Il governo tedesco si oppone: Man Energy chiuderà turbine a gas, ma non le potrà vendere ai cinesi

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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Continuano gli attriti tra Europa e Cina, in particolare sul fronte dell’economia che è più vicino alla politica. MAN Energy Solutions, sussidiaria di Volkswagen, non potrà infatti passare di mano, o meglio, non potrà cedere la parte dedicata alle turbine a gas a CSIC Longjang, società di proprietà statale cinese. E non potrà passarci proprio perché, dopo un anno di analisi e di considerazioni, è stato lo stesso governo tedesco ad impedire che la compravendita venga portata a termine. La decisione è stata motivata da questioni relative alla sicurezza nazionale, in un esercizio di una sorta di golden power che, seppur nelle disponibilità legali del governo tedesco, non mancherà di rinfocolare degli attriti importanti tra Europa e Pechino.

Attriti che riguardano i dazi recentemente applicati all’automotive elettrico cinese e le relative risposte di Pechino in termini di indagini sui prezzi di alcune categorie specifiche di prodotti che arrivano dall’Europa. Una guerra commerciale senza soluzione di continuità e che rimane uno dei motivi di maggiore preoccupazione per tutto il mondo dei mercati. La decisione di Berlino è stata comunicata in una conferenza stampa di Robert Habeck, che è ministro dell’economia per Berlino, che ha cercato di sottolineare come gli investimenti stranieri siano più che benvenuti, per quanto le questioni di sicurezza siano più importanti per Berlino.

Nessun passo indietro: il governo tedesco a difesa delle industrie ritenute critiche

Non è la prima volta che uno stato europeo esercita i pieni poteri che gli vengono attribuiti in caso di compravendita di pezzi di industria ritenuti strategici. L’Italia lo ha fatto molte volte così come lo hanno fatto molte praticamente tutti i governi che compongono l’Unione. La decisione che è però arrivata da Berlino ha fatto discutere più del solito – e non solo per il tipo di compravendita che è stata interrotta.

Si trattava infatti di una divisione business per turbine a gas di proprietà di una controllata di Volkswagen, per una compravendita che era sotto analisi da parte del governo già dallo scorso settembre. E ci è voluto più di un anno per arrivare a una conclusione che per molti in realtà era più che scontata. Arriva il nein da Berlino – e non si potrà procedere ad una vendita che sarebbe stata a favore di GHGT, società sotto il controllo diretto della Repubblica Popolare Cinese.

Continuano così gli attriti politico/economici per due stati, Germania e Cina, che pur hanno costruito una parte rilevante del loro benessere proprio dagli stretti rapporti commerciali intessuti nel corso degli ultimi anni. Lo stesso rallentamento dell’economia cinese, non lo dimentichiamo, era stato motivo di grande preoccupazione anche in Europa.

Continuano dispetti e attacchi: situazione complicata tra UE e Cina

La situazione che si è sviluppata tra Cina e Europa continua a essere della massima serietà: continuano gli attacchi, continuano le ritorsioni, continuano gli ostacoli al mercato opposti dai relativi governo, a scopo di tutela politica della loro area di riferimento. Una situazione che almeno per il momento sembrerebbe essere di difficile soluzione, con i toni che pur smorzandosi periodicamente tornano puntualmente a farsi grevi.

Il ministero degli Affari Esteri cinese si è fatto sentire tramite un portavoce, indicando l’opposizione ad una normale operazione commerciale per motivi però politici, chiedendo un eguale trattamento delle aziende cinesi. Man Energy Solution ha annunciato che la divisione delle turbine a gas verrà chiusa, per un processo che terrà impegnata l’azienda per i prossimi mesi. Tutto questo a pochi giorni dall’arrivo di nuovi dazi sull’elettrico cinese, che hanno già mandato su tutte le furie Pechino. Dazi sui quali non sono d’accordo neanche i grandi produttori di auto europei.

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