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Cina: proteste per dazi europei fino al 45% con invito alle trattative

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Arrivano proteste informali per la decisione europea di approvare il piano di dazi sulle auto elettriche prodotte in Cina. Proteste che sono affidate all’agenzia di stampa sotto il controllo statale Xinhua, che ha parlato di mossa dettata da impulsi protezionisti e di scelta che finirà per danneggiare non solo le relazioni tra Cina e Unione Europea, ma anche le ambizioni europee riguardo la transizione verde. I temi sono quelli che in realtà avevano accompagnato l’avvio delle indagini europee che hanno poi portato alla decisione di applicare dazi aggiuntivi, oltre a quelli già presenti, sugli EV che vengono prodotti in Cina.

Dazi che potranno arrivare al 45% e che complicano rapporti commerciali che si sono deteriorati a velocità importante negli ultimi mesi. La Cina ha già risposto in passato con dazi su prodotti agroalimentari molto popolari nella Repubblica Popolare e che vengono esportati principalmente da Francia e Italia. Mancano per ora però reazioni formali da parte della Commissione e dei suoi portavoce a quanto espresso dal governo cinese per mezzo di Xinhua.

Tornare al tavolo delle trattative

È il messaggio più chiaro contenuto nelle proteste di cui si è fatta portavoce l’agenzia di stampa sopracitata. I dazi vengono interpretati da Pechino come una dichiarazione di guerra commerciale, dalla quale però si potrebbe ancora tornare indietro. Questo a patto di sedersi ad un tavolo delle trattative che per ora non esiste però né a Pechino né a Bruxelles.

Continueranno inoltre le indagini su eventuali aiuti di stato per prodotti caseari, brandy e prodotti ricavati dalla carne di maiale che valgono volumi importanti degli scambi in uscita dall’UE e in entrata in Cina.

L’Europa rimarrà comunque ben al di sotto del livello di 100% di dazi imposto dagli Stati Uniti, in una guerra commerciale che Washington sta combattendo, almeno per ora, con misure certamente più draconiane.

Gianluca Grossi
Gianluca Grossihttps://gianlucagrossi.org/
Analista economico dal 2009. Collabora con TradingOnline.com offrendo analisi su Forex, Macroeconomia e Azioni, con un occhio vigile sui mercati emergenti come Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Gianluca Grossi è anche caporedattore per la nota testata giornalistica Criptovaluta.it, quotidiano dedicato al mondo Crypto e Bitcoin ed è anche analista per Criptovaluta.it® Magazine, il settimanale della medesima organizzazione. Segue da vicino il mercato ETF, in particolare sulla piazza di New York.

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