Apple iPhone 16 Delude gli Analisti: per Bloomberg vendite al +5%

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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Durante l’evento It’s Glowtime Apple ha presentato l’ultimo aggiornamento del suo prodotto di punta, iPhone, insieme novità anche per Apple Watch e AirPods. Gli occhi degli analisti finanziari sono però tutti sull’ultimo smartphone di casa Cupertinoqui i dettagli che sono stati rivelati – per l’impatto importante che ha sugli introiti del gruppo fondato da Steve Jobs. Caratteristiche tecniche che hanno già sollecitato i primi commenti da parte degli analisti.

Secondo Bloomberg il modello non presenterebbe novità così significative da spingere a un forte ciclo di aggiornamento dei propri smartphone da parte degli utenti. E l’arrivo della suite completa Apple Intelligence basata su AI soltanto nel 2025 potrebbe non aiutare le vendite non appena il modello sarà immesso in commercio. Bloomberg si aspetta comunque una crescita dei ricavi tramite iPhone del 5% anno su anno. Nel frattempo il titolo ha risposto con un calo in borsa, con il titolo che è in forte controtendenza rispetto al resto delle piazze USA.

Novità iPhone 16 per Apple, ma ci sono già gli scettici

Per quanto iPhone 16 introdurrà diverse novità, a partire da un nuovo schermo, un nuovo bottone per la gestione della fotocamera e la possibilità di girare video in 8K e nonostante le importanti novità a livello di processore, è lo scetticismo a regnare in queste prime ore di scambi dopo la presentazione dell’ultimo sforzo di Cupertino.

Il titolo ha chiuso fondamentalmente sui livelli di prezzo ai quali aveva aperto la giornata, dopo essere stato durante tutta la conferenza ben al di sotto della parità. Una parità che però deve essere interpretata anche alla luce dell’andamento delle borse americane ieri. È stata infatti una giornata molto positiva in particolare per le azioni tech, che hanno tentato il recupero parziale di quanto avvenuto durante la scorsa settimana, che è stata la peggiore di tutto il 2024.

Mercati tiepidi che seguono in realtà quanto hanno già anticipato i principali analisti, come quelli di Bloomberg, che nella prima nota diffusa dopo la presentazione dello smartphone hanno parlato di modello non sufficientemente innovativo per spingere una parte rilevante dei clienti di Apple attuali ad aggiornare il proprio smartphone. E in assenza di una causa importante per il passaggio, le vendite potranno risentirne. Le prime stime di Bloomberg parlano comunque di una crescita delle vendite di iPhone anno su anno del 5%. Risultato importante per qualunque altra azienda al mondo, ma che per la super-performer Apple potrebbe essere considerato dai mercati come un risultato non così entusiasmante.

AI di nuovo al centro

La presentazione di iPhone 16 ha riportato al centro dell’attenzione la questione dei servizi basati su AI e della loro capacità di generare profitti per le aziende che vi si affidano o che li integrano nei loro prodotti. Apple non vende software ma lo integra nelle sue produzioni hardware e sarà dunque difficile valutare che tipo di appeal questi servizi. Sarà interessante vedere – ammesso che Apple fornisca il dato scorporato – i risultati degli abbonamenti a Private Cloud, un cloud privato che potrà essere utilizzato quando si avrà bisogno di una maggiore potenza di calcolo per le operazioni che hanno bisogno di… intelligenza artificiale.

È infatti questo uno dei servizi che è stato (ri)annunciato ieri e che potrebbe aiutare gli analisti a capire quanto appetito c’è tra gli utenti finali per i servizi legati all’intelligenza artificiale. Sul tema – anche se non direttamente collegato – è intervenuto anche il CEO di AMD, che ha parlato di superciclo AI che sarebbe soltanto all’inizio.

Se questo fosse il caso, le preoccupazioni di Wall Street finirebbero per rivelarsi grandemente esagerate. E sono le stesse preoccupazioni che, in parte, hanno affossato le borse la scorsa settimana.

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