Cina, boom di turismo nelle vacanze di maggio (+7.6). I primi segnali di ripresa economica?

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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In questi primi mesi del 2024 le preoccupazioni per l’economia cinese sono tutt’altro che diminuite rispetto allo scorso anno. Il mercato immobiliare continua a essere in stallo e la situazione è peggiorata per via delle politiche sempre più protezioniste di Stati Uniti e Unione Europea, al punto che per la prima volta in molti anni si è registrato un calo degli investimenti stranieri in impianti e centri logistici nella seconda economia più grande al mondo. Gli analisti erano preoccupati dalla possibilità che il problema si allargasse dal mercato immobiliare al settore dei consumi, cosa che effettivamente si è riscontrata in alcune nicchie: quella dei veicoli elettrici e quella dell’elettronica di consumo in primis.

Tra aprile e maggio l’economia ha iniziato a dare i primi segnali di ripresa nelle pubblicazioni macroeconomiche, per cui l’attenzione di Wall Street è passata ai dati sulle vacanze di maggio: un’occasione in cui tutti i lavoratori cinesi hanno diritto a cinque giorni di ferie, potenzialmente avendo il tempo di viaggiare e alimentare l’industria del turismo. I primi dati provenienti direttamente dalle fonti istituzionali sono positive, con un aumento nel numero di viaggiatori del 7,6% rispetto al 2023. Molti anche i turisti che hanno scelto l’Europa come destinazione: Qunar, la più grande agenzia di viaggio online in Cina, rivela che Atene, Berlino, Milano e Zurigo sono state le mete più gettonate per le vacanze di maggio di chi ha scelto un viaggio in Europa.

presentazione della notizia su dati provenienti dal turismo cinese nelle vacanze di maggio
Berlino è la città europea che ha visto l’incremento maggiore di turisti cinesi rispetto al 2023

Segnali positivi dal mercato del turismo

Una gran parte dei turisti hanno deciso di rimanere all’interno della Cina, generando una spesa di $23,14 miliardi assorbita dalle strutture ricettive locali. Questo può voler dire due cose: che ci sono più persone che sono effettivamente riuscite a permettersi delle vacanze quest’anno, oppure che ci sono meno persone che sono riuscite a permettersi di viaggiare all’estero. Altri dati aiutano a fare chiarezza sull’argomento: le vendite dei ristoranti e delle imprese di catering sono aumentate del 6,8% su base annua, secondo i dati del Ministero della Cultura e del Turismo.

Nel frattempo i dati dell’indice PMI mostrano che gli ordini industriali in Cina sono aumentati ad aprile, dopo essere già aumentati a marzo. Gu Yan, uno dei principali economisti vicini all’amministrazione di Pechino, indica che gli effetti della pandemia sui consumatori sono ormai completamente passati e che il governo si aspetta di continuare a vedere una ripresa sostenuta nel corso di tutto il resto dell’anno. L’economia cinese sta performando particolarmente bene nelle imprese hi-tech e nei settori industriali di precisione, mostrando in modo sempre più evidente come da un paese per la manifattura low-cost si stia trasformando in un’economia avanzata.

foto dell'acropoli di Atene
La Grecia si conferma il paese europeo più scelto per queste vacanze dai turisti cinesi

Le grandi banche non sono totalmente d’accordo

Dal momento che i dati sulle vacanze di maggio sono considerate uno dei principali indicatori di salute per l’economia cinese, diverse grandi banche commerciali raccolgono dati e statistiche sulle scelte dei viaggiatori cinesi. I dati di Societe General, Citigroup e Goldman Sachs rivelano che i turisti cinesi hanno fatto il 28,2% di viaggi in più rispetto allo scorso anno, ma solo il 13,5% in più rispetto al 2019. Inoltre si registra un calo del 11,5% nella spesa media per consumatore, forse indicando che c’è un allargamento della base di viaggiatori ma che la classe media e medio-alta sta accusando gli effetti del rallentamento dell’economia. Come fa notare Goldman Sachs, la spesa media per viaggiatore è rimasta al di sotto dei livelli pre-pandemia.

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