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Bande di Bollinger

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Le “Bande di Bollinger“, o “Bollinger Bands“, rappresentano uno dei primi indicatori di volatilità sviluppati per l’analisi tecnica dei mercati finanziari. La volatilità misura l’intensità delle oscillazioni del prezzo di un titolo in un determinato periodo di tempo, ovvero la percentuale della deviazione dal prezzo medio standard dell’asset.

Il concetto di banda di Bollinger si sviluppa in un periodo molto ampio che va dagli anni ’80 ai primi anni 2.000. In questo arco di tempo, John Bollinger, ideatore dello strumento, inizia ad operare nei mercati finanziari indipendentemente e a sviluppare degli strumenti per l’analisi tecnica da mettere a disposizione dei trader di tutto il mondo. 

L’idea alla base delle bande e dello strumento sviluppato da Bollinger era la creazione di un tool che permettesse di scoprire delle opportunità nei mercati finanziari per dare agli investitori una maggiore probabilità di identificare correttamente se un asset era in fase di ipervenduto o in fase di ipercomprato.

Cosa sono e come funzionano le bande di bollinger: guida completa a cura di ©TradingOnline.com.
La guida completa all’indicatore Bande di Bollinger a cura degli esperti di ©TradingOnline.com – cosa, come funzionano e si usano

Tutti gli studi e le analisi dell’analista americano portano alla stesura di un libro intitolato “Bollinger on Bollinger Bands” in cui l’autore illustra la sua teoria e le conclusioni a cui è arrivato. Grazie a questo libro, Bollinger ricevette il premio “Lifetime Award for Outstanding Achievement in Technical Analysis” grazie al grandissimo contributo dato alla causa dell’analisi tecnica.

Nel panorama degli indicatori tecnici, questo strumento è uno dei più utilizzati in molte strategie data la semplicità dei segnali forniti e la capacità di adattarsi con altri indicatori in maniera molto efficace.
Continuando la lettura potrai trovare informazioni più approfondite sulle Bande di Bollinger: come si usano e quando si verificano i segnali trading di buy o sell.

Cos’è:Principale indicatore per misurare la volatilità di un determinato asset.
🎮Come testare:Conti di trading demo [I migliori sono gratis]
💪Difficoltà:Bassa
👍Efficacia Trading:Medio/Alta
👨‍🎓Didattica:Corsi di trading / eBook / Seminari / LiveCoach 1:1
🤔Opinioni:⭐⭐⭐⭐⭐
Introduzione alle bande di bollinger: cosa sono e come si usano per fare trading on line

Cosa sono le Bande di Bollinger

Da un punto di vista grafico, le bande sono curve tracciate all’interno e intorno alla struttura dei prezzi (solitamente candele giapponesi) che permettono visivamente di identificare quando il prezzo si discosta troppo dal suo valore reale. Questo strumento è costituito da una media mobile a 20 periodi, una banda superiore e una inferiore, dette anche envelopes, le quali tracciano un range all’interno del quale il prezzo dovrebbe muoversi per perseguire una strategia di trend following.

Sono due i concetti dietro allo sviluppo delle Bande di Bollinger: il primo è la media mobile semplice e il secondo è la deviazione standard (positiva e negativa). 

La media mobile semplice, detta ance Simple Moving Average (SMA),  è uno degli indicatori base dell’analisi tecnica ed è letteralmente una linea che, accostata al prezzo del grafico, mostra la media dei prezzi dell’asset analizzato all’interno di un periodo definito dall’utente. La deviazione standard è invece un concetto più avanzato che i trader più esperti conoscono bene.

Questo valore misura quanto largamente si disperdono i valori del prezzo di un determinato asset rispetto alla propria media, dove la dispersione è data dalla differenza tra il prezzo di chiusura ed il valore medio. 

L’indicatore ideato da Bollinger è formato da tre linee che, intersecate con il grafico e le candele, forniscono degli ottimi segnali per comprare o vendere un determinato asset, aiutando l’investitore nell’operatività giornaliera. 

Le Bande di Bollinger sono state inizialmente ideate per misurare la volatilità di mercato, e tutt’ora facenti parte degli indicatori di volatilità, oggi ricoprono anche dei ruoli più pratici fornendo fasi di ipercomprato e ipervenduto, come gli oscillatori di momentum (RSI, CCI, etc). 

Quest’indicatore permette con semplicità e chiarezza di individuare i momenti di bassa e alta volatilità nel mercato finanziario. Non solo, attraverso l’utilizzo delle bande combinate con altri indicatori, come MACD e Stocastico, i trader sono in grado di generare ottime analisi per capire se si è di fronte ad un’inversione di trend o meno scegliendo i migliori punti di ingresso per procedere con operazioni short o long, in base alla spinta direzionale identificata. 

Il settaggio standard delle Bande di Bollinger è 20 periodi per la SMA ed il valore da impostare per la deviazione standard è 2, se si vuole utilizzare lo strumento secondo le indicazioni di John Bollinger.

In realtà, come molti altri indicatori di trading, anche le impostazioni standard delle Bollinger Bands possono essere modificate a piacimento inserendo dei valori che non sono quelli di default in modo da adattarle al proprio stile di trading, sia esso intraday, swing o scalping.  Nelle prossime sezioni analizzeremo nel dettaglio quali sono i migliori set-up per questo strumento e come lo possiamo adattare ai grafici di diversi time frame.

Bande di Bollinger come funzionano

Le Bande di Bollinger servono per identificare principalmente i livelli di volatilità di asset specifico per individuare occasioni per l’apertura di un trade quando il prezzo attuale si distanzia troppo dalla media. 

Prima di andare nello specifico e nei tecnicismi relativi a questo strumento, è giusto capire il funzionamento a livello teorico per tradurre le informazioni che l’indicatore ci restituisce in un punto di ingresso nel mercato. 

Le bande sono formate da 3 linee che contengono il grafico e che seguono l’andamento dei prezzi, una Media Mobile Semplice e le sue due traslazioni modificate dalla deviazione standard in base al valore impostato in fase di settaggio.

Le due linee esterne, envelope superiore ed inferiore, sono calcolate quindi attraverso la deviazione standard e creano, sia visivamente che a livello di prezzi, un canale in cui le candele si muovono. L’ampiezza di questo canale deriva dalla volatilità del mercato, si distingue quindi tra bande in espansione e bande in contrazione. 

Quando le bande sono in espansione significa che la deviazione è maggiore e di conseguenza la volatilità del prezzo all’interno dell’asset è elevata. Questo fenomeno, ossia le bande ampie, definisce un trend al rialzo e l’aumento della volatilità, che porta a movimenti bruschi di prezzo. Al contrario, quando le bande sono contratte, un fenomeno detto squeeze, è presente una minor volatilità sul mercato e la deviazione standard è dunque minore. 

Grazie a queste considerazioni è possibile definire due pattern principali riguardanti le Bande di Bollinger: 

  • Se le bande convergono verso i prezzi, quindi una fase di contrazione delle envelopes, la volatilità è in diminuzione che indica l’ingresso del mercato in una fase di consolidamento o di accumulo, la quale è solitamente seguita da una fase di forte direzionalità che culmina nel breakout di una delle due envelopes;
  • Se invece le bande divergono dai prezzi, quindi si entra in una fase di espansione, la volatilità è in aumento ed il mercato sta facendo il suo ingresso in una fase di trend che, a seconda del time frame selezionato e delle impostazioni scelte, potrà essere più o meno lunga.

Analizziamo ora nel dettaglio come vengono calcolate le bande di Bollinger.

Come si calcolano le Bande di Bollinger

Nonostante le piattaforme odierne di trading siano dotate di algoritmi che eseguono calcoli complessi per tutti gli indicatori messi a disposizione , tra cui la Bande di Bollinger, per comprendere il funzionamento e l’utilità di uno strumento di trading è una buona pratica scendere nei dettagli e imparare come si calcola. 

Le Bollinger Bands sono dunque formate da 3 linee che formano un canale contenente i prezzi dell’asset selezionato. 

La prima linea è quella da cui parte il calcolo delle bande vere e proprie, ossia la media mobile semplice, è situata al centro dell’indicatore. Il settaggio di default è una SMA a 20 periodi, ovvero la media semplice dei prezzi di chiusura delle ultime 20 candele (ovviamente a seconda del time frame selezionato verranno prese i 20 candlesticks relativi allo stesso). 

Scendendo nel dettaglio, il calcolo è così composto:

SMA (20) = (Pt + Pt-1 + … +  Pt- n+19)/ 20

Il valore ritornato accompagna le candele e definisce se il valore dei prezzi è maggiore o minore rispetto alla media selezionata. 

Per ottenere le altre 2 linee, al valore della SMA viene aggiunto o sottratto il doppio del valore della deviazione standard, chiamato anche scarto quadratico medio o stima della variabilità del prezzo, ovvero un numero percentuale che definisce la dispersione dei dati intorno ad una media.

Oltre al valore della deviazione standard, quindi, le bande di Bollinger richiedono anche un fattore, chiamato D, che equivale di default al doppio della deviazione standard serve per il calcolo effettivo delle bande esterne, dette anche envelopes.

La banda superiore è ottenuta aggiungendo alla media mobile il valore D, mentre al contrario, la banda inferiore è calcolata sottraendo il valore D alla media mobile. Definiamo alcune formule per capire meglio il concetto. 

Dati quindi X, valore dei periodi su cui viene fatto il calcolo, e D, fattore di moltiplicazione delle deviazione standard, i valori di default per questo strumento di trading sono: X=20 e D=2. Come vedremo successivamente, il settaggio di default della media mobile e del valore D,  può essere modificato a piacimento per adattarsi a qualsiasi strategia di trading

Le formule delle envelopes sono dunque:

  • Banda Sup = SMA (20) + ( Dev. Standard x D)
  • Banda Inf = SMA (20) – ( Dev. Standard x D)

Bande di Bollinger Grafico: come fare analisi

L’impostazione delle bande di Bollinger nel grafico è un procedimento molto semplice anche per un trader principiante. 

Qualsiasi sia la piattaforma utilizzata e la valuta selezionata, è sufficiente ricercare nel menù degli indicatori “Bande di Bollinger” (o Bollinger Bands nelle piattaforme non italiane) per inserire l’indicatore all’interno del grafico. I dati pre inseriti nell’indicatore sono quelli indicati come di default da Jhon Bollinger, ovvero 20 periodi per la SMA e D=2. Nella schermata sottostante è possibile vedere come si presenta l’indicatore sulla piattaforma eToro.

Bande di Bollinger Grafico - Immagine a cura di ©TradingOnline.com
Rappresentazione dell’indicatore Bande di Bollinger applicato sul grafico di prezzo della coppia di valute EUR-USD

Le bande sono rappresentate esattamente da 3 linee: quella centrale è la media mobile semplice a 20 periodi che accompagna il movimento del prezzo mentre le due linee esterne (envelope superiore e inferiore) sono le bande ottenute tramite l’ausilio della deviazione standard. 

I parametri forniti di default rappresentano la scelta perfetta per iniziare a sperimentare il trading con questo strumento. Ovviamente questi valori possono essere modificati a piacimento tenendo presente le preferenze e lo stile di trading che si vuole adottare, ma la modifica di questi valori comporta grossi cambiamenti nel funzionamento dell’indicatore.

Impostando un valore tale che SMA >20 periodi, le bande saranno rappresentate in modo più largo, ottenendo meno segnali ma più affidabili, stiamo parlando di breakout e rimbalzi che non necessita della conferma di un altro indicatore o dell’analisi grafica.

Se si imposta, invece, un numero di periodi tale che SMA <20, le envelopes saranno più contratte e seguiranno molto più da vicino il prezzo, essendo più sensibili al rumore di breve periodo e generando dunque un numero maggiore di (falsi) segnali.

Il ragionamento di fondo è simile anche per l’impostazione del valore D. Un aumento del valore porterà alla creazione di bande più estese, un valore D inferiore a 2, invece, genererà bande molto più contratte, ottime per fornire più segnali ma di qualità inferiore.

Come si Usano le Bande di Bollinger

Le bande di Bollinger forniscono al trader diverse modalità di utilizzo. Se utilizzate in solitaria, quindi senza l’ausilio di altri strumenti di trading, sono utili per identificare inversioni di trend, condizioni di massimo (ipercomprato) o minimo (ipervenduto) e condizioni di forte volatilità.

Questi segnali sono buoni ma non sono ottimi dato che l’analisi tecnica attraverso questo strumento dovrebbe essere intersecata con l’utilizzo di altri indicatori o oscillatori per avere una probabilità maggiore di successo, o almeno i segnali ricevuti dovrebbero essere confermati dall’analisi grafica. 

L’utilizzo delle bande di Bollinger come strumento per il trading parte dalla conoscenza del loro funzionamento e dall’osservazione dei movimenti del mercato nei confronti principalmente delle due bande esterne. La combinazione di questo indicatore con altri strumenti compatibili, come ad esempio il MACD, porta alla conferma dei segnali rendendoli più affidabili.

Bande di Bollinger: dove si usano?

TradingOnline.com consiglia di fare analisi tecnica sui grafici dei prezzi, ponendo dunque in essere l’uso dell’indicatore Bollinger Bands, nonchè gli altri principali recensiti sul nostro sito, solo sulle migliori piattaforme trading testate e certificate dai nostri esperti. Le trovi qui sotto.

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Come Fare Trading con Bande di Bollinger

Data la conoscenza del funzionamento delle bande di Bollinger, l’analisi del grafico integrato dell’indicatore permette di capire quali sono i momenti migliori per comprare o vendere un determinato asset, aprendo rispettivamente posizioni long o short selling (vendita allo scoperto). 

Il primo passo fondamentale è l’individuazione dello stile di trading che si vuole adottare: strategie di trading intraday prevedono l’apertura e la chiusura di operazioni in maniera rapida, spesso nell’arco della giornata.

Nel caso in cui, invece si prevede di operare con candele in time frame daily (H1), le entrate e le uscite dal mercato saranno scandite in maniera meno repentina. Di seguito verrà analizzato la maniera di utilizzare le bande di Bollinger con un time frame giornaliero, ma i segnali forniti sono gli stessi se si usa un approccio intraday.

I principali tipi di segnali che le Bande di Bollinger possono fornire sull’acquisto o la vendita sono i rimbalzi sulle envelopes o il breakout delle stesse. Analizziamo ora nel dettaglio questi due casi, sia per le situazioni riguardanti le operazioni long, sia per il verificarsi di punti di ingresso per l’apertura di posizioni short. 

Bande di Bollinger: Segnale di acquisto (buy)

Il segnale di acquisto attraverso l’utilizzo delle bande di Bollinger viene dato dal rimbalzo da parte della linea di prezzo sulla banda inferiore dello strumento.

Quando le candele, e quindi il prezzo, si avvicinano alla banda inferiore è un chiaro segnale che il grafico sta entrando in una situazione di ipervenduto (oversold) il quale, con buona probabilità, porterà alla liquidazione delle posizioni short aperte e ad un conseguente  accumulo di posizioni long sull’asset.

Per l’apertura di un’operazione di buy non è sufficiente il solo tocco da parte delle candele ma è necessario un pattern candlestick che definisca la fine del movimento ribassista.

Come si può osservare nell’immagine sottostante, in questo grafico con candele daily è possibile identificare un chiaro segnale di buy generato dall’indicatore. La candela analizzata, infatti, presenta un prezzo di chiusura che supera al ribasso la banda inferiore dello strumento. 

Bande di Bollinger: Segnale di acquisto (buy) - Immagine di engulfing a cura di ©TradingOnline.com
Engulfing rialzista in concomitanza della rottura della banda inferiore dell’indicatore Bande di Bollinger – Punto di ingresso per operazione long

Il breakout della banda, però, non è un segnale di esaurimento della spinta ribassista, bisogna quindi attendere l’apertura della candela successiva prima di procedere con l’apertura di una posizione long.  L’apertura di una posizione long è subordinata al presentarsi di un candlestick pattern chiamato Engulf.

Si verifica un engulf quando candela rialzista pareggia il movimento ribassista precedente dimostrando che l’asset è in una fase di ipervenduto attraverso una forte e decisa spinta rialzista. 

Successivamente all’apertura di una posizione, occorre posizionare lo stop loss al di sotto dell’ultimo minimo della spinta ribassista. Il posizionamento del take profit, invece, può avvenire in due momenti differenti: il primo punto di uscita  è rappresentato dal tocco della media mobile semplice, il secondo nel momento in cui la linea di prezzo tocca la banda superiore, ovvero l’entrata dell’asset in una fase di ipercomprato.

Bande di Bollinger: Segnale di vendita (sell) 

Il verificarsi di segnale di sell attraverso l’utilizzo delle bande di Bollinger è rappresentato da una casistica uguale ma contraria rispetto al generarsi di un punto di ingresso per un’operazione long

Occorre dunque, anche in questo caso, attende l’esaurimento della spinta rialzista, visivamente identificabile dall’avvicinarsi della linea di prezzo alla banda superiore. Nel momento in cui, attraverso l’analisi grafica, si riconosce un pattern che definisce l’inversione di trend si può aprire un’operazione short.

Nell’immagine qui sotto è possibile individuare che, prima di un’inversione, le Bande di Bollinger non si espandono insieme al prezzo, un primo segnale dell’imminente inversione di tendenza.

Quando avviene il breakout della Banda superiore mediante la chiusura di una candela bullish al di sopra dell’envelope superiore, occorre aspettare che la candela successiva definisca l’inversione di tendenza. Se la candela del periodo successivo è un engulf con chiusura fortemente ribassista, l’indicatore ci sta restituendo un forte segnale di sell

Bande di Bollinger: Segnale di vendita (sell) - Immagine di engulfing bearish a cura di ©TradingOnline.com
Engulfing ribassista in concomitanza della rottura della banda superiore dell’indicatore Bande di Bollinger – Punto di ingresso per operazione short

Come per il caso di un’operazione long, dopo l’apertura ribassista si pone lo stop loss al di sopra del primo massimo precedente. Per il posizionamento grafico di un take profit, il processo è simile a quanto visto in precedenza: un primo punto di uscita dall’operazione è identificato nel raggiungimento della linea della SMA, il secondo momento ideale per la liquidazione dell’operazione è il raggiungimento della banda inferiore, dove il mercato entra in fase di ipervenduto. 

L’abbinamento delle Bande di Bollinger all’analisi dei pattern grafici, o anche detta analisi grafica, porta alla conferma dei segnali forniti dall’indicatore permettendo di individuare efficacemente le inversioni di mercato.

Ulteriori consigli ed approfondimenti utili

Le bande di Bollinger sono uno degli strumenti più utilizzati per l’analisi del grafico mediante lo studio della volatilità.

I trader pongono particolarmente attenzione alla linea centrale, ovvero la media mobile a 20 periodi. Il prezzo tenderà sempre a tornare verso il centro ed è considerata, quindi, un ottimo punto nel quale identificare breakout e inversioni.

Il suo funzionamento è di per sé simile al valore 50 dell’oscillatore RSI, dove il prezzo si trova in una fase di stallo prima di individuare se la prossime spinta avrà tendenza rialzista o ribassista. Questa linea presenta una duplice funzione, oltre ad essere considerata come “Zero Line”, è inoltre utilizzata come primo target di prezzo in seguito ad un’inversione di tendenza.

Un’investitore esperto, dopo aver correttamente identificato un cambio di trend del prezzo mediante l’utilizzo delle Bande di Bollinger, al raggiungimento della SMA chiuderà una piccola parte delle posizioni aperte, mettendo al sicuro, così, una parte del profitto generato.

Considerazioni finali

Le bande di Bollinger sono un ottimo strumento di analisi tecnica che aiuta a identificare i migliori punti di ingresso e uscita dal mercato. Come spiegato in precedenza, il solo utilizzo delle bande non assicura dei segnali 100% affidabili, in quanto questo strumento necessita di essere utilizzato in concomitanza con l’analisi grafica, alla base di qualsiasi strategia di trading profittevole, oppure in combinazione all’utilizzo di altri indicatori quali MACD, Stocastico e RSI.

L’utilizzo di strumenti come quelli appena elencati aiuta a migliorare la percentuale di successo delle operazioni aperte ed elimina il rumore di fondo provocato dalla volatilità di breve periodo che porta alla formazione di spike speculativi.

Ti consigliamo quindi di approfondire la nostra categoria “Indicatori e oscillatori” per leggere le guide su MACD, Stocastico e altri tra gli strumenti più performanti nell’ultimo anno.

I trader più esperti sono in grado di  sviluppare delle ottime strategie attraverso le bande di Bollinger e attraverso la manipolazione dei suoi valori per adattarle al meglio alle proprie strategie di trading.
Insieme all’utilizzo di questo strumento, è implicita l’importanza di conoscere con precisione tutti i vari pattern grafici per riuscire a distinguere una fase di esaurimento della spinta direzionale da una sua fase di accumulo.

Anche le bande di Bollinger, quindi, nonostante siano uno degli strumento più usati dai trader odierni, possono fornire falsi segnali se utilizzati in modo non corretto.

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