Connettiti con noi

Azioni News

Azioni Netflix perdono oltre il 5% dopo i dati del Q2 2023

Pubblicato

il

Il report trimestrale di Netflix era l’evento più atteso di mercoledì sulle Borse. La società ha riportato i dati relativi al Q2 2023, che hanno ricevuto particolare attenzione da parte degli investitori. Si tratta infatti dei primi dati in cui l’azienda avrebbe riportato gli effetti del giro di vite sulle password; da alcuni mesi, Netflix sta operando in modo da evitare che due persone completamente diverse possano dividersi l’account. I numeri sulla crescita hanno però lasciato delusi gli investitori, malgrado il numero di utenti iscritti e i profitti abbiano battuto le attese di Wall Street. Il titolo ha ceduto oltre il 5% del suo valore nei primi minuti successivi alla pubblicazione del report.

Il colosso dello streaming online arriva da un periodo piuttosto complicato in Borsa. Da una parte, il 2022 è stato un anno tremendo come per la maggior parte delle azioni tech; dall’altra parte, i primi sei mesi del 2023 sono stati i migliori nella storia delle azioni tecnologiche in Borsa. I mercati continuano a mostrare un atteggiamento nervoso, considerando che il titolo ha risposto estremamente male ai nuovi dati pur avendo riportato tanti spunti positivi nel corso della conferenza con gli azionisti. Rimane comunque da vedere come andrà l’apertura della giornata di scambi ufficiale di domani.

presentazione della notizia sui dati del Q2 2023 di Netflix
Malgrado una crescita migliore delle attese in fatto di abbonati, i ricavi di Netflix non sono aumentati quanto previsto dagli analisti

L’analisi dei dati del Q2 2023 di Netflix

I ricavi, la principale fonte di cattive notizie riportata nel report di mercoledì, si sono fermati a 8.178 miliardi di dollari per il trimestre appena concluso. Si tratta di un aumento del 2.7% su base annua, contro il 4% atteso da Wall Street. Inoltre, c’è da considerare che nel caso dei grandi nomi tech gli investitori si attendono sempre un dato effettivo leggermente migliore rispetto delle attese. Nessuna buona notizia anche per quanto riguarda l’utile netto, che attestandosi a $1.83 miliardi segna una crescita inferiore al 1% su base annua. Questo non è sicuramente il tipo di ripresa che gli investitori si stavano aspettando per la redditività del business, considerata l’ondata di licenziamenti e il tetto alla spesa in contenuti.

L’unica notizia particolarmente favorevole è il fatto che Netflix abbia aggiunto 5.89 milioni di nuovi abbonati nel secondo trimestre del 2023, contro una previsione di poco superiore ai 2 milioni di abbonati. Bisogna comunque considerare che le previsioni di questo tipo non sono più precise come lo erano gli anni scorsi, dal momento che il management di Netflix non offre più delle previsioni ufficiali sulle previsioni di aumento degli abbonati.

Il management rimane comunque ottimista per il 2023, attendendosi una crescita più veloce nel corso dei prossimi due trimestri. Questo sarebbe il frutto di una combinazione tra la diversificazione del modello di business con le pubblicità e la nascita di un nuovo progetto per monetizzare gli account condivisi tra più utenti.

foto di un telecomando con il pulsante per Netflix
La concorrenza spaventa meno rispetto agli scorsi anni, con Netflix che si dimostra un leader forte del mercato dello streaming di contenuti online

I riflessi delle nuove strategie di marketing

Netflix arriva da un periodo di importanti cambiamenti al proprio prodotto. Nello specifico, l’azienda ha incominciato a offrire negli ultimi trimestri la possibilità di passare a un abbonamento gratuito in alcune nazioni del mondo. Gli utenti non pagano direttamente per visualizzare i contenuti, ma devono guardare le pubblicità offerte dagli inserzionisti. Questo risulta utile per trainare la crescita in mercati emergenti, dove i consumatori locali hanno poco potere d’acquisto ma sono disposti ad accettare un’esperienza peggiore per evitare di pagare l’abbonamento.

La seconda grande novità di Netflix, su cui l’azienda ha accelerato fortemente nel corso di tutto il 2023, è il giro di vite sugli account condivisi. Per anni, molte persone hanno usato l’account del fratello o del cugino in modo completamente gratuito con il consenso implicito della società. Adesso invece Netflix punta a monetizzare tutti i suoi utenti, anche grazie a un piano pensato espressamente per condividere un account tra più persone.

Il management di Netflix ha anche indicato nel comunicato stampa che accompagna i risultati del Q2 2023 un’altra priorità per quest’anno: migliorare l’offerta di videogames e renderla uno dei motivi che dovrebbero spingere più persone ad attivare un piano a pagamento. Sarà interessante osservare se ci saranno particolari novità in materia, considerando che per Netflix è un modo per aprirsi a un mercato con un fortissimo tasso di crescita.

Laureato in Economia Aziendale all'Università degli Studi di Torino, digital nomad e investitore esclusivamente in azioni. Gestore e chief-analyst del portafoglio azionario di TradingOnline.com. "Anche se difficile da ricordare a volte, un'azione in realtà non è un biglietto della lotteria...è la proprietà parziale di un'azienda" - Peter Lynch

Clicca per commentare

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Investimenti

Nvidia: altra giornata di sofferenza. Siamo a -14% dai massimi

Nvidia: altra giornata negativa in borsa. Ecco cosa sta succedendo al titolo.

Pubblicato

il

NVIDIA CRACK

Altra giornata da incubo per Nvidia: chiusura in rosso, con un parziale recupero nell’after market. Il titolo continua a scontare problematiche sia a livello commerciale (con l’arrivo di importanti concorrenti), sia a livello legale, con le recenti problematiche con la Cina e con gli Stati Uniti in termini di antitrust. Il titolo è sotto del 14% dai suoi massimi e chiude un’altra giornata in rosso, trascinando con sé parte degli entusiasmi che circondavano il settore tech.

È la fine di un ciclo per NVIDIA? Probabilmente no, ma con l’attesa dei tagli ai tassi di domani la tensione è alle stelle, non tanto per i tagli che sembrano più che scontati, ma per il dot plot che includerà tutte le previsioni sui tagli futuri da parte dei membri del FOMC. Una situazione interessante, con la correzione di Nvidia che rimane però il centro focale di tutte le analisi sui mercati azionari di oggi.

Nvidia: che succede?

Dopo un periodo di successo incontrollato e incontrollabile, di dominio assoluto per quanto riguarda il settore che tira di più, ovvero quello dell’intelligenza artificiale, ecco la correzione che in tanti – in particolare le Cassandre – si aspettavano. -14% dai massimi e soprattutto -2% circa oggi, per una giornata di trading ancora negativa per un titolo che comincia a mostrare qualche problematica.

A pesare sono l’arrivo di concorrenti importanti, vedi Broadcom, che avrebbe già chiuso accordi con OpenAI e Apple, almeno secondo le voci di corridoio e anche le cause dell’antitrust che almeno in Cina hanno il profumo della ritorsione politica.

Una questione che dovrà essere pesata dai mercati anche alla luce dei prossimi dati sulle principali aziende AI, nonché appunto alla luce di quelle che saranno le decisioni del FOMC, in termini di dot plot, ovvero di previsioni di tagli per il 2025 e il 2026.

Continua a leggere

Investimenti

Broadcom: +26% in borsa dopo gli annunci AI. OpenAi e Apple già clienti?

Broadcom piazza una performance incredibile in borsa. Ed è tutto merito dell’AI.

Pubblicato

il

AI BROADCOM

È stata una giornata incredibile per Broadcom, che ha chiuso la sessione di trading oltre il +26%, per una svolta verso l’intelligenza artificiale che già negli scorsi giorni aveva coinvolto il gruppo in notizie di mercato che la vedevano a fianco di Apple. Arrivano le prime stime di Hock Tan, CEO del gruppo, che ha detto di aspettarsi una revenue tra i 60 e i 90 miliardi di dollari nei prossimi 3 anni dai tre clienti che per non sono stati nominati.

La società ha inoltre annunciato che i tre hyperscaler già annunciati includeranno 1 milione di cluster con chip propri già nel 2025. Notizie importanti, in un trend che rimane il più importante di questo ciclo di mercato, quello dell’AI, e che ha già lanciato NVIDIA sulla vetta dl mondo per quanto riguarda la capitalizzazione di mercato. Si chiameranno XPU, e potrebbero essere una delle novità più apprezzate dai mercati, anche finanziari, del 2024 e del 2025.

Tre clienti, che potrebbero già far girare tanto denaro

Continuano intanto i rumors su chi potrebbero essere i due nuovi clienti – per ora top secret – di questa nuova soluzione creata dal gruppo Broadcom, che secondo il CEO starebbero già lavorando allo sviluppo della loro prossima generazione di chip AI XPU. Secondo i rumors che circolano già da qualche giorno a Wall Street si potrebbe trattare di OpenAI e Apple, società sia interessate a questi tipi di sviluppo, sia in grado di andare a solleticare gli animal spirits dei mercati borsistici.

Broadcom si avvia a chiudere l’anno con il raddoppio del valore delle sue azioni in borsa, con il titolo che nella sessione di oggi ha superato i massimi di 221%. Siamo ormai nel territorio dei trillionaires, un Olimpo di società quotate al quale hanno accesso in pochi e che per altre realtà geografiche è soltanto un miraggio.

Tutto questo nella settimana che ha visto anche la circolazione di altri rumors di collaborazione con Apple per la realizzazione di chip per server di datacenter AI. Un momento particolarmente felice per Broadcom, che potrebbe essere una delle soluzioni di diversi operatori di mercato per tagliare i costi legati all’approvvigionamento di soluzioni targate Nvidia.

Continua a leggere

Investimenti

Elon Musk, il suo patrimonio supera i 400 miliardi di dollari

Il patrimonio personale di Elon Musk ha superato i 400 miliardi di dollari, raggiungendo una cifra record.

Pubblicato

il

Elon Musk, il suo patrimonio supera i 400 miliardi di dollari

Elon Musk supera i 400 miliardi di dollari di ricchezza personale. Il primo in assoluto a raggiungere questo traguardo. A riferirlo è Bloomberg, che ha fatto due conti in tasca al miliardario e ha calcolato che le azioni Tesla sono aumentate di oltre il 70% da quando, nei primi giorni di novembre, Donald Trump è stato eletto presidente degli Stati Uniti.

Come se questo non bastasse, SpaceX e i suoi investitori hanno concordato di arrivare ad acquistare qualcosa come 1,25 miliardi di dollari dell’azienda: grazie a questa operazione la società spaziale è arrivata a valere 350 miliardi di dollari. La transazione ha fatto in modo che il patrimonio personale di Elon Musk crescesse di 50-58 miliardi di dollari, arrivando alla considerevole soglia di 440 miliardi di dollari.

Elon Musk beneficia della nuova valutazione di SpaceX

Nel corso della giornata il patrimonio di Elon Musk ha fatto un bel balzo in avanti: è cresciuto di una cifra compresa tra i 50 ed i 58 miliardi di dollari a seconda delle fonti che lo riferiscono. Il miliardario statunitense ha beneficiato di un’operazione che ha coinvolto SpaceX: l’azienda e i suoi investitori interni hanno accettato di riacquistare le azioni interne. L’accordo ha assegnato alla società una valutazione pari a 350 miliardi di dollari.

Partendo proprio da questa valutazione, la quota in mano ad Elon Musk – che è stimata al 42% – vale la bellezza di 147 miliardi di dollari. Ossia il 50% in più rispetto alla valutazione effettuata a giugno, quando l’ultima offerta di azioni aveva stimato il valore di SpaceX in 210 miliardi di dollari. Tra l’altro questa nuova valutazione contribuisce a rendere SpaceX la società privata con il valore più alto al mondo, arrivando a superare:

  • TikTok;
  • ByteDance:
  • OpenAI (lo sviluppatore di ChatGPT);
  • Stripe.

Su X Elon Musk ha scritto che la cosa pazzesca è che quasi nessun investitore aveva intenzione di vendere delle azioni nemmeno quando si era arrivati alla valutazione di 350 miliardi di dollari.

L’anno d’oro di Elon Musk

Indubbiamente i 400 miliardi di dollari raggiunti da Elon Musk rappresentano, a tutti gli effetti, una pietra miliare. Dal 1° gennaio di quest’anno il patrimonio è aumentato di oltre 150 miliardi di dollari. A questo risultato è riuscito ad arrivare grazie all’aumento della valutazione di SpaceX e a Tesla, la quale, indubbiamente, costituisce una delle parti più importanti del suo patrimonio. Non deve essere dimenticato, inoltre, il suo 54% in xAI, la startup di intelligenza artificiale, che alcuni investitori privati avrebbero valutato 50 miliardi di dollari a novembre.

Dalle elezioni presidenziali che hanno visto vincere Donald Trump, le azioni Tesla sono cresciute del 70%. Con il tycoon Elon Musk è riuscito a costruire un rapporto sempre più stretto, arrivando ad investire centinaia di milioni e innumerevoli ore nella sua campagna elettorale. Con ogni probabilità Elon Musk dovrebbe arrivare ad avere un ruolo anche nella nuova amministrazione Trump: potrebbe assumere il ruolo di co-responsabile del previsto dipartimento per l’Efficienza governativa (Department of Government Efficiency, Doge), che ricoprirà un ruolo attivo nelle decisioni che potrebbero portare al taglio delle spese del governo federale. Ma soprattutto un ente che potrebbe avere un ruolo su importanti decisioni normative che potrebbero impattare direttamente sulle aziende di Elon Musk.

Il 2024 è stato contrassegnato da molte buone notizie per il miliardario. Ma ce ne sono state anche di negative: nei primi mesi dell’anno, per esempio, un giudice del Delaware ha annullato il suo accordo del 2018 per ricevere opzioni pari ad un ulteriore 9% di Tesla, che in quel periodo valeva 56 miliardi di euro. Nel corso delle ultime settimane il giudice ha ribadito la sua decisione, anche se gli azionisti hanno approvato una seconda volta il pacchetto.

Continua a leggere

Investimenti

Inflazione non morde: NASDAQ sopra i 20.000, volano anche crypto e Bitcoin

Nasdaq chiude per la prima volta sopra i 20.000. Spinge il tech, bene le crypto.

Pubblicato

il

BULLISH NASDAQ

Gli attesi dati sull’inflazione USA non spaventano più di tanto e preparano il terreno perfetto per un taglio dei tassi di dicembre. Tutto secondo aspettative, con l’inflazione classica che fa registrare un +2,7%, confermando il leggero rimbalzo dai minimi di due mesi fa e la Core – la misurazione che non tiene conto di alimentari e energetici – che rimane stabile al 3,3%. Una sorta di situazione idilliaca per gli asset risk on, che possono così far registrare una corsa importante che ha visto non solo Bitcoin tornare sopra i 100.000$, ma anche Tesla e alcune delle magnifiche sette fissare nuovi record.

È un mix importante tra aspettative di una politica monetaria finalmente in volo verso i territori meno restrittivi, la solita luna di miele che accompagna le elezioni del nuovo presidente e più in generale un ottimismo che è alimentato da un’economia USA che continua ad avere fondamentali molto più solidi di quelli delle altre economie sviluppate.

La lunga corsa dell’azionario USA continua

NASDAQ per la prima volta della sua storia sopra i 20.000 punti, alimentato da una fiducia per il settore tech che poggia sulle spalle dell’intelligenza artificiale ma non solo. A fare notizia oggi è l’intenzione di Apple di sviluppare chip per l’AI insieme a Broadcom, nonché quanto di interessante è stato prodotto anche da Tesla nel corso dell’ultimo incontro con gli azionisti, ovvero quella Model Q che arriverà sul mercato con un prezzo di 30.000$ e pronta a conquistare quote di mercato importanti.

Una giornata che passerà agli annali, in attesa dell’incontro del 18 dicembre del FOMC che deciderà sui tassi, e che – cosa più importante – sarà accompagnato anche dalle previsioni di Federal Reserve sul ciclo di tagli. Previsioni che non sempre poi vengono seguite dai fatti, ma che comunque innescheranno delle reazioni importanti da parte dei mercati. Reazioni che si intensificheranno proprio in avvicinamento all’ultima delle grandi decisioni di un 2024 che si chiuderà comunque in modo molto positivo per gli investitori in azioni sul mercato USA.

Continua a leggere

Investimenti

Tesla: il mercato premia le novità con un +2,9%. DB alza il target

Tesla vola dopo l’annuncio di Model Q, un low cost da 30.000 dollari che potrebbe conquistare una fetta di mercato importante.

Pubblicato

il

Tesla stocks up

Arriva una buona notizia per Tesla. La società guidata da Elon Musk incassa un incremento del prezzo target di Deutsche Bank, che premia le novità che il gruppo ha annunciato agli investitori. Tutto questo in un momento di enorme difficoltà per tutto il settore dell’elettrico e più in generale per il settore dell’auto, tanto negli USA quanto, in modo forse più accentuato, in Europa. A piacere agli investitori – e in particolare agli analisti di Deutsche Bank, ci sono le nuove proposte. Dalla Model Q che arriverà durante la prima metà del 2025 e che – sussidi inclusi – dovrebbe avere un prezzo sotto i 30.000$ per gli Stati Uniti. Una risposta dell’azienda in grado di poter muovere le vendite e che, per l’appunto, è piaciuta ai mercati.

Mercati che hanno premiato il titolo con un solido +2,87%, nonostante la riunione si sia occupata di prodotti dell’azienda più trendy: dai sistemi a guida automa passando per i robot Optimus e per i robo-taxi, prodotti che però almeno sul breve avranno con ogni probabilità un impatto ridotto rispetto appunto alla Model Q.

La battaglia per gli EV a basso costo

Da un lato c’è l’aiuto del governo USA, che anche prima dell’insediamento di Donald Trump è stato molto duro con la componentistica cinese e con i veicoli prodotti in Messico, dall’altro una soluzione che sembrerebbe poter accontentare tutti. Un’auto elettrica dal costo ridotto – con soglie minime di prezzo che per molti saranno fantascientifiche – e con una buona capacità di output e vendite già dalla prima presentazione.

Il prezzo sarebbe comunque interessante anche se dovesse essere rimosso il sussidio: si parla di 37.499$ per veicolo, come prezzo base, che renderebbe comunque molto appetibile la vettura anche per i ceti meno abbienti. Per l’analista di Deutsche Bank questo aumenterà lo share di mercato di Tesla, nel settore EV, in modo sostanziale. Staremo a vedere come risponderà il mercato degli acquirenti di auto. Le borse, almeno oggi, hanno già parlato.

Continua a leggere

Trending