Strategie di Trading Online
Range Trading
Il range trading è una strategia che si basa sulla previsione che un grafico continui a muoversi oscillando tra due estremi. Il fatto che un grafico continui a oscillare tra due estremi, nel mondo dell’analisi tecnica, viene definito “trend laterale”. Malgrado la maggior parte dei trader si concentri sugli strumenti che mostrano una tendenza rialzista o ribassista evidente, il mercato -soprattutto nel caso del Forex- passa una gran parte del tempo in una fase laterale in cui nessuna direzione prevale.
Il range trading nasce come risposta all’esigenza di trovare un modo per approfittare anche delle situazioni in cui il mercato si muove tra due estremi, senza mostrare un chiaro trend rialzista o ribassista. Dal momento che questa è la situazione più frequente sui mercati finanziari, è un’esigenza concreta; da qui sono nate tantissime strategie pratiche per ottenere segnali di acquisto e di vendita all’interno di un canale di prezzo ben definito. Imparando a conoscere bene le strategie di range trading, è possibile rimanere nel mercato a lungo e approfittare di occasioni che non molti trader riescono a cogliere.
Il range trading è da considerarsi come un approccio complementare al trend following e al trading con i reversal. Una permette di seguire i trend già in corso, l’altra si basa sul prevederne l’inversione, e infine il range trading è basato sulla previsione dell’assenza di un trend. Comprendere bene tutte e tre queste strategie è di grande aiuto, perché in questo modo si sviluppa la capacità di poter interpretare e rimanere nel mercato a prescindere dalle sue condizioni.
❓Cos’è: | Strategia basata sulla previsione che un grafico si muova in un range specifico |
👍Efficacia: | Efficace – 8/10 |
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Strategia Range Trading: cos’è?
La strategia di range trading si basa sullo sfruttamento di un mercato laterale, in cui il grafico continua a oscillare tra un valore massimo e uno minimo. Ci sono tante situazioni in cui il sentiment verso un certo strumento non è particolarmente positivo né particolarmente negativo, ma i continui piccoli squilibri tra domanda e offerta fanno sì che il prezzo di uno strumento non rimanga sempre perfettamente fermo. Di conseguenza, si può innescare il classico trend laterale con il grafico che sembra rimbalzare continuamente tra un certo punto minimo e uno massimo.
Il range trading può essere considerato più come un approccio che come una strategia specifica, esattamente come il trend following e il trading con i reversal. Significa che l’idea generale, ovvero quella di continuare a seguire un grafico che rimbalza tra due estremi, può prendere diverse derive pratiche. Ci sono trader che si basano esclusivamente sull’uso degli indicatori di trading, altri che si basano sugli oscillatori o sugli strumenti di disegno sul grafico.
Rispetto agli altri due approcci menzionati, il range trading ha una fortissima correlazione con l’analisi fondamentale e non è possibile trascurarla. Questo perché l’analisi fondamentale può portare velocemente un mercato a prendere una direzione: basta il rilascio di una notizia importante, o persino di una voce di corridoio rilevante, per vedere un trend laterale evolvere in qualcos’altro.
Come funziona la strategia di Range Trading
Una strategia di trend following è costituita di tre parti: studio del trend laterale, apertura della posizione e ribaltamento della posizione. Tutto comincia con lo studio del trend, cosa che richiede prima di tutto di iniziare a identificare supporti e resistenze. Questo è un passaggio essenziale, perché il supporto e la resistenza del trend in corso sono i due punti tra cui si gestirà la parte operativa. Già qui si possono differenziare diversi modi per identificare supporti e resistenze: chi preferisce farlo con indicatori come lo zig zag, chi preferisce usare le medie mobili, chi utilizza le trend line e così via.
Una volta identificati i due livelli chiave tra cui ci si aspetta che il trend continui a oscillare, si aspetta solitamente che il grafico si muova verso uno dei due. A questo punto si apre la posizione, prevedendo che il trend non sorpasserà il livello chiave ma rintraccerà verso l’altro limite del range. Attendere che il grafico si muova verso uno dei due estremi, prima di aprire la posizione, aiuta ad assicurarsi che si possa sfruttare al massimo il rintracciamento successivo.
A questo punto, se la previsione è corretta, il grafico dovrebbe cominciare a cambiare direzione e muoversi verso l’altro estremo del range. Se questo succede, si può pensare anche a un ribaltamento della posizione. Nel caso in cui ci siano ancora i presupposti per attendersi un trend laterale, infatti, non è detto che sia necessario abbandonare il trend e cambiare completamente grafico. Questo potrebbe rintracciare di nuovo verso l’estremo di partenza, e così via. Più sono i rimbalzi e più presto si entra all’interno del trend laterale, più si può sfruttare a pieno il trend.
Risk Management
Il risk management è una componente fondamentale del range trading, e come sempre si basa sull’utilizzo consapevole del take profit e dello stop loss. Esattamente come nel caso del trend following e del trading con i reversal, anche in questo caso è relativamente semplice gestire il rischio e si possono costruire dei trading system con un rapporto rischio/rendimento molto favorevole. Idealmente, un trader vorrebbe ottenere regolarmente delle posizioni in cui il profitto potenziale è da 3 a 6 volte superiore rispetto alle perdite potenziali.
Per fare tutto questo, prima di tutto è importante sapere dove posizionare lo stop loss. Questo dovrebbe essere posizionato poco oltre il canale del range in cui si prevede che il prezzo continui a muoversi, di modo che se il mercato dovesse iniziare a esibire un trend chiaro si taglierebbero velocemente le perdite. Al contrario, è importante lasciare correre i profitti: per questo si tende a posizionare il take profit vicino all’estremo del range opposto a quello dove si trova il punto di apertura della posizione. In questo modo, si cerca di andare a cavalcare pienamente tutto il rintracciamento.
Come impostare una strategia di Range Trading: Cosa ci serve
Per impostare una strategia di range trading è importante avere tutti gli strumenti necessari e le dovute competenze teoriche. L’occorrente è questo:
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- Ottima comprensione degli strumenti di risk management, cioè take profit e stop loss.
Inoltre è molto utile comprendere dei concetti che potremmo definire “satellitari”, ma che comunque possono aiutare nella parte operativa. Ad esempio, è molto utile sapere usare gli avvisi di prezzo per essere sempre notificati nel momento in cui il prezzo arrivi a un livello che si reputa importante. Invece non è particolarmente utile il trading algoritmico, che sui trend laterali tende a trovare scarse modalità di applicazione.
Strategia Range Trading: Migliori piattaforme da utilizzare
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Range Trading: Impostazione grafica
Dal momento che il range trading può essere declinato in molti modi diversi, anche le impostazioni grafiche possono assumere delle varianti molto diverse. Ad esempio, ci sono delle situazioni in cui un trader si limita semplicemente a osservare i punti dove il grafico sta rimbalzando e usarli come riferimenti per i livelli di supporto e resistenza. Si possono poi adattare le strategie e farle evolvere fino a raggiungere dei trading system molto complessi, con una lunga serie di strumenti di analisi tecnica e fondamentale presenti nello stesso tempo sul grafico. Di seguito è riportato un esempio di come appare una strategia molto basica di range trading, semplicemente gestita con livelli di supporto e resistenza.
Nell’esempio riportato si può notare come il grafico abbia dato prova di avere rimbalzato diverse volte tra due range, che possono essere utilizzati come riferimenti per i punti di supporto e resistenza. A questo punto, dopo ben quattro rimbalzi, il trader avrebbe potuto osservare l’opportunità e avrebbe potuto decidere di entrare sul mercato nel momento in cui il grafico ha toccato il livello di supporto. Il take profit sarebbe stato posizionato in prossimità della resistenza, mentre lo stop loss sarebbe stato posizionato in un punto sufficientemente distante da quello di apertura da poter segnalare che la posizione non sarebbe stata profittevole.
Quello che cambia tra un trading system e l’altro è il modo in cui si gestisce la scoperta dei livelli di supporto e resistenza. Ad esempio è possibile usare le bande di Bollinger per identificare i punti tra cui ci si può aspettare che il grafico continui a rimbalzare, come nell’esempio riportato più in basso.
In questo esempio si nota bene come le bande di Bollinger diano una chiara indicazione visiva di dove siano posti i livelli di supporto e resistenza. Ma soprattutto, questi livelli chiave vengono continuamente spostati in base alla volatilità dello strumento che si sta studiando e in base all’andamento della price action. In questo caso il trader tenderà a comprare quando il prezzo si avvicina alla banda inferiore e a vendere quando il prezzo si avvicina alla banda di Bollinger superiore. Tra tutte le strategie possibili per fare range trading con l’analisi tecnica, quella basata sulle bande di Bollinger è decisamente la più comune e la più popolare.
Strategia range trading: come individuare segnali Buy/Sell
Individuare i segnali buy e sell è il fine ultimo di tutte le strategie di trading. Per fare range trading, è importante avere dei sistemi chiari per identificare i segnali operativi. La regola generale, comunque, è sempre la stessa:
- Nel momento in cui il prezzo si avvicina alla parte inferiore del range, si genera un segnale buy;
- Nel momento in cui il prezzo si avvicina alla parte superiore del range, si genera un segnale sell.
Questo significa che il trader continuerà a comprare e vendere lo strumento in questione fino a che riterrà che ci siano i presupposti affinché il grafico rimanga contenuto nel range identificato. Identificare i segnali pratici non è assolutamente difficile una volta che si sono stabiliti i due estremi del range: ciò su cui bisogna realmente focalizzare la propria attenzione è il sistema adottato per identificare gli estremi. Inoltre è importante avere dei sistemi comprovati per stabilire quando sia il caso di continuare a ribaltare le posizioni e quando invece uscire completamente dal trend laterale in corso.
I principali sistemi per identificare gli estremi del range in cui il grafico si sta muovendo sono:
- I livelli di Fibonacci, posizionando i livelli 0 e 100 sui livelli chiave identificati dall’ultimo trend significativo. Normalmente si noterà che, se si è affermato un trend laterale, questo continuerà a oscillare tra due estremi identificati dai livelli di Fibonacci;
- L’oscillatore stocastico, comprando quando viene indicato un livello di ipervenduto e vendendo quando viene indicato un valore di ipercomprato;
- Il SAR Parabolico, comprando e vendendo in base alla direzione delle frecce che l’indicatore genera sul grafico.
Questi sono esempi di strumenti che sicuramente possono aiutare nel fare range trading, ma è importante riuscire a costruire delle strategie personalizzate basate sulla propria propensione al rischio, sullo strumento specifico che si sta negoziando e sulle proprie competenze nel trading online. Può essere anche molto utile fare backtesting per scoprire quali sarebbero state le performance di un certo approccio sui periodi passati del grafico.
Pro e contro del Range Trading
Tutte le strategie di trading hanno i loro pro e contro, ed è importante conoscerli a fondo fin dall’inizio. Un errore tipico dei trader principianti è “innamorarsi” di una certa strategia, senza prendere debitamente in considerazione soprattutto i suoi punti deboli. Questo porta inevitabilmente a un eccesso di confidenza, a non comprendere il motivo delle operazioni chiuse in perdita e a non sapere quando sia il caso di modificare il proprio approccio. Ecco perché, ancora prima di iniziare a esercitarsi, sarebbe bene avere già presenti i lati migliori e peggiori del range trading.
I principali pro di questa strategia sono:
- Facile gestione degli stop loss e dei take profit;
- Possibilità di applicare la strategia sia su trend laterali di breve che di lungo termine;
- Flessibilità nell’utilizzare diversi strumenti di analisi tecnica per identificare gli estremi del range;
- Possibilità di rimanere nel mercato durante i periodi di trend laterale, che storicamente sono stati “scartati” dalla scuola classica del trading.
Mentre i principali contro di questa strategia sono:
- L’oggettiva difficoltà nel determinare se un trend andrà avanti in una fase laterale o inizierà a prendere una direzione evidente;
- La fragilità dei trend laterali, che di fronte a un piccolo cambiamento del sentiment o a una notizia di peso anche limitato possono prendere una direzione rialzista o ribassista;
- I falsi segnali che possono essere generati quando un trend rimane in fase laterale, ma esce dal canale per un momento di quel tanto che basta a far scattare lo stop loss.
Per arginare i problemi tipici del range trading, in particolar modo quello dei falsi segnali, uno dei modi migliori è cercare di combinare diversi segnali. Riuscire ad abbinare vari strumenti di analisi tecnica, e un continuo controllo dell’analisi fondamentale, è ciò che aiuta di più a migliorare i punti deboli del range trading.
Su quali asset funziona meglio
Il range trading può teoricamente funzionare su qualunque strumento finanziario, considerando che ogni asset -anche il più volatile- attraversa delle fasi di trend laterale. Detto questo, è molto evidente che ci siano degli strumenti che passano più tempo in fase laterale e strumenti che passano in questa condizione decisamente meno tempo. Chiaramente il range trading funziona meglio con gli strumenti che tendono ad avere regolarmente delle lunghe fasi laterali.
L’asset class che si sposa meglio con questo tipo di operatività è il Forex. I tassi di cambio, soprattutto tra le principali valute, tendono ad avere dei canali di prezzo di lungo periodo e sono le stesse banche centrali che in molti casi desiderano mantenere i tassi di cambio entro un range specifico. Nel caso del cambio EUR/USD, ad esempio, è evidente guardando un grafico che su oltre vent’anni di storia il cambio abbia sempre oscillato entro un range di 1.00-1.20. Inoltre è naturale che il ciclo economico, determinando dei periodi di tassi di interesse in aumento e poi in calo, generi dei cicli anche sul mercato del Forex.
Una seconda asset class su cui il range trading funziona bene sono le materie prime: in particolar modo il petrolio, l’oro e le commodities agricole. Le commodities alternano periodi di eccesso di domanda e periodi di eccesso di offerta, cosa che genera dei trend rialzisti e ribassisti di medio termine. Guardando dunque al grafico con una prospettiva di lungo termine, quello che si nota è una continua oscillazione tra due estremi.
Da ultimo, è molto interessante considerare la possibilità di applicare il range trading sulle obbligazioni. Esattamente come nel caso del Forex, ma in un certo senso ancora di più, il mercato dei bond tende ad avere una tendenza fortemente ciclica. Nel momento in cui una banca centrale aumenta i tassi d’interesse, il valore delle obbligazioni già emesse scende e poi aumenta di nuovo quando la banca centrale taglia i tassi. Dal momento che i tassi centrali d’interesse tendono a seguire un andamento fortemente ciclico e a muoversi in dei range ben definiti, anche i prezzi dei bond tendono a seguire la stessa logica.
- Su quali asset funziona peggio
Il range trading funziona tipicamente male con tutti gli strumenti che tendono ad avere dei trend repentini o che hanno sempre dei trend di lungo termine in atto, senza muoversi all’interno di un range definito. In assoluto, le criptovalute sono una asset class su cui applicare le strategie di trend following e di reversal ma non quelle di range trading. Le crypto mostrano quasi sempre dei trend e dei trend che per giunta tendono a essere molto forti; bastano anche dei minimi rumours per dare una direzione al mercato, quasi mai lasciando spazio a trend laterali di lungo termine.
Un’altra asset class su cui non è conveniente applicare le strategie di trend following sono le azioni e tutti i prodotti derivati dalle azioni, come gli indici e gli ETF azionari. Le azioni hanno la naturale aspettativa di tendere a rialzo a lungo termine, man mano che una società continua ad accumulare risultati e valore per i suoi azionisti. Di conseguenza i trend laterali tendono a essere pochi, brevi e interrotti repentinamente.
Strategie Range Trading alternative
Tenendo in considerazione che il range trading è uno degli approcci più ampi e più differenziati con cui si possa fare trading, esistono tante alternative per applicare questo tipo di studio dei grafici. Ce ne sono alcune più particolari e interessanti che possono essere utilizzate per differenziare il proprio approccio da quelli più classici. Due in particolare, il range trading con mercato in trend e quello fatto con le opzioni, a nostro avviso meritano un approfondimento.
- Range trading con mercato in trend
Può sembrare paradossale che il range trading, una strategia nata specificamente per approfittare dei trend laterali, possa essere utilizzato per guidare le nostre operazioni nei momenti in cui il mercato mostra una chiara direzione rialzista o ribassista. Per quanto paradossale, però, è esattamente così che molti trader fanno range trading. I trend rialzisti o ribassisti, infatti, sono comunque segnati da una lunga serie di rintracciamenti che determinano un canale di prezzo. In questo caso, il trader continuerà a comprare sui minimi di un trend rialzista o a vendere allo scoperto sui massimi di un trend ribassista per approfittare di tutto il range a disposizione.
Solitamente i primi due massimi o i primi due minimi del trend sono quelli che permettono di disegnare le trend line e di avere un riferimento su come potrebbe continuare il trend in futuro. A questo punto, quando il trend si avvicina a una delle due trend line, si apre una posizione in previsione del successivo rintracciamento e si continua a cavalcare il trend in questo modo.
- Range trading con le opzioni
Uno dei campi di applicazione più conosciuti del range trading è lo strangle con le opzioni. Lo strangle è una strategia che consiste nel comprare un’opzione call a un prezzo più basso (es. 100) e una put a un prezzo più alto (es. 120). Se il prezzo dello strumento in questione rimanesse compreso tra i due valori (es. tra 100 e 120), allora sia la call che la put scadrebbero con profitto. Le perdite sono limitate dal fatto che, se il prezzo dello strumento alla scadenza fosse al di sopra o al di sotto del range previsto, una delle due opzioni scadrebbe senza valore ma l’altra sarebbe sicuramente in profitto. Il fatto di poter usare la leva delle opzioni e di poter limitare le perdite in questo modo ha reso lo strangle uno dei modi in assoluto più popolari per il range trading operativo.
Considerazioni finali
Il range trading è uno strumento molto utile da avere nel proprio repertorio da trader. Nei momenti in cui i mercati sono incerti e non mostrano alcuna direzione vera e propria, riuscire comunque a trovare delle opportunità non è una cosa da poco. Spesso questi sono i momenti in cui gli altri trader si tirano indietro e si manifestano delle opportunità che altri speculatori non riescono a sfruttare. Come sovente accade, i momenti in cui altri trader non sanno come agire sono quelli dove si riescono a trovare i migliori punti d’entrata.
Soprattutto quando si è agli inizi con la propria attività di trading, avere consapevolezza di come usare le tre principali strategie associate ai trend (trend following, reversal e range trading) è molto utile. Il trend è la base del trading online: comprenderlo in tutte le sue sfaccettature e sapere utilizzare la strategia opportuna al momento opportuno è sicuramente una competenza che per un trader può rivelarsi di grande aiuto. A nostro avviso, tutte e tre le strategie principali legate all’interpretazione dei trend dovrebbero essere imparate e inserite all’interno di tutti i corsi di trading online di livello intermedio o superiore.
Bisogna comunque essere preparati al fatto che la curva di apprendimento è lunga. Dal momento che la parte operativa può essere affrontata in diversi modi, bisogna dedicare il giusto tempo a sperimentare tutte le principali varianti del range trading. Per questo è utile essere sempre muniti di un valido conto demo come quello messo a disposizione da Capital.com, che possibilmente sia anche gratuito e fornito di buoni strumenti per fare analisi tecnica.
FAQ – Day Trading: Domande e Risposte frequenti sulla strategia di range trading
Cos’è il range trading?
Il range trading è una strategia che si basa sul seguire i rimbalzi di un grafico che si muove tra due estremi ben definiti. Il trader compra in prossimità dell’estremo inferiore del range e poi vende in prossimità dell’estremo superiore.
La strategia di range trading funziona?
Il range trading può funzionare molto bene quando lo si applica con le dovute competenze e sugli asset che si prestano meglio a questo tipo di approccio, come il Forex e alcune materie prime come petrolio e commodities agrarie.
Quali sono le migliori piattaforme per il range trading?
Le piattaforme consigliate dalla redazione di TradingOnline.com® per il range trading sono eToro, Capital.com e FP Markets. I tre broker in questione sono molto sicuri, registrati Consob e offrono un ottimo conto demo gratuito in abbinamento a grafici di livello professionale.
Guadagnare con il range trading è possibile?
Il range trading può sicuramente essere una strategia profittevole, ma come sempre nessuna strategia è da considerarsi perfetta. Molto dipende dalla capacità del singolo trader di trasformare le idee teoriche di questo approccio in una strategia pratica.