Dopo 3 sedute di buoni ritorni per quasi tutti gli indici asiatici, arriva la prima giornata di scambi che vede perdite diffuse, da Hong Kong a Tokyo passando per Shanghai, in una giornata che sarà principalmente di attesa sugli importanti dati macro che arriveranno dagli Stati Uniti.
Le peggiori della giornata sono le azioni tech quotate a Hong Kong, che durante la sessione di scambio sono arrivate a perdere fino il 2%, salvo poi recuperare. La pessima performance del tech cinese arriva dalle notizie di possibilità di vendita delle proprie quote in JD.com da parte di Walmart e anche da dati – come riporta Bloomberg – non esattamente al top per quanto riguarda i ricavi dei principali gruppi. Una situazione dunque di persistente tensione per una Repubblica Popolare che ha fissato per il 2024 obiettivi di crescita molto ambiziosi – e che sembrano sempre più difficili da raggiungere.
Mercati in attesa di dati importanti e in cerca di una direzione
A Tokyo pesa un redivivo yen che spinge giù i listini azionari, anche qui però in attesa di quanto verrà fuori oggi dai dati macro che arriveranno dagli USA e poi venerdì con l’appuntamento di Jackson Hole, che i mercati stanno caricando probabilmente di aspettative eccessive, in particolare sulla sua capacità risolutiva dei dubbi che affliggono oggi le piazze. Gli investitori giapponesi restano cauti, con il mercato che cerca segnali concreti per delineare una direzione chiara. La forza dello yen, sebbene indicativa di una ritrovata fiducia nella divisa giapponese e nella capacità di Bank of Japan di imporre riforme lacrime e sangue.
Dati su export di Tokyo in crescita ma per cifre inferiori alle aspettative. Dati che se dovessero essere confermati aprirebbero un altro caso politico-economico in una Tokyo dove le decisioni di Bank of Japan condizioneranno uno dei momenti politici più delicati della storia recente del paese del Sol Levante.
