
LISTINI NON OTTIMALI: perché ci sono migliaia di titoli, con il 90% e oltre che è riconducibile al mondo dei fondi di investimento, che sono spesso gestiti dalle stesse società. E che quindi presentano problemi seri di conflitto di interessi.
PIATTAFORME: pessime, e comunque anche nel migliore dei casi non al passo con i tempi. Questo purtroppo rende molto difficile stare in pari con chi sceglie i broker per il trading online. Avremo maggiore difficoltà in termini operativi, anche se siamo dei principianti.
COSTI ESORBITANTI: anche sulle azioni italiane. Il trading online non prevede commissioni fisse, mentre la stragrande maggioranza delle banche, purtroppo, continua a farci pagare sia un fisso, sia una percentuale variabile su quanto abbiamo investito. In particolare per i piccoli e piccolissimi investitori, il confronto è impietoso.
Dove conviene investire in Juventus? Confronto piattaforme
Il confronto piattaforme di TradingOnline.com ci aiuterà a scegliere l’intermediario più utile per i nostri investimenti sulle azioni Juventus. Li abbiamo divisi per servizi, per commissioni e per presenza di strumenti di analisi del trend.
Caratteristiche | Broker CFD | Broker DMA | Banca e Posta |
---|---|---|---|
Commissioni: | Spread variabili e 0 commissioni fisse | Spread fissi + variabili (con eToro zero costi di carico) | Commissioni di transazione e sul capitale investito |
Investimento minimo: | 1 azione | 50 USD | Variabile (almeno 1.000 euro) |
Analisi tecnica: | Disponibile | Disponibile | Disponibile sulle piattaforme trading professionali migliori |
Investire al ribasso: | Disponibile | Non disponibile | Non Disponibile |
Conto demo: | Disponibile | Disponibile | Non Disponibile |
Formazione: | Disponibile | Disponibile | Disponibile su FinecoBank |
Script intelligenti: | Disponibili EA su Metatrader. | Non disponibili | Non Disponibili |
Leva finanziaria: | Fino a 1:5 | Non Disponibile | Non Disponibile |
Approfondimenti: | Migliori broker CFD | Migliori broker DMA | N.d. |
I broker CFD e in accesso diretto con il trading online sono superiori, su tutte le specifiche, a quanto proposto dagli intermediari bancari e dalle poste. I motivi che dovrebbero portarci ad una scelta diversa in questo senso sono oggi residuali – e inapplicabili alla maggioranza degli investitori e risparmiatori.
📊 Previsioni Azioni Juventus 2025
Le previsioni sulle azioni Juventus per il breve termine sono negative. A preoccupare sono principalmente le inchieste che non si sono ancora chiuse e il loro potenziale impatto nel futuro immediato. Il titolo potrebbe arrivare a quota 3,00-3,15€ se le cose dovessero procedere male dal punto di vista giudiziario. Bisogna ricordare che un processo così complesso richiede tempo per arrivare a termine, e come stabilito dalla Costituzione tutti gli imputati rimangono innocenti fino a prova colpevole.
- I fattori importanti per Juventus e il suo titolo
Juventus è una società sportiva, che vede i suoi introiti legati a tre tipi di entrate: ricompense per campionati e partecipazioni a competizioni internazionali, merchandising e stadio, nonché diritti TV. I fattori per il raggiungimento o meno dei target price ruotano tutti intorno a questa triade.
- Previsioni di lungo periodo JUVENTUS
Le previsioni di lungo periodo parlano di un target price superiore a 1,30€. Si tratta del prezzo a cui la società era valutata nel 2018, prima di tutta l’inchiesta PRISMA e del caos nel Consiglio di Amministrazione. L’azienda ha bisogno di recuperare la sua credibilità presso gli investitori dopo lo scandalo finanziario, ma è una strada in salita.
Prima di tutto, bisognerà fare chiarezza. Più di ogni cosa i mercati detestano l’incertezza, e oggi è molto incerta la situazione di Juventus. Non si potrà fare una vera valutazione dell’azienda prima di sapere se i conti siano stati ritoccati e per quanto, né si potrà sapere se seguiranno delle sanzioni che peseranno ulteriormente sulle casse del club. Il problema è come sempre che i tempi della giustizia in Italia sono estremamente lunghi, per cui è da anni ormai che si attende un verdetto finale su una vicenda che ormai sembra persino quasi dimenticata.
Azioni Juventus Target Price
Il Target Price Medio per le azioni Juventus è fissato a 2,04€ – con un solo analista istituzionale che ha espresso la sua previsione. Il target price è storicamente stato un indicatore poco affidabile persino nei casi delle società su cui sono disponibili decine di prevision. Considerando che per le azioni Juventus è disponibile la copertura di un solo analista, risulta un elemento davvero di poco conto.
Con tutta l’incertezza che ruota intorno alla Juventus in questo momento, è davvero difficile poter definire un target price preciso sul titolo. Se questo tipo di raccomandazione è già di per sé poco affidabile in generale, con due soli analisti ad aver fornito la propria opinione il target price fissato per Juventus diventa ancora meno credibile.
Alto | Mediano | Basso |
---|---|---|
2,36€ | 2,04€ | 1,73€ |
🏦Analisi fondamentale Azioni Juventus
L’analisi fondamentale delle azioni Juventus è diversa da quella dei titoli classici quotati in Borsa. Le società sportive, almeno in parte, rispondono a logiche differenti. Juventus è una delle poche società italiane (ed europee) ad essere quotate in borsa, nonostante il settore muova miliardi di euro ogni anno – segnale anche questo della specificità del mondo del calcio.
Analisi concorrenza Juventus
L’analisi della concorrenza della Juventus è di tipo sia finanziario, sia sportivo. Sono poche le società ad essere già quotate in borsa – con in Italia soltanto A.S. ROMA e S.S. Lazio ad aver intrapreso la stessa strada.
A livello europeo si muove qualcosa in più, con squadre come il Borussia Dortmund, Celtic, Arsenal, Manchester United che sono quotate presso i mercati finanziari dei rispettivi paesi. E sono soltanto queste le società che possiamo mettere in comparazione finanziaria con la Juventus.
Sul piano sportivo, oltre alle società italiane già citate, $JUVE dovrà vedersela anche con Milan, Atalanta, Inter e Napoli per la lotta ai primi posti del campionato, e in ambito europeo, dovrà cercare di mantenere saldo il suo posto tra i 16 club più importanti d’Europa che lottano per la Champions League e per vincere l’Europa League.
La concorrenza c’è – anche se nel calcio non contano soltanto i risultati, ma anche il blasone – con un collegamento tra numero di tifosi e risultati di breve periodo che è blando.
Juventus: prospettive di crescita
Le prospettive di crescita delle azioni Juventus sono legate allo stato di salute del club e dei suoi introiti. Un destino che è in parte maggioritaria nelle mani della squadra, con un’incognita esterna che è invece collegata al recupero di quando perso a causa del COVID.
- Digitalizzazione delle squadre calcistiche
Oggi sono brand a tutti gli effetti e possono guadagnare da settori come gli e-sports, così come dal mondo delle criptovalute – con Juventus che ha già creato il suo “fan token” per aggiungere una nuova fonte di ricavi. Lo sfruttamento massimo delle potenzialità commerciali e digitali del brand è uno dei canali più forti per il club.
- Risultati sportivi
Per un club che negli ultimi anni ci aveva abituato a vincere, almeno in Italia, a mani basse. Ultimamente, però, la squadra non è più riuscita a raggiungere il primo posto è stato un duro cambio di passo.
Tra premi e quote partecipazione, i risultati che verranno raggiunti in Italia e in Europa saranno fondamentali per la crescita del titolo nel breve e nel medio periodo. Chi compra oggi azioni Juventus si aspetta dei risultati migliori rispetto a quelli dell’ultimo anno.
- Legame con gli Agnelli: da rivalutare
Siamo lontanissimi dal calcio degli anni ’80. Da un lato siamo certi del fatto che la famiglia Agnelli non sia più disposta a farsi carico di spese faraoniche non sostenute da incassi altrettanto faraonici. Dall’altro la presenza del fair play finanziario in ambito europeo non permette anche a proprietà facoltose di fare spese folli.
Il legame tra l’andamento degli affari di Exor – che è la holding degli Elkann-Agnelli – e la Juventus deve essere fortemente ridimensionato. Va ricordato anche che Andrea Agnelli, per quanto non più Presidente, rimane di fatto tra i proprietari di Exor e di conseguenza del club sportivo.
Juventus: Business Model
Juventus è una società sportiva di calcio – che è stata tra le più innovatrici in Italia anche in termini di Business Model. Le iniziative prese qualche anno fa, compresa la maggiore attenzione al bilancio e lo stadio di proprietà, hanno aiutato $JUVE ad ottenere degli ottimi risultati sui mercati e anche in ambito sportivo.
- Stadio di proprietà
Che all’estero è ormai la normalità per i grandi club, ma che in Italia vede soltanto la Juventus (e altre poche società, anche nelle serie minori). Una scelta di questo tipo permette una gestione diretta degli oneri e dei ricavi, di mantenere l’impianto sempre al top e di migliorarne la redditività. Intorno agli stadi si creano universi commerciali importanti – motivo per il quale anche A.S. Roma (con maggiore insistenza) e A.C. Milan stanno cercando da tempo di raggiungere una soluzione del genere.
- Attenzione alle nuove tendenze
Dalle criptovalute e fan token al calcio femminile, passando anche per gli e-sports. La gestione delle attività diverse dal calcio maschile, per quanto meno redditizie, sono qualcosa sulle quali la Juventus punta in modo deciso.
- Gestione famigliare, ma non troppo
Juventus fa rima con Agnelli. E anche oggi, dopo la morte dell’avvocato (e dopo avventure finite male) a guida del club c’è uno dei rampolli della famiglia più importante di Italia. Andrea Agnelli, del quale parleremo nel capitolo dedicato al management, è un osso duro, che ha reso il club moderno, pur attirandosi qualche antipatia. Malgrado le dimissioni del consiglio di amministrazione che hanno seguito le accuse della Procura di Torino, la famiglia Agnelli continua a mantenere un forte controllo sul destino della Juventus.
- Tra i grandi club d’Europa
Anche se una sorella minore, anche per via di risultati in Europa non sempre entusiasmanti. Juventus rimane comunque una squadra conosciuta in tutto il mondo, con tantissimi tifosi anche fuori dall’Italia e un brand spendibile anche per la crescita economica del club.
Juventus: management
Il management della Juventus è da sempre legato alla proprietà della famiglia Agnelli. Alla guida del club, dopo le dimissioni dell’intero Consiglio di Amministrazione, troviamo comunque ancora Maurizio Scanavino.
Ora sembra che John Elkann sia interessato a una gestione più attiva del club, soprattutto attraverso la scelta di uomini di sua fiducia nel prossimo capitolo del management.
💰Azioni JUVE: quotazione in tempo reale e andamento storico
Le azioni Juventus sono in discesa rapida, mentre continuano i risultati ancora negativi sul fronte del profitto. Alleghiamo il grafico in tempo reale che ci permetterà di seguirne le evoluzioni minuto per minuto.
L’analisi del grafico non deve essere base per decisioni di investimento. Vanno sempre applicati gli strumenti dell’analisi tecnica, se quanto ci interessa è il trend atteso.
Azioni Juventus: approfondimenti e consigli utili
Aggiungiamo approfondimenti e consigli utili sulle azioni Juventus – che esulano da quanto abbiamo visto con analisi tecnica e fondamentale. Consigli che ci permetteranno di inserire in percentuale corretta le azioni $JUVE all’interno del nostro portafoglio e a comprendere i rischi.
Quanto investire in Azioni Juventus?
Juventus si è dimostrato un titolo relativamente stabile. Tuttavia riteniamo che non si dovrebbe superare il 15%. Una percentuale comunque alta per un titolo a bassa capitalizzazione e che dipende molto da fattori esogeni.
- I risultati sportivi contano tanto
I risultati sportivi sono tutto. Parafrasando un celebre dirigente della Juventus: “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”. Questo è valido anche per gli introiti. Chi arriva primo aumenta a dismisura i suoi guadagni – e può coprire le folli spese per l’acquisto e gli stipendi dei calciatori.
- L’1% è sufficiente
Una buona diversificazione in un comparto diverso da tutti gli altri. Un comparto che ha pochi rappresentanti in borsa. Difficile però salire sopra questa soglia con un portafoglio equilibrato. Anche per un fan sfegatato, riteniamo che non bisognerebbe investire più del 1% del proprio capitale su una società che manifesta questo livello di volatilità e incertezza.
- Prospettive di crescita
Difficile dire quali siano le prospettive per la Juve nel lungo termine. A pesare sul destino della società sono le varie pendenze giudiziarie ma anche le future mosse di Exor, l’azionista di riferimento.
Azioni Juventus lotto minimo
Il lotto minimo per investire sulle azioni Juventus è di 1 singola azione. Dati i costi ridotti dell’investimento, è un minimo alla portata di tutti. Faranno poi fede i minimi per aprire un account – che sono comunque bassi e accessibili a tutti.
Azioni Juventus: vendere o tenere?
In questo momento ci sentiamo di dire che sia meglio vendere le azioni Juventus. Le opinioni di TradingOnline.com® rappresentano esclusivamente i pensieri della redazione e non sono da intendersi come raccomandazioni d’investimento. Detto questo, abbiamo i nostri motivi per pensare che non sia un buon momento per investire sul club:
- Ci sono forti incertezze sul futuro della società e dell’eventuale nuova proprietà;
- Il club non sta più performando agli stessi livelli del periodo 2013-2021;
- Più in generale, il mondo del calcio sta affrontando non pochi problemi con debiti e interesse in calo.
A tutto questo si somma il fatto che la Juventus si trovi a fare i conti con un contesto economico segnato da alti tassi d’interesse e un’economia europea che sta crescendo molto poco. Le stime della Commissione Europea, nuovamente tagliate a settembre 2023, prevedono una crescita dello 0,8% nel 2023 e del 1,3% nel 2024. Anche per una società con dei bilanci sani, tassi alti e crescita bassa sarebbero un problema; per una società indebitata e con seri dubbi sulla trasparenza finanziaria, il problema non fa che peggiorare.
🤔Azioni Juventus: Opinioni e recensioni
Le opinioni e le recensioni sui titoli Juventus chiudono il quadro del nostro approfondimento. Da quello che pensa la nostra redazione, fino ai migliori forum che si occupano del comparto. Informazioni aggiuntive che possono essere cruciali per chi sta valutando se investire sulle azioni Juventus o meno.
Azioni Juventus migliori forum di discussione
Il calcio non è molto popolare nel paese più forte a livello finanziario, gli Stati Uniti. Trovare forum internazionali che si occupano, anche saltuariamente, di questo titolo, può essere difficile. Abbiamo comunque selezionato forum italiani e non per saperne di più sulle azioni Juventus. A caccia di altri trader che come noi vogliono investire in $JUVE.
- Borse.it
Il forum di riferimento per tutti i titoli quotati a Piazza Affari. Istituzionale, con ottimi investitori che partecipano ogni giorno e qualche tifoso, finanziariamente parlando, di Juventus FC.
- FinanzaOnline
Il forum italiano più frequentato in campo finanziario non poteva assolutamente mancare dalla nostra selezione. Anche qui la discussione non può che essere al 100% finanziaria. Da seguire sempre.
- Investing.com
Nella sezione dedicata alle quotazioni troviamo anche un servizio di chat utile per scambiarsi opinioni. Cerchiamo di separare le fisse per il calcio di alcuni internauti dagli aspetti più finanziari.
- VecchiaSignora
Per la prima volta nella nostra storia inseriamo un forum non finanziario. Ma Juventus è società sportiva – e le ultime chicche (che potrebbero anche muovere il mercato) si trovano spesso sui forum frequentati dai fan più sfegatati. Per questo segnaliamo VecchiaSignora, il forum storico dei tifosi bianconeri.
- EliteTraders
La provenienza britannica di molti utenti apre alle discussioni sul mondo del calcio e delle relative azioni. Il migliore, internazionalmente parlando, per discutere di azioni Juventus e delle nostre prossime mosse di mercato.
Investire in Azioni JUVE: la nostra opinione
In questo momento riteniamo che non ci siano i presupposti per un buon investimento in azioni Juventus. Almeno fino a che non saranno concluse le indagini e non sarà chiaro quale sarà il futuro della società, i rischi sono eccessivi. L’unica prospettiva interessante è la possibilità che il club venga venduto, cosa di cui si sta parlando, il che porterebbe a una OPA. In questo caso potrebbe essere offerto un prezzo interessante agli azionisti, ma è una speranza sottile a cui aggrapparsi.
Con i bilanci che vedono alto indebitamento e scarsa redditività, senza considerare il rischio che i bilanci stessi non siano autentici, ci sono troppi problemi per poter pensare di comprare azioni Juventus in questo momento. Inoltre il club non sta più dominando le competizioni italiane, non è ancora riuscito a raggiungere i massimi obiettivi in Europa, e l’interesse per il calcio sta diminuendo. Soprattutto tra i più giovani, oggi ci sono molte forme di intrattenimento alternative; al tempo stesso fare calcio costa sempre di più, con ingaggi e cartellini che diventano sempre più cari anche per via della concorrenza di club cinesi e medio orientali.
Considerazioni finali
I buoni investimenti si basano sui fondamentali delle società. I dati fondamentali più importanti sono quelli di bilancio. Se non si può confidare nel fatto che i dati di bilancio siano attendibili, allora non ci sono nemmeno le basi per poter fare una valutazione della società. Con questo, ovviamente, non stiamo dicendo che i conti siano stati truccati: spetta alla magistratura stabilire eventuali responsabilità. Già ora però sappiamo che esiste il dubbio che ci siano stati dei problemi, ed è sufficiente per non portarci né a comprare il titolo né a esprimere un giudizio positivo.
Anche se il nostro cuore dovesse essere bianconero, bisogna sempre pensare con la testa e affrontare il titolo con un atteggiamento finanziario e razionale, valutando tutti gli aspetti che abbiamo elencato in questo nostro approfondimento sulle azioni Juventus. Titolo non solo per tifosi, ma anche per chi cerca diversificazione vera all’interno del proprio portafoglio.
FAQ Azioni Juventus: domande e risposte comuni
Conviene investire in azioni Juventus?
No, oggi ci sentiamo di dire che non convenga comprare azioni Juventus. La società continua a essere nel mirino della magistratura per l’indagine sui conti truccati, cosa che potrebbe rivelare seri problemi nei bilanci depositati da Juventus negli scorsi anni. Questo potrebbe voler dire conti compromessi per l’azienda e un serio rischio di svalutazione del titolo.
Quanto costano le azioni Juventus?
Il prezzo oscilla da tempo intorno a 2€. Anche in concomitanza del calcio estivo e degli acquisti di calciomercato, difficilmente il prezzo riuscirà a muoversi. I target price che indichiamo della guida potrebbero essere raggiunti a stagione in corso e inoltrata.
Qual è il target price delle azioni Juventus?
Il Target Price Medio delle azioni Juventus è di 2,04€, e oggi il coverage è fornito da un singolo analista istituzionale. L’assenza di una copertura capillare da parte degli analisti si aggiunge ai problemi tipici del target price, storicamente considerato un numero poco attendibile.
Quali sono le previsioni sulle azioni Juventus?
Le previsioni sono ribassiste, soprattutto dopo che l’indagine PRISMA ha portato alla dimissione del CdA e a seri dubbi sulla credibilità dei bilanci depositati negli scorsi anni.
Dove acquistare azioni Juventus?
Possiamo acquistare le azioni Juventus presso tutti i migliori broker per il trading online. Nella nostra guida abbiamo scelto eToro e Capital.com, che offrono accesso a grandi piattaforme trading, oltre che a costi bassi e listini molto forniti anche di altri titoli.
È rischioso fare trading sulle azioni Juventus?
Sì, le azioni Juventus sono rischiose, anche se non eccessivamente volatili. Stiamo pur sempre parlando di una società a capitalizzazione relativamente bassa – e con l’incertezza dello sport che contribuisce alla difficoltà di fare piani chiari sull’espansione del gruppo. Possiamo inserire il titolo all’interno di un portafoglio ben strutturato per mitigare il rischio.
Come comprare le azioni Juventus?
Possiamo scegliere tra due categorie di broker: chi offre i contratti per differenza – e quindi anche leve finanziaria e vendita allo scoperto – oppure i broker in DMA, con meno strumenti ma costi mediamente più bassi. Nella nostra guida sono analizzate a fondo entrambi i canali.
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