Strategie di Trading Online
Strategie breakout Forex
Le strategie di breakout Forex sono tecniche di trading sul FX basate sulla rottura di un livello chiave da parte di un tasso di cambio tra due valute. È comunemente accettato nel mondo del trading che esistano dei livelli particolarmente importanti per i grafici. Quando uno di questi livelli viene attraversato a rialzo o a ribasso, può generare dei segnali di trading importanti per un trader.
Le strategie di breakout hanno una storia molto lunga nel mondo del Forex. Sono anche tra quelle più utilizzate, spesso anche da investitori che solitamente non fanno trading sul breve termine. Nel corso del tempo hanno anche trovato applicazione in mercati diversi da quello delle valute, come quello azionario e delle materie prime. Per questo motivo, nel percorso complessivo di un trader, imparare a gestire le strategie di breakout è sempre un passaggio importante.
Ci sono diversi modi per identificare i livelli di breakout e il loro significato, ed è importante essere flessibili nel capire dove siano i livelli chiave e quando applicare queste strategie. Imparando a gestire questo tipo di strumenti nel modo adeguato, è frequente che si trovino delle opportunità per usare i breakout sui grafici.
Streategie di breakout nel Forex– Introduzione strategia:
❓Cos’è: | Strategia basata sulla rottura di livelli chiave |
👍Efficacia: | Efficace – 8/10 |
👨🎓Come imparare: | Usare conti virtuali (trading demo) |
🔍Dove fare scalping: | eToro / Capital.com / FP Markets |
👶Difficoltà: | Facile – 9/10 |
🤔Opinioni: | ⭐⭐⭐⭐⭐ |
Strategie breakout Forex cosa sono
Le strategie di breakout nel Forex sono tecniche per fare trading in base all’andamento del prezzo e ai livelli chiave del grafico. Si comincia identificando i livelli chiave, un’operazione che può essere svolta in diversi modi: attraverso supporti e resistenze, con indicatori di trading oppure usando soglie psicologiche (es. 1.0000 per EUR/USD).
Una volta identificati i livelli chiave, si attende che la price action porti il grafico vicino a uno di questi. A tal punto si aprono due opzioni: investire sul rimbalzo del tasso di cambio prima che tocchi il livello chiave, oppure aspettare che questo venga superato. Il “breakout” in senso tecnico è legato direttamente alla rottura di un livello chiave, per cui questa strategia non è pensata per investire sui rimbalzi del grafico prima dell’arrivo a un livello chiave.
Solitamente, nel momento in cui il prezzo arriva a superare uno di questi livelli, si innescano una serie di reazioni a catena. Gli investitori lo interpretano solitamente come un segnale di continuazione del trend in corso, per cui tendono a investire nella stessa direzione del trend. Quest’ultimo prende così forza e porta il tasso di cambio verso una nuova area, dove sarà importante stabilire degli altri livelli chiave in attesa del prossimo breakout.
Come funziona la strategia di trading sui breakout
La strategia Forex basata sui breakout del prezzo funziona attraverso l’identificazione continua di supporti e resistenze, che appunto vengono definiti “livelli chiave”. Solitamente i trader identificano questi livelli e poi impostano degli avvisi di prezzo, in modo da essere notificati nel momento in cui il grafico arriva a tagliare uno di questi livelli. Usare gli avvisi di prezzo è molto utile, dal momento che altrimenti sarebbe necessario attendere indefinitamente di fronte ai grafici fino a che la price action non diventa favorevole.
Quando si verifica il breakout, il trader investe nella stessa direzione del trend. Esiste una spiegazione basica del motivo, basata semplicemente su domanda e offerta. Se da diverso tempo un tasso di cambio oscilla tra 1.1750 e 1.2000, significa che questo è l’equilibrio che il mercato ha trovato nell’ultimo periodo. Nel momento in cui si innesca un trend rialzista che porta il tasso di cambio a 1.1240, significa che l’equilibrio tra domanda e offerta è cambiato: il trend è sospinto da una domanda così forte che gli equilibri storici sono saltati, per cui è probabile che andrà avanti.
Risk Management
La gestione del rischio nelle strategie di breakout è solitamente affidata a take profit e stop loss che vengono impostati nuovamente sulla base dei livelli chiave. Questo è uno dei tratti che distinguono da subito i trader più esperti da quelli meno esperti: un trader esperto non identifica un solo supporto e una sola resistenza, ma più di uno. Talvolta questi livelli possono anche essere identificati in modi diversi: il primo supporto potrebbe essere psicologico, il secondo potrebbe essere trovato usando i livelli di Fibonacci e il terzo usando l’indicatore zig zag, giusto per fare un esempio.
Nel momento in cui un trend ribassista taglia il primo supporto, l’ipotesi più probabile è che il prezzo si diriga verso il secondo supporto. Di conseguenza, se un trader sta approfittando di questa occasione per fare un’operazione di short selling, tenderà a impostare il suo take profit in prossimità del secondo supporto; lo stop loss, invece, potrebbe essere posizionato 5-10 pips al di sotto del primo supporto che è stato tagliato.
Solitamente in queste strategie si punta ad avere un possibile ritorno molto alto e una possibile perdita molto bassa, posizionando il take profit 3-4 volte più distante dal prezzo di apertura rispetto allo stop loss. Non serve che la strategia funzioni tantissime volte in percentuale, ma semplicemente che nelle occasioni in cui funziona vada a coprire interamente le perdite di quando non ha funzionato e riesca ulteriormente a generare un margine di profitto.
Come impostare una strategia di Breakout: Cosa ci serve
Per impostare una strategia di breakout è importante partire da alcuni presupposti:
- Una buona conoscenza di supporti e resistenze e dei principali metodi per individuarli;
- Una piattaforma Forex che ci permetta possibilmente di impostare avvisi di prezzo;
- 5-10 grafici Forex, dal momento che solitamente si attua la strategia su più di un grafico per volta;
- Conoscenza dei livelli di take profit e stop loss e delle loro varianti.
Non è necessario che un trader sappia utilizzare il trading algoritmico per utilizzare questa strategia, che può essere attuata anche manualmente. Detto ciò, il trading con i breakout è facilmente automatizzabile se si utilizzano dei metodi ben definiti per trovare i livelli di supporto e resistenza. Indubbiamente utilizzare dei sistemi di trading automatico si sposa bene con questo tipo di strategia, e può aiutare a coprire più coppie di valute allo stesso tempo.
Strategia breakout sul Forex: Migliori piattaforme da utilizzare
Imparare a gestire una strategia è importante, ma è altrettanto importante metterla in pratica con un broker serio e affidabile. Di seguito riportiamo l’elenco delle piattaforme consigliate dalla redazione di ®TradingOnline.com, che vengono utilizzate quotidianamente dai nostri stessi analisti per fare trading con i breakout e con tutte le altre strategie riportate sul nostro sito.
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- Integrazione di altre piattaforme analitiche ed operative, del calibro di cTrader e TradingView.
- Alcuni utenti hanno trovato differenze tra la versione proposta in Australia e quella utilizzabile in Europa;
- Mancano alcuni asset finanziari, soprattutto nel comparto delle criptovalute.
FP Markets è una scelta valida secondo i nostri esperti, perché mette a disposizione una suite di strumenti fondamentali per poter analizzare ed investire in Borsa. La presenza della MetaTrader e dell’integrazione di TradingView, rappresentano sicuramente un valore aggiunto non indifferente. Promossa a pieni voti, rientra tra le migliori piattaforme di trading online sia per esperti che per principianti.
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Trade.com rientra a pieno tra le migliori piattaforme di trading perché un broker storico e con tante funzionalità accessorie. Durante i nostri stress test, che hanno richiesto oltre 73 ore di studio, i nostri analisti hanno potuto apprezzare la rapidità di esecuzione degli ordini, la presenza del conto demo senza alcun costo e l’esistenza di un servizio di assistenza davvero professionale. Viste anche le molteplici recensioni positive (anche su TrustPilot), non poteva di certo mancare tra i nostri consigli.
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AvaTrade è un broker valido sotto tutti i punti di vista, che garantisce un’esperienza di trading di massimo livello. Permette effettivamente di fare trading di CFD su forex, azioni, materie prime, indici ed anche opzioni, in modo sicuro ed autonomo. I nostri analisti hanno apprezzato la presenza di un supporto personalizzato, nonché dei numerosi sistemi di controllo e di sicurezza. Con un numero elevato di recensioni, testimonianze e pareri positivi, è una giusta scelta per investire online.
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I nostri analisti non hanno avuto dubbi fin dal principio ed hanno selezionato Scalable Capital perché conta ad oggi oltre 1 milione di clienti in tutto il mondo e perché il broker ha superato gli oltre 20 miliardi di dollari affidati. Numeri da record che, se sommati alle tante funzionalità che abbiamo potuto apprezzare durante il nostro utilizzo reale, mettono in evidenza una piattaforma completa, efficiente, affidabile ed anche molto sicura (anche per quanto concerne il trattamento dei dati sensibili).
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Freedom24 ci ha davvero stupiti ed è una novità assoluta, nonostante sia già ampiamente affermata, valida per fare trading online e per accedere a diversi mercati di interesse. Le sue funzionalità sono altresì numerose, su una piattaforma altamente flessibile, che ben si adatta alle necessità di ogni singolo trader. Con oltre 1.000.000 di azioni, ETF, opzioni su azioni, futures e altro ancora e 15 borse nei mercati americani, europei e asiatici, vale assolutamente la pena considerarla.
Vale la pena di notare che molti dei broker consigliati nella tabella utilizzano piattaforme come MetaTrader e TradingView, considerate lo standard di riferimento per chi fa trading con l’analisi tecnica. Entrambe sono anche molto versatili per il trading algoritmico e offrono diversi modi di gestire i take profit e gli stop loss. Due broker in particolare, a nostro avviso, meritano un approfondimento.
- FP MARKETS – https://www.fpmarkets.com/int/it/
Dopo anni di continue ricerche e confronti, FP Markets si è stabilmente affermato come la nostra scelta di riferimento per avere accesso a MetaTrader alle migliori condizioni possibili. Soprattutto per chi si concentra sul Forex, a nostro modo di vedere, questa è al momento la piattaforma da battere.
Il primo punto di forza importante di FP Markets è il sistema di esecuzione ECN degli ordini dei clienti, che vengono smistati a dei fornitori di liquidità esterni anziché avere il broker come diretta controparte. Questo assicura un sistema di esecuzione più trasparente, in cui il broker non ha un conflitto d’interesse diretto con il cliente traendo profitto dalle sue perdite.
Un secondo grande vantaggio di FP Markets è il fatto di avere spread estremamente contenuti su tutte le coppie di valute Forex, partendo addirittura da 0.0 pips. Le commissioni sono l’eterno nemico di chi fa trading e molto spesso non viene valutato correttamente il loro impatto: piccole cifre, sommate per molto tempo, possono arrivare a valere centinaia o migliaia di euro.
- CAPITAL.COM – https://capital.com/it
Capital.com è un altro broker ottimo, cresciuto molto negli ultimi anni proprio grazie al suo focus sull’analisi tecnica. Il salto di qualità è arrivato quando Capital.com ha iniziato a offrire ai clienti la possibilità di collegare il proprio conto a TradingView, una piattaforma di calibro indubbiamente professionale. TradingView ha aperto agli utenti di Capital.com una lunga serie di possibilità legate al disegno sui grafici, al trading algoritmico e agli indicatori di trading personalizzati.
Anche in questo caso si tratta di un broker con costi estremamente bassi, soprattutto sul Forex. Gli spread rimangono gli stessi sia su TradingView che sull’app proprietaria del broker, famosa per la sua AI che studia le operazioni degli utenti per fornire delle indicazioni personalizzate su come migliorare le proprie strategie.
Indicatori da utilizzare
Le strategie di breakdown si prestano all’utilizzo di qualsiasi indicatore e oscillatore che possa aiutare il trader a trovare i punti di supporto e resistenza:
- Medie mobili – Uno dei modi più comuni per individuare i livelli chiave sul grafico. Impostando un numero diverso di periodi, si può anche orientare la strategia su un termine più breve o più lungo;
- Indicatore zig zag – Uno strumento molto comune per identificare in modo visivo i punti dove un breakout può confermare la forza del rally;
- Punti di pivot – L’indicatore più semplice per identificare in modo immediato i livelli chiave sul grafico, soprattutto quando si esce dal contesto Forex e si guarda a mercati che aprono e chiudono quotidianamente come le azioni.
Questi sono alcuni esempi, ma se ne potrebbero fare tanti altri. Ogni trader ha le sue strategie preferite per identificare i punti chiave su un grafico, talvolta utilizzando diversi indicatori allo stesso tempo. Altri trader preferiscono non usarli affatto, e limitarsi piuttosto a strumenti di disegno sul grafico come le trend line.
Strategie di breakout: impostazione grafica
Una volta che si passa alla pratica, uno dei concetti essenziali è l’impostazione grafica. La maggior parte dei trader che utilizza le strategie di breakout, dopo aver identificato i livelli chiave, li marca sul grafico con una linea orizzontale. Nel caso in cui si utilizzino degli indicatori, può essere utile applicarli sul grafico solo fino a trovare i punti chiave e poi rimuoverli, segnando soltanto i punti chiave trovati: in questo modo si evita di avere confusione sul grafico ed è più facile orientarsi.
In questo esempio molto semplice sono riportati una resistenza importante in blu, e un supporto in arancione. Si può notare come, dopo aver tagliato questi livelli identificati dai punti dove il grafico ha rimbalzato in precedenza, il trend abbia preso forza. Questo vale sia per il trend rialzista che ha tagliato la resistenza che per quello ribassista che ha tagliato il supporto.
Strategia Breakout Forex: come individuare segnali Buy/Sell
Per individuare i segnali buy e sell con le strategie di breakout, la cosa essenziale è essere ben sicuri di aver un modo solido per trovare supporti e resistenze. Una volta identificati i livelli chiave, ciò che resta è semplicemente aspettare che la price action attraversi uno di questi livelli chiave. Quando l’attraversamento è netto, si genera un segnale. A questo punto, il problema è riuscire a differenziare i segnali autentici dai falsi segnali.
Cominciando dai segnali BUY, questi si verificano nel momento in cui il grafico taglia a rialzo una resistenza. Di seguito è riportato un esempio in cui il grafico del cambio EUR/USD ha tagliato a rialzo una trend line, che in quel momento agiva come resistenza per il trend ribassista in corso. Dopo la formazione di una lunga candela verde che ha tagliato nettamente la trend line, si è verificato un breakout rialzista.
Una cosa molto simile avviene nel caso dei segnali SELL. In questo caso si aspetta che il grafico tagli a ribasso un supporto. Anche in questo caso è riportato un esempio dal mondo del Forex, in cui il supporto è stato individuato da una zona di rimbalzi precedenti del grafico.
In alcuni casi, il taglio del supporto o della resistenza è accompagnato dalla formazione di un pattern di candele che suggerisce la conferma del trend. In questo caso lo si può considerare un doppio segnale, che ha più probabilità di rivelarsi corretto.
Trading operativo con il breakout
Passando alla parte operativa, il trading con le strategie di breakout consiste essenzialmente di tre componenti:
- Individuazione dei sistemi più efficaci per determinare i livelli chiave sul grafico;
- Qualificazione del segnale;
- Esecuzione della posizione tramite la gestione del rischio con take profit e stop loss automatici.
Il terzo punto non è strettamente necessario, dal momento che un trader potrebbe chiudere manualmente la posizione. Detto ciò, usare dei livelli automatici aiuta a essere più disciplinati e costanti nella gestione del rischio e aiuta a valutare in modo più oggettivo la propria capacità di determinare i movimenti del grafico.
Cominciando dall’individuazione dei livelli chiave, è possibile utilizzare un’impostazione con o senza indicatori. Nel caso in cui si voglia utilizzare una media mobile a 50 periodi come riferimento, si comincerà da un setup simile a quello riportato di seguito.
A questo punto si passa alla qualificazione del segnale, cioè a stabilire se si possa definire un segnale falso o autentico. Questo è un punto molto importante, perché non sempre dopo un breakout il trend guadagna forza. Ci sono delle situazioni in cui la price action taglia un livello chiave e poi si inverte: fa parte della strategia, perché il trader non punta ad avere sempre ragione ma a guadagnare N volte di più da un’operazione chiusa con profitto rispetto alla quantità di denaro persa per ogni operazione in perdita.
Guardando il grafico, si nota bene come una candela abbia tagliato a rialzo la media mobile: anziché essere seguita da un breakout importante, il cambio subito dopo è tornato a rintracciare verso la media storica e poi addirittura a ribasso. Questo è un classico falso segnale, ed è importante essere consapevoli che se ne verificano molti nelle strategie di breakout.
Anche se non è possibile sapere con certezza quando un segnale sia autentico o falso, si possono utilizzare degli strumenti per confermarlo: ad esempio, il breakout potrebbe essere accompagnato da una figura di conferma o da una lettura positiva sugli indicatori di forza del trend. La cosa importante è sempre fare in modo che il take profit e lo stop loss siano posizionati in modo da massimizzare i profitti ottenuti dai segnali corretti e minimizzare le perdite dovute ai falsi segnali.
Pro e contro del trading con i breakout
Il trading con i breakout ha i suoi lati positivi e negativi, al pari delle altre strategie di trading. Conoscere i pro di una strategia è importante per sfruttarli al massimo, ma conoscere i contro è ancora più importante per assicurarsi di prendere i dovuti provvedimenti.
I principali PRO della strategia di breakout sono:
- Quantità di segnali e di possibili operazioni elevata;
- Possibilità di applicarla su qualunque strumento finanziario;
- Si presta bene all’utilizzo di trading algoritmico e automatico;
- Compatibilità sia con trading system impostati su indicatori che senza indicatori.
I principali CONTRO di questa strategia invece sono:
- Quantità di falsi segnali che si ricevono;
- Difficoltà nel prevedere la forza dei breakout;
- Necessità di avere un solido sistema per il posizionamento dei take profit e degli stop loss.
Su quali asset funziona meglio
Le strategie di breakout nascono nel mondo del Forex, ma trovano applicazione su molte altre asset class. Tutti i grafici stabiliscono dei livelli di supporto e residenza nel mondo dei mercati finanziari, e nel momento in cui si utilizza questo tipo di strategie si può trasferire facilmente la propria esperienza da un mercato all’altro.
Storicamente il Forex è sempre stato un terreno fertile per l’applicazione dei trading system legati ai breakout, soprattutto per via della possibilità di fare affidamento a notizie e dati macroeconomici. Quando la rottura di un livello chiave è supportata dalla pubblicazione di un dato macroeconomico che suggerisce che il mercato possa andare nella stessa direzione del trend, allora ci sono degli ottimi presupposti per un’entrata.
Lo stesso vale nel mondo delle azioni, dove spesso la pubblicazione di notizie importanti porta i mercati a muoversi con forza in una certa direzione. Questo vale soprattutto in prossimità della pubblicazione dei dati trimestrali, che spesso sono la fonte dei breakout più forti sul grafico di un’azione.
Da ultimo è possibile portare questa strategia nel mercato delle materie prime, dove solitamente la formazione di livelli di supporto e resistenza è piuttosto evidente. Anche in questo caso, si possono combinare i segnali provenienti dall’analisi fondamentale con i breakout che si manifestano sui grafici per avere un’ulteriore conferma delle proprie entrate sul mercato.
Strategie di breakout alternative
Le strategie di breakout sono un insieme di tecniche che presenta, al suo interno, diverse alternative. Si possono anche categorizzare in base al modo in cui un trader imposta il suo setup:
- Con o senza indicatori
Molti trader preferiscono trovare livelli di supporto e resistenza in modo manuale, andando a studiare i punti dove il grafico ha rimbalzato in passato e cercando di rimanere elastici nel loro modo di applicare la strategia. Altri preferiscono utilizzare dei metodi più oggettivi, come gli indicatori di trading. Entrambe le soluzioni possono essere valide e talvolta anche combinarle tra loro può essere un’idea vincente.
- Ribaltamento della posizione
Una scelta possibile è anche quella di ribaltare la posizione nel caso in cui lo stop loss venga colpito. Essenzialmente il trader, dopo aver visto che il breakout ha causato un falso segnale, si ritrova a investire sull’inversione del trend. L’idea è che, se il breakout non ha funzionato, il prezzo tornerà tendenzialmente a rimbalzare sugli stessi livelli di supporto e resistenza su cui stava già oscillando.
- Breakout sulle notizie
Ci sono alcuni trader che non si limitano all’analisi tecnica, ma preferiscono utilizzarla in combinazione con l’analisi fondamentale. Quando ci si attende la pubblicazione di un dato particolare o di una notizia importante, ad esempio, si possono andare a studiare i livelli di supporto e resistenza alcuni minuti prima della pubblicazione. Una volta che il dato o la notizia vengono rilasciati, si va a monitorare il grafico per vedere se si stia verificando un breakout. Se questo si verifica, l’analisi fondamentale e quella tecnica stanno inviando lo stesso segnale: la probabilità di una previsione corretta aumenta rispetta a quella che si ha con un singolo segnale.
Considerazioni finali
Le strategie di breakout si sono consolidate nel corso dei decenni come alcune tra le più semplici da utilizzare e al tempo stesso efficaci. Sono considerate uno dei pilastri delle strategie Forex, ma sempre di più vengono applicate anche in altri mercati. A differenza di molte altre strategie di analisi tecnica, hanno anche il grande vantaggio di poter essere utilizzate in abbinamento all’analisi fondamentale per massimizzare la qualità dei segnali.
FAQ – Day Trading: Domande e Risposte frequenti sulla strategia breakout Forex
Cos’è la strategia di breakout?
Si tratta di una strategia in cui il trader attende che il prezzo di uno strumento finanziario sorpassi un certo livello di supporto o resistenza, e dopodiché investe nella stessa direzione del trend confidando nel fatto che questo guadagnerà forza.
Il trading con il breakout funziona?
Di base è una strategia efficace, ma per usarla correttamente è importante essere bravi a identificare i livelli di supporto e resistenza. Inoltre è fondamentale seguire una precisa strategia di gestione del rischio, lasciando correre le posizioni profittevoli e tagliando velocemente quelle in perdita.
Quali sono i migliori broker per il trading con breakout?
Tre broker che apprezziamo particolarmente per questo tipo di operatività sono eToro, Capital.com e FP Markets. Si tratta di piattaforme autorizzate Consob, ricche di strumenti di analisi tecnica e con spread molto bassi.
Le strategie di breakout sono rischiose?
Le strategie di trading con breakout tendono a generare molti falsi segnali, ma un bravo trader sa come arginare questo problema: la cosa più importante è gestire il take profit e lo stop loss in modo tale che le perdite siano sempre contenute e coperte dalle posizioni in profitto.