Investimenti
Le borse europee rispondono a Donald Trump. Rialzi diffusi, caso UniCredit – Dolfin
Piazza Affari guida una sessione europea di rialzi, in risposta ai dazi di Trump. Unico neo UniCredit.

Borsa Italiana chiude una giornata in positivo nonostante le preoccupazioni per l’affaire Dolfin-UniCredit, con il gruppo bancario che perde lo 0,73% dopo aver recuperato da minimi sui 45,50€. Una sessione positiva che rispecchia quanto è avvenuto su tutte le piazze europee. FTSEMib chiude a 37.582 punti con una crescita giorno su giorno al 0,91%. FTSE Italia All Shares fa poco peggio, chiudendo a +0,89%. Una giornata positiva all’interno di un trend più generalmente positivo che era stato trainato, fino a oggi, dai titoli bancari.
A trainare la sessione Banca Generali, che chiude a 4,1%, con la buona performance anche di Mediobanca (+2,6%) grazie alla pubblicazione dei risultati finanziari inerenti il secondo semestre del 2024 (ovvero il primo del 2024/2025 per il gruppo). Una situazione tutto sommato positiva, in una giornata che invece negli USA è stata caratterizzata dal nervosismo.
I dazi di Trump non spaventano le borse
Il dato più autentico è quello della reazione delle borse europee all’imposizione di dazi su alluminio e acciaio recentemente annunciata da Donald Trump. Milano, come abbiamo visto, ha chiuso ampiamente in positivo ed è risultata la migliore del vecchio continente. Bene IBEX (+0,52%), ma bene anche SMI (+0,53%) e AEX (0,77%). Delle borse europee chiude in negativo soltanto quella belga, insieme a Lisbona e Helsinki, borse che possono essere considerate tutto sommato minori.
Diversa la sessione a New York: indici che chiudono sostanzialmente in pari, complice un intervento di Jerome Powell che ha ribadito la necessità di una politica monetaria ancora restrittiva, dato che mancano le condizioni per un allentamento – sia in termini di inflazione che di eventuali difficoltà dell’economia.
Nota di colore a Piazza Affari è la performance di UniCredit: il risiko bancario oggi non paga, con il caso Dolfin che però sembrerebbe essere definitivamente rientrato con una nota della holding, che esprime piena fiducia nel CEO Andrea Orcel. Della quota del 2,7% detenuta da Dolfin per ora non si farà nulla. O meglio, è stato comunicato che non sarà presa per ora alcuna decisione.