Rio Tinto costruirà un parco solare da 80 MW per abbattere l’uso del gas naturale

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Written by Pierpaolo Molinengo
Attivo come autore dal 1989, si è iscritto all'albo nel 2002, quando ha iniziato ad occuparsi di economia, concentrando dapprima i suoi studi sul mercato immobiliare, fisco e mutui per poi allargare il suo focus sui mercati emergenti e sui rapporti Usa-Russia.
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Ngarluma Aboriginal Corporation e Rio Tinto hanno sottoscritto un accordo per proseguire lo sviluppo di un parco solare da 80 MW nella contea di Ngarluma, vicino a Karratha, per fornire energia rinnovabile alle attività di estrazione del minerale di ferro dell’azienda mineraria nella regione di Pilbara, nell’Australia Occidentale.

Il parco solare è il primo progetto proposto dal popolo Ngarluma e da Rio Tinto, dopo la firma di un memorandum d’intesa per esplorare le opportunità di progetti di energia rinnovabile nel territorio di Ngarluma. Si prevede che il progetto sorgerà accanto all’attuale centrale elettrica Yurralyi Maya di Rio Tinto, nei pressi di Karratha.

Rio Tinto, un parco solare per dismettere l’uso del gas naturale

Il parco solare voluto da Rio Tinto ha il potenziale di sostituire fino all’11% del gas naturale attualmente utilizzato per la produzione di energia nelle attività minerarie integrate della società nel Pilbara, riducendo le emissioni fino a 120 kT di CO2 all’anno una volta che l’impianto sia stato completato.

Uno studio di fattibilità del progetto dovrebbe essere completato entro l’inizio del 2025, mentre la messa in servizio avverrà nel 2027, subordinatamente alle opportune approvazioni e alla decisione finale sull’investimento.

Alcune stime prevedono che entro il 2030 saranno necessari dai 600 ai 700 MW di energia rinnovabile per sostituire la maggior parte del gas nella rete elettrica Pilbara di Rio Tinto, mentre sarà necessaria ulteriore energia rinnovabile per supportare l’elettrificazione diffusa della flotta, prevista dopo il 2030.

Richard Cohen – amministratore delegato di Rio Tinto per i servizi ferroviari, portuali e di base – ha affermato che la società è orgogliosa di portare avanti questo progetto insieme alla popolazione di Ngarluma. Rio tinto, inoltre, è grata per l’impegno e il supporto che è stato dimostrato nel raggiungimento di questo importante traguardo. Secondo Cohen sviluppi come questo non riguardano solo la riduzione delle emissioni: sono fondamentali per le opportunità economiche e per rafforzare il legame della società con il popolo Ngarluma.

Ljuba Mojovic, CEO della Ngarluma Aboriginal Corporation, spiega che sono stati fortunati a dare il via al primo progetto di energia rinnovabile con Rio Tinto per ridurre le emissioni e creare opportunità economiche per il popolo Ngarluma. Il progetto del parco solare consentirà alla NAC di realizzare ricavi sostenibili, aumentare le opportunità di appalto e contribuire a un impatto ambientale positivo nel Pilbara. Lo sviluppo di questo progetto è una testimonianza della forza duratura del nostro rapporto speciale con Rio Tinto e del nostro impegno comune a lavorare insieme per creare un futuro più sostenibile.

Rio Tinto verso l’acquisto di Teck Resources

Rio Tinto starebbe valutando un’operazione che potrebbe cambiare radicalmente l’universo dell’industria mineraria mondiale. Avrebbe allo studio l’acquisto di Teck Resources: dopo un’offerta del valore di 25,7 miliardi di sterline arrivata da BHP per Anglo American, il colosso australiano sarebbe sceso in prima linea per valutare i potenziali obiettivi con la società canadese.

Rio Tinto ha predisposto una potenziale offerta per Teck Resouces, che prevede una valutazione della società canadese oltre i 30 miliardi di dollari. Sebbene la compagnia australiana stia seriamente valutando questa acquisizione, per il momento non c’è ancora nulla di garantito

Ricordiamo che Teck Resources, in tempi recenti, ha provveduto a vendere la propria divisione carbone a Glencore per quasi 7 miliardi di dollari: con questa operazione è diventata un’azienda mineraria pura, focalizzandosi principalmente sul rame e sui metalli necessari per la transizione energetica.

L’eventuale acquisizione di Teck Resources da parte di Rio Tinto è finita immediatamente sotto i riflettori di analisti ed investitori: un’operazione simile avrebbe un impatto su tutto il mercato.

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