Petrolio in calo durante sessione asiatica: pesano incertezze per economia e mercato del lavoro USA

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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La sessione asiatica di trading punisce il dollaro, complici dati sul mercato del lavoro degli Stati Uniti che potrebbero segnalare un rallentamento dell’economia anche manifatturiera e di conseguenza una ridotta domanda per il petrolio su scala globale. Brent e WTI perdono più di mezzo punto percentuale, in una giornata che sarà tra le altre cose caratterizzata dalla chiusura delle piazze USA per i festeggiamenti legati al 4 luglio, Festa dell’Indipendenza per gli Stati Uniti.

Il petrolio risente di una situazione sul piano economico e anche geopolitico che è esposta potenzialmente a rapidi cambiamenti, vuoi per i dati macro che arrivano dagli USA e che segnalano un marginale avvicinamento alla data dei primi tagli ai tassi, vuoi per questioni geopolitiche che continuano a tenere sulle spine i mercati e che ciclicamente tornano a far discutere – e spesso scommettere al ribasso – i grandi trading desk.

Brutta sessione per il petrolio

Il mercato del lavoro USA preoccupa il petrolio

I dati arrivati in settimana riguardo il mercato del lavoro USA, che per alcuni parametri si sono rivelati essere inferiori alle aspettative dei mercati, colpiscono il mercato del greggio. Sia il Brent sia il WTI perdono durante una sessione asiatica che sarà la più rilevante della giornata, complice la chiusura dei mercati USA per il 4 luglio. Male il Brent e altrettanto male il WTI, con le consegne di greggio americano che sono ai minimi verso l’Europa, per quanto i mercati si aspettino un potenziale rimbalzo per il mese di luglio e di agosto.

Tuttavia il movimento di breve periodo, almeno secondo una nota diffusa da Citi ai propri clienti, potrebbe trarre in inganno per un contesto che potrebbe farsi più bullish in seguito a rischi geopolitici mai sopiti e che presto potrebbero tornare a informare i movimenti principali del mercato.

A giocare però il ruolo principale per il prezzo del greggio saranno i dati che offriranno un indirizzo per quanto riguarda l’andamento dell’economia USA: i dati arrivati in settimana non sono chiari, con alcuni degli indicatori per lo stato di salute del mercato del lavoro che segnalano un possibile allentamento della tensione rialzista per l’economia e altri invece che comunque segnalano la possibilità di un atterraggio morbido così come nelle migliori intenzioni di Jerome Powell.

Settimana particolare per lo stop USA: domani si torna a fare sul serio

Domani si torna a fare sul serio dopo una pausa che per gli USA dura, da sempre, mezza sessione del 3 luglio e una sessione intera del 4 luglio. COn SPX che tocca nuovi massimi e con le magnifiche 7 che – nonostante una performance sbiadita di Amazon – sembrano avere ancora la forza necessaria per trascinare il mercato azionario al rialzo.

Che questo però riuscirà a riflettersi in positivo sul prezzo del greggio rimane un mistero anche per i trading desk, che per ora guardano alla situazione con una certa preoccupazione.

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