Strategie di Trading Online

Money Management

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Written by Alessio Ippolito
Attivo nel settore del digitale dal 2008, ricopro il ruolo di CEO e fondatore di ALESSIO IPPOLITO S.R.L. Editore, un'entità che possiede una rete di oltre 70 siti internet, concentrata sul mondo degli investimenti finanziari. Registrato presso l'Ordine dei Giornalisti di Roma dal 22/02/2022. Attualmente, sono il direttore responsabile della rinomata pubblicazione sulle criptovalute, Criptovaluta.it. A marzo 2023, ho assunto inoltre la direzione di TradingOnline.com, espandendo ulteriormente il mio impegno nel giornalismo finanziario.
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Il Money Management è l’insieme delle regole volte alla gestione del rischio e alle tutela del capitale nel mondo degli investimenti online e, più in particolare, nel settore del trading on-line. Lo studio è l’applicazione delle teorie delle tecniche di Money Management è uno dei principali fattori in qualsiasi disciplina economica e assume un’importanza fondamentale nel mondo degli investimenti online.

John Kelly, Larry Williams, Ralph Vince, Andrea Unger sono tra i principali fautori delle teorie di risk management e position sizing. Questi nomi, però, non sono celebri per essere grandi teorici ma si tratta di alcuni tra i più grandi trader di sempre.

Larry Williams è forse il trader più famoso di sempre per aver raggiunto oltre 1 milione di dollari in un anno partendo da un conto di 10.000 dollari. Il money management non è dunque una teoria economica aleatoria, ma è l’insieme delle regole che hanno costituito il successo dei più grandi investitori al mondo.

Money Management – Caratteristiche:

A che serve:Tutela il capitale dell’investitore
📈Come si imposta:In modo manuale o automatico
👍Dove si usa:🥇Migliori piattaforme consigliate
🤔Livello di difficoltà:Medio
📖Formazione:📽Videocorsi / 📚eBook / Migliori Libri
👌Efficacia:10/10
Money Management – principali caratteristiche della strategia di gestione del denaro quando si fa trading on-line

Questo complesso di modelli di ottimizzazione della gestione del capitale sono più che mai attuali in un periodo storico dove il mercato presenta violente fluttuazioni di prezzo, che comportano grosse opportunità ma anche enormi rischi. La loro importanza è dichiarata anche dal più grande investitore odierno, Warren Buffett, che ha fondato una buona parte della sua fortuna sull’oculata gestione del capitale.

Guida completa al money management realizzata dagli esperti di ©TradingOnline.com - come gestire il rischio nel trading on line.
Le regole di Money Management applicate al Trading on Line – Guida di ©TradingOnline.com

In questa guida vedremo quindi quali sono le principali tecniche di Money Management, le teorie su cui si basano e come applicarle oggi in una strategia di trading riadattata ai mercati contemporanei.

Cos’è il Money Management: significato

Il Money Management è la disciplina che tratta i diversi ambiti della gestione patrimoniale sia nella vita quotidiana sia, soprattutto, nei mercati finanziari. Essendo TradingOnline.com la voce ufficiale sul trading in Italia e nel mondo, in questa guida andremo a trattare il complesso delle regole per gestire in modo efficiente un capitale in una piattaforma di trading online.

I principali ambiti del Money Management riguardano la gestione del rischio e del capitale di ingresso per ogni operazione, mettendo l’enfasi non sul corretto punto di apertura della stessa ma sui migliori punti di uscita dal grafico di trading e sul corretto position sizing in base al proprio capitale iniziale.

Per mettere in pratica le teorie di Money Management, che spiegheremo nel dettaglio nei prossimi capitoli, gli investitori si avvalgono dei Limit Order. Questi strumenti permettono di chiudere l’operazione aperta al raggiungimento di un livello di prezzo indicato preventivamente dall’investitore. I più utilizzati sono lo Stop loss, il Take Profit e il Trailing Stop, su TradingOnline.com è possibile trovare guide approfondite con esempi reali per ognuno di essi.

  • Lo Stop Loss permette la chiusura anticipata di un ordine che intraprende una direzionalità opposta alla previsione dell’investitore, tagliando le perdite;
  • Il Take Profit, o letteralmente “presa del profitto“, è un limit order che permettere di raccogliere anticipatamente e automaticamente i frutti di un’operazione in profitto per evitare che il mercato cambi repentinamente direzione, riducendo i guadagni;
  • Il Trailing Stop, invece, è uno strumento che presenta caratteristiche comuni ai due ordini limite citati sopra: un trailing stop si muove insieme al prezzo, accompagnando la sua discesa in caso di operazione short e seguendo il suo movimento rialzista in caso di operazione long. Questo strumento permette dunque di tagliare le perdite, se l’operazione non va in porto, e di raccogliere i profitti seguendo l’andamento del prezzo.

Questi strumenti rappresentano la base del money management e permettono all’investitore di gestire in automatico le operazioni aperte seguendo i giusti criteri di risk management.

Nel trading online è fortemente sconsigliato investire capitali molto bassi, se non per iniziare a prendere dimestichezza con i mercati finanziari, poichè le regole base della gestione del capitale impongono di non rischiare più del 2% del proprio capitale totale ad operazione.
La regola del 2% è uno degli assunti principali del position sizing, che tratteremo a dovere in seguito nella guida, citando i metodi di investimento di Larry Williams e John Kelly, due dei migliori trader di sempre.

Vediamo però un esempio estremamente semplice ma esplicativo di cosa accade applicando il money management ad un capitale ridotto.

Avviando la propria attività di trading con un patrimonio disponibile di 100€, il massimo che potremo rischiare in Stop Loss ad operazione sarà il 2% ovvero 2€.

Uno Stop loss di 2€ significa:

– 0,2 pips con 1 lotto intero;

– 2 pips con 0,1 lotti;

– 20 pips con 0,01 lotti;

– 200 con 0,001 lotti.

Scartando a priori un investimento utilizzando 0,001 lotti, poichè ogni pip assume il valore di 1 centesimo rendendo l’attività di trading estremamente poco profittevole rispetto al tempo dedicato.

Naturalmente non è possibile neanche utilizzare 0,2 pips o 2 pips come Stop loss perché le piattaforme stesse di investimento non permettono un distacco così piccolo che rischia di essere colmato in poche decine di secondi. L’unica strada percorribile è dunque l’entrata a mercato di 0,01 lotti, dove ogni pips assume un valore di 10 cent. I limiti in questo caso sono comunque due:

  • Una revenue di 10 cent (se il tasso EUR-USD fosse 1) a pip è estremamente bassa rispetto al lavoro svolto dal trader;
  • Una distanza di 20 pips permette solo l’attuazione di strategie trading a breve-brevissimo periodo ed esclusivamente in trend following.

Con cifre esigue è estremante complicato applicare regole di money management, mettendo inevitabilmente a rischio il capitale totale. Analizziamo dunque, nei prossimi paragrafi, le principali regole di Money Management illustrate dagli esperti di TradingOnline.com.

Money Management sul Trading: regole generali

Gli ambiti fondamentali trattati della teorie di Money Management riguardano principalmente le due discipline di Risk Management e Position Sizing.

Questi due campi, ovvero la gestione del rischio e la gestione della dimensione del lotto, rappresentano le basi che un imprenditore deve imparare a gestire per diventare profittevole nel trading online.
Le evidenze storiche, infatti, affermano che i più grandi trader di sempre, investitori in grado di trasformare conti a 4 zeri in conti a 6 zeri in poco più di un anno, erano grandi fautori del Money Management.

Analizziamo dunque i due ambiti principali della disciplina.

  • Risk Management

L’assunto riguardante il risk management è uno dei più semplici applicabili all’interno di una strategia di investimento.

La regola base del risk management è non rischiare più del 2% del proprio capitale per ogni trade.

Questa percentuale naturalmente può variare in base alle condizioni del mercato, come i volumi, momentum e volatilità.

In mercati dove la volatilità è elevata è consigliato applicare una percentuale inferiore. Esistono trader, inoltre, che applicano percentuali maggiori, fino al 5% del proprio capitale a trade, essendo ben consci però dei rischi assunti. La seconda regola fondamentale del risk management riguarda il Ratio Stop Loss – Take Profit.

Il Money Management assume un ratio minimo tra Stop Loss e Take profit di almeno 1:2.

Perché questa regola?

La disciplina nel trading online è tutto, si dice infatti che che il 60% del successo negli investimenti derivi dalla disciplina e dalla gestione dell’emotività, il 30% dal Money management e solo il 10% dalla tecnica e dal talento.

Seguire un piano di trading preciso e disciplinato è dunque uno dei principali fautori del successo negli investimenti. Questa regola è basata su evidenze precise: nessun trader al mondo non prende mai uno Stop loss.

I migliori trader viaggiano su una media costante di 7 Take Profit ogni 10 operazioni.

Naturalmente poi possono esistere serie positive anche piuttosto lunghe, ma questa media distingue i trader di talento da quelli meno esperti.
Tuttavia, anche un trader che porta a profitto una media di 7 operazioni su 10, può capitare che sia in perdita.

Come è possibile?

Vediamo due esempi, uno dove viene applicato il Money Management e uno dove questo non avviene.

ESEMPIO 1

Il primo esempio riguarda un trader con grandi capacità che porta in TP 7 trade su 10, non applicando però le regole di Money Management.

Il trader in questione assume grossi rischi , 150 pips a operazione, per raggiungere un Take Profit di 50 pips. In questo caso il Ratio SL-Tp è negativo.

Su 10 operazioni, quindi, dove ben 7 vanno a Take Profit e solo 3 raggiungono lo Stop Loss, il trader perderà comunque 100 pips.

Di seguito i calcoli.

Saldo= (7×50) + (3x -150)= -100 pips

ESEMPIO 2

Il secondo esempio riguarda invece un trader che porta a profitto metà delle operazione aperte, ovvero 5 su 10. L’investitore in questione, però, rispetta le regole di Money Management applicando un Ratio di (almeno) 1:2 tra SL e TP.

Aprendo quindi 10 operazione con Stop Loss 50 e Take Profit 100 pips (Ratio 1:2), con solamente metà delle operazioni portate in profitto il trader conseguirà comunque un guadagno di 250 pips.

Di seguito i calcoli.

Saldo= (5×100) + (5x -50)= 250 pips

In questi brevi esempi abbiamo illustrato come il Money Management applicato correttamente influisca sul guadagno di un investitore in misura largamente maggiore rispetto al proprio talento.

Nello scenario riguardante il Risk Management si inserisce il Drawdown, ovvero il rischio massimo di portafoglio dell’investitore. I broker di trading online richiedono infatti un margine, ovvero una percentuale del conto, che non deve essere superata, pena la chiusura automatica di tutte le operazioni aperte o la fatidica “Margin Call.

Il drawdown di un conto rappresenta infatti la perdita generata se andassero Stop loss tutte le operazioni aperte contemporaneamente. Il money management definisce livelli massimi di Drawdown e delle formule per calcolarli. Nel corso della guida verrà illustrato come calcolare il drawdown di un conto di trading online.

  • Position Sizing

Il position sizing è la corretta scelta della dimensione del trade aperto rapportato al portafoglio totale.

La position size, ovvero la dimensione d’entrata del trade deve essere accuratamente studiata e definita all’inizio della strategia di trading.
Secondo le regole del Money Management, il rischio per operazione non deve superare il 2%, in base a quello viene definita la dimensione del lotto di partenza per dare abbastanza spazio di manovra.

Procediamo ad un esempio pratico per illustrare semplicemente cosa significa applicare correttamente il position sizing in un’operazione.

Un trader ha a disposizione un capitale totale di 10000$.

Applicando il Money Management, l’investitore rischia per operazione al massimo il 2% a trade, ovvero 200$ dollari che, con 1 lotto normale, equivalgono a 20 pips (10 dollari a pip).

Il trader però opera sul medio periodo, ovvero Long Term Trade come il Buy and Hold, dove un margine di manovra di 20 pips è troppo ridotto.

In questo caso, applicando correttamente il position sizing, l’investitore può scegliere di entrare con 0,5 lotti o meglio con 0,1 lotti, con cui avrà un margine di manovra di 200 pips.

Vediamo ora quali sono i migliori broker trading consigliati (e relative piattaforme) che usano gli esperti per mettere in pratica le regole corrette di Money management.

Dove usare le regole di Money Management: Broker e piattaforme

Su TradingOnline.com consigliamo l’uso di piattaforme trading sicure, affidabili e verificate con le quali fare trading online, certificate da noi. Su queste piattaforme è possibile applicare le regole di money management illustrate in questa guida all’apprendimento.

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Money Management tipologie

Il Money Management, come già detto, è una tecnica di gestione patrimoniale utilizzata nell’ambito economico in generale.

Naturalmente, noi di TradingOnline.com, tratteremo tutte le sue possibili varianti applicate al mondo del trading online e ci limiteremo, in questo paragrafo, a citare le varie tipologie di Money management in circolazione non inerenti alle nostre tematiche.

  • Martingala

La martingala è una strategia di Money Management nata nelle sale di gioco d’azzardo e ancora diffusa nei casino. In realtà, la martingala è una strategia molto rischiosa usata anche nel trading, ma che noi di TradingOnline.com sconsigliamo poichè la sua naturale conclusione è l’azzeramento del conto dell’investitore.

La martingala si basa sul calcolo delle probabilità, ovvero la probabilità che nel blackjack (uno degli ambiti in cui è più utilizzata) esca rosso o nero è sempre del 50%. La strategia, dunque, prevede il raddoppio dell’investimento ogni qualvolta si verifichi una perdita, richiamando le teorie sul calcolo della probabilità, le quali definiscono che “il numero degli eventi positivi e negativi tende ad equivalersi“.

La criticità di questa teoria risiede nella quantità di capitale disponibile.

Si assume, infatti, che:

Lanciando una moneta N volte, il numero di testa e croce ottenuti si equivale.

Questa teoria, però, è valida solo dove N è un numero molto grande, la statistica prevede che si possa verificare lo stesso evento (ad esempio uscire Testa) anche per 30, 40 volte di fila.

Nessun capitale al mondo è illimitato e per questo la strategia Martingala non è applicabile nel trading.

  • Anti-Martingala

L’anti-martingala è una strategia di Money Management che prevede la diminuzione di quota capitale in caso di perdita e l’aumento di quota capitale in caso di vincita. Si tratta dunque dell’opposto esatto della martingala, la quale prevede il raddoppio del capitale in caso di ogni perdita.

L’anti-martingala è dunque un versione migliorata della semplice martingala e può produrre risultati migliori, ma esistono strategia di Money Management, che citeremo in questa guida, di gran lunga migliori e più affidabili.

  • Fixed Amount

La strategia di Money Management Fixed Amount consiste nel fissare la stessa quota di capitale per ogni trade, così dal nome “quantità fissa“.

Questa strategia è una delle più equilibrate e corrette dal punto di vista operativo, a patto che l’ammontare fissato rispetti i canoni del risk management, ovvero una quota di capitale non superiore al 2% per ogni trade. Una percentuale di capitale maggiore al 2% espone l’investitore al rischio di drawdown, soprattutto in strategia di breve-medio termine.

Money Management: come imparare a gestire il rischio del trading

Il Money Management è uno degli aspetti fondamentali che determinano il successo di una strategia di trading. L’insieme delle tecniche di risk management e size posizionino permette di automatizzare e disciplinare l’operatività dei trader sui mercati finanziari.

Come anticipato, a differenza di altre teorie economiche, le regole di Money Management non sono state ideate da teorici del trading, ma da quelli che a posteriori possiamo definire come i migliori investitori della storia. In questo paragrafo citeremo dunque le tecniche di gestione del capitale che hanno reso milionari trader come Larry Williams e spiegheremo nel dettaglio la loro applicazione pratica.

1° regola: Formula di Kelly

La formula di Kelly prende il nome da John Kelly, celebre matematico. La strategia, non creata appositamente per i mercati finanziari, ebbe subito un enorme successo tra i trader e i giocatori d’azzardo.

Larry Williams, uno dei trader più famosi della storia, utilizzò la Formula di Kelly per portare in 12 mesi un conto da 10.000$ alla cifra di 1.147.000 dollari. La prima applicazione della tecnica, però, avvenne nelle corse dei cavalli da parte dei giocatori d’azzardo professionisti, grazie alla quale riuscivano ad ottimizzare la dimensione delle puntate nel lungo periodo.

La formula di Kelly è il fondamento su cui si basa l’intera disciplina del position sizing nelle attività di investimento oltre che nel gioco d’azzardo. Attraverso questa formula è possibile definire la quota di capitale (F) per la sua ottimizzazione nel lungo periodo.

Formula di Kelly F= W – (1-W)/R

Dove F è la quota di capitale ottimale, W è la probabilità di successo dell’operazione e R è il valore medio dei trade in guadagno.

La formula restituisce all’investitore un valore al di sotto di 1 e si riferisce alla dimensione del lotto da utilizzare per la singola operazione. Questa tecnica è stata largamente utilizzata da trader e giocatori d’azzardo, ma negli investimenti online presenta delle lacune da colmare.

John Kelly non ha infatti considerato il rischio di drawdown nella sua formula e quindi il conseguente numero delle operazioni che è possibile aprire contemporaneamente, inoltre la formula non tiene conto della volatilità dei mercati finanziari che ha assunto sempre più rilevanza col passare del tempo a causa dell’avvento dei Robot Trading.

Colui che individuato l’errore nella Formula di Kelly è stato Ralph Vince, che con la formula dell’ Optimal F ha portato una delle più grandi innovazioni nell’ambito del Money Management negli ultimi 15 anni.

2° regola: Optimal F

La formula Optimal F, o Optimal Fixed Fraction, nasce dal tentativo di Ralph Vince di migliorare la formula di Kelly.

R.Vince suggerì di utilizzare una quota fissa di capitale ottimale per ogni operazione, da qui il nome Optimal F, per massimizzare i guadagni generato. Come vedremo in seguito, però, neanche questa formula riesce a risolvere la problematica del drawdown, la quale viene infatti amplificata.

Qui di seguito la formula dell’ Optimal F.

HPR (n) = 1- f x (Pn/WCS)

Dove:

HPR, ovvero Holding Period Return, è il moltiplicatore di capitale dell’operazione;
P è il profitto dell’operazione;
WCS, ovvero Worst Case Scenario, è la situazione di perdita massima;
f è il valore di Optimal f, ovvero il valore che ottimizza HPR.

Dopodiché, l’HPR di ogni periodo viene moltiplicato per il capitale a cui si riferisce, restituendo il capitale disponibile per ogni periodo.

TWR (Time Weighted Return)= HPR 1 x HPR 2 x HPR 3 x …. x HPR (n)

L’Optimal F è dunque il valore che ottimizza di rimando TWR, ovvero tempo di ritorno dell’investimento.

Nonostante il calcolo della regola possa sembrare complesso, vedremo ora con un esempio come in realtà si tratti di calcoli molto intuitivi.

Ipotizziamo uno scenario base di trading, con un capitale di 5000€, una perdita di 100€ e un WCS di 300€.

In questo caso P è negativo poichè è una perdita ed è pari a -100. Il rapporto perdita/capitale, ovvero quanto questa perdita incide sul conto è -100/5000, ovvero il 2%.

L’HPR è dunque 1-(2/100)= 0,98

Moltiplicando il valore ottenuto per il capitale totale otteniamo 4900, ovvero il capitale residuo.

Naturalmente questo è un caso basico ma la regola viene utilizzare per calcolare la quota di capitale rimanente in ambiti molto più elaborati e complessi.

Anche la formula Optimal F, tuttavia, presenta una cattiva gestione del drawdown. Questa tecnica non tiene conto della possibile avversione al rischio del trader e non pone limite alle perdite potenziali, portando spesso ad una veloce crescita del numero di operazioni aperte esponendo l’investitore a seri rischi di drawdown.

3° regola: Formula di Larry Williams

Larry Williams è probabilmente tra i 5 trader più famosi di sempre, colui che ha reso famoso nel mondo del trading la Formula di Kelly con cui ha ottenuto risultati incredibili in un solo anno (da 10mila dollari a 1,14 milioni di dollari).

Williams, però, lamentò l’elevata volatilità a cui la Formula di Kelly non riusciva ad adattarsi e modificò lui stesso la formula, inserendo fattori come il drawdown che venivano inspiegabilmente ignorati da Kelly.

In realtà, John Kelly non ha ideato la sua teoria per i mercati finanziari ed è dunque più che plausibile che presenti delle mancanze come il calcolo del Drawdown e l’analisi della volatilità.

La formula di Williams riadatta dunque quella di Kelly ai mercati finanziari, ponendo l’enfasi sulla size delle operazioni (o contratti) da aprire tenendo conto di drawdown e volatilità.
Larry Williams ha definito la sua formula “la chiave del paradiso” poichè permette agli investitori di “aprire le porte della speculazione finanziaria”.

Vediamo dunque quali sono i fattori che incidono nel calcolo.

Formula di Williams – Numero Contratti= (C x p)/ D

Dove:

C è il capitale disponibile dell’investitore;
p è la % di rischio a cui il trader è propenso;
D è il Drawdown dell’account, ovvero la perdita massima che l’investitore può sostenere.

La % di rischio e il Massimo DrawDown sono dati soggettivi inseriti dall’investitore che rendono la formula estremamente personalizzata. Ci limitiamo ad indicare dunque valori tipici della percentuale di rischio per indirizzare il lettore nella sua scelta.
È possibile infatti essere propensi a:

  • rischi molto conservati (dal 2 al 5%)
  • rischi moderati (dal 10 al 13%)
  • rischi elevati (tra il 15 e il 18%)
  • fischi molto elevati (20% e oltre)

Attraverso la formula di Williams è dunque possibile calcolare scientificamente la size delle posizione con cui entrare a merca, rapportata al rischio che l’investitore è propenso ad assumere e al suo massimo drawdown.

4° regola: Calcolo Livello Massimo di Drawdown

In una corretta strategia di Money Management è fondamentale tenere sempre sotto controllo il livello massimo di capitalizzazione in rapporto al rischio assunto.

Chi opera sul Forex, chi fa trading in CFD ed investe sui mercati azionari è ben conscio che occorre tenere una parte del proprio capitale a “protezione” del proprio conto di trading dal possibile rischio di Drawdown, ovvero l’ammontare massimo delle perdite generate del conto.

A questo scopo è fondamentale calcolare preventivamente il livello massimo di drawdown che il proprio conto può sopportare, in relazione ai margini minimi richiesti dal broker per non incappare in una “Margin call“.

La formula più appropriata per calcolare dunque il Massimo Drawdown, secondo i teorici del risk management, è la seguente:

DRAWDOWN MASSIMO = Margini Broker + (Drawdown *1,5)

5° regola: Legge di Gresham

La Legge di Gresham non è propriamente una strategia di risk management ma rappresenta un caso studio che ha fatto la storia nei mercati finanziari perchè illustra il “perchè” dell’utilizzo del Money Management.

Questo caso studio, conosciuto anche come “Legge della Rovina Statica“, mostra infatti come sia esponenziale l’andamento della % di guadagno necessaria al rientra da una % di perdita. La performance richiesta per rientrare del debito generato cresce infatti in maniera esponenziale all’aumentare della perdita.

La Legge di Graham illustra come sia estremamente difficile recuperare il capitale una volta perso, vediamo perchè nella tabella sottostante.

% PERDITA% GUADAGNO PER RIENTRARE
1011
2025
3043
4067
50100
60150
70233
80400
90900
999900
Esempio numerico sulla Legge di Graham o “Legge della Rovina Statica”

Leggi anche:

Money Management forex: consigli utili

Il money management nel Forex è un fattore fondamentale che determina il successo di una strategia di investimento. Il consiglio dei nostri esperti, i trader di TradingOnline.com, è quello di definire il money management da seguire prima della scelta del capitale con cui si aprirà un conto Forex.

Definire in partenza il Risk Management e il Position Sizing permette all’investitore di valutare la pertinenza del capitale che andrà ad utilizzare. Con capitali molto ridotti, infatti, è estremamente complicato utilizzare una strategia di Money Management che prevede un impiego del 2% del capitale a trade, poichè i margini di profitto sarebbero troppo ridotti se rapportati al tempo investito sulla piattaforma.

È quindi fondamentale analizzare preventivamente quali sono i margini con cui l’investitore si ritroverà a lavorare per non assumersi rischi maggiori di quelli desiderati.

Definiti correttamente Risk Management, Size Positioning e il capitale da utilizzare, il rispetto delle regole di risk management assume particolare rilevanza in un mercato soggetto a continue fluttuazioni e cambiamenti repentini di Momentum come il Forex.

I mercati valutari, infatti, sono da sempre soggetti a improvvise variazioni di prezzo che mettono a repentaglio le operazioni aperte dell’investitore, il quale si trova spesso di fronte ad un cruciale Payoff sulla scelta degli strumenti da utilizzare.

La scelta dell’investitore per la corretta gestione del money monagement ricade inevitabilmente tra la combinazione Stop loss – Take Profit o l’utilizzo solitario del Trailing Stop. Il Payoff tra le due tipologie di strumenti risiede nei diversi metodi di presa del profitto.

Il trader che si avvale della coppia Stop Loss – Take Profit può interrompere il monitoraggio dell’operazione una volta aperta, sapendo che la chiusura avverrà o al livello dello Stop Loss o al livello del Take Profit. Impostando un Ratio di almeno 1:2 tra gli strumenti, l’investitore ha il totale controllo sulle sue metriche e sui risultati mensili.

Viceversa, il trader che utilizza un Trailing Stop per attuare il Money Management, al momento dell’apertura dell’operazione non conosce il livello di chiusura e non può dunque delineare un Ratio tra guadagni e perdite. L’utilizzo dello strumento toglie di fatto una parte del controllo sull’operazione all’investitore, permettendo però di registrare perdite inferiori per ogni trade.

Money Management criptovalute e azioni

Analizziamo ora separatamente il Money Management su criptovalute e azioni. Per quanto riguarda il mercato delle criptovalute, il Risk Management e il Position Sizing assumono ancora più importanza poichè il mercato delle valute virtuali è ancor più soggetto a fluttuazioni rispetto al Forex.

Non essendo regolamentato, la quotazione delle criptovalute come Bitcoin o Ethereum è fortemente soggetta a news e dichiarazione degli enti economici dei paesi dove sono più diffuse.

Non sono rari, infatti, eventi di slippage sui loro grafici, ovvero movimenti caratterizzati da forte momentum che “saltano” alcuni livelli del grafico, rischiando quindi di non chiudere gli Stop Loss. Per cautelarsi su questi mercati, estremamente profittevoli ma ad alto rischio, broker come Capital.com offrono la funzionalità di Stop Loss Garantito, ovvero la chiusura sicura al 100% al livello prestabilito dal limit order anche in caso gap o slippage.

Applicare il Money Management nei mercati criptovalutari, nel lungo periodi, è una delle principali condizioni di successo. Le principali regole di Risk Management e Size Positioning sono applicabili anche in questo mercato, il quale rappresenta lo scenario ideale per l’utilizzo del Trailing Stop, a patto che il numero di pips che intercorrono tra apertura e punto di uscita sia abbastanza elevato da evitare la chiusura preventiva dovuta alle fluttuazioni.

Differente, invece, lo scenario riguardante il mercato azionario.

Nonostante i titoli e le obbligazioni presentino solitamente grafici solitamente meno volatili e più costanti, fattori di analisi fondamentale come news, bilanci e notizie macroeconomiche possono causare violenti movimenti di prezzo che causano molto più frequentemente gap di prezzo. Questo evento, però, si verifica principalmente quando si fa trading su azioni in DMA, una funzionalità offerta da alcuni broker come eToro. Il money Management, nel mercato azionario, presenta caratteristiche diverse rispetto agli altri strumenti finanziari poiché richiede competenze diverse all’investitore.

Per approfondire ulteriormente l’argomento, leggi anche: Trading in DMA, cos’è e come funziona

Una corretta strategia di Risk Management su azioni si basa sullo studio dei bilanci delle aziende analizzate e sulla loro stabilità economica e finanziari. Una strategia di analisi delle azioni in DMA, inoltre, prevede lo studio dei dividendi futuri generati dal possesso delle azioni.

Per comprendere il trading su azioni, consigliamo quindi la lettura della guida redatta da esperti trader su azioni del team di TradingOnline.com: Guida al Trading su Azioni.

Impara tutto sul Money Management: migliori strumenti didattici

Lo studio del money management è una vera e propria disciplina applicabile in più campi, non solo sui mercati finanziari. Su TradingOnline.com, il sito ufficiale di Trading per gli investitori italiani, è possibile trovare guide su ciascuno degli strumenti che i trader utilizzano per applicare le regole di Money Management all’interno delle loro strategie.

Ogni guida redatta è completa di casi studio grafici in tempo reale per aumentare la comprensione degli strumenti di risk management e il loro utilizzo all’interno di un grafico di trading.

Le guide di TradingOnline.com di cui consigliamo la lettura per assumere più autorevolezza nell’applicazione del Money Management si riferiscono a Stop Loss, Take Profit e Trailing Stop.

Nelle guide sopra citate vengono riassunte efficacemente le teorie presenti sui migliori libri di Money Management e nei migliori video di esperti. Per completezza editoriale, i paragrafi seguenti saranno corredati dalle fonti più affidabili sulla gestione del rischio di investimento presenti in Italia e all’estero.

Money Management migliori libri

La letteratura sul Money management è ricca di spunti interessanti e applicazioni pratiche da replicare sul proprio conto di trading. Di seguito abbiamo raccolto i 5 libri più influenti sul money management, partendo da un panorama italiano per arrivare a quello internazionale.

  • Trattato di Money Management

Il primo libro consigliato è “Trattato di Money Management“, di Andrea Unger, consigliato da molti uno dei migliori trader italiani e uno dei principali fautori del Risk management in Italia.

Il libro di Unger è una lettura must per chi si avvicina al money management.

  • Money Management vs Analisi Tecnica

Per chi avesse già letto il libro di Unger e desidera rimanere nella letteratura italiana consigliamo “Money Management vs Analisi Tecnica” di Claudio Baldi.

  • Oltre il Money Management. Perché giocare in Borsa non è un gioco

Dello stesso autore consigliamo un altro titolo, un po’ datato ma che permette bene di comprendere la psicologia nascosta dietro alla gestione monetaria. Si tratta del libro “Oltre il Money Management. Perché giocare in Borsa non è un gioco“.

  • How to Day Trade for a Living: Tools, Tactics, Money Management, Discipline and Trading

Passando alla letteratura internazionale contemporanea sul Money Management consigliamo la quarta edizione di “How to Day Trade for a Living: Tools, Tactics, Money Management, Discipline and Trading” di Andrew Aziz, trader e Council Member di Forbes.

  • La mente del trader. Trading vincente senza farsi condizionare dalle emozioni

Per concludere, l’ultimo libro consigliato in questa guida riguarda la parte emotiva del Trading, una componente fondamentale del Money Management. Il libro selezionato è italiano: “La mente del trader. Trading vincente senza farsi condizionare dalle emozioni” di Giacomo Probo.

Corso Money Management gratis

Stilare e comprendere correttamente una strategia di Money Management può richiedere mesi e spesso, per trovare la giusta tecnica per le proprie strategie, occorrono vari tentativi mediante regole differenti.

Per evitare di investire tempo eccessivo e, soprattutto, di perdere capitali ingenti alla ricerca della strategia di money management più adatta agli scopi del trader, si può optare per lo studio di corsi individuali dove un mentore aiuta l’investitore nel compito.

In Italia, un servizio del genere è fornito dall’Alfio Bardolla Training Group.

Lo staff di TradingOnline.com, però, formato da veri trader esperti, ha voluto completare le guide accurate fornite sul sito ufficiale di trading in Italia con un corso dalla A alla Z che comprende un’accurato studio del Money Management: Corso Trading di ©TradingOnline.com.

Videocorsi migliori sul Money Management

Nonostante lo studio di un corso ad hoc sia la scelta migliore per approcciarsi con la miglior strategia possibile di Risk Management sui mercati finanziari, anche la visione di video sull’argomento aiuta l’investitore ad avere una maggiore completezza di informazione sull’argomento. Noi di TradingOnline.com, il sito ufficiale di trading italiano, abbiamo selezionato le fonti più autorevoli per imparare il trading, italiane ed estere.

Il primo video che riportiamo è di Marco Casario, un trader italiano con quasi 100.000 iscritti su YouTube, e tratta “Le 5 Regole d’oro del Money Management“.

Nel video successivo, invece, Filippo Diodovich (Market Strategist di IG Italia) illustra le basi del Money Management.

Il video successivo, invece, è in lingua inglese. Rayner Teo, uno dei migliori trader asiatici contemporanei, illustra come gestire efficacemente il Money Management per piccoli conti di trading.

Money Management eBook [+Pdf Gratis]

La comprensione del Money Management passa anche da eBook e Pdf disponibili gratuitamente online. Solitamente le risorse disponibili online non riescono a fornire un quadro completo all’investitore e spesso trattano solo concetti base per spingere all’acquisto di corsi completi.

Per completezza informativa citiamo comunque dei Pdf e degli eBook disponibili gratuitamente online come quello dell’Alfio Bardolla Trainer Group (qui il link: https://www.alfiobardolla.com/money-management/) .

Di seguito, invece, un pdf gratuito in lingua inglese sulla psicologia che si cela dietro alle strategie di Money Management (qui il link).

Money Management opinioni e recensioni Reali

Il Money Management non è una semplice teoria economica, ma è il fondamento di qualsiasi strategia attuata sui grafici di trading da investitori esperti. In un periodo storico dove chiunque ha la possibilità di avere accesso ai mercati finanziari mondiali, l’utilizzo di un’accurata strategia di Money Management è necessario per fronteggiare le insidie presenti sui mercati.

Il corretto inserimento delle tecniche di Risk Management e Size Positioning viste in questo articolo garantiscono all’investitore una maggiore garanzia di successo in uno scenario dove non ottiene risultati migliori chi è più bravo ad individuare il miglior punto di ingresso nel grafico ma bensì colui che è in grado di gestire meglio il rischio delle posizione.

Il Money Management è sempre efficace nel trading on line?

La gestione del rischio è fondamentale non solo nel trading, ma in qualsiasi campo finanziario.

Un investimento senza gestione del rischio, è una scommessa.

I differenti mercati dove è possibile operare nel trading online (CFD, Forex, Azioni, Indici, Commodities, Criptovalute), nonostante presentino caratteristiche di fondo diverse, l’inserimento di ordini di take profit e stop loss è una pratica comune in ognuno di essi.

Anche i migliori trader al mondo utilizzano il Money Management per tagliare le perdite anticipatamente, raccogliere i profitti senza dover monitorare costantemente le diverse operazioni e, soprattutto, per capire la quota di capitale disponibile per il trading senza incorrere nel rischio di andare in drawdown.

Riprendendo dunque il quesito “il Money Management è sempre efficace nel trading?“, la risposta degli esperti di TradingOnline.com è si, non solo efficace ma fondamentale.

Serve davvero il Money Management?

È pratica comune tra i trader principianti non utilizzare tecniche di gestione del rischio e di ottimizzazione della size di entrata a mercato. Si tratta tuttavia di un errore diffuso solo tra chi si è appena avvicinato al mondo degli investimenti online.

I trader esperti sostengono che più del talento, è la corretta gestione del rischio a definire il successo di una strategia di trading.

Esistono molti esempi di trader famosi che hanno basato il loro successo principalmente sul Mopney Management , l’esempio più eclatante è sicuramente Larry Williams, da molti esperti etichettato come il più grande trader di sempre, il quale grazie alle formula di Kelly portò in soli 12 mesi un conto da 10.000$ a oltre 1 milione di dollari.

Il Money Management non è solo un metodo per limitare le perdite, ma è l’insieme delle strategie volte ad ottimizzare e massimizzare i guadagni dell’investitore nel medio-lungo periodo.

Cosa succede se non applico una strategia di Money Management?

Sono diversi i rischi causati dalla mancata applicazione di regole di Money Management in un conto di trading

  • Perdite irrecuperabili

In questa guida, attraverso la Legge di Gresham, o “Legge della Rovina Statica“, abbiamo analizzato l’andamento esponenziale dei guadagni necessari a recuperare una perdita subita.

Non posizionare uno Stop loss nelle proprie operazioni o posizionare uno Stop loss troppo grande espone inevitabilmente a questo rischio.

  • Rischio di Drawdown

Un errato monitoraggio del capitale residuo al netto del rischio assunto espone il trader al rischio di Drawdown, ovvero del raggiungimento del rischio massimo che l’investitore si può assumere.

Il raggiungimento del livello massimo di drawdown porta alla chiusura del conto dell’investitore. In questa guida abbiamo spiegato come calcolare il livello massimo di Drawdown di un conto mediante l’utilizzo e l’applicazione delle corrette regole di Money Management.

  • Errato Ratio SL:TP

Il mancato utilizzo del Money Management significa inoltre un’errato risk management. Questa disciplina prevede infatti che il Ratio Stop Loss – Take Profit sia almeno 1:2 per mettere al sicuro i profitti. In questa guida sono stati trattati esempi che mostravano come trader che portano a profitto 7 operazioni su 10 rischiano di non generare guadagni se non hanno implementato un corretto rapporti rischi-utili nella loro strategia.

La nostra opinione sul Money Management

La profonda comprensione del Money Management è alla base dell’operatività nel trading online e il suo studio dovrebbe e avvenire prima, in una corretta scala temporale, rispetto allo studio delle strategie di investimento.

Il consiglio dei nostri esperti è dunque quello di approfondire a fondo le teorie di Risk Management e di Size Positioning poichè sono fondamentali fin dai primi passi dell’investitore nel mondo degli investimenti online.

La formulazione di qualsiasi strategia richiede infatti uno studio preventivo della dimensione del lotto di ogni trade in base al capitale disponibile e lo Stop Loss da applicare per ogni operazione.

Questi aspetti della strategia non sono assolutamente da sottovalutare poichè è la gestione del rischio che nel lungo periodo porta al successo una tecnica di trading.

Considerazioni finali

L’utilizzo del Money Management impone all’investitore una visione più di ampio periodo, non focalizzata sulle singole operazioni ma sul loro insieme.

Queste strategie permettono infatti di tagliare efficacemente le perdite per ottimizzare i profitti. L’unico limite del Money management riguarda il capitale disponibile dell’investitore: se l’investitore dispone di capitali molto ridotti è estremamente complicato riuscire a ponderare il rischio mediante tecniche di money management.

Il consiglio degli esperti di TradingOnline.com è di soffermarsi sul Money Management per comprendere a fondo le meccaniche necessarie per la gestione di un conto da trading, compiendo così il primo passo del diventare un trader profittevole.

FAQ – Money Management: domande e risposte frequenti

Che cos’è il Money Management?

Il Money Management è la disciplina che regolamenta la gestione dei capitali e del rischio sui mercati finanziari.

Quali sono le categorie di Money Management?

Le principali branchie di questa disciplina sono il Risk Management (la gestione del rischio) e la Position Sizing (la gestione del lotto di ingresso).

Il Money Management funziona?

Le tecniche di Money Management permettono di gestire efficacemente il capitale, tagliano le perdite e raccogliendo i profitti maturati.

Quali sono le strategie di Money Management?

Le principali formule di quanto ambito sono la Formula di Kelly, la formula di Williams e il calcolo de “Optimal F“.

Come si usa il Money Management?

Il Money Management è utilizzato mediante l’applicazione di 3 strumenti: Stop Loss, Take Profit e il Trailing Stop.

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