Invesco lancia un nuovo ETF sulle 500 aziende più sostenibili del mondo, in dubbio la versione UCITS

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Invesco è pronta a lanciare un nuovo fondo a gestione passiva per investire in strumenti finanziari sostenibili. La società con base ad Atlanta vorrebbe lanciare un nuovo ETF per replicare l’andamento del MSCI ACWI Select Climate 500 Index, un indice composto da 500 aziende che hanno un impatto positivo sull’ambiente. Le aziende che fanno parte dell’indice sono pesate per capitalizzazione, dando maggior peso alle società con una capitalizzazione di mercato più alta. La decisione arriva dopo che il più grande fondo pensione finlandese si è detto pronto a offrire $1,6 miliardi come dotazione iniziale per lanciare il prodotto. Curiosamente, però, non sarà quotato in Europa.

Per il momento Invesco rimane possibilista rispetto alla possibilità di lanciare una versione UCITS del suo nuovo fondo passivo, ma non ci sono garanzie. Sicuramente sarà lanciata una versione quotata negli Stati Uniti, ma la divisione europea potrebbe non raggiungere una capitalizzazione interessante. Continuano a vedersi i limiti di avere un sistema separato per la gestione degli ETF in Europa, dopo che gli ETF su Bitcoin avevano già fatto parlare molto di sé per la mancanza di una versione UCITS.

Per il momento non sono stati comunicati i costi del fondo

Mossa audace per Invesco

Il 2024 non è sicuramente il momento migliore in assoluto per chi lancia un fondo legato alla sostenibilità. Anche se quest’anno si è registrato un boom di investimenti in startup legate al clima, questo è vero soltanto per il mercato del venture capital. Quando si analizzano i dati sui fondi passivi e sui fondi comuni, i risultati sono diversi: i capitali si stanno spostando altrove, tornando verso il tech per cavalcare l’ondata di entusiasmo lanciata dall’intelligenza artificiale. Soltanto nel primo trimestre di quest’anno si è registrato un flusso di cassa netto in uscita dagli ETF e dai fondi sostenibili di $8,8 miliardi, un record assoluto per questi prodotti. La sensazione è che i venti di coda, soprattutto nel mercato del fotovoltaico e del solare, stiano andando avanti per le aziende del settore.

La situazione è stata persino peggiore in Europa, che rimane il mercato più grande per i prodotti finanziari legati alla sostenibilità. Oltre l’84% degli investimenti in questo tipo di fondi proviene dall’Eurozona, dove i risultati del primo trimestre mostrano flussi di cassa in uscita netti per addirittura $10,9 miliardi. I flussi di cassa erano stati negativi anche nell’ultimo trimestre del 2023, per $5 miliardi. Può darsi che Invesco stia puntando su un cambio di tendenza, o che semplicemente sia interessata al fatto che il fondo pensione finlandese sia disposto a farsi carico della parte più difficile del lancio del prodotto: trovare una base di capitali.

Malgrado la turbolenza di breve termine, la sostenibilità rimane uno dei trend di Borsa più discussi di questo decennio

I dettagli sul nuovo prodotto

Invesco sembra avere ambizioni molto alte: il vertice della divisione ESG di Invesco ritiene che questo nuovo prodotto abbia il potenziale per diventare l’ETF di riferimento nel mondo della sostenibilità climatica. Anche se la priorità rimane quella di muovere capitali verso aziende sostenibili, l’indice di riferimento punta anche a essere ottimizzato per includere società con buoni fondamentali e in grado di ottenere dei buoni ritorni. Gli analisti hanno dato pareri pessimisti, ma è possibile che Invesco riesca ancora una volta a sorprendere i mercati.

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