Sterlina: le elezioni possono dare una mano. Banca centrale prepara pace per il periodo elettorale. E ora?

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Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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È una fase molto interessante per la sterlina. Dopo le ultime prestazioni scioccanti, si aggiunge un altro motivo di entusiasmo, ovvero l’arrivo delle prossime elezioni, che sono state indette per il 4 luglio 2024. Perché le elezioni sono così importanti nell’analizzare il trend della sterlina? Perché difficilmente Bank of England, la banca centrale che gestisce appunto anche la politica monetaria di GBP, difficilmente procederà a tagli mentre impazzerà la campagna elettorale. Questo si aggiunge ai dati recentemente arrivati sull’inflazione e che parlano di un ritorno più difficoltoso del previsto in quota 2%, che è target anche dalle parti di Londra.

Tutte le tessere del puzzle sterlina sembrerebbero essere tornare al loro posto e per GBP maggio potrebbe essere il mese migliore da sei mesi a questa parte, un mese di resurrezione per una valuta che era stata giudicata come il grande malato di un mercato Forex non solo in cerca di autori, ma anche in cerca di trend definiti. Trend definiti che questa prima di metà di 2024 non è riuscito a trovare. E che anzi, ha smentito quelli che si sarebbero formati secondo gli esperti.

Le elezioni giocano a favore del trend bullish su GBP

Sterlina: elezioni possono dare un’ulteriore mano

Il trend positivo della sterlina GBP potrebbe continuare almeno fino alle elezioni. Questo almeno secondo quello che è il pensiero comune che oggi alberga nelle menti della maggioranza degli analisti. Al centro della questione il pivot, ovvero l’avvio dei tagli ai tassi di interesse, che sembra oggi come non mai lontano, complici sia dati macro che parlano di un’inflazione persistente, sia l’arrivo del grande appuntamento elettorale.

Di cosa si parla? Si parla delle elezioni nazionali che si avranno il prossimo 4 luglio e che con ogni probabilità vedranno il partito conservatore attualmente al potere soccombere. La distanza, secondo i sondaggi, è abissale ed è davvero difficile aspettarsi, come dicono da quelle parti, un upset.

Ma non è la natura che emerge dai sondaggi a offrire qualche conferma ai mercati. Quello che ci si aspetta è che in realtà Bank of England instaurerà una sorta di pax durante le elezioni, preferendo rimanere ferma durante un periodo così concitato a livello politico.

Altro rimando dunque per le aspettative di tagli, rimando che non può che far bene a una sterlina già sugli scudi e che viaggia su livelli di prezzo che non si vedevano da tempo.

In termini di trend, vale segnalare che il mese di maggio potrebbe essere il migliore da novembre a questa parte. Un ritorno in trend positivo che in pochissimi avrebbero anche soltanto immaginato.

pace tassi
Elezioni che significheranno pace per i tassi

Da qui a fine 2024 un periodo teso per il Forex

Per quanto le principali banche centrali ostentino indipendenza, le elezioni avranno un impatto. Non solo quelle a Londra, ma anche quelle a Washington, per il mese di novembre. Una seconda metà del 2024 calda come non mai e che potrebbe avere delle ripercussioni enormi sul mercato del Forex.

Staremo a vedere quali saranno le reazioni dei mercati ad ogni dichiarazione pubblica dei candidati, ad ogni anticipazione da campagna elettorale e anche ad ogni reazione che si potrà intuire dalle banche centrali.

Per il momento il mercato in questione rimane la patria di chi cerca volatilità, cambi di trend repentini e occasioni di trading: di certezze, come predichiamo da tempo proprio su queste pagine, sembrano essercene davvero poche. E in questo contesto sarà sempre più difficile rimanere fermi con posizioni di lungo periodo.

Poco male, diranno i trader più incalliti: un 2024 che doveva essere all’insegna della noia più totale si è rivelato essere un anno assai frizzante, soprattutto per chi ama fare trading sulle news e sulle dichiarazioni dei banchieri centrali e dei loro sodali.

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