Finanza Personale
Assegno unico 2025 , pagamento in ritardo a marzo, ma arriva il conguaglio
A marzo 2025 l’assegno unico viene pagato in ritardo, come già avvenuto nel corso dei primi mesi del 2025. Vediamo quando è destinato ad arrivare.
Per la mensilità di marzo dell’assegno unico sono previste diverse novità. Il contributo riservato alle famiglie con dei figli a carico, questo mese, arriverà leggermente in ritardo, almeno rispetto alle consuete scadenze di pagamento. Leggeri slittamenti, ad ogni modo, a cui i diretti interessati dovrebbero essere già abituati, dato che già a febbraio l’accredito è arrivato qualche giorno dopo rispetto a quanto previsto.
A spiegare quali siano le motivazioni che hanno portato a questi slittamenti ci ha pensato direttamente l’Inps, che, oltre a delineare quale sia il calendario di marzo, ha anche sottolineato come gli importi di questo mese saranno differenti rispetto a quelli di febbraio, perché condizionati dall’Isee aggiornato. Non mancheranno, tra l’altro, nemmeno i necessari conguagli.
Ma entriamo nel dettaglio e cerchiamo di capire come cambierà l’assegno unico questo mese.
Assegno unico, le novità di marzo 2025
L’Inps in un messaggio ha fornito le motivazioni che lo hanno portato ad erogare in ritardo l’assegno unico nel corso del mese di marzo. In questo primo scorcio del 2025, infatti, gli importi vengono accreditati alle famiglie il 20 di ogni mese: stiamo parlando, quindi, di cinque giorni dopo rispetto a quanto avveniva nel 2024. Il ritardo degli accrediti è stato determinato dall’adesione dell’Inps al sistema di reingegnerizzazione delle procedure di tesoreria della Banca d’Italia. Lo slittamento dei pagamenti dell’assegno unico, in buona sintesi, è stato determinato da un problema tecnico, che ha fatto sì che gli accrediti arrivassero dal 20 in poi.
Il discorso cambia, invece, se ci si riferisce alla prima rata del contributo, che verrà sempre erogata l’ultima settimana del mese successivo rispetto a quello nel quale è stata presentata la domanda. Nel corso della stessa giornata i beneficiari si vedranno accreditare anche gli importi delle rate che devono essere versate in caso di conguaglio, siano esse a credito o a debito.
Arrivano le maggiorazioni per l’assegno unico
A marzo sono previste le maggiorazioni dell’assegno unico, che si va ad adeguare al costo della vita. Per le famiglie nelle quali ci sono dei figli con meno di 21 anni e una disabilità media, l’importo dell’assegno unico aumenta di 97,7 euro, mentre l’importo cresce di 109,1 euro nel caso in cui sia presente una disabilità grave. Nel caso in cui dovessero essere presenti dei figli non autosufficienti, la famiglia ha diritto ad una maggiorazione pari a 120,6 euro. Viene, inoltre, riconosciuta una maggiorazione per i figli di madri con meno di 21 anni, per i quali spettano 23 euro.
Nel caso in cui in famiglia siano presenti più di tre figli, la maggiorazione è condizionata al reddito: l’importo massimo che spetta è pari a 85,4 euro nel caso in cui l’Isee dovesse essere pari a 17.000 euro, che scende a 17,2 euro nel caso in cui i redditi dovessero essere più alti. L’importo viene raddoppiato per ogni figlio che abbia meno di un anno di età (agevolazione che rimane attiva fino al raggiungimento dell’anno).
L’assegno unico, inoltre, aumenta del 50% per ogni figlio che abbia un’età compresa da uno a tre anni, per le famiglie che rientrano nella fascia massima dell’Isee. Per le famiglie nelle quali sono presenti almeno quattro figli a carico è prevista una maggiorazione forfettaria pari a 150 euro al mese.
I nuovi importi dell’assegno unico
Marzo costituisce una mensilità importante, perché gli importi erogati si adeguano all’Isee che doveva essere presentato entro lo scorso 28 febbraio 2025. Quanti non lo dovessero aver aggiornato, si vedranno erogare l’assegno unico con il valore minimo, ossia 57,5 euro.
Le domande, che sono state presentate nel corso degli anni passati, continuano a rimanere valide, ma l’invio della nuova Dse permette di rivalutare gli importi erogati alla situazione della famiglia. I diretti interessati, ad ogni modo, hanno tempo fino al 30 giugno 2025 per presentare la nuova Dsu e, nel caso in cui si dovessero essere degli aggiornamenti, vedersi accreditare gli arretrati da inizio anno.
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