Finanza Personale
Finestre di casa vecchie e da cambiare? Quali bonus ed agevolazioni usare per risparmiare nel 2025
Quali agevolazioni o bonus ci sono per cambiare le finestre di casa? Ecco una breve carrellata degli strumenti che le famiglie possono utilizzare.
Quali detrazioni o agevolazioni è possibile utilizzare per sostituire le finestre di casa? Domanda lecita, dato che al momento non esiste un bonus finestre in senso stretto, ma ci sono misure di più ampio respiro per accedere alle quali è necessario ristrutturare l’intero immobile.
Ma vediamo a cosa è possibile accedere e quali sono gli strumenti a disposizione delle famiglie, che hanno intenzione di sostituire le finestre di casa.
Cambiare le finestre con i bonus a disposizioni
Chi avesse intenzione di cambiare le finestre di casa ed accedere a particolari agevolazioni deve stare attento alle loro caratteristiche tecniche: nel caso in cui possono portare ad un risparmio energetico è possibile accedere all’Ecobonus. Questa agevolazione fiscale permette di ottenere una detrazione Irpef nel caso in cui gli interventi effettuati determinino un aumento del livello di efficienza energetica. In questi interventi vi rientrano anche quelli di miglioramento termico dell’edificio, che prevedono la coibentazione, i pavimenti e le finestre. Compresi gli infissi.
L’Ecobonus prevede una detrazione Irpef in dieci rate annuali di pari importo, la cui entità è condizionata dall’intervento che è stato effettuato nella singola unità immobiliare e dell’anno nel quale sono stati eseguiti i lavori. Conditio sine qua non l’accesso all’agevolazione è che gli interventi vengano eseguiti su delle unità immobiliari esistenti: devono essere regolarmente censiti o deve essere richiesto l’accertamento. Non importa, poi, a quale categoria catastale appartengano: possono essere rurali o degli strumenti per l’attività d’impresa o professionale.
Nel caso in cui si intenda cambiare le finestre nel 2025, la detrazione che spetta è pari al 50% se i lavori vengono effettuati nell’abitazione principale o del 26% negli altri immobili. Nel caso in cui le spese dovessero essere sostenute nel 2026 o nel 2027 la detrazione scende rispettivamente al 36% o al 30%.
Per poter fruire dell’agevolazione è importante che i pagamenti vengano effettuati con un bonifico bancario o postale. Questo obbligo non è previsto nel caso in cui gli interventi vengano effettuati all’interno dell’attività d’impresa. I diretti interessati dovranno indicare nel modello:
- la causale del versamento;
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- il numero di partita IVA o il codice fiscale del destinatario delle somme: stiamo parlando dell’impresa o del professionista che effettuano i lavori;
- il numero e la data della fattura che si sta pagando con il bonifico.
Cambiare le finestre con il bonus ristrutturazione
Un’altra possibilità per cambiare le finestre è utilizzare il bonus ristrutturazione. Anche in questo caso la detrazione è al 50% per la prima abitazione e al 36% per gli altri immobili: l’importo massimo è fissato in 96.000 euro per ogni unità immobiliare. Nel caso in cui si volesse aspettare il prossimo anno o il 2027 le detrazioni scendono rispettivamente al 36% e al 30%: il tetto massimo rimane sempre uguale
Dal bonus ristrutturazione sono esclusi eventuali rimangono esclusi gli interventi relativi alla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali con delle caldaie alimentate esclusivamente a combustibili fossili.
In questo caso, però, è bene sottolineare che la sostituzione di un’unica finestra con una nuova viene considerata manutenzione ordinaria: l’agevolazione scatta solo e soltanto se coinvolge le parti comuni di edifici residenziali. Sempre che non rientri in un intervento di più ampia ristrutturazione.
Cambiare le finestre con il contestuale cambiamento degli infissi esterni rientra tra gli interventi che danno diritto ad accedere al bonus mobili. Questa agevolazione permette, tra le altre cose, di acquistare dei mobili e grandi elettrodomestici, che siano destinati ad arredare un immobile che sia stato oggetto di ristrutturazione.
Nel 2025 la detrazione massima a cui è possibile accedere deve essere calcolata su un importo massimo di 5.000 euro, nei quali rientrano eventuali spese di trasporto e montaggio. L’importo deve essere ripartito in dieci quote annuali di pari importo.