Dati ottimi per il solare in Italia nel Q1 2024: paga la strategia del governo con più grandi impianti

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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I nuovi dati di Italia Solare mettono in luce i grandi passi avanti che il nostro paese ha fatto sul fotovoltaico nel primo trimestre del 2024. Secondo l’associazione, che raccoglie gran parte delle aziende più importanti del settore in Italia, attualmente la capacità di produzione di energia fotovoltaica è di 32 GW: un incremento di 1,7 GW solo nel primo trimestre dell’anno, dovuto soprattutto all’aumento di progetti di medie e grandi dimensioni. Si evidenziano ancora delle forti differenze tra le diverse regioni italiane, ma nel complesso il passo avanti è stato molto notevole rispetto agli anni scorsi: se i dati continuassero a mostrare questo tipo di incrementi fino alla fine dell’anno, si potrebbe arrivare a +20% nella capacità installata in un solo anno.

Sembra dunque pagare la strategia del governo Meloni, che ha seguito i consigli internazionali per migliorare la situazione italiana. In particolare, la strategia di aumentare la quantità di progetti di scala industriale a discapito delle piccole installazioni sui tetti delle abitazioni che sono stati promossi dal superbonus. A parità di altri fattori, produrre 1 kW di energia da un grande impianto di pannelli fotovoltaici costa la metà rispetto a produrlo con una piccola installazione sul tetto di un’abitazione privata. Con gli obiettivi europei per il 2030 legati alla sostenibilità che bussano alla porta, è importante in questo momento che l’Italia riesca a installare capacità fotovoltaica il più velocemente possibile.

presentazione della notizia su dati relativi alle installazioni di fotovoltaico in Italia nel Q1 2024
Al momento le installazioni riguardano quasi al 100% pannelli prodotti in Cina

Boom delle installazioni su scala industriale

Per la prima volta da molti anni, nel primo trimestre del 2024 gli impianti fotovoltaici residenziali sono quelli che hanno contribuito meno (32%) all’aumento della capacità installata. Gli impianti di medie dimensioni, come quelli nei parcheggi e sui tetti delle grandi infrastrutture, hanno rappresentato il 35% della nuova capacità, mentre il resto è arrivato dagli impianti di grandi dimensioni. Proprio parlando di impianti di grandi dimensioni, la potenza prodotta nel Q1 2024 è aumentata del 373%: la chiara dimostrazione di come questa strategia paghi meglio rispetto a una rete totalmente decentralizzata.

Sono stati 8 gli impianti di grandi dimensioni -cioè con potenza superiore a 10 MW- a entrare in funzione nel primo trimestre dell’anno. Il Lazio ha visto un aumento di 137 MW, seguito dalla Sardegna con 50 MW, dalla Sicilia con 40 MW e dalla Lombardia con 20 MW. Guardando anche al trimestre scorso, negli ultimi 6 mesi il totale della capacità installata da impianti di grandi dimensioni in Italia è aumentata di 622 MW. Dati molto positivi dunque, con la possibilità che il trend vada avanti nel corso dei prossimi anni anche per sostenere il grande sforzo per la produzione di idrogeno verde nel nostro paese che sta prendendo sempre più piede.

foto di pannelli fotovoltaici in un prato
L’Italia sta considerando di proibire le installazioni di pannelli a terra sui terreni agricoli, cosa che potrebbe rallentare la transizione energetica

Dal superbonus ai grandi progetti

Malgrado il ritiro degli incentivi sul fotovoltaico nel superbonus, gli italiani hanno continuato a mostrare un forte interesse per l’installazione dei pannelli fotovoltaici sul tetto delle abitazioni residenziali. Questo è anche un trend legato al fatto che per il momento l’UE non ha imposto tutti i dazi e le sanzioni che sta pianificando sui pannelli cinesi, i quali continuano a rappresentare la quasi totalità dei pannelli installati in Italia. Invece Enel continua a lavorare sui suoi piani di espansione della capacità produttiva nazionale, cosa che nel corso di 1-2 anni dovrebbe riuscire a dare un impulso forte alle installazioni di pannelli italiani. Dopo diverse strigliate in Europa per via del ritardo sugli obiettivi legati al fotovoltaico, sembra che il nostro paese sia riuscito a trovare una buona strada da seguire.

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