CommerzBank: il governo tedesco stoppa vendite di azioni proprie

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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Il governo tedesco ha deciso di interrompere le vendite future e di breve periodo di azioni Commerzbank. L’ultima vendita di azioni da parte del governo tedesco è stata oggetto di acquisizione da parte di UniCredit, gruppo italiano che sembrerebbe avere l’intenzione di portarsi sopra il 10% pur senza lanciare un’OPA o una scalata ostile.

Il governo tedesco ha detto di voler accompagnare così, il processo è il cammino di indipendenza dell’istituto bancario, spiegazioni dietro la quale però, secondo diversi analisti, si celerebbe un’intenzione di carattere protezionistico nei confronti delle banche che hanno sede e operano principalmente all’interno del territorio della Repubblica Federale. La decisione del governo tedesco di non vendere più azioni del gruppo, con ogni probabilità darà il via ad uno strascico di polemiche anche a livello politico, con la questione che potrebbe non essere finita qui.

Addio sogni di gloria per UniCredit?

Difficile immaginare che si possa procedere, a meno che non si passi alle maniere forti, che nel mondo della borsa vogliono dire principalmente scalate ostili, che per il momento però sembrerebbero da escludersi. Il governo tedesco, dopo aver venduto azioni finite nelle mani di UniCredit, ha deciso infatti di interrompere per il momento vendite, dichiarando di avere intenzione di sostenere l’indipendenza del gruppo.

Indipendenza che per molti fa già rima con difesa del sistema bancario nazionale, con un fiume di polemiche che prenderà una parte o l’altra all’interno di un’Europa che dovrà ancora fare molto in termini di mercato unico, anche per questo tipo di situazioni.

Per il momento non ci sono state reazioni o commenti da parte di UniCredit e non è chiaro quali saranno eventualmente reazioni da parte del gruppo. Il tentativo di ulteriore scalata potrebbe però finire qui, con aggiornamenti che arriveranno con ogni probabilità lunedì, data la chiusura dei mercati e delle trattative per il weekend.

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