BMW esclude qualunque tipo di coinvolgimento nel nuovo round di finanziamenti per sostenere Northvolt, il gruppo scandinavo delle batterie per EV, che sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia, per quanto breve essa sia. Il gruppo dell’auto tedesco ha escluso categoricamente la partecipazione ad un nuovo round di finanziamenti che sarebbe necessario per l’ordinaria amministrazione dell’azienda, dopo licenziamenti che ridurranno in modo consistente la forza lavoro del gruppo delle batterie per le auto elettriche. La notizia è stata data da Bloomberg che cita fonti informate dei fatti.
Il gruppo tedesco dell’auto detiene al momento una partecipazione del 2,8% all’interno di Northvolt e il suo no potrebbe condizionare la riuscita di un round di finanziamenti piuttosto urgente per il gruppo, che è in crisi di liquidità e ha bisogno di un’iniezione di capitali prima che le cose possano andare south, come dicono gli americani, nell’intendere l’avvicinarsi di possibili problemi di solvibilità.
Nessun commento da Northvolt
Nel frattempo Northvolt ha rifiutato di commentare la notizia e si è detta concentrata nella ricerca di nuovi fonti di finanziamento. All’interno del gruppo sono presenti con partecipazioni consistenti anche Volkswagen e Volvo, sulla cui volontà di partecipare all’iniezione di liquidità non si hanno però notizie.
Una situazione complicata non solo per Northvolt, ma più in generale per le ambizioni del settore EV europeo, che in Northvolt vede(va?) uno degli snodi cruciali per affrancarsi dalle necessità di importazione di componenti fondamentali per la transizione verde. Rimarrà ora da vedere quanti dei grandi gruppi che partecipano al capitale di Northvolt decideranno di mettere mano al portafoglio e offrire liquidità salvavita ad un gruppo in enorme difficoltà e che dovrà affrontare anche un mercato dell’auto elettrica in forte ridimensionamento e che offre ad oggi poche prospettive anche ai brand che hanno investito di più a livello europeo e mondiale.
