India: crisi rupia per problemi elettorali? La vittoria di Narendra Modi non sarà a valanga. E i mercati tremano

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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L’India rischia la crisi? Forse è troppo presto per parlarne. Tuttavia la questione elettorale che angoscia chi opera sul dollaro USA, sta iniziando ad angosciare anche chi invece è più esposto verso la rupia. Il dubbio, avanzato tanto dai sondaggi quanto invece dagli analisti politici, è che Narendra Modi possa sì vincere, ma con una maggioranza troppo risicata per continuare il programma di riforme – sono quelle finanziarie e economiche a interessare – nel prossimo ciclo. Qualcosa che sarebbe di ostacolo a tutta l’economia indiana, e comunque per il proseguimento di quel sentiment positivo nei confronti di Mumbai.

È una questione forse più importante, almeno per i mercati finanziari, rispetto a quella delle elezioni negli Stati Uniti, il cui risultato difficilmente avrà impatto su crescita, politiche fiscali e politiche monetarie. E la paura che è stata fotografata dai sondaggi potrebbe essere presto riflessa anche sui mercati, sui quali nelle scorse settimane c’è il sospetto che sia già intervenuta la banca centrale, proprio a tutela di una rupia in difficoltà.

Quale vittoria per Modi?

Un 2024 ricco di eventi elettorali turba il mercato del Forex

Certo, l’appuntamento elettorale più importante per il mondo del Forex rimane quello degli Stati Uniti. Ma anche dall’altro capo del mondo, in India, le urne fanno tremare gli investitori. La questione che sta emergendo dagli ultimi dati che arrivano dai centri di statistica riguarda la possibilità che Modi, campione dei mercati e apprezzato leader in termini di potenzialità di riforme economiche e finanziarie, esca dalle urne stesse forse non massacrato, ma comunque con un vantaggio che segnalerebbe uno scarso capitale politico.

Scarso capitale politico che sarebbe di ostacolo a riforme più sostanziali, in particolare quella del mercato del lavoro, ritenute necessarie affinché l’India faccia il prossimo step e possa strappare dalle mani della Cina lo scettro di economia emergente più solida, e nella quale far confluire importanti capitali.

Un rallentamento dovuto al peggioramento del sentiment per l’economia indiana avrebbe dei riflessi certamente importanti anche per la rupia, che già vive un periodo di relativa difficoltà sui mercati finanziari. Difficoltà che è stata negli scorsi mesi in realtà generale per molte delle valute cosiddette emergenti, valute che hanno sofferto in primo luogo una forza inaspettata da parte del dollaro USA.

Le questioni elettorali dunque continueranno a essere pressanti, anche per i paesi emergenti e anche per quei paesi dove il buon operato – almeno secondo i mercati – di Modi, aveva fatto ritenere come scontata una vittoria a valanga.

rupia mood
Rupia sotto stretta osservazione

Crescono i dubbi anche in Cina

La questione a Pechino è profondamente diversa, ma riguarda comunque indirettamente l’India, che con la Cina sta giocando una sorta di guerra economica per il primato tra le economie emergenti. Si sta sviluppando il piano per salvare il salvabile, in Cina, del fallimento su tutti i fronti del mercato immobiliare. Un piano che però ricalca quanto è stato fatto già in passato e ha offerto pochi frutti.

Tra gli osservati speciali dunque finirà anche lo yuan, dato che i problemi di coperta troppo corta non hanno sede, non hanno geografia, e sono dovuti più che altro alla scarsità delle risorse in senso economico.

I capitali non sono infiniti, e certe decisioni politiche potrebbero avere un costo finanziario e economico. Costo che avrà delle ripercussioni anche sul mondo Forex, per quanto lo yuan, almeno in certi circoli politici, sia considerato un possibile problema per il dollaro. I mercati non hanno ancora sentenziato in tal senso – e la forza del dollaro lungo tutto il 2024, anno che verrà ricordato come uno tra i più turbolenti, sta qui a dimostrare la tesi espressa in questo approfondimento.

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