Crash dei principali broker USA: il mercato azionario è in panne

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Written by Alessio Ippolito
Attivo nel settore del digitale dal 2008, ricopro il ruolo di CEO e fondatore di ALESSIO IPPOLITO S.R.L. Editore, un'entità che possiede una rete di oltre 70 siti internet, concentrata sul mondo degli investimenti finanziari. Registrato presso l'Ordine dei Giornalisti di Roma dal 22/02/2022. Attualmente, sono il direttore responsabile della rinomata pubblicazione sulle criptovalute, Criptovaluta.it. A marzo 2023, ho assunto inoltre la direzione di TradingOnline.com, espandendo ulteriormente il mio impegno nel giornalismo finanziario.
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Fact checked by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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Il caos sui mercati causa problemi anche alla poderosa infrastruttura dei principali broker USA. Fidelity, Vanguard, ma anche Charles Schwab e Etrade avrebbero infatti riportato problemi, per quanto in via di risoluzione. Per i clienti in diversi momenti della sessione mattutina sarebbe stato impossibile o connettersi o completare gli scambi, all’interno di una giornata che si è aperta sulla scia dei forti cali in Giappone che poi si sono traslati anche sulle borse europee. Una situazione, quella sui mercati, che sembrerebbe pronta a tornare lentamente alla normalità, seppur con diversi problemi di carattere infrastrutturale.

Curiosa anche la situazione per quanto riguarda la possibilità di fare short. Ci si è infatti svegliati negli USA con numerosi obblighi ex SEC 121, che impedisce di fatto di piazzare ordini short se non sopra certe determinate soglie di prezzo. Una misura di emergenza che serve principalmente ad evitare che si inneschino i soliti effetti a catena dettati dal panico e che possono portare i titoli più in basso di quanto sarebbe ragionevole anche in una fase di panico come quella di oggi.

Black out negli USA: la volatilità blocca le principali piattaforme

Non sono certo dei novellini dei mercati né tantomeno piattaforme che servono un pubblico ristretto. Nel corso delle prime ore della seduta mattutina a Wall Street diversi dei principali broker del paese hanno confermato difficoltà sul piano infrastrutturale, con le piattaforme di Vanguard, Fidelity e anche di Charles Schwab che non avrebbero permesso ai clienti di contrattare azioni come sarebbe invece lecito aspettarsi.

I problemi, al momento della pubblicazione di questa notizia, non sono ancora pienamente rientrati, all’interno di una giornata particolarmente convulsa e che arriva sulla scia di quanto accaduto già in Giappone e in Europa, per quella che è una delle più grandi correzioni di borsa degli ultimi anni.

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