Cambio di trend tra gli automobilisti: gli EVs perdono trazione e gli ibridi la ritrovano

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Proprio quando sembrava che i veicoli elettrici fossero impossibili da fermare, tra i consumatori sta nascendo un’evidente tendenza a preferire gli acquisti di veicoli ibridi. Non soltanto questo risulta evidente dal pessimo trimestre di Tesla nel Q1 2024 e dai dati sotto le attese legati a molte altre case automobilistiche, ma ora lo conferma anche un sondaggio su larga scala condotto dall’American Automobile Association (AAA). L’associazione, che ha pubblicato da poco i risultati del suo ultimo sondaggio, rivela che meno di un americano su cinque si dichiara intenzionato ad acquistare un’auto totalmente elettrica la prossima volta che cambierà macchina.

Il sondaggio è stato condotto ad aprile su oltre 1.100 automobilisti americani, per cui i dati che riporta sono più recenti rispetto a quelli dei bilanci del Q1 2024. Inoltre il campione della popolazione intervistato è stato scelto per riflettere, secondo quanto dichiarato dalla AAA, il 97% della popolazione adulta statunitense. Il margine d’errore stimato dal sondaggio è appena del 4%, per cui a livello statistico è difficile criticare il metodo con cui i dati sono stati raccolti.

presentazione della notizia su EVs che perdono terreno nei sondaggi
Ancora molti consumatori vedono l’elettrico come un cambio drastico

Preferenze quasi doppie per l’ibrido

Il dato più significativo del sondaggio è che appena il 18% della popolazione si dichiara “interessata” o “altamente interessata” ad acquistare un veicolo elettrico la prossima volta in cui si recherà in concessionario. Il dato è nettamente più basso rispetto a quello raccolto nello stesso sondaggio di un anno fa, quando era il 23% della popolazione a esserne sicura o altamente interessata. Il calo di anno in anno è drastico ed è accompagnato da una crescita altrettanto significativa delle preferenze per i veicoli ibridi, che sono visti come una scelta ecologica ma più facile da gestire: oltre il 31% dei soggetti intervistati dichiara “probabile” o “molto probabile” che il suo prossimo acquisto sarà un’auto plug-in hybrid.

Le motivazioni citate sono soprattutto due: la prima è che l’acquisto di un veicolo ibrido, anche al netto degli incentivi federali, prevede un costo inferiore a quello di un veicolo equivalente totalmente elettrico. La seconda motivazione è che le persone intervistate ritengono un veicolo ibrido sufficientemente ecologico, e al tempo stesso capace di non trasformare la routine delle persone che lo utilizzano. Oltre il 53% degli intervistati cita anche la possibilità di viaggiare su lunghe distanze e l’ansia legata all’autonomia della batteria degli EVs. Molto interessante osservare che addirittura il 57% delle risposte cita il costo elevato di trovarsi a sostituire o a riparare il pacco di batterie, che per altro genera una svalutazione sopra la media dei veicoli elettrici nel mercato dell’usato.

I consumatori scoraggiati dalla mancanza di infrastrutture per la ricarica sono relativamente pochi

La fine dei pionieri

Il direttore della ricerca della AAA, Greg Brannon, ha aggiunto un commento sul sondaggio per contestualizzare i risultati ottenuti. La sua opinione, diffusa anche tra gli analisti di Wall Street, è che ormai le persone più interessate ad acquistare un veicolo elettrico hanno già effettuato questo acquisto. I pionieri hanno lasciato spazio al mercato di massa, dove molte persone sono ancora preoccupate dalla gestibilità dei veicoli elettrici; altre persone che hanno fatto questa scelta in passato, invece, sono rimaste scottate dalla svalutazione sul mercato dell’usato o dai costi legati al cambiamento del pacco di batterie. Il trend è preoccupante per le società come Tesla e BYD, perché mentre la domanda vacilla si nota un aumento considerevole della concorrenza tra i produttori.

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