Disoccupazione USA a 4,2% come aspettative. NFP in rimbalzo, ma sotto le attese

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Written by Alessio Ippolito
Attivo nel settore del digitale dal 2008, ricopro il ruolo di CEO e fondatore di ALESSIO IPPOLITO S.R.L. Editore, un'entità che possiede una rete di oltre 70 siti internet, concentrata sul mondo degli investimenti finanziari. Registrato presso l'Ordine dei Giornalisti di Roma dal 22/02/2022. Attualmente, sono il direttore responsabile della rinomata pubblicazione sulle criptovalute, Criptovaluta.it. A marzo 2023, ho assunto inoltre la direzione di TradingOnline.com, espandendo ulteriormente il mio impegno nel giornalismo finanziario.
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Fact checked by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
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La disoccupazione negli USA conferma le aspettative, con un 4,2% che era stato già anticipato dal consenso tra gli analisti. Non farming payrolls al di sotto le aspettative, che si fermano a 142k contro aspettative fissate a 164k, ma comunque meglio della lettura precedente. I dati confermano un mercato del lavoro in difficoltà, che però ora i mercati, all’apertura, dovranno cercare di digerire, offrendo l’unica risposta che conta nella finanza, che è quella dei prezzi degli asset.

È stato scongiurato comunque lo spauracchio di un dato sulla disoccupazione superiore alle aspettative, cosa che si era invece verificata durante la precedente lettura. Per il momento gli asset di rischo che sono già a mercati aperti – vedi Bitcoin – rispondono con un rialzo sostanziale delle quotazioni, intorno all’1%. Difficile per ora anticipare cosa riserverà la sessione di scambi negli Stati Uniti, che chiuderà una settimana di forti tensioni.

Ancora un nulla di fatto?

I dati sono meno netti di quanto sarebbe servito per avere un segnale netto per quanto riguarda le prossime decisioni di Federal Reserve. I NFP testimoniano un mercato del lavoro più debole delle aspettative ma che forse non è ancora in trend certamente negativo.

Questo complicherà una decisione da parte di Federal Reserve che sarà certamente per i tagli, con il dubbio che rimane però sull’entità degli stessi.

Per il momento sembrerebbe difficile comunque giustificare un taglio di 50 punti base. Da qui però al 18 settembre, data della decisione del FOMC – la riunione di Federal Reserve che indica la politica monetaria – ci saranno altri dati a indirizzare la decisione. Una decisione che per i mercati è ancora incerta – e sulla quale commenteranno oggi gli investitori. La sensazione che arriva da mercati che sono stati fortemente correlati con quello azionario è che potrebbe essere arrivato un bottom settimanale, con le parole di Williams, attese per le 14:45 ora italiana, che non dovrebbero essere di enorme impatto.

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