Scontro in Bavaria sulle centrali idroelettriche: il governo locale costringe Uniper alla vendita

Avatar di Alessandro Calvo
Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
Scopri i nostri principi editoriali

Il governo locale della Bavaria ha deciso di acquisire 85 centrali idroelettriche contro la volontà di Uniper, la società controllata dallo Stato -ed equivalente a Enel in Italia- che ne detiene la proprietà in questo momento. In base alle leggi tedesche, che prevedono un ordinamento federale in cui le province hanno un alto livello di autonomia, permettono alla Bavaria di prendere questa decisione in totale autonomia. Questa decisione, però, non arriva in un momento di tregua ma come ennesimo capitolo dello scontro tra il governo locale di centro-destra di Markus Soeder in Bavaria e quello federale guidato dal centro-sinistra di Scholz. La divisione interna della Germania sta diventando un fatto sempre più evidente e non più soltanto tra est e ovest, che nelle ultime elezioni europee hanno votato in direzioni completamente opposte.

La Bavaria è una provincia che ha una lunga storia di ricerca dell’autonomia, cosa che solitamente ha ricercato in modo silenzioso e con la diplomazia. Questo scontro aperto rischia di compromettere i piani di Uniper in termini di abbattimento della quota di emissioni di CO2 prodotte dall’azienda, ed è uno dei segnali della tensione sociale tedesca. Alla Bavaria spetterà comunque la compensazione per il valore degli asset acquisiti da Uniper e la cessione non avverrà prima del 2030. La questione, però, rischia di creare un precedente pericoloso per le politiche tedesche in materia di sostenibilità.

presentazione della notizia su Bavaria che acquisirà le centrali idroelettriche locali di Uniper
Non si sa a quanto equivalga il pagamento necessario per completare l’acquisizione

Duro colpo per Uniper

Il momento in cui arriva questa decisione non è dei migliori per la società energetica di proprietà del governo federale tedesco. I produttori di pannelli fotovoltaici in Germania sono già stati colpiti negli ultimi anni dalla concorrenza cinese, per i quali l’UE sta pensando di aumentare i dazi. Uniper rimane la leader del comparto energetico nel paese e investe nella speranza di poter gestire i propri asset in libertà, mentre questi scontri politici ora rischiano di causare tensioni su qualunque nuovo investimento in Bavaria. Nel frattempo l’amministrazione locale continua con la retorica “Energia locale nelle mani locali”, che sembra puntare ad altre decisioni come questa.

La decisione bavarese è fondamentalmente dovuta a un tema di gestione dell’energia prodotta dalle 85 dighe in questione, il cui volume di produzione energetica non è esattamente chiaro in questo momento. La Bavaria ritiene che i suoi abitanti stiano pagando troppo per l’energia prodotta da queste dighe, per via del fatto che Uniper “esporta” parte della produzione verso altre aree del paese. Il governo locale vorrebbe che l’energia restasse all’interno della provincia, in modo tale da aumentare l’offerta e di conseguenza abbassare i prezzi per i residenti.

L’idroelettrico rappresenta appena il 3% dell’energia totale prodotta in Germania

Germania sempre più divisa all’interno

La divisione tra Bavaria e governo centrale si somma ai già tanti problemi di divisione interna che in questo momento ci sono in Germania. Il paese è segnato da un est che continua ad allontanarsi dall’ovest, e che ha ottenuto un risultato molto positivo nelle ultime elezioni europee con il suo partito di rappresentanza AfD. Ora anche la Bavaria sta allungando la distanza da Berlino, in un anno in cui l’economia tedesca lotta contro una possibile recessione tecnica. Vista e considerata la situazione attuale, non sembrano esserci delle prospettive rosee per quella che dovrebbe essere l’economia più forte in Europa e quella che dovrebbe guidare lo sforzo europeo verso la transizione energetica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *