Nella notte i dati giapponesi che potrebbero scuotere i mercati. Mercoledì CPI USA

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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Ad aprire le danze di una settimana che sarà dominata dai dati sull’inflazione negli USA, saranno i numeri sul PIL giapponese, che arriveranno nel cuore della notte e prima dell’apertura del grosso delle borse asiatiche. Saranno dati importanti per capire l’effettivo andamento dell’economia giapponese e anche per capire se Kazuo Ueda potrà o meno fare sul serio in termini di rialzo dei tassi. Un Kazuo Ueda, governatore di Bank of Japan, che è apparso particolarmente hawkish nel corso delle ultime apparizioni in pubblico.

Lo yen è sotto i riflettori come osservato speciale per le potenziali conseguenze dell’unwind del carry trade e un rialzo dei tassi in Giappone potrebbe innescare una chiusura massiccia di queste posizioni – cosa che si era già verificata lo scorso 5 agosto (salvo poi smentite da parte dei commentatori più acuti): un unwind che vorrebbe dire vendita di valute estere e riacquisto dello yen, cosa che potrebbe portare a significativi impatti non solo sullo yen, ma sui mercati borsistici in generale.

Ci si aspetta un’economia giapponese pimpante

Ci si aspetta in termini di consenso un’economia giapponese ancora in grado di crescere a ritmi sostenuti. Si punta a ripetere la performance dell’ultima lettura, con una crescita del +3,1% dell’output dell’economia giapponese su base annuale e del +0,8% su base trimestrale. Sarà su queste aspettative che si giocherà una partita importante e che potrebbe determinare il ritmo della settimana sui mercati globali, chiaramente a partire dalla borsa giapponese.

Gli occhi saranno puntati sul dato con attenzione, con i numeri che verranno fuori quando in Italia sarà il cuore della notte che confermeranno o meno la solidità della ripresa giapponese o se emergeranno segnali di debolezza che potrebbero innescare una revisione delle strategie di politica monetaria da parte di Bank of Japan.

Revisione che però in realtà riguarderà una politica monetaria che è apparsa ancora troppo poco chiara al grosso degli investitori. Nell’ultima riunione utile di Bank of Japan c’è stato infatti un rialzo dei tassi a sorpresa che ha creato non pochi sconquassi ai mercati – come ci ricorda il lunedì nero del 5 agosto. Non è chiaro se BoJ vorrà muoversi comunque, nel caso di buoni dati dall’economia, con cautela o senza alcun tipo di riguardo per gli effetti che le sue decisioni potrebbero avere sui mercati.

Settimana di attesa anche per i dati che arriveranno da Washington, mercoledì

A metà settimana, mercoledì alle 14:30 ora italiana, i riflettori si sposteranno invece su Washington. Verranno pubblicati i dati sull’inflazione negli Stati Uniti, ben più rilevanti di quelli che arriveranno lunedì dalla Cina.

Numeri che saranno cruciali per comprendere le prossime mosse della Federal Reserve. Con l’inflazione che ha mostrato segni di raffreddamento nei mesi precedenti, ma che rimane ancora ben al di sopra dell’obiettivo del 2%, il mercato è in attesa di ulteriori indicazioni che finiranno per portare FOMC a decidere se tagliare 25 o 50 punti base al primo appuntamento utile. In assenza di altri data point di grande rilevanza, potrebbe essere questa la vera svolta peri mercati.

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