Ieri si è tenuto il tanto atteso Investor Day di Stellantis, durante il quale l’azienda ha presentato le sue principali novità e i piani strategici per il futuro. L’evento si è tenuto nella sede di Stellantis in Michigan, di fronte a tutti i principali analisti di Wall Street e i rappresentanti del mercato automotive. La società ha annunciato progressi importanti e anche risultati positivi per gli investitori, ma questo non l’ha salvata da un giudizio piuttosto duro da parte dei mercati: la quotazione americana ha perso oltre il 2% dopo le dichiarazioni di Tavares, che a quanto pare non hanno impressionato. Nonostante ciò, tutti rimangono d’accordo sul fatto che la fusione del 2021 sia stata la scelta giusta. Secondo il CEO, grazie alle sinergie sono nati risparmi per €9 miliardi nel corso degli ultimi tre anni.
Più che quello che Carlos Tavares ha dichiarato durante l’evento, sotto la lente degli investitori è finito ciò di cui la società non ha parlato. C’erano grandi attese per le possibili dichiarazioni riguardo ai veicoli elettrici, soprattutto dal momento in cui le società cinesi continuano ad avere un vantaggio competitivo molto grande sui prezzi e l’UE ha appena introdotto dei dazi troppo bassi per compensare questa differenza. Ci si aspetta che con i nuovi regolamenti le aziende cinesi continuino facilmente ad aumentare la propria quota di mercato in Europa, mentre con l’avanzata dell’elettrico nel mondo diminuisce sempre di più l’export.
EVs sì, ma non come ci si aspettava
In questo momento l’UE rimane significativamente indietro, con tutti i suoi produttori di veicoli, in termini di batterie. In parte Stellantis può placare l’effetto di questo problema negli USA, dove la produzione locale riceve degli incentivi da parte del governo federale; piuttosto in Europa e nei mercati emergenti, dove invece le batterie cinesi sono padrone del mercato. La stessa Tesla produce in Cina gli EVs che vende in Europa. Dunque le attese riguardo a dichiarazioni sulle batterie di Stellantis erano molto alte, ma il gruppo ha deciso di andare in un’altra direzione. Piuttosto che lavorare sui pacchi batterie, la società ha iniziato a lavorare soprattutto sulle piattaforme.
Nello specifico, Stellantis ha annunciato di aver progettato quattro piattaforme -piccola, media, grande e molto grande- che avranno un’efficienza molto alta e riusciranno a supportare tutti i modelli prodotti dall’azienda. In questo modo gli stessi pacchi batteria potranno essere sfruttati meglio, trasformando di più l’energia della batteria in movimento sprecandone il meno possibile. In questo modo le batterie andranno più lontano e i veicoli avranno una performance migliore. Detto questo, è molto probabile che l’azienda continui a puntare sull’acquisto di batterie da terze parti.
Vendite di Jeep in aumento del 50%
Se le notizie sui veicoli elettrici non sono delle migliori, ce ne sono anche altre che invece fanno ben sperare. Stellantis ha in programma distribuzioni di dividendi e programmi di riacquisto di azioni per €77 miliardi e il programma di taglio ai costi procede come previsto. Molto positivo anche il fatto che l’azienda sia riuscita a rilanciare con successo il marchio Jeep, che ha visto un’impennata del 50% nelle vendite. Il piano per questo brand è di aumentare l’offerta da 10 a 13 modelli entro la fine del 2027, continuando a offrire motori diesel, benzina, ibridi e totalmente elettrici. Stellantis la chiama strategia multi-energia e il management rimane molto fermo su questa scelta.