Dati macro USA positivi: PIL confermato a +3,0%. Bene anche sussidi a 214k

Avatar di Gianluca Grossi
Written by Gianluca Grossi
Attivo come analista economico dal 2009, collaboro con TradingOnline.com dove fornisco approfondimenti sul Forex, sulla macroeconomia e sul mercato azionario, prestando particolare attenzione alle economie in ascesa quali quelle di Turchia, Brasile, Indonesia e Cina. Ricopro inoltre il ruolo di caporedattore per il rinomato giornale online Criptovaluta.it, una risorsa chiave per chi è interessato al settore delle criptovalute e del Bitcoin. Il mio interesse si estende al mercato degli ETF, soprattutto quelli negoziati a New York, mantenendo sempre un'attenta osservazione sulle dinamiche di mercato.
Scopri i nostri principi editoriali

I dati macro che arrivano dagli Stati Uniti, che erano quelli ritenuti più minacciosi per la settimana in corso, raccontano in realtà di una situazione più che stabile e di un’economia che sembrerebbe lungi dall’entrare in crisi. Il PIL del secondo trimestre è stato confermato, come da aspettative, a +3,0%, scendono leggermente le richieste di disoccupazione rispetto alle previsioni e anche gli ordini di beni durevoli, una delle preoccupazioni principali di questa tornata, arrivano a 0,0%, contro previsioni tra il -2,5% e il -3,0%.

È un’economia dunque che tira – nonostante nelle ultime ore siano arrivati nuovi massimi per due dei segnali più importanti di crisi attesa: il prezzo dell’oro viaggia ormai sopra i 2.670$ l’oncia, dopo aver però relativamente corretto in concomitanza con l’uscita di dati. Idem l’argento, che è il vero osservato speciale di questa fase di mercato.

L’economia USA tiene: dati tutti superiori alle aspettative o in linea

Lo sconquasso che in diversi temevano non è infine arrivato. La lettura postuma e correttiva sui dati del PIL USA non spaventa e anzi conferma una crescita solida al 3,0% per il secondo trimestre del 2024. Bene anche i sussidi di disoccupazione, leggermente inferiori alle aspettative e che si fermano a 218k, con le previsioni che invece li davano a 224k. Troppo presto per cantare vittoria, ma anche per disperarsi e per credere che tutto sia finito e che la recessione sia ormai alle porte.

Ci saranno altri data point che aiuteranno a capire che direzione ha preso l’economia statunitense e se il soft landing nel quale credono i mercati sia ancora una possibilità. Per ora però le piazze azionarie si godono la buona performance dell’economia USA e anche un ambizioso piano di stimolo dell’economia cinese, che è la notizia che sta dominando la stampa e la discussione finanziaria dalle prime ore della notte.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *