Trump perseguirà Google. Ma solo se vince le elezioni

Trump perseguirà Google. Ma solo se vince le elezioni
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Written by Pierpaolo Molinengo
Attivo come autore dal 1989, si è iscritto all'albo nel 2002, quando ha iniziato ad occuparsi di economia, concentrando dapprima i suoi studi sul mercato immobiliare, fisco e mutui per poi allargare il suo focus sui mercati emergenti e sui rapporti Usa-Russia.
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Donald Trump, candidato repubblicano alla presidenza Usa, nel corso della giornata di venerdì ha affermato che ha intenzione di perseguire Google nel caso in cui dovesse vincere le elezioni del 5 novembre 2024. L’ex presidente statunitense ritiene che il colosso dei motori di ricerca pubblicherebbe unicamente delle brutte storie sul suo conto. Donald Trump ha reso noto questa sua volontà attraverso un post su Truth Social, ma non ha fornito alcuna prova che possa sostenere le sue affermazioni nei confronti di Google.

Secondo Trump sarebbe stato accertato che Google avrebbe messo in atto delle pratiche illegali per rilevare e visualizzare solo delle brutte storie su di lui, alcune delle quali sarebbero state addirittura inventate. Mentre per Kamala Harris, la candidata democratica alla presidenza Usa, le storie sarebbero unicamente belle.

Donald Trump va all’attacco di Google

Secondo Donald Trump l’attività messa in atto da Google sarebbe illegale. E spera che il Dipartimento di Giustizia statunitense perseguiti penalmente la società per questa palese interferenza nelle elezioni. Nel caso in cui questo non dovesse avvenire – minaccia Trump – il candidato repubblicano sarà costretto a richiedere la loro persecuzione in base alle leggi statunitensi. Un passo che Trump intraprenderà una volta che ha vinto le elezioni e sarà diventato presidente degli Stati Uniti d’America.

Per il momento Google ha preferito non commentare le affermazioni dell’ex presidente degli Usa.

Stando a quanto riferisce il Washington Post, Trump avrebbe fatto un’affermazione simile su Google nel 2019, quando in una serie di post su Twitter – oggi diventato X –  aveva affermato che Google avrebbe favorito le notizie negative su di lui nelle elezioni presidenziali del 2016. All’epoca Google aveva respinto le affermazioni.

Tuttavia, nelle ultime settimane, alcuni sostenitori dell’ex presidente hanno rinnovato le accuse. A luglio, pochi giorni dopo un tentato assassinio di Trump, il miliardario Elon Musk, in un post su X, ha accusato Google di aver imposto un divieto di ricerca sull’ex presidente.

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