PIL USA sopra le aspettative a +2,8%. Segnali di forza da economia americana

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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Arrivano i dati sul PIL USA e sono di molto superiori alle aspettative degli analisti. Il dato trimestre su trimestre fa registrare +2,8%, con le aspettative che erano invece ferme a +2,0% e con la lettura precedente che aveva invece fatto segnare un ben più modesto +1,4%. Sono dati che raccontano di un’economia statunitense forte, sensazione che viene accompagnata da buoni dati sul mercato del lavoro e di spesa dei consumatori, al +2,3% contro la lettura precedente del +1,5%.

Sono dati anti-narrativa, che sconfessano almeno sul breve il rallentamento anticipato dai mercati non solo per l’economia USA, ma per la domanda e la produzione a livello globale. Tornano in linea con le aspettative i dati sulla disoccupazione e sulle richieste di sussidio.

Il dato in controtendenza

Gli ultimi giorni di paura sui mercati, innescati da un forte rallentamento in borsa dei titoli legati all’intelligenza artificiale, potrebbero forse trovare un momentaneo sollievo dai dati importanti che arrivano dal prodotto interno lordo USA, che racconta di un’economia cresciuta in termini di output del 2,8% rispetto all’1,4% della lettura precedente e nettamente al di sopra del consenso degli analisti.

Alla riapertura delle borse, alle 15:30 ora italiana, ci saranno da fare altre considerazioni che riguarderanno la possibilità di ridiscutere i tanto attesi tagli ai tassi di settembre, che potrebbero essere appunto messi in discussione data la risposta ancora vigorosa da parte dell’economia.

Mercato del lavoro – da leggere attraverso i dati delle richieste di sussidi – invece ancora resiliente e in linea con le aspettative. Per gli investitori sarà ora difficile riconciliare trimestrali non entusiasmanti da parte di grandi gruppi con dati che arrivano dall’economia che sembrerebbero invece raccontare un’altra storia. Le ultime due sessioni della settimana a Wall Street potrebbero diventare fondamentali per capire cosa si aspettano i mercati dopo una serie di dati che continua a essere di segno opposto e alterno.

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