Inflazione, secondo l’FMI il Giappone potrebbe normalizzare la politica economica

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Written by Pierpaolo Molinengo
Attivo come autore dal 1989, si è iscritto all'albo nel 2002, quando ha iniziato ad occuparsi di economia, concentrando dapprima i suoi studi sul mercato immobiliare, fisco e mutui per poi allargare il suo focus sui mercati emergenti e sui rapporti Usa-Russia.
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Secondo il Fondo Monetario Internazionale la Banca del Giappone ha la possibilità di aumentare gradualmente i tassi d’interesse. Le crescenti aspettative sull’inflazione, infatti, lasciano spazio alla normalizzazione della politica monetaria che fino a questo momento è stata estremamente accomodante.

Le tempistiche e la velocità attraverso la quale verranno aumentati i tassi di interesse, ad ogni modo, sarà condizionata dai dati. La BoJ, infatti, esaminerà il ritmo attraverso il quale aumenteranno i seguenti dati:

  • inflazione;
  • crescita dei salari;
  • le aspettative sul costo della vita da parte del mondo politico.

Pierre-Olivier Gourinchas, l’economista capo del FMI, ha spiegato che l’inflazione in Giappone è superiore al 2% e che le aspettative di inflazione hanno iniziato ad avvicinarsi all’obiettivo del 2% della BOJ.

Inflazione, le politiche della BoJ

La BOJ sta normalizzando la politica monetaria estremamente accomodante adottata per decenni, il che, secondo Gourinchas, costituisce un buon passo avanti per il Giappone.

Gourinchas ritiene che ci sia un margine per un’ulteriore normalizzazione della politica monetaria in futuro e per un graduale aumento dei tassi di interesse ufficiali per un certo periodo di tempo.

La BOJ ha posto fine ai tassi di interesse negativi a marzo e ha aumentato il tasso di interesse di riferimento a breve termine allo 0,25% a luglio: questo è stato un passo fondamentale per allontanarsi da un programma di stimoli radicali durato un decennio.

Il governatore della BOJ Kazuo Ueda ha affermato che la banca è pronta a continuare ad aumentare i tassi di interesse se l’inflazione progredirà verso il raggiungimento duraturo dell’obiettivo del 2%, come previsto.

Secondo Gourinchas, sebbene la crescita economica del Giappone sia destinata a rallentare nel corso del 2024 rispetto all’espansione guidata dagli stimoli fiscali dell’anno scorso, ciò che conta per la BOJ non è solo l’attività economica, ma anche l’inflazione.

A differenza di altre banche centrali che si sono concentrate sul contenimento delle aspettative di inflazione, la BOJ ha dovuto rialzarle dopo decenni di livelli troppo bassi, ha affermato.

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