USA: ottimi i dati su retail. Borse corrono dimenticato il lunedì nero

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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Continuano ad arrivare segnali di segno inverso dall’economia USA, che stanno aiutando un recupero/corsa delle borse che ha del sensazionale. Per quanto riguarda i dati arrivati oggi 15 agosto – i mercati USA sono aperti – riguardano le vendite retail, che si sono dimostrate più robuste di quanto si aspettava il consenso degli analisti. S&P si appresta a chiudere una giornata di scambi che sarà – se non dovessero esserci sorprese – la sesta di seguito in segno positivo. Male, ovviamente, i bond, che con un’economia che continua a spingere sono molto appetibili.

Se fino a poco più di una settimana fa tutti erano pronti a scommettere sul disastro per l’economia USA, ora si è tornati a consigli assai più miti, complici sia una lettura dell’inflazione migliore delle attese (per quanto marginalmente), sia dati collaterali che arrivano dall’economia e che testimoniano la sua tenuta.

Aiuto anche dal mercato del lavoro

Il primo dato, quello più importante della giornata, riguarda le vendite retail. Ci si aspettava, in termini di consenso, una crescita invero assai modesta – dello 0,1%. Sono invece arrivati dati ben più incoraggianti: crescita dello 0,4%, leggermente in calo rispetto ai dati del mese precedente, ma comunque in linea nel testimoniare una certa tenuta dell’economia USA.

Per quanto riguarda i dati che arrivano dal mercato del lavoro: le richieste di sussidi sono leggermente inferiori a quanto previsto dagli analisti, cosa che oggi è interpretata come un buon segnale per i mercati, dato che i tagli da 25 punti base per settembre sono ormai scontati.

Se la situazione dovesse confermarsi essere questa anche con i prossimi dati che arriveranno nel mese che ci separa dalla prossima decisione del FOMC, difficile immaginare che si andrà con tagli superiori allo 0,25%, cosa che comunque sarebbe la migliore delle opzioni per i mercati risk on.

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