Apple e Meta in trattativa per partnership sull’AI, tutta Big Tech vuole una fetta di Apple Intelligence

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Written by Alessio Ippolito
Attivo nel settore del digitale dal 2008, ricopro il ruolo di CEO e fondatore di ALESSIO IPPOLITO S.R.L. Editore, un'entità che possiede una rete di oltre 70 siti internet, concentrata sul mondo degli investimenti finanziari. Registrato presso l'Ordine dei Giornalisti di Roma dal 22/02/2022. Attualmente, sono il direttore responsabile della rinomata pubblicazione sulle criptovalute, Criptovaluta.it. A marzo 2023, ho assunto inoltre la direzione di TradingOnline.com, espandendo ulteriormente il mio impegno nel giornalismo finanziario.
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Fact checked by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Secondo quanto riportato da fonti vicine al Financial Times, Apple sarebbe attivamente in trattativa con Meta per equipaggiare l’intelligenza artificiale di Meta su iPhone e altri dispositivi prodotti dall’azienda. Apple ha preso la decisione di non lavorare su un sistema proprietario di AI generativa, ma piuttosto di puntare a partnership con aziende che sono già più competitive e che possono da subito permettere a iPhone di esprimere il meglio di queste features. C’è stato grande scalpore per la partnership con OpenAI per il lancio di Apple Intelligence, ma a quanto pare questa sarà soltanto la prima espressione di un lungo cammino per dare ad iPhone una nuova veste grazie all’AI.

Meta sta ancora lavorando sulla sua AI generativa, ma le attese sono alte. La società ha già realizzato con successo degli strumenti per il text-to-speech (generazione di voce a partire da un testo) e per la produzione musicale basata sull’intelligenza artificiale generativa. Invece non è ancora riuscita a mettere sul tavolo degli strumenti che possano essere integrati direttamente nei social media che gestisce, cosa che più volte è stata definita come l’obiettivo di breve termine. L’idea sarebbe quella di supportare i creators con strumenti di AI generativa integrati in piattaforme come Instagram e Facebook, oltre che mettere l’intelligenza artificiale al servizio degli inserzionisti per creare campagne pubblicitarie più efficaci.

presentazione della notizia su Apple e Meta verso una collaborazione in campo AI
Meta potrà sfruttare la partnership per validare i suoi modelli di AI

Meta e Apple, matrimonio possibile sull’AI?

Apple ha rinunciato alla sua indole innovatrice per l’AI, optando per un approccio decisamente più cauto. La strategia per portare l’intelligenza artificiale sui suoi dispositivi è cominciata da cose molto basiche, come i suggerimenti per la scrittura di messaggi e alcune funzionalità legate al ritocco delle immagini. A poco a poco vengono introdotte altre funzionalità, nel tentativo di recuperare la distanza con Samsung che ha già presentato dei dispositivi completamente rivoluzionati dall’AI generativa a inizio anno. Ora la speranza sarebbe quella di poter portare il meglio di quanto è prodotto da aziende di terze parti su iPhone e iPad, per evitare di dover investire cifre enormi nel sviluppare gli stessi sistemi.

Meta, dall’altra parte, ha deciso di accettare la sfida lanciata da Microsoft e OpenAI e di entrare in prima persona nell’arena competitiva dell’intelligenza artificiale. I suoi sistemi però sono ancora immaturi rispetto a modelli come Gemini e ChatGPT, per cui una partnership con Apple sarebbe fondamentale nel tentativo di raccogliere un maggior numero di dati e continuare ad allenare i modelli. Per Apple sarebbe altrettanto utile ridurre la dipendenza da una singola partnership, difendendosi dalla possibilità che in futuro OpenAI decida di ritirare la compatibilità con iPhone.

Malgrado l’entusiasmo, non mancano anche le preoccupazioni per il trattamento dei dati sensibili degli utenti

Altre startup in dialoghi attivi

Tutti vogliono una fetta della mole enorme di dati degli utenti iPhone. Oltre a Meta, è già confermato che ci siano dei dialoghi in corso con Perplexity. La startup di enorme successo, che ha sviluppato un motore di ricerca interamente basato sull’intelligenza artificiale, vorrebbe diventare il partner ufficiale di Apple per i motori di ricerca andando a sostituire la partnership ultradecennale tra la società di Cupertino e Google. In dialoghi avanzati con Apple c’è anche Anthropic, un’altra startup che sta ricevendo grandi round di finanziamento e che ha sviluppato dei sistemi di AI generativa molto simili a quelli di OpenAI. Secondo quanto riportato, Apple non pagherà per utilizzare i sistemi di intelligenza artificiale di queste terze parti; l’azienda mette a disposizione dei suoi partner una piattaforma per distribuire il software, dopodiché i fornitori possono monetizzare la presenza su iPhone grazie agli abbonamenti Premium.

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