Nikkei 225, il più importante degli indici della borsa giapponese, guadagna nella sessione di martedì 13 agosto oltre il 3%, riportandosi sopra i livelli pre-crollo del lunedì nero del 5 agosto. A favorire le azioni delle piazze azionarie giapponesi una serie di fattori concomitanti, da un relativo indebolimento dello yen rispetto ai massimi locali raggiunti nel corso della precedente settimana a rassicurazioni che sono arrivate da Bank of Japan in termini di stabilità dei tassi di interesse almeno per tutto il 2024.
Non ci saranno ulteriori rialzi ai tassi a esercitare pressioni su un’economia giapponese già in relativa difficoltà e non ci saranno forti scarichi a mercato dell’enorme quantità di bond detenuti dalla banca centrale giapponese, con le dichiarazioni che hanno già contribuito a riportare sui mercati un sentiment positivo, o comunque migliore di quello che aveva portato ad uno dei più grandi crolli dalla crisi del 1987.
Investitori guardano ai fondamentali e approfittano dei prezzi convenienti
Gli investitori, secondo Ikuo Mitsui di Aizawa Securities che è intervenuto su Bloomberg, avrebbero approfittato delle quotazioni più basse dei principali titoli della borsa giapponese e avrebbero contribuito ad un rimbalzo consistente e spalmato su più giorni di trattative. Si è tornati ora sugli stessi livelli della settimana precedente il 5 agosto 2024.
Siamo però ancora lontani dai massimi (storici) che si erano fatti registrare a luglio, con Nikkei 225 che quotava oltre i 39.000 e che invece ora quota intorno ai 36.000, avendo perso nel giro di un mese poco meno del 10%.
Giovedì arriveranno i dati sul PIL giapponese, con il consenso per i dati trimestre su trimestre che è intorno al +0,6% e quello anno su anno che è invece fissato al +2,6%, con un netto rimbalzo che è atteso rispetto alle precedenti letture. Aspettative che sono state già scontate dai mercati e sulle quali verrà poi misurata la reazione del mercato.
